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Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 15:52
da Garryowen
Ma non è vero che giochino sempre i soliti, basta guardare le statistiche.
Se decidessero di avere una sola franchigia dovrebbero decidere anche di tornare come nazione nella seconda fascia, salutare tutti e arrivederci e grazie.
Non lo faranno mai, a meno che non vi siano costretti. Quando sono falliti gli Aironi la FIR non ci ha pensato un solo momento a rimanere con il solo Treviso: non lo faranno mai, e secondo me hanno ragione, una volta tanto.

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 16:03
da Luqa-bis
Però , anche con 2 posti in Pro12,

lo schema di Jaco (e anche il mio) sono comunque applicabili.

E peraltro anche la scelta di avere 1 franchigia da corsa e una da sviluppo.

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 16:16
da jaco
Luqa-bis ha scritto:Però , anche con 2 posti in Pro12,

lo schema di Jaco (e anche il mio) sono comunque applicabili.

E peraltro anche la scelta di avere 1 franchigia da corsa e una da sviluppo.
Ecco, allora: concentriamo gli sforzi (e i soldi) su una delle due allora, che si competa per vincere, non per arrivare 11! E la seconda sia solo di giovani di belle speranze con qualche chioccia. Saranno solo legnate, ma per iniziare può andar bene anche così. L'anno successivo chi merita passa nella franchigia "elite".

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 16:36
da Garryowen
Quindi, dato che la "franchigia di sviluppo" dovrebbe per definizione essere federale, la fir cosa dovrebbe fare, continuare a dividere equamente il proprio contributo fra le due franchigie o dare di più al Treviso perché deve "correre" e prendersi stranieri di livello superiore? (e arrivando quindi al paradosso di finanziare di più il figliastro rispetto al figlio)

Credo invece che questa continua ricerca di privatizzare le Zebre o di fare almeno una privatizzazione di facciata sia dovuto al rispetto dei requisiti richiesti dal campionato. Requisiti ampiamente disattesi dalle italiane, che in pratica cercano solo di salvare le apparenze.

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 16:52
da Luqa-bis
L'Irlanda ha a lungo scelto Connacht come franchigia di sviluppo.

Mi pare logico che , se le due franchigie sono federali, si può anche fare una scelta di tipologia di formazione, i consolidati in una, gli emergenti in altra, oppure dare due staff tecnici in concorrenza: " Avete pari soldi e fate il draft all'americana (o alla cortile d'oratorio" e vediamo chi sa fare meglio.

Se sono private, ovvio che il CdA debba essere libero di scegliere.

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 16:54
da Apollo23
Garryowen ha scritto:Ma non è vero che giochino sempre i soliti, basta guardare le statistiche.
Se decidessero di avere una sola franchigia dovrebbero decidere anche di tornare come nazione nella seconda fascia, salutare tutti e arrivederci e grazie.
Non lo faranno mai, a meno che non vi siano costretti. Quando sono falliti gli Aironi la FIR non ci ha pensato un solo momento a rimanere con il solo Treviso: non lo faranno mai, e secondo me hanno ragione, una volta tanto.
Se mai dovessimo rinunciare ad una squadra sarà l'inizio della fine per il rugby italiano!

Che si facciano funzionare finalmente le due franchigie: si programmi il futuro evitando di arrivare sempre all'ultimo momento, si investa su tecnici preparati (Crowley sembra un buon passo in questa direzione) e si investa su pochi (max 5 per squadra) ma buoni stranieri e si creino due accademie under 20 da collegare a ciascuna franchigia!

E, infine, si faccia in modo di avere un doppio tesseramento (franchigia/società di eccellenza) per un certo numero di giocatori che dovrebbero però essere pagati esclusivamente dalle franchigie. In tal modo i giocatori non utilizzati potrebbero essere fatti giocare in eccellenza ma su scelta esclusiva della franchigia (mi spiego meglio: per evitare noie con le società di eccellenza sarà ciascuna franchigia a decidere di volta in volta se liberare un giocatore per giocare in eccellenza).

