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Non è l'invidia... conosco i miei polli...

Laporte ha scritto:
Il rissunto però è un altro. Si spno stufati.. hanno chiusogli altri sport per la crisi, il rugby non potevano farlo per via della celtic...

Gli si può credere o meno ma a precisa domanda proprio su questo Munari dice che se si stufavano se ne andavano dicendo che se ne andavano, senza fare la manfrina che qualcuno gli attribuisce con questo comunicato (vado contro di te per pedere e poi andarmene) e che l'Italia è il paese dei bizantinismi per cui se vuoi fare A tutti pensano che in realtà vuoi fare non-A.
Tra l'altro ha ribadito che da 30 anni Benetton investe nel rugby a babbo morto e ha fatto capire che tanti altri che investivano perché vedevano nel rugby un buon canale promozioanale se ne sono andati anche perché nessuno ha fatto un tubo per trattenerli.

Da quanto ho sempre sentito dire a Munari si sono palesemente rotti per le regole cambiate a ogni tiro di vento, l'assenza di condivisione delle scelte, di programmazione e di limpidità sui soldi. Togliere la fiducia a un direttivo con cui non parli e che non ha la tua fiducia non è altro che la conseguenza di tutto questo, e io, francamente, gli credo.

dondi dice:

"
Più che altro devo dire che comincio a essere stanco di questa situazione. Mentre il
Coni ci dice che noi siamo la federazione meglio gestita e il mondo del rugby guarda
all’Italia come alla patria del miracolo sportivo, al nostro interno siamo all’insulto
"

e allora per ricooscenza presidente a vita!

maxs ha scritto:dondi dice:

"
Più che altro devo dire che comincio a essere stanco di questa situazione. Mentre il
Coni ci dice che noi siamo la federazione meglio gestita e il mondo del rugby guarda
all’Italia come alla patria del miracolo sportivo, al nostro interno siamo all’insulto
"

e allora per ricooscenza presidente a vita!

Ahahahhahahahhahahahahahhahahahahahhahahhaha!

maxs ha scritto:dondi dice:

"
Più che altro devo dire che comincio a essere stanco di questa situazione. Mentre il
Coni ci dice che noi siamo la federazione meglio gestita e il mondo del rugby guarda
all’Italia come alla patria del miracolo sportivo, al nostro interno siamo all’insulto
"

e allora per ricooscenza presidente a vita!

certo..e rubyrubacuori è in lutto per lo zio, mio cugino è amico di gozzilla, ascione lo vogliono gli all blacks perchè hanno sentito parlare del progetto altezza, e io presto vincerò il superenalotto, mi farò rasta e rinuncierò per sempre alla gnocca e alla bibita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Io, nel pieno delle mie, scarse, facoltà mentali e conscio di quanto rischio, chiaramente affermo, e dio mi è testimone, che, se al mondo anche 1 solo rappresentante del rugby che conta e che vince, dichiarerà mai di invidiare la FIR, la sua gestione, il suo miracolo e la sua illuminata guida, smetterò di bere birra, di mangiare maiale e di correr dietro alla patata.

Appongo mia firma e conservo in ceralacca.



Riassunto:
Dondi, Mavacagà.

Tallonatore80 ha scritto:Io, nel pieno delle mie, scarse, facoltà mentali e conscio di quanto rischio, chiaramente affermo, e dio mi è testimone, che, se al mondo anche 1 solo rappresentante del rugby che conta e che vince, dichiarerà mai di invidiare la FIR, la sua gestione, il suo miracolo e la sua illuminata guida, smetterò di bere birra, di mangiare maiale e di correr dietro alla patata.

Appongo mia firma e conservo in ceralacca.



Riassunto:
Dondi, Mavacagà.

se per assurdo dovessi mai essere chiamato a mantenere fede al patto, in puro stile dondiano potresti sempre cambiare l'ordine dei fattori ottenendo il seguente assioma: "smetterò di mangiar patate e di correr dietro al maiale" salvando capra e cavoli...

è esattamente quello che ho intenzione di fare, ma sono certo che non sarà necessario.

Tallonatore80 ha scritto:è esattamente quello che ho intenzione di fare, ma sono certo che non sarà necessario.

ne sono certo anch'io...

Di Dondi mi mancherà una sola cosa, il suo naso....

