Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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speartakle
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da speartakle »

cmq, il Seven è Rugby, i giocatori come piloni e seconde non ci sono solo perchè non sono necessari tali tipi di giocatori, volendo potrei schierare una squadra di soli piloni e fare pick and-go pure nel seven, il Rugby a 15 ha necessità di piloni così grossi e poco mobili solo per questioni tattiche, nn sta scritto da nessuna parte che si debba giocare solo con maul, o calciando e basta. Ricordo che il primo dovere di ogni Rugbysta è battere l'uno contro uno, nasce tutto da li e poi si evolve fino ad arrivare al resto del gioco. Potrei dire che il seven è la base del gioco, poi arriva il resto, ma noi spesso ci dimentichiamo da dove si deve partire e ci soffermiamo a dove siamo arrivati, e allora giù a studiare movimenti, tattiche, ripartenze, fasi su fasi programmate, quando non sappiamo ancora battere il nostro avversario diretto. Gli uomini di mischia non fanno un'altro sport, devono essere in grado di affrontare lo spazio e prendere decisioni senza paraocchi. Generalizzando in italia insegnamo agli uomini di mischia solo a fare le fasi statiche, che il resto non serve non è compito loro. il Seven non è altro che rugby di base...
Luqa-bis
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da Luqa-bis »

Laporte, il tuo concetto diironia è diverso dal mio, mi pare evidente.

Che poi tu sia contrarissimo alla proposta da ombrellone, mi pareva ovvio.
Detesti il seven e detesti i gruppi sportivi militari.

Che poi, se nelle forze armate, nei circoli universitari e nei dopolavori giocassero a seven come giocano a calcio, calcetto, , pallavolo , beach volley, pallacanestro e 3vs3 (perché lo fanno eh), non vedo che male ci sarebbe.

Io penso che non sarebbe un dramma per le società di Eccellenza avere anche una squadra seven o avere in calendario anche periodi "seven" (le coppe, i test match di novembre, il 6 Nazioni), collegati ad un trofeo...
E che per società minori potrebbe essere anche creata una alternativa per le giovanili per quelle realtà che fanno fatica con i numeri.
AlbertoNSL
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da AlbertoNSL »

speartakle ha scritto:cmq, il Seven è Rugby, i giocatori come piloni e seconde non ci sono solo perchè non sono necessari tali tipi di giocatori, volendo potrei schierare una squadra di soli piloni e fare pick and-go pure nel seven, il Rugby a 15 ha necessità di piloni così grossi e poco mobili solo per questioni tattiche, nn sta scritto da nessuna parte che si debba giocare solo con maul, o calciando e basta. Ricordo che il primo dovere di ogni Rugbysta è battere l'uno contro uno, nasce tutto da li e poi si evolve fino ad arrivare al resto del gioco. Potrei dire che il seven è la base del gioco, poi arriva il resto, ma noi spesso ci dimentichiamo da dove si deve partire e ci soffermiamo a dove siamo arrivati, e allora giù a studiare movimenti, tattiche, ripartenze, fasi su fasi programmate, quando non sappiamo ancora battere il nostro avversario diretto. Gli uomini di mischia non fanno un'altro sport, devono essere in grado di affrontare lo spazio e prendere decisioni senza paraocchi. Generalizzando in italia insegnamo agli uomini di mischia solo a fare le fasi statiche, che il resto non serve non è compito loro. il Seven non è altro che rugby di base...
Sottoscrivo: nel Seven c'è poca tattica (meno che nel 15) e molta tecnica individuale.
Garryowen
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da Garryowen »

