Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Moderatore: Emy77
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Koko++--
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
@ Stilcone..
Grazie per le belle parole.
Il gruppo dei 9 anni erano 12 ..
Sono d’accordo setacciare i bambini è un passo cruciale,non facile ma necessario
Grazie per le belle parole.
Il gruppo dei 9 anni erano 12 ..
Sono d’accordo setacciare i bambini è un passo cruciale,non facile ma necessario
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speartakle
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
quell'uomo era davvero un esempio di competenza ed esperienza. Ti posso assicurare che in qualche club in italia cose simili ci sono, magari non uguali identiche ma ci sono, si parla la stessa lingua di rugby. Quello che serve sono persone giuste e continuità, un intrecciarsi di fattori che purtroppo è ancora troppo raro. Ci sono un sacco di persone che avrebbero quelle qualità e anche le competenze, spesso manca la continuità. Senza continuità non arrivi a certe sensibilità, soprattutto con i bambini.Koko++-- ha scritto: 29 apr 2021, 14:18 Grazie Ian...
Llandudno...
Dopo i piccoli arrivano i bimbi dai 9 ai 12 anni. Sono quindici. I giganti li dividono in due squadre e con una corda li legano a due metri circa l’uno dall’altro.Ridono tranquilli sanno bene che si divertiranno.
Il vecchio rispiega le regole” La squadra che attacca deve passarsi la palla ad ogni mio fischio. Chi ha la palla deve stare davanti ai compagni che dovranno regolare la loro velocità al compagno. Chi difende deve cercare di intercettare la palla SENZA toccare gli avversari muovendosi in modo coordinato. Se L’ intercetto fallisce vi riposizionate per un altro tentativo.Se riesce diventate la squadra che attacca. Se nel passare la palla questa cade la squadra diventa quella che difende.Le due squadre non dovranno legarsi una con l’altra” Mentre lo dice mi fa l’occhiolino...E capisco perché.. dopo un quarto d’ora sono tutti aggrovigliati ridendo a crepapelle...Ritornati liberi riprendono il gioco. Dopo 45 minuti circa come per i più piccoli mischia ordinata contro i giganti. La settimana successiva gli pongo una domanda” Secondo lei quale è l’età per imparare a placcare?” Mi guarda attraverso il fumo della pipa” Il placcaggio.. il placcaggio avanzante è come una scarica ormonale...un orgasmo...quale è l’età in cui iniziano a tuonare gli ormoni? Quello è il momento migliore...con le dovute precauzioni perché sono ancora giovanissimi “
Un giorno un osservatore degli scarlets gli chiede” Scommetto che la sua gioia più grande è scoprire un futuro campione...?”
Il vecchio lo guarda accigliato” No!!! Vede quei signori laggiù? Anni fa erano al posto dei loro figli...Sono diventati persone che sanno che per ottenere un obiettivo devi sacrificarti...sporcarti...ma non puoi fare da solo...hai bisogno degli altri..il rugby ti insegna la correttezza e là generosità..questa è la mia soddisfazione più grande...”
Il suo ragionamento conclusivo fa capire l’attinenza con questo td:” Se è verissimo che noi gallesi siamo la razza eletta del rugby..io che ho viaggiato in tutto il mondo vi dico che a 6,7,8 anni i bimbi sono uguali dappertutto e se si vuol insegnare la filosofia di vita del rugby i bimbi la possono imparare in ogni dove...Che poi così emergano più campioni e’ l’effetto collaterale..”
Che ne pensate ? Non sarebbe un inizio?
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Koko++--
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Ci credo che ci siano maestri del genere anche in Italia.
Il Galles ha una popolazione di 3 milioni di persone.
Solo in Veneto la popolazione è circa 4 milioni..
Quali sono le regioni dove il rugby è più popolare?
Inizi il lavoro con i bimbi iniziando da quelle.
Poi piano piano allarghi la rete..
L’ho già scritto: usa i giovani nazionali con la faccia da bravi ragazzi.
Devi prima convincere i genitori che il rugby è scuola di vita.
I bimbi si innamorano facilmente.E migliori il materiale a disposizione.
Il Galles ha una popolazione di 3 milioni di persone.
Solo in Veneto la popolazione è circa 4 milioni..
Quali sono le regioni dove il rugby è più popolare?
Inizi il lavoro con i bimbi iniziando da quelle.
Poi piano piano allarghi la rete..
L’ho già scritto: usa i giovani nazionali con la faccia da bravi ragazzi.
Devi prima convincere i genitori che il rugby è scuola di vita.