Conoscendo i Trevigiani non candideranno una persona della loro cerchia, non si esporranno direttammente per due motivi: primo perchè loro sono dei gran lavoratori e non si perdono in chiacchere "romane", secondo perchè sarebbe troppo evidente che loro giocherebbero sporco con la federazione, candidando un proprio candidato solo per perorare i loro interessi farebbe storcere il naso a tutti nel movimento. Dondi e la sua politica, avrà avuto (ma vara tì cosa me toca fare, difendare Dondi!) tanti difetti già ben illustrati da Munari, ma, in fondo si presentava - o per lo meno dava l'impressione - da garante di tutti gli interessi che nel rugby hanno tutte le Socetà a vario livello di classifica e di zona geografica. Insomma Dondi, si è saputo vendere bene come politico: ha saputo vendere bene il prodotto nazionale all'estero nel 5N diventato poi 6 nel 2000; ha saputo vendere bene il prodotto rugby in termini mediatici, di fatti ora per accogliere il pubblico che segue la Nazionale serve l'Olimpico, questo in seguito alla scelta di incontrare sempre e comunque nazionali enormente più forti della nostra, come gli All Black, e poco importa se perdiamo e/o si parla di sconfitte onorevoli da anni, intanto lo stadio era pieno, come quella volta (test match 2009) a S.Siro: 80.000 presenze per vedere chi? Gower? No per vedere gli A.B.! Ecco a Dondi bisogna dare atto di essere stato un gran millantatore che ha saputo cogliere il momento migliore della Nazionale Italiana (figlia degli anni '90, del nostro tanto vituperato Campionato di SERIE A, del semi-professionismo) alla fine degli anni 90, dove militavano veramente dei gran giocatori (migliori di quelli di oggi) e ha però la colpa di avere sfruttato e spremuto commercialmente quel movimento d'onda agonistico solo da un punto di vista commerciale. Dall'inizio del Super 10 si è sempre cercato di eliminare la periferia per coinvolgere le grandi città, cosa insensata, il rugby in Italia è stato/è/sarà sempre uno sport di provincia e di piccole cittadine di Provincia (apparte rari casi di Roma, che poi si sa come vanno a finire). Il rugby in Italia è come l'hockey su ghiaccio, è uno sport esclusivo solo di certe zone tradizionalmente vocate, è inutile non si può far niente, al massimo le altre zone geografiche possono avere un buon settore giovanile ma nulla più. Dondi ha sempre rinnegato questo concetto e ha cercato in tutti questi anni di coinvolgere realtà abitative più importanti (Roma, Milano-Monza, ora Parma -vicino a Bologna, ecc..), insomma ha cercato di costruire la casa dal tetto, dimenticandosi di tutte le realtà provinciali che sono invece la linfa vitale del movimento, le tanto bistrattate società storiche del rugby italiano che tanto hanno dato alla Nazionale e al movimento in generale.
Comunque tornando ai Trevigiani, penso che appoggeranno un loro uomo "romano", loro non hanno tanto tempo da perdere ad andare su e giù per Roma..

s6tefano71 ha scritto:http://www.rovigooggi.it/articolo/2012- ... -un-bluff/

Beh un grande il giornalista, Rovigo è tra le tante a mettersi a piegarsi davanti a Dondi.... basta vedere l'unica persona che si è lamentata in modo ufficiale per la presa di posione della Benetton... di che società è presidente e sponsor?

Opinione personale sulle "tesi " attribuite a Munari

la FIR deve avere un progetto a medio-lungo termine ma non èdetto che debba essere collimante con quello Benetton;
la FIR deve considerare la nazionale come principale ed essenziale espressione della forza del movimento
la FIR deve considerare i club ostacolo o aiuto a seconda di quanti e quali giocatori producono, più che dei risultati che perseguono
la FIR , però, deve essere trasparente ed equa nella gestione delle sue disponbilità economiche.

Opinione personale in riferimento alle parole attribuite a Dondi.

Memore delle numerose lentezze e difficoltà burocratiche , se il CONI considera la FIR la migliore FSN, sono davvero preoccupato per le altre.
Osservando i risultati, preso atto dei fondi disponbili, della penetrazione sportiva, non parlerei di miracolo, ma di bella incompiuta (spero non eterno).

Forse non avete idea di come stiano messe in media le altre Federazioni, alcune delle quali sono andate avanti per anni con commissari o con problemi di bilancio spaventosi. Bene che Dondi passi la mano, ma il tiro al piccione che fanno alcuni da Treviso ha poco senso. L'uomo ha avuto enormi meriti "politici" (intesi come immagine del rugby italiano e accoglienza nei massimi meccanismi decisionali del nostro sport, cosa che ha portato tantissimi soldi) e molti demeriti "tecnici" (scarsa crescita della qualità media di giocatori, allenatori ed arbitri). Mi va bene un altro che cerchi di incentrare il programma sulla crescita tecnica del rugby italiano )finalmente!). Non mi va bene un altro che difenda gli interessi di pochi club di vertice e temo che la Benetton cerchi proprio quello. Posso ovviamente sbagliarmi, ma dividere il mondo in buoni (i club) ed in cattivi (la FIR) come fanno qui alcuni utenti mi sembra semplicemente demenziale.