Oriundi equiparati sposatti etc etc
Moderatore: Emy77
- diddi
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Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
Provo a introdurre un nuovo aspetto.
Siete tanto sicuri che l'Italia faccia abuso di equiparati? Allo stato attuale, senza considerare il passato anche recente e recentissimo, me ne sovvengono pochi: Vosawai (che è arrivato qui appena maggiorenne) ed Erasmus (che è sposato con un'italiana e un legame col nostro paese quindi ce l'ha anche al di là dei tre anni di permanenza) per far fronte al problema: "chi metto terza centro se si rompe (facciamo le corna) o se è stanco Parisse?" Poi Robertson, che ormai saranno dieci anni che sta da noi, non solo tre. Abbiamo cercato di equiparare Fraser senza successo, ma d'altronde in un ruolo dove siamo drammaticamente scoperti, come biasimarci?
Per il resto ci sono tanti tanti oriundi: Aguero, Castrogiovanni, Nieto, Moreno, Rouyet, Dellapè, Del Fava, Sole, Canavosio, Orquera, Stanojevic, Garcia, McLean, Bortolussi e chissà chi mi scordo (non Parisse né Canale, che hanno sempre avuto una continuità di rapporti con la nostra patria). Ma d'altronde l'Italia ha subito varie ondate di emigrazione che l'hanno depauperata di risorse umane e gli italiani si sono sparpagliati in tutto il mondo, anche in zone dove il rugby è popolare e ben insegnato a livello giovanile. Il fatto che alcuni di questi figli o nipoti del nostro paese tornino alle origini contiene forse un fondamento di giustizia compensativa.
Infine, vi invito a considerare che il regolamento IRB sull'eleggibilità è studiato apposta per favorire:
1) gli scambi tra le celto-anglosassoni, in quanto i giocatori di una Home Nation spesso hanno genitori o nonni di una o più altre (a proposito, nel rugby non è possibile considerare la cittadinanza come elemento determinante ai fini dell'eleggibilità anche perché su 12 nazioni di alto livello, i giocatori di 3 e mezza sono tutti cittadini del Regno Unito);
2) le nazioni "emergenti" (cioè più scarse), che in questo modo possono rinforzarsi e aumentare la propria competitività.
Mi sembra quindi che l'impiego anche massiccio di queste regole nel caso italiano non debba essere considerato "abuso", ma un'applicazione coerente delle regole esistenti. Siamo noi appassionati italiani caso mai a ritenere (a ragione?) di poterci affrancare da questi "aiuti" messi a disposizione dall'IRB allo scopo di farci essere un avversario più credibile.
Intendiamoci, per me la posizione di chi vorrebbe rinunciare a equiparati e oriundi tout court è del tutto legittima e non nego che potrebbe portare al miglioramento del vivaio interno. Ma la perdita di competitività in campo internazionale, non tanto a livello di first XV, quanto per la scarsa disponibilità di validi rincalzi, a mio modo di vedere si farebbe sentire pesantemente.
Siete tanto sicuri che l'Italia faccia abuso di equiparati? Allo stato attuale, senza considerare il passato anche recente e recentissimo, me ne sovvengono pochi: Vosawai (che è arrivato qui appena maggiorenne) ed Erasmus (che è sposato con un'italiana e un legame col nostro paese quindi ce l'ha anche al di là dei tre anni di permanenza) per far fronte al problema: "chi metto terza centro se si rompe (facciamo le corna) o se è stanco Parisse?" Poi Robertson, che ormai saranno dieci anni che sta da noi, non solo tre. Abbiamo cercato di equiparare Fraser senza successo, ma d'altronde in un ruolo dove siamo drammaticamente scoperti, come biasimarci?
Per il resto ci sono tanti tanti oriundi: Aguero, Castrogiovanni, Nieto, Moreno, Rouyet, Dellapè, Del Fava, Sole, Canavosio, Orquera, Stanojevic, Garcia, McLean, Bortolussi e chissà chi mi scordo (non Parisse né Canale, che hanno sempre avuto una continuità di rapporti con la nostra patria). Ma d'altronde l'Italia ha subito varie ondate di emigrazione che l'hanno depauperata di risorse umane e gli italiani si sono sparpagliati in tutto il mondo, anche in zone dove il rugby è popolare e ben insegnato a livello giovanile. Il fatto che alcuni di questi figli o nipoti del nostro paese tornino alle origini contiene forse un fondamento di giustizia compensativa.
