Qualcosa si muove...
Moderatore: Emy77
-
Garryowen
- Messaggi: 18223
- Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13
Re: Qualcosa si muove...
Allora metto giù il carico.
Intervista di Mattia Chiusano a Juri Chechi su La Repubblica
«Quando fai queste scelte, il rischio è alto. Si soffre, ma una grande passione e volontà ti può aiutare nei momenti più difficili. Io volevo lavorare con Bruno Franceschetti, che allenava a Varese. Rifarei tutto».
Come la prese la sua famiglia?
«Mia madre pianse per tutto il viaggio da Prato a Varese. Mio padre la imitò al momento di separarci. Da quel giorno, mi avrebbero visto un paio di volte all’anno».
Com’era la sua vita da solo in una città sconosciuta?
«Camera due metri per tre, brandina e minuscolo bagno. La vita cambiò quando mio padre mi regalò una tv dopo un paio d’anni».
Capite che per chi gioca a rugby nei Paesi più avanzati, oppure per chi anche in Italia si dedica a discipline sportive ad altissimo livello suoni ridicolo sentire un aspirante presidente federale lamentarsi perché le Accademie portano via i ragazzini dalle famiglie, li rapiscono, li sradicano dalla loro cameretta e dal lettuccio preparato dalla mamma...
Intervista di Mattia Chiusano a Juri Chechi su La Repubblica
«Quando fai queste scelte, il rischio è alto. Si soffre, ma una grande passione e volontà ti può aiutare nei momenti più difficili. Io volevo lavorare con Bruno Franceschetti, che allenava a Varese. Rifarei tutto».
Come la prese la sua famiglia?
«Mia madre pianse per tutto il viaggio da Prato a Varese. Mio padre la imitò al momento di separarci. Da quel giorno, mi avrebbero visto un paio di volte all’anno».
Com’era la sua vita da solo in una città sconosciuta?
«Camera due metri per tre, brandina e minuscolo bagno. La vita cambiò quando mio padre mi regalò una tv dopo un paio d’anni».
Capite che per chi gioca a rugby nei Paesi più avanzati, oppure per chi anche in Italia si dedica a discipline sportive ad altissimo livello suoni ridicolo sentire un aspirante presidente federale lamentarsi perché le Accademie portano via i ragazzini dalle famiglie, li rapiscono, li sradicano dalla loro cameretta e dal lettuccio preparato dalla mamma...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
-
metabolik
- Messaggi: 9936
- Iscritto il: 27 mar 2003, 0:00
- Località: Piacenza
Re: Qualcosa si muove...
Benissimo, questo è il punto, questo è il dilemma.Garryowen ha scritto:Sì, però ................
Il Giova è molto chiaro: no al Pro14 e no alle accademie federali. Soldi ai club.
Gli oppositori vogliono questo, l'ho sempre scritto
...........
Sbarazziamoci di tutte le antipatie / simpatie verso chi propugna l'una o l'altra tesi e restiamo al dilemma puro.
Dobbiamo prima avere certezza di un dato primario : da dove vengono i soldi da distribuire nell'una o nell'altra direzione ?
Se è vero che le risorse disponibili provengono in gran parte dal 6N il dilemma è in buona parte risolto. Per restare dignitosamente nel 6N dobbiamo investire sul vertice, costruire un vertice di professionisti ed è questa la politica in corso. Già facciamo una fatica boia a confrontarci con 5 nazioni di prima fascia, figuramoci se non disponessimo di una base di professionisti e di una filiera di accompagnamento al professionismo. Solo eccezionalmente, oggi, un giovane italiano potrebbe arrivare al professionismo senza un accompagnamento federale. Dovrebbero nascere 15 Licata, Lovotti, Ferrari, Fuser ecc.. che siano appassionati di rugby, con un hardware adeguato e al contempo figli di 15 magnati connazionali; difficilmente, però, alla progenie dorata viene in mente di giocare a rugby.
Se, invece, sono disponibili delle risorse finanziarie a prescindere dalla partecipazione al 6N e al Pro12 il dilemma ha più senso. Si decide un nuovo corso che investe sulla base, assumendo che i club abbiano le capacità di reclutare e organizzare una più vasto numero di tesserati. Anche supponendo che tale scelta strategica abbia successo, i risultati maturerebbero in 10 - 15 anni, durante i quali non avremmo più nè 6N nè PRO12.