speartakle ha scritto:cmq, il Seven è Rugby, i giocatori come piloni e seconde non ci sono solo perchè non sono necessari tali tipi di giocatori, volendo potrei schierare una squadra di soli piloni e fare pick and-go pure nel seven, il Rugby a 15 ha necessità di piloni così grossi e poco mobili solo per questioni tattiche, nn sta scritto da nessuna parte che si debba giocare solo con maul, o calciando e basta. Ricordo che il primo dovere di ogni Rugbysta è battere l'uno contro uno, nasce tutto da li e poi si evolve fino ad arrivare al resto del gioco. Potrei dire che il seven è la base del gioco, poi arriva il resto, ma noi spesso ci dimentichiamo da dove si deve partire e ci soffermiamo a dove siamo arrivati, e allora giù a studiare movimenti, tattiche, ripartenze, fasi su fasi programmate, quando non sappiamo ancora battere il nostro avversario diretto. Gli uomini di mischia non fanno un'altro sport, devono essere in grado di affrontare lo spazio e prendere decisioni senza paraocchi. Generalizzando in italia insegnamo agli uomini di mischia solo a fare le fasi statiche, che il resto non serve non è compito loro. il Seven non è altro che rugby di base...
Si potrebbe dire la stessa cosa del touch...
Niente di meglio del touch, o del Seven, per abituarsi a "leggere gli spazi" e sfruttarli.

Il rugby a 15 poi ha bisogno di altre cose e di allenamenti specifici per i vari ruoli.
Non siamo qui a discutere le analogie o le differenze fra le due discipline, credo che tutti le conosciamo
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
calep61
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da calep61 »

speartakle ha scritto:cmq, il Seven è Rugby, i giocatori come piloni e seconde non ci sono solo perchè non sono necessari tali tipi di giocatori, volendo potrei schierare una squadra di soli piloni e fare pick and-go pure nel seven, il Rugby a 15 ha necessità di piloni così grossi e poco mobili solo per questioni tattiche, nn sta scritto da nessuna parte che si debba giocare solo con maul, o calciando e basta. Ricordo che il primo dovere di ogni Rugbysta è battere l'uno contro uno, nasce tutto da li e poi si evolve fino ad arrivare al resto del gioco. Potrei dire che il seven è la base del gioco, poi arriva il resto, ma noi spesso ci dimentichiamo da dove si deve partire e ci soffermiamo a dove siamo arrivati, e allora giù a studiare movimenti, tattiche, ripartenze, fasi su fasi programmate, quando non sappiamo ancora battere il nostro avversario diretto. Gli uomini di mischia non fanno un'altro sport, devono essere in grado di affrontare lo spazio e prendere decisioni senza paraocchi. Generalizzando in italia insegnamo agli uomini di mischia solo a fare le fasi statiche, che il resto non serve non è compito loro. il Seven non è altro che rugby di base...
è evidente che a seconda dei gusti personali la coperta sia tirata da una parte o dall'altra scoprendo di volta in volta o i piedi o la testa, ma in questa difesa d'ufficio trovo alcuni passaggi che mi sembrano troppo semplicistici per eleggere il seven a pietra migliare del rugby. D'accordo sull'uno contro uno, ma il rugby è, prima di tutto, gioco di squadra; i 15 giocatori di una formazione possono anche essere tutti dei mostri nell'uno contro uno, ma pensare che questo aspetto possa bastare per vincere un incontro mi sembra poco realistico, a meno di eccessive differenze di livello tra le due formazioni. nel 15 si gioca almeno con due linee di difesa e l'estremo + 1 ala ad eventuale ulteriore copertura, pensare di saltare tutto e comunque con l'uno contro uno mi sembra eccessivamente ottimistico. I piloni o, meglio, giocatori con stazza da prime linee non si impiegano nel seven perchè una tattica di pick and-go sarebbe troppo rischiosa potendo puntare solo su 2 o 3 giocatori in ruck, in caso di controruck o di un semplice calcetto al pallone nel trambusto della formazione di una ruck la meta avversaria sarebbe certa, infatti non ho mai visto una formazione impiegare tali schemi di gioco. Io non sono convinto che un avanti o, meglio, una prima linea debba occuparsi solo della mischia chiusa e non credo ne siano convinti neanche i diretti interessati, diciamo che per stazza fisica e tecniche di allenamento specifiche non sempre si trova in una prima linea caratteristiche di corsa e mobilità particolarmente efficaci, ma è un'altra cosa. Poi, se proprio vogliamo analizzare la storia del rugby, ma proprio l'anno zero, allora ci accorgeremmo che le formazioni, inizialmente, erano composte anche di 50 giocatori e non certo il contrario; ecco, inconsciamente hai toccato la vera differenza tra le due discipline, il rugby a seven è molto più invidivualista e la tattica di squadra non è fondamentale, il rugby fifteen è una partita a scacchi su un prato verde dove la forza del team è tutto!
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco
AlbertoNSL
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da AlbertoNSL »

