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Re: Nazionali giovanili
Inviato: 13 apr 2010, 13:05
da Daddy
Almeno in URSS è finita, quì in Italia mi sembra che si stia riproponendo quel modello..
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 13 apr 2010, 14:40
da diddi
GiorgioXT ha scritto:In Francia ed Inghilterra, ma anche in Galles ed Irlanda , lo sviluppo e la formazione dei giovani sono affidati alle società, la Federazione detta le direttive, mette i paletti e fa le valutazioni... ma non si sogna di togliere giocatori alle società o college per metterli in un proprio college o accademia !
perchè dovrebbe occuparsi di cose che gli altri fanno bene e meglio ?
Invece da noi - proprio per continuare a non fare differenze fra chi fa formazione dei giocatori e chi li compra -, prima si sono fatte le accademie di club , che alcuni club hanno semplicemente usato per poter fare una under 17 decente e con abbastanza giocatori , anche qui senza verificare chi sapeva fare e chi no (l'esclusione del Noceto è stata vergognosa...) poi senza avvisi queste sono state tolte (e si è visto chi ci teneva e chi no ...chi ci teneva le ha fatte comunque anche senza i soldi FIR) per passare ad una struttura interamente federale costosissima (>1 milione di euro ad accademia) che ha prodotto risultati peggiori dei precedenti.
Ora si insiste , si prenderanno 120 sedicenni, che anche se scelti in perfetta buona fede saranno i "migliori" in quel momento (e non è detto l'anno successivo) si tolgono dalle loro case e sopratutto dal confronto con il resto del rugby ... li facciamo giocare fra di loro andata-ritorno-andata-ritorno per 6 volte più qualche partita sporadica con stranieri ... e poi magari vi arrabbiate se un ragazzo che ha portato la stessa maglia tuttanera, biancoazzurra o rossoblu dalla under 8 non è disposto a rinunciarci ...
Ma vi rendete conto del danno che state facendo ? invece che lavorare per elevare il livello complessivo (e si può fare) si limita la base di reclutamento, si crea un sistema chiuso e senza verifiche ... questo è buono solo per i dirigenti, non certo per il movimento
Sai che c'è, Giorgio? Ti do ragione su tutta la linea!
Starò invecchiando?...
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 13 apr 2010, 14:45
da stefanot
gianlucare ha scritto:stefanot ha scritto:Credo che la strada giusta per il nostro movimento fosse quella praticata all'inizio, ovvero formare centri di formazione in loco presso i club che si dimostrano meritevoli. Io credo sia l'unica strada percorribile, ovvero un club vuole avere l'eccellenza a livello giovanile, ma ha problemi nel reperire risorse economiche o tecniche, fa richiesta alla Federazione che, previa valutazione di documentazione ecc, invia materiale umano, tecnico ed economico tenendo però sotto controllo tutta l'attività fatta, i risultati, chiedendo rapporti tecnici ecc.
Questo permetterebbe di mantenere e dare continuità al lavoro svolto in maniera ottima da quei pochi centri di formazione che abbiamo a livello di under18 e magari formarne altri. Inoltre invece di prendere giovani 17enni e portarli a centinaia di km fuori casa e facendoli studiare in altre scuole, li si lascia dove sono e si muovono i capitali e i tecnici.
Questa soluzione dei centri di formazione non si sa come mai sia stata abbandonata dopo un anno a favore delle accademie under18
La risposta della FIR fu... STATIZZARE
in un mondo che va sempre di più verso le privatizzazione e gestioni in mano a chi ne ha le capacità di gestire.
Il problema delle accademie dei clubs è stato che prendevano i migliori giocatori della zona per poi giocare contro le stesse squadre alle quali avevano tolto i migliori.
Se si potesse fare un campionato fra quelle 10 accademie, U16/U18/U20
Tipo il top10 U20 magari 10/12 accademie che giocano fra di loro.
La privatizzazione c'è quando hai la possibilità di farlo, ovvero quando ci sono strutture, risorse ecc. La privatizzazione in italia c'è sempre stata dopo un lungo periodo di monopolio (vedi elettricità, gas ecc) ma necessario per costruire le strutture e far arrivare i servizi in tutta italia, solo in un secondo momento si è potuto passare al libero mercato.
Nel rugby siamo ancora in una fase dove il rugby non è diffuso in tutta italia e le risorse non ci sono; prima di pensare alla privatizzazione credo sia necessario concentrare e sviluppare le risorse che abbiamo. Sono quindi d'accordo con il discorso Magners League, ma a livello giovanile dovremmo operare nel modo opposto rispetto a quanto fatto fino adesso, ovvero formare allenatori, osservatori ecc, insomma figure specializzate per giovanili, mandare questi allenatori in giro per l'italia in modo da formare centri specializzati in giro per l'italia naturalmente d'accordo con la società senza impoverire le altre squadre, ma fornendo modelli di sviluppo e una valorizzazione del rugby nel territorio ed espandere questi centri in giro per l'Italia
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 13 apr 2010, 22:17
da nino22
Imho il modello deve essere proprio quello inglese!