E' una scelta che decide di previlegiare la diffusione del rugby, l'allargamento della base invece dell'innalzamento del vertice e che implicitamente accetta una posizione di 3rza fascia per la Nazionale.
Ripeto, il dilemma ha senso solo nell'ipotesi di una disponibilità che non provenga dall'attività internazionale.
-
Luqa-bis
- Messaggi: 8399
- Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17
Re: Qualcosa si muove...
Due risposte , due.
1. Parto dall'ultimo tema proposto, indirettamente da Garryowen.
Chechi è un caso che non ritengo possa essere adottato a metro di giudizio per chi organizza i sistemi formativi ma ad esempio di volontà ed abnegazione.
Non organizzo il mio sistema formativo di alto livello sulla disponbilità di un atleta a spostarsi a 400 km da casa e vivere in modo monacale.
Lo posso citare come esempio per motivare i più dotati a saper reggere i sacrifici.
Per onestà morale anche i "maestri" dimostrino però tale capacità di sacrificio.
2. Secondo tema - Le tesi giovannelliane.
Io vedo innanzi tutto un conflitto di obiettivi.
Portare le grandi città nel I livello del campionato nazionale + riportare formazione e risorse economiche alle società.
in questo momento Napoli ha una società in B, Roma ne ha 1 in Eccellenza , alcune in B (+ una istituzionale) , e 1 in A, Milano 1 in A, Torino 2 in A.
Il I livello sta altrove, in cittadine padane di piccole dimensioni (Calvisano, Viadana) , in città medie e cittadine del nordest (Padova, Rovigo + Mogliano e S.Donà). Dopo Roma con Lazio e FFOO, la città più grande rappresentata è Firenze. Che citando un noto forumista sessantottino "Come Livono quanti titoli vanta?".
Per portare le grandi città in alto, nell ateoria giovannellian occorre portare le società delle grandi città in alto.
E questo può avvenire solo dando risorse umane (formate da chi? ) ed economiche(fornite da chi?) a società che in questo moemnto non hanno dimostrato di essere competitive.
meritocrazia secondo Giovannelli?
Ancora: Giovannelli è in grado di dimostrare che le società sarebbero in grado di sfornare atleti in maniera quantitativamente adeguata senza creare un'altra distorssione tra
società nobili alle quali magari un giorno restringere il primo livello
società umili da relegare in B.
Perché le Accademie hanno i loro limiti, ma anche i viavi societari (vista la mentalità italiana tipica).
Inoltre, valgono le osservazioni di metabolik:
bne, servono numeri, formatori, selezionatori per elevare il livello dei campionati domestici. Fino dove?
Se vuoi competere nel 6N per arrivare nei primi tre (nemmeno vincere eh)
devi avere un gruppo di 30-40 giocatori che reggano il confronto in Champions/Premiership/Top14.
Si può pensare di arrivarci in tanti modi.
Ma quei 30-40 vorranno stipendi da Champions/Premiership/Top14 (È il Professionismo non la vocazione alla beatificazione rugbistica)
Glieli possono pagare i club inglesi e francesi, o glieli deve dare qualcun altro.
Per avere 30-40 da 6N, però , non si può pensare che dietro ci si fermi a 100 che se la giochino alla pari con le società tedesche o romene attuali.
Perchè manca un livello intermedio tra quello 6N e quello Shield.
Quindi se si vuole cancellare le franchigie, occorre che il campionato domestico porti il livello delle sue squadre almeno a quello di Challenge.
Giovannelli vuole spiegare come?
1. Parto dall'ultimo tema proposto, indirettamente da Garryowen.
Chechi è un caso che non ritengo possa essere adottato a metro di giudizio per chi organizza i sistemi formativi ma ad esempio di volontà ed abnegazione.
Non organizzo il mio sistema formativo di alto livello sulla disponbilità di un atleta a spostarsi a 400 km da casa e vivere in modo monacale.
Lo posso citare come esempio per motivare i più dotati a saper reggere i sacrifici.
