Pagina 6 di 8
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 24 set 2016, 22:05
da Mr Ian
jentu ha scritto:Mr Ian ha scritto:
Su questo però fammi precisare, non è perchè sia arrivata la triade si vincerà in 6N....perchè ad oggi di riforme pro triade non se n è vista manco una, per cui da questo punto di vista do ragione ad acarro, aspettiamo per glorificare così come abbiamo pazienza prima di infangare, ma ad oggi non è cambiato nulla rispetto a quello che c era nell era Brunel
Non è proprio esatto perchè già prima delle elezioni con il comunicato federale n°2 Aboud ha praticamente preso il posto di Checchinato come responsabile della Direzione tecnica dell'alto livello giovanile + Accademie e CdF permanenti, mentre o'Shea è responsabile di tutta l'Elite seniores - non solo direttore tecnico della nazionale maggiore.
Poi se faranno male per colpa loro glielo diremo, se faranno male per colpa della FIR brutta e cattiva glielo dovranno far sapere alla FIR i presidenti di società fra 4 anni, se faranno male per colpa di un movimento che non vuole crescere allora ognuna potrà inveire alla luna ed al destino cinico e baro, come spesso si fa per non assumersi responsabilità di niente.
ma infatti il problema sta nel materiale umano a disposizione e se si mettono in condizione di individuare a lavorare sui talenti, non tanto i ruoli che ricoprono, le riforme attese si basano sulla questione irrisolta permit player, accademie legate alle celtiche e via dicendo...non ti impantanare sui nomi
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 25 set 2016, 23:47
da speartakle
mamma mia oh ma che avete la sindrome dell'accerchiamento? non mi pare che in questo forum ci si sia espressi contro l'ingaggio dei tre. Io ne sono contento, però rivendico il fatto di poter dire un bel: era ora! o dobbiamo essere tutti giubilanti? poi tra dire queste cose e remare contro mi pare ci sia una bella differenza.
Se dai giocatori hai tirato fuori praticamente tutto quello che potevi tirare fuori attraverso i tuoi metodi, o cambi giocatori, o cambi metodi o te ne vai.
A Treviso sono riusciti a cambiare sia l'allenatore che i giocatori, ma in peggio. C'era in ballo la questione rinnovo licenza celtica e in quel periodo sia da parte della federazione che treviso le buone maniere sono state dimenticate verso un po' tutti, non solo per Smith.
Poi che Smith avrebbe rinnovato a scatola chiusa o sapendo di ritrovarsi nelle condizioni in cui si è trovato Casellato permettimi di dubitarne fortemente. E qualcosina l'ho sentita pure io.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 9:07
da Garryowen
Gli allenatori che riescono a contagiare le proprie squadre con la sindrome dell'accerchiamento di solito sono quelli che ottengono i migliori risultati.
Detto questo, attenzione anche alla sindrome dell'accerchiatore. Cerchiamo di non ghettizzare nessuno con distinzioni capziose.
Qui al bar tutti, dico tutti nessuno escluso, ha detto "finalmente!", "era ora" (Per "tutti" intendo dire chi si è espresso sull'argomento, ad alcuni non sembra interessare molto o sono per loro natura riservati).
Ed ecco la distinzione capziosa: Chi dice "era ora" è da considerare giubilante o no? Innocenti, che in pratica ha detto "era ora", era giubilante? (prima della sconfitta, intendo

