Accenno ad un dubbio mal sopito.EmmePi ha scritto:Credo proprio che non c'entri nulla, infatti.
Ho l'impressione che si stia sottovalutando la stretta
connessione tra federazioni e club. L'una prescinde (separa)
l'altro? Non proprio. Il club è linfa vitale per la federazione,
se il continuum si spezza, allora anche la federazione ne soffre.
Questo su tempi non immediati.
Mi accorgo che manca uno spazio dedicato all'esegesi,
considerando che questi scritti meriterebbero di esser posti
in un ambito a sè, controllabile a distanza di tempo.
Per verificarne l'attendibilità.
Ora pongo una domanda sia ad Emmepi che a prensa:
mi sarebbe possibile afferire esempi concreti sulla mia
tesi "disfattista", adducendo dati da altre discipline
sportive e dal vissuto quotidiano, o non se ne parla e
devo rimanere saldamente ancorato al mondo della palla
ovale evitando di porre il tutto in un'ottica globalizzatrice?
Perchè la mia teoria è abbastanza semplice: sono impossibilitato
a creare una compartimentazione stagna tra "società e comsumi"
e rugby. Grosso modo come tra federazione e club.