Per onestà morale anche i "maestri" dimostrino però tale capacità di sacrificio.
2. Secondo tema - Le tesi giovannelliane.
Io vedo innanzi tutto un conflitto di obiettivi.
Portare le grandi città nel I livello del campionato nazionale + riportare formazione e risorse economiche alle società.
in questo momento Napoli ha una società in B, Roma ne ha 1 in Eccellenza , alcune in B (+ una istituzionale) , e 1 in A, Milano 1 in A, Torino 2 in A.
Il I livello sta altrove, in cittadine padane di piccole dimensioni (Calvisano, Viadana) , in città medie e cittadine del nordest (Padova, Rovigo + Mogliano e S.Donà). Dopo Roma con Lazio e FFOO, la città più grande rappresentata è Firenze. Che citando un noto forumista sessantottino "Come Livono quanti titoli vanta?".
Per portare le grandi città in alto, nell ateoria giovannellian occorre portare le società delle grandi città in alto.
E questo può avvenire solo dando risorse umane (formate da chi? ) ed economiche(fornite da chi?) a società che in questo moemnto non hanno dimostrato di essere competitive.
meritocrazia secondo Giovannelli?
Ancora: Giovannelli è in grado di dimostrare che le società sarebbero in grado di sfornare atleti in maniera quantitativamente adeguata senza creare un'altra distorssione tra
società nobili alle quali magari un giorno restringere il primo livello
società umili da relegare in B.
Perché le Accademie hanno i loro limiti, ma anche i viavi societari (vista la mentalità italiana tipica).
Inoltre, valgono le osservazioni di metabolik:
bne, servono numeri, formatori, selezionatori per elevare il livello dei campionati domestici. Fino dove?
Se vuoi competere nel 6N per arrivare nei primi tre (nemmeno vincere eh)
devi avere un gruppo di 30-40 giocatori che reggano il confronto in Champions/Premiership/Top14.
Si può pensare di arrivarci in tanti modi.
Ma quei 30-40 vorranno stipendi da Champions/Premiership/Top14 (È il Professionismo non la vocazione alla beatificazione rugbistica)
Glieli possono pagare i club inglesi e francesi, o glieli deve dare qualcun altro.
Per avere 30-40 da 6N, però , non si può pensare che dietro ci si fermi a 100 che se la giochino alla pari con le società tedesche o romene attuali.
Perchè manca un livello intermedio tra quello 6N e quello Shield.
Quindi se si vuole cancellare le franchigie, occorre che il campionato domestico porti il livello delle sue squadre almeno a quello di Challenge.
Giovannelli vuole spiegare come?
- jpr williams
- Messaggi: 36117
- Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
- Località: Gottolengo (BS)
- Contatta:
Re: Qualcosa si muove...
Poco da aggiungere.Garryowen ha scritto:Capite che per chi gioca a rugby nei Paesi più avanzati, oppure per chi anche in Italia si dedica a discipline sportive ad altissimo livello suoni ridicolo sentire un aspirante presidente federale lamentarsi perché le Accademie portano via i ragazzini dalle famiglie, li rapiscono, li sradicano dalla loro cameretta e dal lettuccio preparato dalla mamma...
Se non @Luqa che Jury Chechi da questo punto di vista non è un unicum: per dire, tutti i ragazzini promettenti delle scuole calcio fanno lo stesso. Ne conosco più d'uno.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
- jaco
- Messaggi: 8970
- Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
- Località: san donà di piave
Re: Qualcosa si muove...
Atteso che la campagna elettorale è finita da tempo, e quindi spero di averti tranquillizzato, il programma che riporti è di Giovannelli, cioè di UNA opposizione e nemmeno la più qualificata (tanto che non si è nemmeno potuto candidare...) che non si è apparentata con altri...Garryowen ha scritto:
Il Giova è molto chiaro: no al Pro14 e no alle accademie federali. Soldi ai club.
Gli oppositori vogliono questo, l'ho sempre scritto
Si può non essere d'accordo con quanto dice (diceva) Innocenti, ma le proposte di quest'ultimo me le ricordo abbastanza diverse... anche se tu hai sempre sostenuto il contrario...
