Colpa dello Staff,Colpa del materiale?

[Koko++--]

A mio parere è che quando arrivano all'under 20 siano quasi al massimo del loro potenziale..mentre gli under degli altri paesi hanno ancora un notevole margine di miglioramento sotto tutti gli aspetti fisico,tecnico e di timing delle giocate. Ecco perché è fondamentale lo scouting per avere più giocatori possibile su cui lavorare.
Noi abbiamo avuto nel decennio 2007- 2016 tutta una serie di piloni di altissimo livello, ricordo il test match con gli AB dove negli ultimi 10 minuti la nostra mischia li ha travolti.In quel decennio era aumentata la popolarità del rugby ma non la si è sfruttata per creare una " tradizione" di piloni di altissimo livello.L' ultimo è stato Ghiraldini...Che dire dei Bergamasco, Canale, Masi, Zanni Favaro lo stesso Parisse..non si è dato seguito a quella generazione buttando via una popolarità che è fondamentale per lo scouting.

[Soidog]

A vedere le Under 20 Inglesi e Francesi, per esempio, diventa difficile pensare che quelli che hanno già raggiunto il massimo sviluppo fisico siamo noi.
I margini di miglioramento esistono per tutti, se si lavora in modo adeguato.
Come riferimento basta pensare al caso di Pierre Bruno.
Non sembra neanche parente di quello che abbiamo visto agli esordi in Pro 14.
Dove siamo veramente indietro è nell'adattamento alle situazioni di gioco e facciamo molta fatica anche ad adeguarci al metro arbitrale.
Lo scouting andrebbe fatto coinvolgendo gli insegnanti di educazione fisica delle medie inferiori.

[Garry]

Lo scouting andrebbe fatto coinvolgendo gli insegnanti di educazione fisica delle medie inferiori.

Nelle elementari vicino a casa mia lavorano alla grande su esercizi propedeutici al baseball.
E' un piacere sentire come si divertono

[Koko++--]

Il potenziale a cui mi riferisco non è riferito solo a quello fisico in senso generico.
Per potenziale fisico intendo forza fisica, potenza cioè la velocità di esecuzione delle giocate,resistenza.
Pierre Bruno ha fatto dei notevoli miglioramenti ma a 25/26 anni non hai più in genere ampi margini.Concorderai che a livello difensivo non è ancora all’ altezza di un 6 nazioni.
Ma c’e’ un altro fattore: non serve giocare con quelli più forti ma allenarti con quelli più forti.
Prendiamo Polledri.. lavorando tutti i giorni con giocatori inglesi di primo livello se emerge vuol dire che è forte.
Lo stesso dicasi per Varney..
Prendiamo un giocatore per cui stravedo: Lamaro ex capitano dell’ under 20.
Sta mantenendo le aspettative?
Quanto gli servirebbe allenarsi in una franchigia anglosassone o francese?
È più facile per un giovane che ha del potenziale sfruttarlo fino in fondo se si allena con giocatori di primo livello.
Altro esempio Zilocchi,auguri Giosuè, quanto migliorerebbe se potesse allenarsi con un Castrogiovanni?

[Garry]

Si fa con quel che si ha a disposizione, si cerca di ricavare il meglio da quel che si ha, poi alla fine sarai sempre lontano dalla situazione ideale, ma combatti ugualmente.

Intendo dire che nei club inglesi o francesi vai se ti chiamano.
Nelle franchigie italiane ti alleni con i giocatori migliori d'Italia e gli stranieri che le magre finanze possono permettersi.
E' il meglio che possiamo fare, e va di lusso che ci abbiano accettato nel Pro14, che è un livello in cui possiamo imparare molto

[Koko++--]

@Garry
Sono d’accordo che si fa con ciò che si dispone...
Ma il mio ragionamento era riferito alla diversa evoluzione degli under 20 italiani rispetto a quelli degli altri paesi.
Di nuovo è fondamentale lo scouting per avere sempre più giocatori su cui lavorare...abbiamo sprecato anni di popolarità per allargare il bacino di giocatori...