).
Insomma, rivendico il diritto di dire "era ora" senza essere considerato giubilante.
Non è nella mia natura essere giubilante. Non lo sarei nemmeno se vincessi al superenalotto.
Smith se n'è andato perché si era rotto i maroni di Munari e del Treviso che lo lasciava sulla corda (ed erano due anni che lo stava facendo) e non gli diceva nulla sul suo contratto. L'anno precedente lo aveva rinnovato all'ultimo momento.
Guarda che "qualcosina l'ho sentita" non conta nulla. Bisogna sentire Smith.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 9:23
da Squilibrio
Garryowen ha scritto:Parlo con cognizione di causa. All'epoca per vari motivi mi smazzavo tutte le conferenze stampa e gli ho anche parlato direttamente. Smith è stato cacciato dal Treviso. Se diamo la colpa alla FIR anche di questo allora diamogli anche la colpa della tempesta che ha fatto sospendere la partita con il Connacht.
Se a Treviso avessero mandato via Munari un anno prima, Smith sarebbe rimasto, garantito.
Era molto attaccato all'ambiente però già da un anno dal club non aveva garanzie sul suo contratto. Il suo ufltimo anno lo ha vissuto malissimo, altro che Casellato.
Appunto, la formazione era imposta da munari in tipico stile italiano non esisteva il turnover, sempre i migliori dovevano giocare non i più in forma. Interessante se la si trova ancora l'ultima conferenza stampa di smith a Treviso
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 9:33
da JosephK.
Con Smith abbiamo ottenuto, parlo di celtiche i migliori risultati, e dove sta ora testimonia che proprio brocco non era.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 11:52
da speartakle
Garryowen ha scritto:Gli allenatori che riescono a contagiare le proprie squadre con la sindrome dell'accerchiamento di solito sono quelli che ottengono i migliori risultati.
Detto questo, attenzione anche alla sindrome dell'accerchiatore. Cerchiamo di non ghettizzare nessuno con distinzioni capziose.
Qui al bar tutti, dico tutti nessuno escluso, ha detto "finalmente!", "era ora" (Per "tutti" intendo dire chi si è espresso sull'argomento, ad alcuni non sembra interessare molto o sono per loro natura riservati).
Ed ecco la distinzione capziosa: Chi dice "era ora" è da considerare giubilante o no? Innocenti, che in pratica ha detto "era ora", era giubilante? (prima della sconfitta, intendo

).
Insomma, rivendico il diritto di dire "era ora" senza essere considerato giubilante.
Non è nella mia natura essere giubilante. Non lo sarei nemmeno se vincessi al superenalotto.
Smith se n'è andato perché si era rotto i maroni di Munari e del Treviso che lo lasciava sulla corda (ed erano due anni che lo stava facendo) e non gli diceva nulla sul suo contratto. L'anno precedente lo aveva rinnovato all'ultimo momento.
Guarda che "qualcosina l'ho sentita" non conta nulla. Bisogna sentire Smith.
mi sa che non stiamo dicendo cose diverse, io stavo marcando un altro aspetto, tra Smith-squadra era finita la "benzina" mentale che teneva insieme le due componenti e aveva fatto ottenere i buoni risultati, poi si è inserito Munari con i suoi metodi. Non è stata solo una questione di Munari-dirigenza.
Questo è il punto di partenza dal quale non puoi prescindere, che tu abbia parlato con Smith o meno.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 12:00
da Garryowen
Però su questo ho già detto la mia opinione. Credo sia possibile parlare di "fine di un ciclo" parlando del blocco di una squadra, ma non del rapporto fra squadra e allenatore. Non credo alla fine di un ciclo di un allenatore, di uno in ascesa come Smith, poi, men che meno. Semmai la società, se avesse creduto in lui, avrebbe dovuto adattarsi a lui.
Il ricambio della squadra c'è stato (io dico, purtroppo) per forza, con i giocatori che sono andati all'estero. Io, però, avrei fatto di tutto per tenere l'allenatore e secondo me se Munari se ne fosse andato prima l'allenatore sarebbe rimasto.
Se la FIR ha una colpa, è quella di non aver "convinto" prima il Treviso a disfarsi di Munari.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 12:21
da speartakle
Garryowen ha scritto:Gli allenatori che riescono a contagiare le proprie squadre con la sindrome dell'accerchiamento di solito sono quelli che ottengono i migliori risultati.
Detto questo, attenzione anche alla sindrome dell'accerchiatore. Cerchiamo di non ghettizzare nessuno con distinzioni capziose.
Qui al bar tutti, dico tutti nessuno escluso, ha detto "finalmente!", "era ora" (Per "tutti" intendo dire chi si è espresso sull'argomento, ad alcuni non sembra interessare molto o sono per loro natura riservati).
Ed ecco la distinzione capziosa: Chi dice "era ora" è da considerare giubilante o no? Innocenti, che in pratica ha detto "era ora", era giubilante? (prima della sconfitta, intendo