-
Luqa-bis
- Messaggi: 8399
- Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17
Re: Qualcosa si muove...
@ jpr-williams
Può essere.
Io vedo che i ragazzini delle scuole calcio spesso hanno sistemazioni ben oltre a quelle indicate da Chechi ed hanno "gestioni scolastiche" molto generose e forse poco utili al loro post carriera.
Ma accetto l'osservazione e chioso:
cosa deve accettare un giovane che va in scuola di sport:
disciplina, studio, fatica...
o adoriamo ancora l'idea delle famose caserme educative , senza vetri, senza acqua, con il cibo da cagotto "perché forgiano il carattere".
perché mi fan venire in mente un allenatore sudafricano giubilato in Scozia e i suoi metodi.
Certo, non si impara a soffrire stando nella bambagia.
Ma tra chi insegna a bastonate e chi insegna da leading example io ho una idea.
Sulla polemica dello strappare alle famiglie.
Nei fatti si tratta di una formazione professionale specifica.
Io continuo a ritenere che sino ai 16 è meglio non allontanare i ragazzi dal loro ambiente familiare e scolastico di origine.
Se qualcuno vuole la cantera dei 13enni non mi trova concorde.
Può essere.
Io vedo che i ragazzini delle scuole calcio spesso hanno sistemazioni ben oltre a quelle indicate da Chechi ed hanno "gestioni scolastiche" molto generose e forse poco utili al loro post carriera.
Ma accetto l'osservazione e chioso:
cosa deve accettare un giovane che va in scuola di sport:
disciplina, studio, fatica...
o adoriamo ancora l'idea delle famose caserme educative , senza vetri, senza acqua, con il cibo da cagotto "perché forgiano il carattere".
perché mi fan venire in mente un allenatore sudafricano giubilato in Scozia e i suoi metodi.
Certo, non si impara a soffrire stando nella bambagia.
Ma tra chi insegna a bastonate e chi insegna da leading example io ho una idea.
Sulla polemica dello strappare alle famiglie.
Nei fatti si tratta di una formazione professionale specifica.
Io continuo a ritenere che sino ai 16 è meglio non allontanare i ragazzi dal loro ambiente familiare e scolastico di origine.
Se qualcuno vuole la cantera dei 13enni non mi trova concorde.
- jpr williams
- Messaggi: 36117
- Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
- Località: Gottolengo (BS)
- Contatta:
Re: Qualcosa si muove...
Ma infatti Luqa, io non mi riferivo tanto al "confort" della sistemazione: sono convinto che questi ragazzi debbano trovare un ambiente confortevole sia dal punto di vista abitativo che scolastico e pure ricreativo.
E' la menata strappalacrime dei giovani virgulti strappati dal seno delle madri piangenti che proprio non reggo.
E' la menata strappalacrime dei giovani virgulti strappati dal seno delle madri piangenti che proprio non reggo.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
-
Garryowen
- Messaggi: 18223
- Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13
Re: Qualcosa si muove...
Non c'entra la sistemazione più o meno buona. Nei college inglesi non dormono su un tavolaccio né campano a pane e acqua.jpr williams ha scritto:Ma infatti Luqa, io non mi riferivo tanto al "confort" della sistemazione: sono convinto che questi ragazzi debbano trovare un ambiente confortevole sia dal punto di vista abitativo che scolastico e pure ricreativo.
E' la menata strappalacrime dei giovani virgulti strappati dal seno delle madri piangenti che proprio non reggo.
Innocenti è laureato, professionista, almeno con il rugby ha viaggiato per il mondo (nella sua vita privata, non so), come è possibile che abbia una mentalità del genere?
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
-
supermax
- Messaggi: 3518
- Iscritto il: 8 mar 2003, 0:00
- Località: roma
Re: Qualcosa si muove...