Il tutto ovviamente IMHO

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 17:07
da Garryowen
Apollo23 ha scritto:
Garryowen ha scritto:Ma non è vero che giochino sempre i soliti, basta guardare le statistiche.
Se decidessero di avere una sola franchigia dovrebbero decidere anche di tornare come nazione nella seconda fascia, salutare tutti e arrivederci e grazie.
Non lo faranno mai, a meno che non vi siano costretti. Quando sono falliti gli Aironi la FIR non ci ha pensato un solo momento a rimanere con il solo Treviso: non lo faranno mai, e secondo me hanno ragione, una volta tanto.
Se mai dovessimo rinunciare ad una squadra sarà l'inizio della fine per il rugby italiano!

Che si facciano funzionare finalmente le due franchigie: si programmi il futuro evitando di arrivare sempre all'ultimo momento, si investa su tecnici preparati (Crowley sembra un buon passo in questa direzione) e si investa su pochi (max 5 per squadra) ma buoni stranieri e si creino due accademie under 20 da collegare a ciascuna franchigia!

E, infine, si faccia in modo di avere un doppio tesseramento (franchigia/società di eccellenza) per un certo numero di giocatori che dovrebbero però essere pagati esclusivamente dalle franchigie. In tal modo i giocatori non utilizzati potrebbero essere fatti giocare in eccellenza ma su scelta esclusiva della franchigia (mi spiego meglio: per evitare noie con le società di eccellenza sarà ciascuna franchigia a decidere di volta in volta se liberare un giocatore per giocare in eccellenza).

Il tutto ovviamente IMHO
Non finirebbe il rugby italiano, ma subirebbe una ridimensionata che lo porterebbe quasi al livello del football "americano-italiano".
Forse sarà esagerato, ma tornare indietro di 20 anni in questo sport vuol dire perdere definitivamente contatto.

Con l'ultimo punto hai toccato un tasto delicato. I club non vogliono, soprattutto i club di seconda fascia. Poi sarebbe difficile da gestire: chi tessera chi?
I club sono anche "elettori", non dimentichiamolo

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 17:15
da Apollo23
Garryowen ha scritto: Con l'ultimo punto hai toccato un tasto delicato. I club non vogliono, soprattutto i club di seconda fascia. Poi sarebbe difficile da gestire: chi tessera chi?
I club sono anche "elettori", non dimentichiamolo
Beh farei una cosa del genere:
- le franchigie tesserano e pagano tutti i giocatori;
- i giocatori di ciascuna franchigia vengono poi assegnati in parti uguali, secondo un criterio di vicinanza e/o convenienza a ciascun club di eccellenza;
- all'inizio di ogni mese ciascuna franchigia decide quali giocatori rilasciare ai club di eccellenza;
- per evitare rogne con i club si potrebbe decidere di rilasciare tutti i giocatori per i play off ed eventuali play out da introdurre in eccellenza.

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 17:16
da pulici
Apollo23 ha scritto:
pulici ha scritto: ovvio che sarà in enoteca.
Che ridere...
son discorsi da bar quelli che fa di solito no? oppure nelle interviste dice cose sensate?

a me sembra che nell'ultima intervista a Dmax abbia messo in fila una serie di banalità e scuse mica male, confido che fosse veramente in arrivo da una enoteca perché sogno che un presidente di una federazione con un bel budget e un bel movimento sappia dire cose sensate o almeno se le faccia scrivere da uno bravo.

Comunque rimaniamo in attesa.

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 17:20
da Apollo23
pulici ha scritto:
son discorsi da bar quelli che fa di solito no? oppure nelle interviste dice cose sensate?

a me sembra che nell'ultima intervista a Dmax abbia messo in fila una serie di banalità e scuse mica male, confido che fosse veramente in arrivo da una enoteca perché sogno che un presidente di una federazione con un bel budget e un bel movimento sappia dire cose sensate o almeno se le faccia scrivere da uno bravo.

Comunque rimaniamo in attesa.
Sul fatto che Gavazzi dovrebbe pensare non una ma dieci volte prima di aprire bocca sono d'accordo con te, ma dargli dell'ubriacone non mi sembra molto educato non credi?