Infine, vi invito a considerare che il regolamento IRB sull'eleggibilità è studiato apposta per favorire:
1) gli scambi tra le celto-anglosassoni, in quanto i giocatori di una Home Nation spesso hanno genitori o nonni di una o più altre (a proposito, nel rugby non è possibile considerare la cittadinanza come elemento determinante ai fini dell'eleggibilità anche perché su 12 nazioni di alto livello, i giocatori di 3 e mezza sono tutti cittadini del Regno Unito);
2) le nazioni "emergenti" (cioè più scarse), che in questo modo possono rinforzarsi e aumentare la propria competitività.
Mi sembra quindi che l'impiego anche massiccio di queste regole nel caso italiano non debba essere considerato "abuso", ma un'applicazione coerente delle regole esistenti. Siamo noi appassionati italiani caso mai a ritenere (a ragione?) di poterci affrancare da questi "aiuti" messi a disposizione dall'IRB allo scopo di farci essere un avversario più credibile.
Intendiamoci, per me la posizione di chi vorrebbe rinunciare a equiparati e oriundi tout court è del tutto legittima e non nego che potrebbe portare al miglioramento del vivaio interno. Ma la perdita di competitività in campo internazionale, non tanto a livello di first XV, quanto per la scarsa disponibilità di validi rincalzi, a mio modo di vedere si farebbe sentire pesantemente.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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stewie
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Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
Ho scitto Roma ma dentro di me intendevo proprio Colleferro (e la Primavera Roma, giusta per pignoleria). Per il resto, beh, se c'è qualche imprecisione chiedo venia, l'importante è che si sia capito il discorso. Si è capito?blackjack ha scritto:Stewie, hai dimenticato almento Livorno e provincia, il basso Lazio (Colleferro e Segni) e Parma non è un fenomeno degli ultimi dieci anni
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blackjack
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Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
Perfettamente. Ci sono segnali di movimento altrove, ma sono fenomeni carsici (pensa a S. Benedetto 15 anni fa, poi ben poco)stewie ha scritto:Ho scitto Roma ma dentro di me intendevo proprio Colleferro (e la Primavera Roma, giusta per pignoleria). Per il resto, beh, se c'è qualche imprecisione chiedo venia, l'importante è che si sia capito il discorso. Si è capito?blackjack ha scritto:Stewie, hai dimenticato almento Livorno e provincia, il basso Lazio (Colleferro e Segni) e Parma non è un fenomeno degli ultimi dieci anni
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Pukana
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Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
Quali sono ste leggi da cui gli ABs dovrebbero beneficiare from??????eclypsa ha scritto:praticamente al 100 per cento d'accordo con te.Non vedo nessun motivo per cui nel rugby debba valere una legge diversa da quella dello Stato per fare una nazionale.Se guardo alle varie squadre mi sembra che siano gli all blacks coloro che ne beneficiano più di tutti,e siccome queste sono decisioni politiche purtroppo non credo che nessuno mai approverà un ragionamento come questo,non la maggior parte almeno.Sul fatto del campionato è necessario un tetto per gli stranieri per tutelare i vivai se vogliamo che il rugby sia un gioco giocato dagli italiani in Italia,se no non si allargherà mai il giro e resterà provinciale per sempre,di mentalità soprattutto che è gravissimo.Questo giochetto della formazione italiana è sciocco a mio parere almeno considerando che per essere considerato tale bastano 3 anni di residenza qui!è come nel basket,non ci sarà una rivoluzione,per questo fanno bene i cestisti a lamentarsi,uno su tutti Pozzecco a gridarlo.Nella pallavolo è cosi anche.Addio alla generazione di fenomeni che ha reso il volley tanto amato e seguito.Per costruire forti nazionali è inutile crescere solo gente che poi se ne andrà a giocare in Serbia,Russia,Brasile etc...nel campionato più forte e bello del mondo.Ormai stiamo facendo fatica a batterle tutte quante.Ed eravamo abituati diversamente!!!!Ma i club non sono interessati a questo,la Nazionale è un ostacolo,mors tua vita mea.
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AndreaB
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Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
Scusate ... ma Parisse qualcuno lo considera un oriundo ?
Ha genitori italiani ed è nato in Argentina solo perchè i suoi erano là in trasferta di lavoro ...il padre se non mi sbaglio era pure giocatore di rugby qui in Italia, fino a quando non ha cambiato sede di lavoro.
Poi mi sembra che sia tornato in Italia a giocare già dalle giovanili, quindi molto presto ... avrà imparato pure lo spagnolo ed il primo pallone ovale che ha preso in mano è stato laggiù...ma personalmente lo considero un giocatore italiano al 100 %
Ha genitori italiani ed è nato in Argentina solo perchè i suoi erano là in trasferta di lavoro ...il padre se non mi sbaglio era pure giocatore di rugby qui in Italia, fino a quando non ha cambiato sede di lavoro.