I bimbi si innamorano facilmente.E migliori il materiale a disposizione.
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Mr Ian
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Noi ci portiamo dietro una retorica strana relativamente al rugby, vorremmo dei piccoli spartani pronti alla guerra già da piccolissimi, il che in molti casi provoca la effetto contrario .
Dico sempre che i valori del rugby, prima che in campo dovrebbero essere applicati fuori.
Una svolta culturale è necessaria per una più veloce diffusione della disciplina
Dico sempre che i valori del rugby, prima che in campo dovrebbero essere applicati fuori.
Una svolta culturale è necessaria per una più veloce diffusione della disciplina
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Squilibrio
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Secondo me in linea teorica non sarebbe così difficile perchè ci sono realtà che lavorando bene i 30 o 40 ragazzini li hanno, portando l'esempio di parma tutte le società nei loro periodi buoni hanno lavorato bene ma cambiando le gestioni hanno spesso sperperato quanto di buono fatto spingendo incautamente i piccoli giocatori all'abbandono o al cambio di società e questo perchè già dall'under 6 in tante società di rugby a livello nazionale si punta a vincere la coppa dei bar invece di puntare alla crescita collettibastilicone ha scritto: 29 apr 2021, 17:43 I racconti di Koko sono bellissimi.
Però in Italia dovresti, prima di tutto, trovare 10-15 bambini che vengono al rugby.
Parlando del gruppo dei 9 anni, viene detto che erano due squadre, dunque diciamo una ventina di bimbi, se non proprio trenta.
Non so se sia così facile qui da noi a parte qualche zona geografica specifica.
Questo è un punto cruciale.
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jentu
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Non è una novità scrivere che ogni età ha il suo rugby e i suoi percorsi e metodi di allenamento.
In Italia da dopo il 6N non abbiamo avuto grossi problemi di reclutamento in ragione all'offerta societaria, almeno fino al covid ed agli ultimi anni di risultati negativi della nazionale.
Quello che manca in maniera seria è la capacità di trattenere chi si avvicina: siamo attrattivi verso chi non ci conosce, poi non siamo capaci di fornire entusiasmo e prospettive. Non in un club, proprio come sistema rugby italiano.
Poi ci sono carenze più o meno grosse sui metodi di allenamento, anche in società insospettabili, ma il sistema perde praticanti in troppi passaggi specie in 12 - 14, 14 - 16 e 18.
Cosa a parte sono le seniores dove nelle serie minori trovi tanti che le giovanili le hanno saltate, mentre chi è stato in giovanile smette perché va all'università, lavora, famiglia...
I club non accompagnano i passaggi e la Fir non li favorisce.
Io sono sempre stato contrario all'abbandono dei Cus, ultimo vero baluardo ammaccato e stortignaccolo di rapporto organico col sistema formativo, ma PER CRESCERE molti Cus sono stati chiusi, abbiamo allentato e non incalzato il sistema scuola rispetto ai campionati scolastici.
Spero che cambi qualcosa ora, così diminuirebbe l'abbandono giovanile.
Poi assieme si può passare a parlare dei sistemi di allenamento, magari in una discussione apposita e non estemporanea
In Italia da dopo il 6N non abbiamo avuto grossi problemi di reclutamento in ragione all'offerta societaria, almeno fino al covid ed agli ultimi anni di risultati negativi della nazionale.
Quello che manca in maniera seria è la capacità di trattenere chi si avvicina: siamo attrattivi verso chi non ci conosce, poi non siamo capaci di fornire entusiasmo e prospettive. Non in un club, proprio come sistema rugby italiano.
Poi ci sono carenze più o meno grosse sui metodi di allenamento, anche in società insospettabili, ma il sistema perde praticanti in troppi passaggi specie in 12 - 14, 14 - 16 e 18.
Cosa a parte sono le seniores dove nelle serie minori trovi tanti che le giovanili le hanno saltate, mentre chi è stato in giovanile smette perché va all'università, lavora, famiglia...
I club non accompagnano i passaggi e la Fir non li favorisce.
Io sono sempre stato contrario all'abbandono dei Cus, ultimo vero baluardo ammaccato e stortignaccolo di rapporto organico col sistema formativo, ma PER CRESCERE molti Cus sono stati chiusi, abbiamo allentato e non incalzato il sistema scuola rispetto ai campionati scolastici.
Spero che cambi qualcosa ora, così diminuirebbe l'abbandono giovanile.