).
Insomma, rivendico il diritto di dire "era ora" senza essere considerato giubilante.
Non è nella mia natura essere giubilante. Non lo sarei nemmeno se vincessi al superenalotto.
Mi sono perso.
Non seguo più il filo del thread, volevo solo dire che, a fronte di quelli che dicono (userò delle iperboli, non vi offendete) "rendiamo lode a Gavazzi per averci dato la santissima trinità", io dico ma anche no.
Il mio è un era ora di sollievo e di meglio tardi che mai.
Detto questo secondo me di gente vi state fasciando la testa per nulla, dubito fortemente che ci siano persone che "ostacoleranno" il lavoro di Aboud o O'scea. Anche perchè avranno a che fare con le strutture federali più che con i club.
Le persone che potrebbero non remare nella stessa direzione sono per esempio quei tecnici o dirigenti ancorati al loro vecchio modo di fare, e questo sta nella loro forma mentis, non perchè votano Gavazzi piuttosto che Innocenti.
Per esempio, secondo voi Presutti e O'shea hanno in mente lo stesso Rugby? io non credo. Secondo voi uno come Presutti abbandonerebbe il proprio modo di fare per seguire direttive di un nuovo rugby più incline a quello di O'shea? ne dubito altrettanto. Lo potreste considerare uno che "rema contro"?
E Presutti è in quota Gavazzi per dire.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 12:35
da Garryowen
Io invece sono d'accordo con Innocenti (solo in questo...) che ha salutato con soddisfazione l'arrivo dei nuovi tecnici.
Onestamente, prima di leggere quelle dichiarazioni temevo che la "cordata Innocenti" oltre a liberarsi del Pro12 volesse giubilare anche la Trimurti, per cui si può immaginare con quale sollievo ho capito di essermi sbagliato.
Presutti come tanti altri allenatori cerca di fare meglio che può. Se il suo rugby è un po' antiquato (non lo so, ma vedo che lo scrivono in molti...), basta non affidargli i giocatori che interessano per l'alto livello, e il gioco è fatto (qui qualcuno lo proponeva addirittura per una nazionale...

).
Chi può mettere i bastoni fra le ruote sono quelli che hanno potere, sono i club, facendo cose (ipotizzo) tipo non mandare giocatori nelle accademie e pensando solo al proprio orticello.
Poi se uno non vuole crescere, sono fatti suoi. Chi ci rimette saranno i giovani promettenti di quel club.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 12:41
da speartakle
Garryowen ha scritto:Però su questo ho già detto la mia opinione. Credo sia possibile parlare di "fine di un ciclo" parlando del blocco di una squadra, ma non del rapporto fra squadra e allenatore. Non credo alla fine di un ciclo di un allenatore, di uno in ascesa come Smith, poi, men che meno. Semmai la società, se avesse creduto in lui, avrebbe dovuto adattarsi a lui.
mmm non capisco la differenza che fai, resto dell'opinione che mi sono fatto all'epoca e sentendo un po' di campane: nella squadra del Treviso c'era un problema, chiamatelo motivazionale o di fiducia (non una ribellione o un contrasto interno eh), con l'allenatore e/o i metodi utilizzati dall'allenatore.
Da li si parte. Ripeto o l'allenatore trova delle soluzioni, o si cambia il blocco giocatori (che è successo alla fine per altri motivi) o cambi il tecnico.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 12:44
da jpr williams
Garryowen ha scritto:Presutti come tanti altri allenatori cerca di fare meglio che può. Se il suo rugby è un po' antiquato (non lo so, ma vedo che lo scrivono in molti...), basta non affidargli i giocatori che interessano per l'alto livello, e il gioco è fatto (qui qualcuno lo proponeva addirittura per una nazionale...