Poi mi sembra che sia tornato in Italia a giocare già dalle giovanili, quindi molto presto ... avrà imparato pure lo spagnolo ed il primo pallone ovale che ha preso in mano è stato laggiù...ma personalmente lo considero un giocatore italiano al 100 %
Il senno di poi è l' unica scienza esatta
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delay
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Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
io ad esempio non ho nessun problema "sanguignio" con gli oriundi , ovviamente non avendone con gli equiparati
, quello che trovo "fastidioso" (uso il primo termine che mi viene) è che comunque trovo INCOERENTE definire , giocatore da Nazionale ,senza nessun problema in quanto con sangue tricolore, un giocatore che ha FORMAZIONE estera, perchè se si vuole fare un discorso (e qui esagero col termine) di "pulizia" REALE della squadra allora andrebbero totalmente esclusi anche chi non si è formato (quindi molti oriundi) nelle giovanili e nei campionati italiani, in quanto un Castro o un (fino ad un certo punto) Sergio NON sono specchio nè del nostro campionato nè delle nostre giovanili.....
questo è solo un gioco dialettico per dire che io amo la coerenza , e spesso qui non c'è...
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Sembra Talco Ma Non È..
stamo a giocà co la proidiotialleluia ...c'ho un bizantinismo nell'orbe terracqueo..
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delay
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Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
..anzi tanto per fare sterile polemica ( e fatemi divertire)
riferendomi ad un post precedente , mi sono ricordato di un piccolo "aneddoto" ovvero un giornalista (evidentemente non del giro) che alla presentazione di una della partite del 6n sentendo l'italo/spagnolo di Parisse commentò "j'annamo bbene questo manco parla itagliano !!"
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giongeffri
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Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
Sono sostanzialmente d'accordo con te. C'è però una distinzione importante da fare: e cioè che l'oriundo, ancorchè non di formazione rugbystica italiana, ha (generalmente) diritto al passaporto e alla cittadinanza italiana. Poi si può aprire un discorso sul fatto che magari l'Italia ha una legge per la quale concede la sua cittadinanza con eccessiva facilità, ma sarebbe complesso, delicato e completamente fuori dallo scopo del presente forum; al momento la situazione è questa, e se uno è cittadino italiano è difficile negargli la nazionale. 
Gli equiparati questa "scusa" invece non ce l'hanno!
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Sono un fungo.. uacciuà... velenoso uacciuà...
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luqa
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- Iscritto il: 26 lug 2006, 12:54
Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
A me pare che dopo n pagine siamo alle solite...
quelli che si aggrappano al diritto di sangue,
quelli che si attaccano alla "formazione rugbistica",
quelli che si aggrappano al "il regolamento lo consente"...
e se si continua così...
quelli che si aggrappano al diritto di sangue,
quelli che si attaccano alla "formazione rugbistica",
quelli che si aggrappano al "il regolamento lo consente"...
e se si continua così...
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Laporte
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- Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01
Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
La santa ingenuità/genuinità del bambino della fiaba di Andersen . L'unico che ebne il coraggio di dire che l'imperatore non aveva i vestiti.delay ha scritto:..anzi tanto per fare sterile polemica ( e fatemi divertire)riferendomi ad un post precedente , mi sono ricordato di un piccolo "aneddoto" ovvero un giornalista (evidentemente non del giro) che alla presentazione di una della partite del 6n sentendo l'italo/spagnolo di Parisse commentò "j'annamo bbene questo manco parla itagliano !!"
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luqa
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- Iscritto il: 26 lug 2006, 12:54
Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
Beh... visto come commentò il giornalista...forse nemmeno il bimbo era vestito di tutto punto.
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AndreaB
- Messaggi: 133
- Iscritto il: 16 lug 2008, 10:40
Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
Effettivamente è vero ... ma ragioniamoluqa ha scritto:A me pare che dopo n pagine siamo alle solite...
quelli che si aggrappano al diritto di sangue,
quelli che si attaccano alla "formazione rugbistica",
quelli che si aggrappano al "il regolamento lo consente"...
e se si continua così...
1)I diritto di sangue deve poter contare qualcosa, ma secondo me entro certi limiti...un conto è uno che è nato e vissuto un po' all' estero, ma che aveva i genitori italiani, che in casa parlavano italiano, etc etc, un altro è chi magari aveva un solo nonno italiano e farsi riconoscere "oriundo"rappresenta semplicemente una oppurtunità per andare a giocare in una selezione nazionale, con tutto quello che ne consegue in termini di visibilità, ingaggi, sponsor....
2) Se uno è nato in Italia da genitori stranieri, ma ha imparato a giocare qui e sceglie di diventare italiano perchè negargli la nazionale ?