Ogni club (per lo meno di alto livello, quindi almeno super 10 e celtic) deve avere la sua accademia, non so se in Inghilterra sono finanziate dalla RFU o meno ma la FIR potrebbe ripartire il budget delle accademie fra i club per destinarli alle loro accademie, fornire strumenti tecnici e strutturali.
Qui invece si continua come se le nostre giovanili straripassero di successi.
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 14 apr 2010, 11:34
da bringtosuk
nino22 ha scritto:Imho il modello deve essere proprio quello inglese!
Ogni club (per lo meno di alto livello, quindi almeno super 10 e celtic) deve avere la sua accademia, non so se in Inghilterra sono finanziate dalla RFU o meno ma la FIR potrebbe ripartire il budget delle accademie fra i club per destinarli alle loro accademie, fornire strumenti tecnici e strutturali.
Qui invece si continua come se le nostre giovanili straripassero di successi.
Esatto!Ogni club deve avere la propria accademia ben funzionante!certo ci vogliono i soldi...(un club come Treviso ce li avrebbe anche,ma non li spende per le giovanili,preferisce comprare i sud africani)
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 14 apr 2010, 12:09
da Shye
Oltre ai soldi ci vuole anche competenza ed organizzazione..i club italiani ce l'hanno ora come ora?
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 14 apr 2010, 15:30
da bringtosuk
Shye ha scritto:Oltre ai soldi ci vuole anche competenza ed organizzazione..i club italiani ce l'hanno ora come ora?
Non tutti
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 14 apr 2010, 21:12
da nino22
Shye ha scritto:Oltre ai soldi ci vuole anche competenza ed organizzazione..i club italiani ce l'hanno ora come ora?
Imho visto che parliamo di giovani ci vuole + competenza ed organizzazione, cosa che i club non hanno, ecco dove la FIR deve investire, ecco gli oriundi da prendere, prendiamo qualche straniero competente a formare i nostri giovani ed i nostri allenatori, ma qualche straniero con le pxlle!!
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 14 apr 2010, 21:26
da Fabiomelo
Per la profonda conoscenza delle problematiche tecnico politiche del rugby è indispensabile sostituire Dondi con Giorgio XT.
Perchè non lo ascoltano?
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 14 apr 2010, 23:18
da GiorgioXT
Fabiomelo ha scritto:Per la profonda conoscenza delle problematiche tecnico politiche del rugby è indispensabile sostituire Dondi con Giorgio XT.
Perchè non lo ascoltano?
Spero non sia una presa per il sedere...

Re: Nazionali giovanili
Inviato: 15 apr 2010, 8:40
da Fabiomelo
Ti giuro di no: Il fatto è che traduci in pratica quello che gran parte della base pensa e sopratutto in modo trasversale (io sono toscano ma nei tuoi interventi trovo completa assonanza di idee).
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 15 apr 2010, 8:41
da tecnorugby
Fabiomelo ha scritto:Per la profonda conoscenza delle problematiche tecnico politiche del rugby è indispensabile sostituire Dondi con Giorgio XT.
Perchè non lo ascoltano?
leggendo da un po' di tempo il forum mi chiedo: chi fra loro non sarebbe di parte?
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 15 apr 2010, 9:50
da Squilibrio
Giorgio in Fir? Na, troppo intelligente!
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 15 apr 2010, 14:14
da bringtosuk
Squilibrio ha scritto:Giorgio in Fir? Na, troppo intelligente!
Sarà anche intelligente ma forse un pò troppo filo-petrarchino.ahahah
Re: Nazionali giovanili
Inviato: 15 apr 2010, 15:49
da Argos_73
Visto che (una volta tanto) ho un'ora di buco a scuola mi sono preso la briga di leggermi tutto il thread e di provare a rispondere ad alcune domande/osservazioni riportate da vari utenti:
1) Forse i nostri ragazzi non sono pronti mentalmente ad un impegno maggiore e continuativo necessario e fondamentale per giocare a livello internazionale già a diciassette anni !