Garryowen ha scritto:
speartakle ha scritto:cmq, il Seven è Rugby, i giocatori come piloni e seconde non ci sono solo perchè non sono necessari tali tipi di giocatori, volendo potrei schierare una squadra di soli piloni e fare pick and-go pure nel seven, il Rugby a 15 ha necessità di piloni così grossi e poco mobili solo per questioni tattiche, nn sta scritto da nessuna parte che si debba giocare solo con maul, o calciando e basta. Ricordo che il primo dovere di ogni Rugbysta è battere l'uno contro uno, nasce tutto da li e poi si evolve fino ad arrivare al resto del gioco. Potrei dire che il seven è la base del gioco, poi arriva il resto, ma noi spesso ci dimentichiamo da dove si deve partire e ci soffermiamo a dove siamo arrivati, e allora giù a studiare movimenti, tattiche, ripartenze, fasi su fasi programmate, quando non sappiamo ancora battere il nostro avversario diretto. Gli uomini di mischia non fanno un'altro sport, devono essere in grado di affrontare lo spazio e prendere decisioni senza paraocchi. Generalizzando in italia insegnamo agli uomini di mischia solo a fare le fasi statiche, che il resto non serve non è compito loro. il Seven non è altro che rugby di base...
Si potrebbe dire la stessa cosa del touch...
Niente di meglio del touch, o del Seven, per abituarsi a "leggere gli spazi" e sfruttarli.

Il rugby a 15 poi ha bisogno di altre cose e di allenamenti specifici per i vari ruoli.
Non siamo qui a discutere le analogie o le differenze fra le due discipline, credo che tutti le conosciamo
Questo proprio non ci stà: No tackle, no rugby!! infatti nell'emisfero sud si gioca molto al tocco, sopratutto squadre miste; ma nessuno usa il termine touch rugby.
Non credo che qui ci sia gente che voglia elevare il seven a pietra miliare del rugby, ma da qui a non ritenerlo degno di considerazione ne passa.
Caro Calep, credo che qualsiasi allenatore gradirebbe una squadra di "mostri" nell'1 contro 1 (sia in attacco che in difesa). La tattica poi la insegni quando vuoi.
Poi, che vi devo dire: a me hanno sempre detto che la prima regola è avanzare.
calep61
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da calep61 »

AlbertoNSL ha scritto:Caro Calep, credo che qualsiasi allenatore gradirebbe una squadra di "mostri" nell'1 contro 1 (sia in attacco che in difesa). La tattica poi la insegni quando vuoi.
Poi, che vi devo dire: a me hanno sempre detto che la prima regola è avanzare.
sarà che sono vecchio (diciamo meno giovane che suona meglio :D ), sarà che giocavo a 10, sarà che quando mi prendevano le botte le sentivo visto la stazza non particolarmente accentuata, ma io ricordo, invece, che mi dicevano: guardati attorno, non sei solo e la meta è sempre più lontana di quella che sembra!
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
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AlbertoNSL
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da AlbertoNSL »

calep61 ha scritto:
AlbertoNSL ha scritto:Caro Calep, credo che qualsiasi allenatore gradirebbe una squadra di "mostri" nell'1 contro 1 (sia in attacco che in difesa). La tattica poi la insegni quando vuoi.
Poi, che vi devo dire: a me hanno sempre detto che la prima regola è avanzare.
sarà che sono vecchio (diciamo meno giovane che suona meglio :D ), sarà che giocavo a 10, sarà che quando mi prendevano le botte le sentivo visto la stazza non particolarmente accentuata, ma io ricordo, invece, che mi dicevano: guardati attorno, non sei solo e la meta è sempre più lontana di quella che sembra!
E che te devo dì. C'è gente che s'incazza con chi fà i break perchè dicono che così facendo si isolano; io penso sempre che chi avanza ha sempre ragione e che il sostegno deve muovere il culo. Questi per me sono i fondamentali, ma non sono certo Brunel... quindi conta poco o niente.
madflyhalf
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da madflyhalf »