3) il regolamento fissa poi dei limiti a quanto sopra ...dal mio punto di vista però consente di andare in nazionale anche agli equiparati...e qui non lo trovo assolutamente giusto ...è gente che non ha avuto a che fare con l' Italia nè per nascita/ formazione, nè per parentela.
Ognuno poi ha le proprie opinioni ... ma magari si potrebbero evitare i cambi di casacca nazionale ...chi ha già giocato per una, anche solo nelle giovanili, non dovrebbe poter cambiare più.
Il senno di poi è l' unica scienza esatta
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stewie
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Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
E' vero che, come ha detto qualcuno, si ripetono sempre le stesse cose, però alla fine è venuto fuori qualcosa di nuovo. Allora il problema vero è quello della lingua? Intendiamoci, anche io, quando sono andato a vedere una partita di Super10 ci sono rimasto male nel vedere che nemmeno un giocatore parlava italiano. A questo però si può rimediare invitando chi gioca in Italia ad imparare l'italiano. Se chi non parla la nostra lingua non può essere considerato italiano allora che dire di quelli che parlano solo il dialetto? Anche lora non sono italiani? Bah!Laporte ha scritto:La santa ingenuità/genuinità del bambino della fiaba di Andersen . L'unico che ebne il coraggio di dire che l'imperatore non aveva i vestiti.delay ha scritto:..anzi tanto per fare sterile polemica ( e fatemi divertire)riferendomi ad un post precedente , mi sono ricordato di un piccolo "aneddoto" ovvero un giornalista (evidentemente non del giro) che alla presentazione di una della partite del 6n sentendo l'italo/spagnolo di Parisse commentò "j'annamo bbene questo manco parla itagliano !!"
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rebel
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- Iscritto il: 21 mar 2004, 0:00
Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
stewie ha scritto:E' vero che, come ha detto qualcuno, si ripetono sempre le stesse cose, però alla fine è venuto fuori qualcosa di nuovo. Allora il problema vero è quello della lingua? Intendiamoci, anche io, quando sono andato a vedere una partita di Super10 ci sono rimasto male nel vedere che nemmeno un giocatore parlava italiano. A questo però si può rimediare invitando chi gioca in Italia ad imparare l'italiano. Se chi non parla la nostra lingua non può essere considerato italiano allora che dire di quelli che parlano solo il dialetto? Anche lora non sono italiani? Bah!Laporte ha scritto:La santa ingenuità/genuinità del bambino della fiaba di Andersen . L'unico che ebne il coraggio di dire che l'imperatore non aveva i vestiti.delay ha scritto:..anzi tanto per fare sterile polemica ( e fatemi divertire)riferendomi ad un post precedente , mi sono ricordato di un piccolo "aneddoto" ovvero un giornalista (evidentemente non del giro) che alla presentazione di una della partite del 6n sentendo l'italo/spagnolo di Parisse commentò "j'annamo bbene questo manco parla itagliano !!"
Stewie, penserai che ce l'ho con te ma, credimi, nulla di personale.....solo che proprio non la pensiamo allo stesso modo neanche di striscio (e meno male!).
Al di là del fatto che un dialetto regionale è comunque un dialetto Italiano, al di là del fatto che un Altoatesino di lingua madre tedesca o un Valdostano di lingua madre francese per me sono Italiani al 100%, non trovo corretto "invitare" (cosa significa? Che può anche dirmi di no?) qualcuno a parlare la mia lingua per considerarlo più simile a me e, inoltre, non trovo corretto considerare italiano chi parla italiano anche se la lingua l'ha imparata a scuola a New York, fa di cognome Smith, non ha nessun avo italiano, ed è appena sbarcato a Malpensa..... di questo passo aboliamo le squadre nazionali.....
Poi, e questo va un po' fuori dalla mia risposta, personalmente ritengo più papabile per la maglia Azzurra un figlio di immigrati, magari nato in Italia, che è cresciuto qui, rugbisticamente e non, piuttosto che un nipote di italiani emigrati 50 anni fa e cresciuto all'estero.
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stewie
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- Iscritto il: 22 feb 2008, 12:37
Re: Oriundi equiparati sposatti etc etc
Rebel figurati, ma forse mi prendi troppo sul serio. Quella del dialetto era una provocazione. E' ovvio che tra il dialetto e la lingua straniera c'è differenza. Volevo solo usare un paradosso far capire che, spesso, ci nascondiamo dietro le scuse del sangue o della formazione o della nascita per stabilire chi sia italiano quando, in realtà, ciò che ci disturba è che i giocatori non parlano italiano. Perciò, se un Mc Lean (è comprensibile che chi non si intende di rugby si chieda come faccia ad essere italiano uno con un nome così) parlasse italiano forse sarebbe più accettabile per il pubblico.