[supermax]

In linea di massima sono d'accordo con Koko ma non sono certo che allenarsi con i migliori necessariamente innalzi sempre e comunque il tuo livello. I vari Sarto, Benvenuti, Bergamasco, Perugini, Ongaro, Tebaldi, sono andati all'estero perché erano forti ma per me non sono diventati più forti. Benvenuti poi è addirittura un caso limite di regressione rispetto a quello che prometteva. Al netto degli infortuni, che possono averne rallentato la crescita, Minozzi e Campagnaro, avevano impressionato prima di andare in Inghilterra. Parisse era già di un altro livello prima di andare in Francia. Certo, ci sono anche quelli che hanno aumentato le prestazioni, come Bortolami, Castrogiovanni e forse qualcun altro. A me piaceva molto Furno ma non mi risulta che dalla sua esperienza in NZ sia uscito migliorato.
Sono portato a credere che, ovviamente non si avrà mai la controprova, se prendessimo tutta la nazionale di adesso e ne smistassimo i giocatori in Francia ed Inghilterra avremmo grosso modo gli stessi risultati. Quando avevamo più di mezza nazionale che giocava all'estero prendevamo ugualmente tranvate.

[speartakle]

Si fa con quel che si ha a disposizione, si cerca di ricavare il meglio da quel che si ha, poi alla fine sarai sempre lontano dalla situazione ideale, ma combatti ugualmente.

Intendo dire che nei club inglesi o francesi vai se ti chiamano.
Nelle franchigie italiane ti alleni con i giocatori migliori d'Italia e gli stranieri che le magre finanze possono permettersi.
E' il meglio che possiamo fare, e va di lusso che ci abbiano accettato nel Pro14, che è un livello in cui possiamo imparare molto

se il responsabile dell'alto livello ti da il lasciapassare, che se sei accademico è quasi certo che no non puoi, almeno fino all'epoca AA (avanti Ascione) da quella DA (Dopo Ascione) non sappiamo ancora...

[Koko++--]

Chiedo scusa ma devo ritrovare confidenza con L’ italiano scritto...
Per migliorarsi allenandosi con i più forti intendo raggiungere il massimo del proprio potenziale rugbistico a 360 gradi..
È logico che se non ho x factor del campione mi posso allenare con chiunque ma non lo diventerò mai..

[speartakle]

Chiedo scusa ma devo ritrovare confidenza con L’ italiano scritto...
Per migliorarsi allenandosi con i più forti intendo raggiungere il massimo del proprio potenziale rugbistico a 360 gradi..
È logico che se non ho x factor del campione mi posso allenare con chiunque ma non lo diventerò mai..

su molte cose hai ovviamente ragione, anche sul fatto che forse abbiamo dilapidato un capitale di popolarità tra il 2007-2014 attirando forse meno di quanto potevamo.
Però i vari Garbisi, Favretto, Mori Zambonin, Canali, Cannoni sono i figli di quegli anni. Sono quei regazzini svegli che invece di andare a calcio sono stati attirati dal rugby.
Forse le società avrebbero dovuto e forse potrebbero fare scouting su altri sport, ma ti assicuro che è davvero difficile attirare da altri sport.
Per quanto riguarda lo scouting interno al movimento, mi sembra che già si setacci abbastanza il lato potenziale fisico, quello tecnico potrebbe essere esplorato maggiormente. Più che altro la lacuna del modello attuale è che a volte alcuni atleti che non rientrano subito nel sistema Centri di formazione o accademie difficilmente rientrano o anche perchè è difficile che continuino parallelamente per conto loro o tramite il club ad allenarsi con certi standard.

[Koko++--]

Grazie per la tua opinione.
In Galles si è parlato molto di cosa cercare nei bambini/ragazzini/ ragazzi se prima il lato fisico o quello dell'attitudine naturale nel trattare una palla ovale.
Poi si è deciso di incominciare dando una palla ovale ai bambini e farli correre e divertire.
Poi nel tempo con il formarsi dell' imprinting fisico adattare il discorso tecnico.