Poi assieme si può passare a parlare dei sistemi di allenamento, magari in una discussione apposita e non estemporanea
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
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Koko++--
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Buongiorno a tutti,
Tornando in pieno tema io sono convinto che FS sia un ottimo allenatore un po' meno come head coach.
Ho letto con interesse il post dove veniva descritta la sua visione di rugby.
L'impressione che si ha dall'esterno è che non sia l'head coach adatto alla nazionale italiana oggi.
Mi spiego: come sapete meglio di me il rugby è un gioco estremamente complesso e pieno di variabili ma ha alcune piattaforme di partenza molto chiare.
Prendiamone quattro per esempio:
La touche
La mischia
Il.placcaggio avanzante
Gioco al piede.
La nazionale italiana ad oggi non ha nessuno di questi aspetti che si distingue per affidabilità e concretezza.
Anzi in queste fasi è perlomeno incerta.
Di solito uno staff tecnico cerca di individuare,a livello di tier 1 , i punti dove gli avversari sono meno performanti per evidenziarli. D' altro canto gli altri cercano di mascherare i loro punti più attaccabili.
All'estero parlando dell'Italia si dice che c'è l'imbarazzo della scelta fra i numerosi punti deboli.
Occorrerebbe a mio avviso un head coach che lavorando in sinergia con i Head coach delle franchigie scelgano due o tre piattaforme di partenza e si lavori su quelle.
Senza cercare cose mirabolanti ma facendo bene cose semplici e sciegliere giocatori funzionali a ciò su cui si vuole lavorare.
Per dirla con le parole di Pivac" Puoi anche avere lo spartito della nona di Beethoven ma se hai cornamusa come strumenti è il caso che ti concentri su marce popolari."
Tornando in pieno tema io sono convinto che FS sia un ottimo allenatore un po' meno come head coach.
Ho letto con interesse il post dove veniva descritta la sua visione di rugby.
L'impressione che si ha dall'esterno è che non sia l'head coach adatto alla nazionale italiana oggi.
Mi spiego: come sapete meglio di me il rugby è un gioco estremamente complesso e pieno di variabili ma ha alcune piattaforme di partenza molto chiare.
Prendiamone quattro per esempio:
La touche
La mischia
Il.placcaggio avanzante
Gioco al piede.
La nazionale italiana ad oggi non ha nessuno di questi aspetti che si distingue per affidabilità e concretezza.
Anzi in queste fasi è perlomeno incerta.
Di solito uno staff tecnico cerca di individuare,a livello di tier 1 , i punti dove gli avversari sono meno performanti per evidenziarli. D' altro canto gli altri cercano di mascherare i loro punti più attaccabili.
All'estero parlando dell'Italia si dice che c'è l'imbarazzo della scelta fra i numerosi punti deboli.
Occorrerebbe a mio avviso un head coach che lavorando in sinergia con i Head coach delle franchigie scelgano due o tre piattaforme di partenza e si lavori su quelle.
Senza cercare cose mirabolanti ma facendo bene cose semplici e sciegliere giocatori funzionali a ciò su cui si vuole lavorare.
Per dirla con le parole di Pivac" Puoi anche avere lo spartito della nona di Beethoven ma se hai cornamusa come strumenti è il caso che ti concentri su marce popolari."
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jentu
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Concordo pienamente
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
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Mr Ian
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
per me si dovrebbe proprio ripartire dai Cus. Soprattutto se si vuole creare anche un rugby giovane...accompagnare l atleta in un percorso extrasportivo che può essere una laurea triennale, che poi è la fascia d età che vogliamo maggiore sviluppo, dai 19 ai 22 anni..
Lauree triennali che aprano anche sbocchi professionali, non pretendo di avere tutti medici, ma almeno dei laureati si.
Se pensiamo che oggi lo sbocco professionale per un rugbista in Italia è sperare nel passaggio alle Fiamme Oro, è altamente ridicolo!
Lauree triennali che aprano anche sbocchi professionali, non pretendo di avere tutti medici, ma almeno dei laureati si.
Se pensiamo che oggi lo sbocco professionale per un rugbista in Italia è sperare nel passaggio alle Fiamme Oro, è altamente ridicolo!
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Garry
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Sulla sinergia credo stiano lavorando già da tempo. Non è ancora l'ideale, ha detto Smith, ma è infinitamente meglio di quando lui allenava Treviso e la collaborazione stava a zero. Questo da ambo le parti, intendiamoci. Ricordo il momento dell'addio agli Aironi di Phillips, quando disse che in due anni non aveva MAI incontrato un tecnico federale (a un certo punto arrivò Guidi, ma resistette una settimana).Koko++-- ha scritto: 30 apr 2021, 9:52 Buongiorno a tutti,
Tornando in pieno tema io sono convinto che FS sia un ottimo allenatore un po' meno come head coach.