AlbertoNSL ha scritto: Questo proprio non ci stà: No tackle, no rugby!! infatti nell'emisfero sud si gioca molto al tocco, sopratutto squadre miste; ma nessuno usa il termine touch rugby.
Non credo che qui ci sia gente che voglia elevare il seven a pietra miliare del rugby, ma da qui a non ritenerlo degno di considerazione ne passa.
Caro Calep, credo che qualsiasi allenatore gradirebbe una squadra di "mostri" nell'1 contro 1 (sia in attacco che in difesa). La tattica poi la insegni quando vuoi.
Poi, che vi devo dire: a me hanno sempre detto che la prima regola è avanzare.
Quoto come te tutto quello scritto da speartackle.

Sul touch facciamo qualche distinzione... innanzitutto non sono così sicuro che nell'emisud si giochi tanto. Nei livelli più bassi di NZ è SOLO placcaggio. Ogni allenamento, ogni c4$$o di allenamento!

In Australia si gioca molto al tocco, e infatti cominciano a porsi tante domande (in realtà la ARU poche, sono più i club che però fanno fatica ad attrarre giocatori... comunque il contatto fisico "frena" chi si avvicina a questo sport) sul perché non hanno un pack aggressivo e logorante (per gli altri) in grado di sapersi imporre sugli avversari, su qualunque avversario!
Si stanno interrogando molto sull'utilità del touch massiccio negli allenamenti... più che altro a livelli basse e non alti. Alti per forza di cose non puoi fare full contact ogni giorno di allenamento (che sono 4 almeno), con quegli impatti è impossibile!
1 allenamento tipico dei Wallabies è 1h di skills o di movimenti (touche/mischie e movimenti dei trequarti) e 1h di touch globale con la formazione-tipo.

Rimane che a basso livello se da un lato aiuta di sicuro le capacità di lettura dei singoli e fa apprendere più velocemente certi movimenti globali di squadra, poi ti fa perdere l'abitudine al placcaggio!

Il tocco a basso livello è utile se ben misurato: tipo mentre fai preparazione atletica non puoi fare contatto, meglio touch (e anzi, meglio fare preparazione atletica in modalità di touch invece che far correre 40 poveretti in tondo come se fossero cavalli); se fai un allenamento di contatto (non esagerato, ma che siano esercizi singoli o una partitella) alla settimana, mettiamo il giovedì, il martedì che le botte della partita son fresche si fa touch, il venerdì un contatto blandissimo!
A fine stagione per mantenere un po' di preparazione fisica e soprattutto mentale al gioco, il touch è bello da fare (anche perché io di botte ne prendo da fine settembre a metà aprile, gli altri mesi visto che non mi pagano e visto il mio fisico ridicolo, sto da dio senza fare 1 placcaggio :rotfl: ).

Poi comunque è funzionale a ciò che devi allenare...

Comunque
speartakle ha scritto:cmq, il Seven è Rugby, i giocatori come piloni e seconde non ci sono solo perchè non sono necessari tali tipi di giocatori, volendo potrei schierare una squadra di soli piloni e fare pick and-go pure nel seven, il Rugby a 15 ha necessità di piloni così grossi e poco mobili solo per questioni tattiche, nn sta scritto da nessuna parte che si debba giocare solo con maul, o calciando e basta. Ricordo che il primo dovere di ogni Rugbysta è battere l'uno contro uno, nasce tutto da li e poi si evolve fino ad arrivare al resto del gioco. Potrei dire che il seven è la base del gioco, poi arriva il resto, ma noi spesso ci dimentichiamo da dove si deve partire e ci soffermiamo a dove siamo arrivati, e allora giù a studiare movimenti, tattiche, ripartenze, fasi su fasi programmate, quando non sappiamo ancora battere il nostro avversario diretto. Gli uomini di mischia non fanno un'altro sport, devono essere in grado di affrontare lo spazio e prendere decisioni senza paraocchi. Generalizzando in italia insegnamo agli uomini di mischia solo a fare le fasi statiche, che il resto non serve non è compito loro. il Seven non è altro che rugby di base...
ognuno qui ci può leggere quello che vuole e partire coi suoi discorsi, ma questo è il discorso che centra in pieno non il concetto di Seven, ma il concetto di rugby "evoluto" che altrove giocano con quei 5-7 (e insegnano con quei 10-15) anni d'anticipo rispetto a noi...
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da Garryowen »