[jpr williams]

Poi si è deciso di incominciare dando una palla ovale ai bambini e farli correre e divertire.

Che poi è il VERO segreto tutt'altro che misterioso che serve per attrarre i ragazzini. Farli divertire.
Perchè nessuno sport può divertire un ragazzino più di uno in cui ti rotoli per terra senza paura di sporcarti o graffiarti e puoi misurarti fisicamente e lecitamente con altri bambini.
Se si capisse quale mostruoso potenziale di attrazione hanno questi fattori.
Ed è chiaro che è il numero dei ragazzini che riesci ad attrarre oggi che ti porterà ad avere più giocatori di alto livello domani.

[speartakle]

Grazie per la tua opinione.
In Galles si è parlato molto di cosa cercare nei bambini/ragazzini/ ragazzi se prima il lato fisico o quello dell'attitudine naturale nel trattare una palla ovale.
Poi si è deciso di incominciare dando una palla ovale ai bambini e farli correre e divertire.
Poi nel tempo con il formarsi dell' imprinting fisico adattare il discorso tecnico.

ma guarda anche qui una volta se vedevi un ragazzotto cicciotto o ben messo gli allenatori ti dicevano di venire a rugby, ora si cerca di attirare i ragazzi a prescindere dalla stazza che hanno (che tanto poi tra elementari e medie c'è la rivoluzione fisica) però il problema di chi attiri rimane sempre.
In galles attiri una buona percentuale di ragazzini sportivi che ha ambizioni sportive, il rugby è cool, in Italia quella percentuale è sensibilmente più bassa. Attiri soprattutto genitori che vogliono un certo ambiente e una certa educazione per i figli, poi arriva il rugby e l'aspetto sportivo. Non c'è nulla di male eh, è che diventa una base di partenza più difficile per trovare atleti e talenti che poi possano competere a livello internazionale.

[Luqa-bis]

Ecco questo è un bel tema di discussione.

Come avevo posto in un tema nella sezione chiedendo quale rugby far giocare a livello infantile e giovanile
(per inciso io penso che il rugby strutturato "vero" vada imparato dalle U14 e ch eprima sia meglio puntare su "un rugby" di movimento, istintività.
Ipoteticamente persino su un codice a XIII giocato in 9.
Mischie, rimesse, ruck e maul dopo.
E che a livello infantile serva più abituare a correre, a migliorare la coordinazione e il contatto/contrasto a due
(esagero meglio atletica+ginnastica/danza, lotta greco-romana e pallamano che fare "certo rugby")

sulla mancata selezione.
Alcuni degli atleti citati vengono da zone prima quasi assenti nella nazionale
Alcuni comitati hanno innalzato i tesseramenti, il numero di società e di giovanili
Alcuni, per motivi economici a volte , non lo hanno potuto fare.

teniamo presente che molti per la selezione dei giovani si basano su criteri molti fisici (dovrà essere almeno X cm e Y kg.
E che quei criteri vanno a scegliere giovani del 90-95 percentile ovvero la domanda è rivolta a ragazzi che per riuscire si stima siano nel 5-10 % della popolazione.
Con la concorrenza di altri sport come pallamano, pallacanestro, pallavolo, football americano, canottaggio, vari arti marziali e pugilistiche, anche pallanuoto... reclutare non è semplice.

Sul dislivello fisico in U20... ma inglesi e francesi non mi sembrano leggerini e acerbi.
e direi nemmeno neozelandesi, sudafricani, georgiani, figiani.
Forse gli argentini a volte presentano mischie meno pesanti.

[Garry]

Poi si è deciso di incominciare dando una palla ovale ai bambini e farli correre e divertire..

Credo che da noi sia così anche per la nazionale maggiore, o almeno così sembra