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 17:23
da Apollo23
Garryowen ha scritto: Non finirebbe il rugby italiano, ma subirebbe una ridimensionata che lo porterebbe quasi al livello del football "americano-italiano".
Forse sarà esagerato, ma tornare indietro di 20 anni in questo sport vuol dire perdere definitivamente contatto.
Da questo punto di vista mi fa estremamente paura il programma presentato da Innocenti laddove si parla di "Razionalizzazione della partecipazione alla competizione celtica, in ragione di impegni, contratti in essere e partecipazione con giocatori di formazione italiana in sinergia con i le Selezioni Nazionali".

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 17:42
da Aironifan
Certo che se per farne una buona, bisogna metterne due insieme, siamo proprio messi male!... No, dico. Possibile che non abbiamo abbastanza soldi>bacino-giocatori per fare due (dico DUE) squadre competitive?... My God!

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 17:51
da Hap
Boh, non lo so, a me sembrava che le Zebre stessero proprio prendendo una strada corretta: un bravo allenatore (anche se deve dimostrare ancora parecchio a livello internazionale, ma è solo questione di tempo), parecchi giovani italiani, ottimi acquisti stranieri anche nell'ottica dell'equiparazione.
Il giochino ha retto finché non sono cominciati il 6 Nazioni e gli infortuni a raffica.

Ecco questo è un aspetto da approfondire, per me. Non c'è da migliorare solo l'aspetto tecnico, dobbiamo crescere anche sotto quello fisico, perché raramente i nostri giocano tutti gli 80' e penso che, per logica, sia molto più facile infortunarsi quando i muscoli, stanchi, non sorreggono più sufficientemente le articolazioni (vedasi l'epidemia di legamenti).
E ne gioverebbe anche l'aspetto tecnico: sempre ragionando, credo che ci siano molte più probabilità che ti riesca un offload se hai ancora ossigeno che ti circola nei muscoli e nel cervello, da "impiccato" è difficile prendere la decisione corretta e metterla in pratica.
E quando giochi dal 60' in poi sempre in apnea, cosa vuoi aspettarti?
Secondo me, potrebbe essere che i nostri allenamenti non sono di livello internazionale, per carenze di staff o competenze, questo non lo so.

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 17:56
da Garryowen
Hap ha scritto:Boh, non lo so, a me sembrava che le Zebre stessero proprio prendendo una strada corretta: un bravo allenatore (anche se deve dimostrare ancora parecchio a livello internazionale, ma è solo questione di tempo), parecchi giovani italiani, ottimi acquisti stranieri anche nell'ottica dell'equiparazione.
Il giochino ha retto finché non sono cominciati il 6 Nazioni e gli infortuni a raffica.
Per me la strada è ancora corretta, anche se ho qualche perplessità sull'allenatore.
Se la campagna acquisti è opera di De Rossi, che se lo tengano stretto.
Quello che mi fa paura è la situazione societaria. Credo che in questa situazione gli sponsor invece di essere attratti vengano respinti

Re: Da dove si riparte?

Inviato: 22 mar 2016, 17:59
da Hap
Garryowen ha scritto:
Hap ha scritto:Boh, non lo so, a me sembrava che le Zebre stessero proprio prendendo una strada corretta: un bravo allenatore (anche se deve dimostrare ancora parecchio a livello internazionale, ma è solo questione di tempo), parecchi giovani italiani, ottimi acquisti stranieri anche nell'ottica dell'equiparazione.
Il giochino ha retto finché non sono cominciati il 6 Nazioni e gli infortuni a raffica.
Per me la strada è ancora corretta, anche se ho qualche perplessità sull'allenatore.
Se la campagna acquisti è opera di De Rossi, che se lo tengano stretto.
Quello che mi fa paura è la situazione societaria. Credo che in questa situazione gli sponsor invece di essere attratti vengano respinti
E' esattamente questo che fa paura anche a me. Perché non riesco a capire dove voglia andare a parare la FIR e, anche ammettendo che concettualmente la privatizzazione possa essere corretta, temo che il giochino che stava ingranando si sfracelli in un batter d'occhio.