AlbertoNSL ha scritto: Questo proprio non ci stà: No tackle, no rugby!! infatti nell'emisfero sud si gioca molto al tocco, sopratutto squadre miste; ma nessuno usa il termine touch rugby.
Non credo che qui ci sia gente che voglia elevare il seven a pietra miliare del rugby, ma da qui a non ritenerlo degno di considerazione ne passa.
Caro Calep, credo che qualsiasi allenatore gradirebbe una squadra di "mostri" nell'1 contro 1 (sia in attacco che in difesa). La tattica poi la insegni quando vuoi.
Poi, che vi devo dire: a me hanno sempre detto che la prima regola è avanzare.
Parlavo di attività "propedeutiche". Il touch, come il seven, è una delle tante cose che mancano alla formazione dei nostri atleti, a parte le eccezioni già note.

Se parliamo di disciplina a sé stante, il Seven sta al Rugby a 15 come la dama sta agli scacchi. Questo dal punto di vista della complessità di strategie e tattiche, ovviamente dama e scacchi sono due discipline completamente diverse fra loro, mentre i due tipi di rugby hanno qualche analogia...
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

Messaggio da madflyhalf »

AlbertoNSL ha scritto:
E che te devo dì. C'è gente che s'incazza con chi fà i break perchè dicono che così facendo si isolano; io penso sempre che chi avanza ha sempre ragione e che il sostegno deve muovere il c***. Questi per me sono i fondamentali, ma non sono certo Brunel... quindi conta poco o niente.
Tutta questa stagione ho sentito un allenatore gridare a chi faceva il buco "non ti isolare".
E' tristissimo: una persona ha colpa perché batte 1 o più avversari!

Ti giuro ogni volta che sentivo questa frase mi cascavano i maroni...


(a scanso di equivoci di solito io non bucavo mai :rotfl: :rotfl: :rotfl: )
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

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Ma un allenatore che dica "Il sostegno ?"
Laporte
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

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Garryowen ha scritto:
AlbertoNSL ha scritto: Questo proprio non ci stà: No tackle, no rugby!! infatti nell'emisfero sud si gioca molto al tocco, sopratutto squadre miste; ma nessuno usa il termine touch rugby.
Non credo che qui ci sia gente che voglia elevare il seven a pietra miliare del rugby, ma da qui a non ritenerlo degno di considerazione ne passa.
Caro Calep, credo che qualsiasi allenatore gradirebbe una squadra di "mostri" nell'1 contro 1 (sia in attacco che in difesa). La tattica poi la insegni quando vuoi.
Poi, che vi devo dire: a me hanno sempre detto che la prima regola è avanzare.
Parlavo di attività "propedeutiche". Il touch, come il seven, è una delle tante cose che mancano alla formazione dei nostri atleti, a parte le eccezioni già note.

Se parliamo di disciplina a sé stante, il Seven sta al Rugby a 15 come la dama sta agli scacchi. Questo dal punto di vista della complessità di strategie e tattiche, ovviamente dama e scacchi sono due discipline completamente diverse fra loro, mentre i due tipi di rugby hanno qualche analogia...
permettini il copyright... è il 13 che sta al 15 come la dama agli scacchi.A limite il seven sta al 15 come la briscola al bridge... ma non mi risulta ci siano i mondiali di briscola...
Garryowen
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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

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Laporte ha scritto:
Garryowen ha scritto:
Parlavo di attività "propedeutiche". Il touch, come il seven, è una delle tante cose che mancano alla formazione dei nostri atleti, a parte le eccezioni già note.