Risp. Questo è tristemente vero, io lavoro stabilmente in due società diverse (una anche di alto livello... per l'Italia intendo) e quello che ho notato quando sono stato in Irlanda pochissimo tempo fa è l'approccio mentale al rugby che è totalmente differente. Per moltissimi ragazzi iralndesi (non tutti chiaramente) giocare a rugby è un piacere che non ha eguali. Proprio da questa passione nasce la voglia costante di lavorare e migliorarsi. Questo implica che se i ragazzi lavorano sul campo 2/3 volte la settimana spesso negli altri giorni fanno ancora altro rugby con la scuola o il college, lavorano (peraltro seguiti ottimamente dai club) sulla costruzione fisica, badate bene non massa fine a se stessa ma potenza esplosiva con un impegno mentale oltre che fisico notevolissimo. Di contro i nostri ragazzi spesso arrivano al rugby perchè obbligati (e lo dico per esperienza) a fare attività fisica dai genitori visto che a scuola questa è totalmente assente ed hanno in testa cose sacrosante per un 17enne ma che purtroppo non vanno granchè d'accordo con il rugby (divertimenti di varia natura... più o meno leciti che assorbono tutto o gran parte del tempo dei nostri adolescenti). In generale direi che quello che ho visto è che noi nel migliore dei casi produciamo giocatori di rugby (che in maggioranza si limitano a fare il minimo sindacale) in Inghilterra, Galles, Irlanda vengono fuori molti più rugbisti... e c'è una bella differenza. Questo risponde anche ad un'altra osservazione che ho letto qui nel thread:
"Mentre i gallesi a 17 anni sono già "rugbisti" fatti e finiti, del tutto consapevoli di quello che si richiede loro in una determinata situazione, i nostri sono solo ragazzi che giocano a rugby".
In sintesi direi che è un problema di cultura...io lavoro nella scuola e questo posso dire che è un problema generazionale. Se vi dico che per tantissimi 17enni fare sport significa giocare con la WII vi rendete conto dell'enormità del problema.
2) I club fanno un lavoro di scrematura prima e di formazione poi fra i vari allenatori disponibili? Non penso perchè di solito si utilizzano i "volontari" a disposizione.
Risp. Nei club dove lavoro io spesso si fa fatica a trovare gli allenatori ed ogni anno soprattutto per le categorie inferiori diventa problematico costruire l'organico. A volta ci si affida ai giocatori che poi la domenica non sono uchiaramente disponibili altre volte ai volontari. Ma quanti possono togliere tempo al lavoro per dedicarsi completamente alla formazione di un'atleta. Le nostre U8-U10-U12 stanno sul campo per una/due volte la settimana in Nuova Zelanda, Inghilterra, Irlanda e Australia i bambini di quella età fanno sport e gioco-sport tutti i giorni. Come dite? Gli allenatori vengono pagati? Certo che si! Essendo le categorie più importanti quelle dove si creano e sviluppano i fondamentali il gioco/lavoro deve essere sviluppato in maniera professionale. Io ho allenato per anni i bambini senza prendere una lira (come si diceva allora) ad un certo punto non me lo sono più potuto permettere. Così come di pagarmi dei costosissimi corsi di allenatore che mi danno solo la certezza di essere bocciato. AL momento ho il 2° livello (con corsi di approfondimento fatti anche all'estero (Dublino 2009) come mi è stato espressamente detto non posso accedere al 3° livello se non dopo due anni di esperienza (come allenatore di reparto) in una squadra di Serie A, ma essendo relativamente giovane e pur allenando da 14 anni (Serie C, Serie B, Seria A femminile e tutte le categorie giovanili... con tanto di vittorie in campionati ed incremento costante del numero di giocatori) nessuna società "di livello" è disposta ad investire su di me. Nella mia condizione ci sono svariati amici/allenatori in tutta la Toscana e oltre. Formazione dei tecnici? A carico tuo (ergo pagatela). Scrematura? (In uno dei due club i dirigenti sono quasi costretti a piangere dietro ai giocatori per lavorare con i bambini, alcuni meno che 20enni e con al massimo un paio di anni di esperienza nel rugby... fate voi.)
3) Considerazione personale... se tutto questo è drammatico per il rugby in generale, provate a pensare quanto lo possa essere per il rugby femminile (ambito nela quale lavoro), che per moltissimi club non esiste, per la scuola è una eresia (donne e rugby? Ma esiste il rugby femminile? Non si può, ci si fa male... o scegliete pure la vostra giustificazione preferita), Non esiste nessun tipo di lavoro sul settore giovanile a livello nazionale. Per non parlare di atletismo, se i ragazzi stanno male le ragazze peggio. A me arrivano (ed è la maggioranza) ragazze dai 25 a 28 anni che non hanno mai avuto a che fare con nessuno tipo di sport: quest'anno ho perso mesi ad insegnare a correre, o cadere e tutti gli schemi motori di base. Mi volete anche parlare di risultati?
Scusate, sono stato prolisso, leggo spesso il forum ma scrivo solo per quello che riguarda il mio ambito. Oggi mi andava di dire la mia.
Grazie per la pazienza e buon rugby a tutti... uomini e donne!