Ho letto con interesse il post dove veniva descritta la sua visione di rugby.
L'impressione che si ha dall'esterno è che non sia l'head coach adatto alla nazionale italiana oggi.
Mi spiego: come sapete meglio di me il rugby è un gioco estremamente complesso e pieno di variabili ma ha alcune piattaforme di partenza molto chiare.
Prendiamone quattro per esempio:
La touche
La mischia
Il.placcaggio avanzante
Gioco al piede.
La nazionale italiana ad oggi non ha nessuno di questi aspetti che si distingue per affidabilità e concretezza.
Anzi in queste fasi è perlomeno incerta.
Di solito uno staff tecnico cerca di individuare,a livello di tier 1 , i punti dove gli avversari sono meno performanti per evidenziarli. D' altro canto gli altri cercano di mascherare i loro punti più attaccabili.
All'estero parlando dell'Italia si dice che c'è l'imbarazzo della scelta fra i numerosi punti deboli.
Occorrerebbe a mio avviso un head coach che lavorando in sinergia con i Head coach delle franchigie scelgano due o tre piattaforme di partenza e si lavori su quelle.
Senza cercare cose mirabolanti ma facendo bene cose semplici e sciegliere giocatori funzionali a ciò su cui si vuole lavorare.
Per dirla con le parole di Pivac" Puoi anche avere lo spartito della nona di Beethoven ma se hai cornamusa come strumenti è il caso che ti concentri su marce popolari."
Inoltre non credo che Smith per l'Italia abbia pensato alla Nona di Beethoven.
Ha parlato di imprevedibilità e sorpresa, non di asfaltare fisicamente l'avversario. I limiti dei suoi li conosce bene e per ovvi motivi li conosce meglio di quanto potesse conoscerli COS o qualsiasi allenatore internazionale arrivi dopo di lui.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Soidog
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Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
All'Italia sono mancati organizzazione, e di questo lo staff tecnico ha le sue responsabilità.
Ma sono mancati anche cm e kg.
Il nostro pacchetto di mischia è decisamente il più leggero del torneo e le nostre seconde linee sono le più basse.
Cominciamo a sistemare queste situazioni con l'affermazione o l'arrivo di qualche nuovo elemento. Già di per sé sarebbe un buon passo avanti.
Potremmo avere piattaforme di gioco sulle quali poter contare.
Avere un buon gioco d'attacco, se la difesa latita e la mischia soffre, serve a poco
Ma sono mancati anche cm e kg.
Il nostro pacchetto di mischia è decisamente il più leggero del torneo e le nostre seconde linee sono le più basse.
Cominciamo a sistemare queste situazioni con l'affermazione o l'arrivo di qualche nuovo elemento. Già di per sé sarebbe un buon passo avanti.
Potremmo avere piattaforme di gioco sulle quali poter contare.
Avere un buon gioco d'attacco, se la difesa latita e la mischia soffre, serve a poco
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Koko++--
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- Iscritto il: 28 apr 2021, 9:50
Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
https://www.myprotein.it/thezone/allena ... 6-nazioni/
Articolo molto interessante ...
Se io dispongo di giocatori che a livello di cm e kg sono
Più " ridotti" devo studiare come tentare di colmare il gap..
Articolo molto interessante ...
Se io dispongo di giocatori che a livello di cm e kg sono
Più " ridotti" devo studiare come tentare di colmare il gap..
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Koko++--
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- Iscritto il: 28 apr 2021, 9:50
Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Scusate ho postato un articolo vecchio...Koko++-- ha scritto: 30 apr 2021, 12:05 https://www.myprotein.it/thezone/allena ... 6-nazioni/
Articolo molto interessante ...
Se io dispongo di giocatori che a livello di cm e kg sono
Più " ridotti" devo studiare come tentare di colmare il gap..
Ah la vecchiaia...
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Garry
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- Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31
Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
Articolo un po' vecchio, c'è ancora Cittadini.
Comunque anche considerando che sono passati 4 anni, mi sorprende vedere i trequarti inglesi più leggeri di quelli i italiani
Comunque anche considerando che sono passati 4 anni, mi sorprende vedere i trequarti inglesi più leggeri di quelli i italiani
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Luqa-bis
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- Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17
Re: Colpa dello Staff,Colpa del materiale?
L'idea del gioco per gli U9-12 del vecchio cambriano la riciccio per il prossimo palio, se si farà.