Se parliamo di disciplina a sé stante, il Seven sta al Rugby a 15 come la dama sta agli scacchi. Questo dal punto di vista della complessità di strategie e tattiche, ovviamente dama e scacchi sono due discipline completamente diverse fra loro, mentre i due tipi di rugby hanno qualche analogia...
permettini il copyright... è il 13 che sta al 15 come la dama agli scacchi.A limite il seven sta al 15 come la briscola al bridge... ma non mi risulta ci siano i mondiali di briscola...
Nessun copyright, abbiamo detto due cose diverse.
Io la penso così.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

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Re: Arancio, De Rossi, Martin: tre uomini a zonzo

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calep61 ha scritto:
speartakle ha scritto:cmq, il Seven è Rugby, i giocatori come piloni e seconde non ci sono solo perchè non sono necessari tali tipi di giocatori, volendo potrei schierare una squadra di soli piloni e fare pick and-go pure nel seven, il Rugby a 15 ha necessità di piloni così grossi e poco mobili solo per questioni tattiche, nn sta scritto da nessuna parte che si debba giocare solo con maul, o calciando e basta. Ricordo che il primo dovere di ogni Rugbysta è battere l'uno contro uno, nasce tutto da li e poi si evolve fino ad arrivare al resto del gioco. Potrei dire che il seven è la base del gioco, poi arriva il resto, ma noi spesso ci dimentichiamo da dove si deve partire e ci soffermiamo a dove siamo arrivati, e allora giù a studiare movimenti, tattiche, ripartenze, fasi su fasi programmate, quando non sappiamo ancora battere il nostro avversario diretto. Gli uomini di mischia non fanno un'altro sport, devono essere in grado di affrontare lo spazio e prendere decisioni senza paraocchi. Generalizzando in italia insegnamo agli uomini di mischia solo a fare le fasi statiche, che il resto non serve non è compito loro. il Seven non è altro che rugby di base...
è evidente che a seconda dei gusti personali la coperta sia tirata da una parte o dall'altra scoprendo di volta in volta o i piedi o la testa, ma in questa difesa d'ufficio trovo alcuni passaggi che mi sembrano troppo semplicistici per eleggere il seven a pietra migliare del rugby. D'accordo sull'uno contro uno, ma il rugby è, prima di tutto, gioco di squadra; i 15 giocatori di una formazione possono anche essere tutti dei mostri nell'uno contro uno, ma pensare che questo aspetto possa bastare per vincere un incontro mi sembra poco realistico, a meno di eccessive differenze di livello tra le due formazioni. nel 15 si gioca almeno con due linee di difesa e l'estremo + 1 ala ad eventuale ulteriore copertura, pensare di saltare tutto e comunque con l'uno contro uno mi sembra eccessivamente ottimistico. I piloni o, meglio, giocatori con stazza da prime linee non si impiegano nel seven perchè una tattica di pick and-go sarebbe troppo rischiosa potendo puntare solo su 2 o 3 giocatori in ruck, in caso di controruck o di un semplice calcetto al pallone nel trambusto della formazione di una ruck la meta avversaria sarebbe certa, infatti non ho mai visto una formazione impiegare tali schemi di gioco. Io non sono convinto che un avanti o, meglio, una prima linea debba occuparsi solo della mischia chiusa e non credo ne siano convinti neanche i diretti interessati, diciamo che per stazza fisica e tecniche di allenamento specifiche non sempre si trova in una prima linea caratteristiche di corsa e mobilità particolarmente efficaci, ma è un'altra cosa. Poi, se proprio vogliamo analizzare la storia del rugby, ma proprio l'anno zero, allora ci accorgeremmo che le formazioni, inizialmente, erano composte anche di 50 giocatori e non certo il contrario; ecco, inconsciamente hai toccato la vera differenza tra le due discipline, il rugby a seven è molto più invidivualista e la tattica di squadra non è fondamentale, il rugby fifteen è una partita a scacchi su un prato verde dove la forza del team è tutto!
Mi spiace ma non ho detto che il Seven è la pietra miliare del quindici, qui non si tratta di quale dei due sia meglio o sia più nobile. Io ho evidenziato il fatto che il Seven è Rugby! ha le stesse identiche regole. Mai detto che l'uno contro uno basta per vincere un incontro, e se hai mai guardato delle partite di Seven non puoi non aver notato il fatto che se giochi solo uno contro uno perdi miseramente... E se non sai che l'uno contro uno è la base (o fondamenta, implica che sopra ci stanno altre cose ma che senza quella tutto crolla)... non ho parole... Se non ti piace affari tuoi ma non venirmi a dire che è inutile...
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