Inviato: 7 apr 2008, 12:57
Più che probabilmente lo è sicuramente, visti i risultati.speed ha scritto:
Probabilmente è un modello vincente!!!!
Più che probabilmente lo è sicuramente, visti i risultati.speed ha scritto:
Probabilmente è un modello vincente!!!!
Dovrebbero farne tesoro un pò tutte le società...uomogatto ha scritto:Più che probabilmente lo è sicuramente, visti i risultati.speed ha scritto:
Probabilmente è un modello vincente!!!!
uomogatto ha scritto:Caspita!!! Era certamente attesa una sconfitta del Sinnai, che in ogni caso non si era certamente preparata per i playoff, ma non mi aspettavo queste proporzioni. Ed è la squadra che ha vinto il campoionati di Serie C.
Una decina di anni fa le sarde competevano alla grande con le continentali, sfruttando solo risorse "interne". Oggi, al di là del Tirreno il rugby sta salendo di livello in maniera esponenziale, mentre qui ...
Ammiro il Capoterra per quello che sta facendo negli ultimi anni (dalle giovanili alla prima squadra per intenderci), però che sia l'unico modello per perseguire certi risultati mi avvilisce più che creare stimoli.
Però, andiamo avanti ...
curioso: è lo stesso punteggio della partita Alghero-7Fradis di ottobrepicasso ha scritto:Il risultato dello spareggio fra il Reno rugby e il 7 Fradis rugby club Sinnai è il seguente:
67 - 0 (11 mete)
fonti www.renorugby.net
http://www.renorugby.net/forum/index.ph ... hreadid=60
magellano74 ha scritto:sc70.....ma te dove stavi fino a ieri????????????????????
come fai a dare dei consigli cosi scontati ....forse andando ad intaccare l'unica cosa in cui il rugby vive qui in sardegna???.....
non ti sei reso conto che qui il rugby non esiste??? ci sono cosi poche persone che lo vivono che quasi non esiste il campionato...forse il 3 tempo in sardegna e' l'unica cosa per la quale c'e' da discutere...l'unica che continua a legare ALCUNI ragazzi che per il piacere di vedersi ed incontrarsi continua a giocare a rugby.....
non esistono realta' sulle quali lavorare per poter formare un gruppo solido, che non si perda a meta' campionato o che non costringa a fine campionato a rendersi conto che andando a sfidare squadre di fuori si rimediano solo figuracce..bisogna mettersi in testa che gente che abbia buone qualita' per poter formare un gruppo forte non ne abbiamo ...e se non li si rimedia da fuori con sponsor ecc... la nostra qualita' sara' sempre questa ........quindi:
non romperci le scatole se si beve un po' di piu' tra amici ,.....soprattutto dopo aver sudato la domenica
bragazzi ha scritto:sc70? ma chi sei?
Hai consigliato a noi di Nuoro di bere meno? ma a qualcuno in particolare? non mi ricordo....identificati ...magari riaffiorano i ricordi...
uomogatto ha scritto:Ciao SC70, premetto che il mio intervento vuole avere toni molto pacati.
Prima di tutto, la maggior parte delle persone intervenute in questa discussione non sono di Nuoro (forse 1), pertanto quello del bere la birra alla fine delle partite durante il terzo tempo (a malapena 10 terzi tempi in un anno) è un problema che coinvolge un po’ tutti i “rugbysti della domenica”.
Non sono di Capoterra ma quando posso vado a vedere le partite dei giallorossi e ti posso garantire che dopo una settimana di allenamenti estenuanti e grosso impegno da parte di tutti e innumerevoli successi, la domenica dopo la partita anche loro sono decisamente assetati.
Quindi il problema della C sarda non è certamente la birra.
Secondo me, è difficile inculcare la mentalità giusta a ragazzi di 25, 30, 35 e a volte anche 40 anni che si avvicinano al rugby per la prima volta. Per mille motivi che non sto qui ad elencare.
Se vogliamo prendere il modello Capoterra, hanno lavorato alla grande sul settore giovanile creando un serbatoio sempre pieno di ragazzini a cui insegnare il rugby a 360° (tecnica, tattica ma anche rispetto, cultura, mentalità, educazione …. del rugby).
Una volta che ‘sti ragazzini sono diventati dei buoni rugbisti, si sono circondati di persone (allenatori, preparatori e, perché no, giocatori di esperienza - non so a livello dirigenziale), attorno alle quali si è creato un entusiasmo enorme non solo da parte degli atleti, che sono diventati degli ottimi rugbisti, ma da parte di tutto il paese.
E questo grande entusiasmo fa da volano nei confronti delle nuove leve che accorrono al campo di rugby in massa. Chiaramente non sono al corrente di mille altri particolari sicuramente importanti che hanno portato a questo successo.
Secondo me non è quindi il caso di accanirsi contro dei pseudoatleti trentenni che bevono una o dieci birre in più, ma bisogna accanirsi sulla creazione di squadre giovanili e sul reperimento sia di risorse economiche sia di persone formate e competenti: così, oltre allo spasmodico e continuo impegno da parte di tutte le componenti societarie delle squadre sarde, si potrà veder crescere il livello della serie C sarda.
E su queste mie considerazioni che ritengo scontate, mi ci bevo sopra una bel bicchiere di …acqua fresca!!!![]()
P.S. dopo la partita del 6 Nazioni Galles vs. Italia, alcuni giocatori gallesi erano in giro per Cardiff con la lucidità fortemente compressa dalla troppa acqua fresca ingerita (aromatizzata a malto e luppolo si intende!!!)
[size=18]la dirigenza cresce con il crescere della società.[/size]
Per quanto riguarda "il terzo tempo",lo trovo giusto ma ,dev'essere equilibrato!! Si puo' essere felici e contenti anche con 2 birre!!E poi da che mondo è mondo le "feste" a fine gara e parlo di qualsiasi sport esistono da sempre.
picasso ha scritto:risultato play off under 17
Vasari rugby Arezzo - 7 Fradis 51-22
articolo : http://www.vasarirugbyarezzo.it/?p=221