).
Pasquale Presutti, come molti altri, è vittima delle maschere che gli affibbiano (tipo quella di collerico maleducato per Guidi).
Non è né antiquato, né moderno, ma uno che conosce il gioco come pochi e ancora meglio sa capire e valutare gli uomini che ha a disposizione usandoli nel modo migliore per metterne le caratteristiche al servizio della squadra.
L'ultimo esempio di giocatore "antiquato" formato da Pasqualone è quel vecchiume di Carlo Canna, tanto per dire.
In ogni caso Pasquale è una persona intelligente e rispettosa del lavoro altrui: non si metterà mai a dare giudizi o consigli non richiesti e si metterà al servizio del progetto. Se poi O' Sé vorrà parlargli sono certo che sarà più che disponibile.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 12:49
da speartakle
Garryowen ha scritto:Io invece sono d'accordo con Innocenti (solo in questo...) che ha salutato con soddisfazione l'arrivo dei nuovi tecnici.
Onestamente, prima di leggere quelle dichiarazioni temevo che la "cordata Innocenti" oltre a liberarsi del Pro12 volesse giubilare anche la Trimurti, per cui si può immaginare con quale sollievo ho capito di essermi sbagliato.
Presutti come tanti altri allenatori cerca di fare meglio che può. Se il suo rugby è un po' antiquato (non lo so, ma vedo che lo scrivono in molti...), basta non affidargli i giocatori che interessano per l'alto livello, e il gioco è fatto (qui qualcuno lo proponeva addirittura per una nazionale...

).
Chi può mettere i bastoni fra le ruote sono quelli che hanno potere, sono i club, facendo cose (ipotizzo) tipo non mandare giocatori nelle accademie e pensando solo al proprio orticello.
Poi se uno non vuole crescere, sono fatti suoi. Chi ci rimette saranno i giovani promettenti di quel club.
Dico che di club che contano che mettono i bastoni tra le ruote non ne vedo molti giusto questo. Mogliano l'accademia ce l'ha e se la tiene stretta, Petrarca mi sembra che la condividerà con il Valsugana, Treviso la vorrebbe per le Celtiche e di certo non scoraggia i propri atleti ad eventualmente andarci. Rovigo ce l'aveva e non aveva senso che ce l'avesse.
Che poi ci sia qualche club piccolo o medio che per beghe di campanile ostacola uno o l'altro si. Però qui mi pareva che si ipotizzasse l'ostacolare il lavoro di O'shea&Co per questioni di strascichi elettorali o per la contrapposizione GavazzivsInnocenti.
Questo io non credo
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 13:12
da speartakle
jpr williams ha scritto:
Pasquale Presutti, come molti altri, è vittima delle maschere che gli affibbiano (tipo quella di collerico maleducato per Guidi).
Non è né antiquato, né moderno, ma uno che conosce il gioco come pochi e ancora meglio sa capire e valutare gli uomini che ha a disposizione usandoli nel modo migliore per metterne le caratteristiche al servizio della squadra.
L'ultimo esempio di giocatore "antiquato" formato da Pasqualone è quel vecchiume di Carlo Canna, tanto per dire.
In ogni caso Pasquale è una persona intelligente e rispettosa del lavoro altrui: non si metterà mai a dare giudizi o consigli non richiesti e si metterà al servizio del progetto. Se poi O' Sé vorrà parlargli sono certo che sarà più che disponibile.
Mi sa che non si è capito l'esempio, ho preso Presutti perchè è pure fuori dai giri che contano per ora. Non si può negare che utilizzi uno stile di gioco conservativo e che spesso è votato a massimizzare il risultato a discapito della ricerca del volume di gioco.
Ripeto, non credo che sconfesserebbe la sua filosofia di gioco per inseguire un rugby fatto di volume di gioco, con mischie veloci e cercando di giocarle piuttosto che cercare il fallo e i 3 punti. Supposto che questo sia il tipo di gioco voluto da O'shea.
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 13:18
da jpr williams
Si, beh, avevo capito, ma quello che contesto è l'applicazione di clichè. Presutti antiquato? Io dico di no.
Comunque non gli hai mica dato dello s*****o, eh
Antiquato mi ci sento anch'io, tante volte, e se guardo alla "modernità" non mi spiace neppure.
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano
Inviato: 26 set 2016, 14:13
da jpr williams
Conchúir Ó Sé sarà presente alla presentazione (è un'allitterazione, non una ripetizione

) del campionato di Eccellenza. Sarà anche solo un gesto, ma significativo. Come dice Garry, io lo marco stretto l'uomo di Limerick!
http://rugby1823.blogosfere.it/post/557 ... dice-molto