D'accordo a non sopportare la retorica del ragazzino strappato agli affetti familiari, ecc. ecc.. E non credo proprio che raggiungeremo l'eccesso opposto di alcuni Paesi in discipline come, ad esempio, la ginnastica (dove addestrano dai 10 anni povere sventurate in strutture superspecializzate e semimonastiche). E' vero che noi siamo ben lontani da questi eccessi e non credo che corriamo troppi pericoli in tal senso. Il vero punto critico, secondo me, non è la lontananza o il rendimento scolastico (basta "minacciarli" di rispedirli a casa e vedi come si applicano...) ma il dover ribadire continuamente che comunque, stando le cose come sono ora, almeno il 90% di loro non potrà vivere di rugby. In Inghilterra, quando sei nelle strutture giovanili di vertice, le possibilità sono decisamente più concrete. Per il resto, resterà un'esperienza di vita secondo me molto più formativa e da ricordare con nostalgia e già questo da solo è positivo.
-
sandrobandito
Re: Qualcosa si muove...
La naia si faceva a 18anni o giù di lì. Grande scuola di vita. Nonnismo, prevaricazioni, violenze, discriminazioni, emarginazioni, droga, malattie veneree e suicidi a parte.
Si potrebbe ripristinare come "servizio obbligatorio sportivo".
Si potrebbe ripristinare come "servizio obbligatorio sportivo".
- jaco
- Messaggi: 8970
- Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
- Località: san donà di piave
Re: Qualcosa si muove...
Ecco il lapsus che spiega molto... sono tutte e due terze linee, ma Giovannelli è una persona diversa da Innocenti e hanno avuto anche proposte diverse nella campagna elettorale... tralatro Innocenti è medico... Giovannelli architetto (se ricordo bene)...Garryowen ha scritto:Non c'entra la sistemazione più o meno buona. Nei college inglesi non dormono su un tavolaccio né campano a pane e acqua.jpr williams ha scritto:Ma infatti Luqa, io non mi riferivo tanto al "confort" della sistemazione: sono convinto che questi ragazzi debbano trovare un ambiente confortevole sia dal punto di vista abitativo che scolastico e pure ricreativo.
E' la menata strappalacrime dei giovani virgulti strappati dal seno delle madri piangenti che proprio non reggo.
Innocenti è laureato, professionista, almeno con il rugby ha viaggiato per il mondo (nella sua vita privata, non so), come è possibile che abbia una mentalità del genere?
-
sandrobandito
Re: Qualcosa si muove...
Gav. Vs World XV All Stars.jaco ha scritto:Ecco il lapsus che spiega molto... sono tutte e due terze linee, ma Giovannelli è una persona diversa da Innocenti e hanno avuto anche proposte diverse nella campagna elettorale... tralatro Innocenti è medico... Giovannelli architetto (se ricordo bene)...Garryowen ha scritto:Non c'entra la sistemazione più o meno buona. Nei college inglesi non dormono su un tavolaccio né campano a pane e acqua.jpr williams ha scritto:Ma infatti Luqa, io non mi riferivo tanto al "confort" della sistemazione: sono convinto che questi ragazzi debbano trovare un ambiente confortevole sia dal punto di vista abitativo che scolastico e pure ricreativo.
E' la menata strappalacrime dei giovani virgulti strappati dal seno delle madri piangenti che proprio non reggo.
Innocenti è laureato, professionista, almeno con il rugby ha viaggiato per il mondo (nella sua vita privata, non so), come è possibile che abbia una mentalità del genere?
-
Garryowen
- Messaggi: 18223
- Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13
Re: Qualcosa si muove...
Non era un lapsus. Giovanelli dalle passate elezioni era stato escluso. Il problema era che il discorso sui poveri ragazzini "rapiti" dalle famiglie, però, lo aveva fatto proprio Innocenti. Anche lui si era pronunciato contro le accademie, aggiungendo anche qualche tono melodrammatico
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
-
Garryowen
- Messaggi: 18223
- Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13
Re: Qualcosa si muove...
Questo è uno dei motivi per cui a costo di sembrare pedante e fastidioso come una terza linea, continuo a ripetere le stesse cose.
E' perché la gente si dimentica.
E' perché la gente si dimentica.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
-
sandrobandito
Re: Qualcosa si muove...
No no, non è perché la gente dimentica, è perché sei pedante e fastidioso.Garryowen ha scritto:Questo è uno dei motivi per cui a costo di sembrare pedante e fastidioso come una terza linea, continuo a ripetere le stesse cose.
E' perché la gente si dimentica.
Sempre col massimo rispetto parlando, s'intende.