41 Accademie!

[mariemonti]

Ho capito, però allora smettiamo di dare la colpa a tizio o a caio.
E' sbagliato il modo di intendere lo sport, in Italia, e questo indipendentemente dall'età dei ragazzi, dal tipo di sport eccetera.
Fra le pochissime strutture che offrano un aiuto per praticare sport ad alto livello e anche per il futuro degli atleti sono i gruppi sportivi militari, e noi riusciamo a contestare e mettere in dubbio pure quelli...

[Axel1965]

Mariemonti, faccio fatica a chiamarti con il nick... Comunque le Fiamme Oro avevano aperto un bando, e una delle poche alternative sembrava essere proprio quella. Carriera militare-sportiva, come già per tantissimi giovani in Italia.

Jerrylee, spero non sia un ragazzo tra quelli che conosco io, perchè vuol dire che ci conosciamo. Comunque l'unico input avuto dai Tecnici di Selezione, ma anche in squadra e anche da giocatori più navigati, è sempre stato quello di mantenere un percorso parallelo tra scuola e sport. Quindi il mio orientamente è stato sin dall'inizio di salvaguardare il diritto allo studio di mio figlio. Non ci sono responsabilità nei ragazzi, almeno non più di quelle che ci possono avere le squadre o i genitori nelllo scegliere un percorso che ti allontana sicuramente dall'istruzione per avvicinarti, forse, al professionismo. Quindi fatti due calcoli si capisce come nessuno che possa avere del sale in zucca si illude di avere in casa un campione che possa vivere della sua passione. Detto questo, ritorno al fatto che si possa approfittare di questa nuova opportunità solo tenendo conto della condivisione di obiettivi sullo studio, mentre per quelli sportivi sarà il campo a dire al ragazzo se val la pena continuare o meno. Adesso non mi dilungo...

[jerrylee]

Jerrylee, spero non sia un ragazzo tra quelli che conosco io, perchè vuol dire che ci conosciamo. Comunque l'unico input avuto dai Tecnici di Selezione, ma anche in squadra e anche da giocatori più navigati, è sempre stato quello di mantenere un percorso parallelo tra scuola e sport. Quindi il mio orientamente è stato sin dall'inizio di salvaguardare il diritto allo studio di mio figlio. Non ci sono responsabilità nei ragazzi, almeno non più di quelle che ci possono avere le squadre o i genitori nelllo scegliere un percorso che ti allontana sicuramente dall'istruzione per avvicinarti, forse, al professionismo. Quindi fatti due calcoli si capisce come nessuno che possa avere del sale in zucca si illude di avere in casa un campione che possa vivere della sua passione. Detto questo, ritorno al fatto che si possa approfittare di questa nuova opportunità solo tenendo conto della condivisione di obiettivi sullo studio, mentre per quelli sportivi sarà il campo a dire al ragazzo se val la pena continuare o meno. Adesso non mi dilungo...[/quote]

in parallelo puoi andare fino all'accademia U18, dopo è impossibile Fare la U20 ha un senso se poi continui nel progetto almeno nei 2 anni sponsorizzati dalla FIR, il che vuole dire rallentare molto o di più sul versante Università. Se vuoi fare un passo indietro perchè fare un altro anno con allenamenti quotidiani e tutto il resto (fuori da casa, alimentazione diciamo migliorabile ...)? Ho provato a convincerlo perchè sportivamente sarebbe stata la scelta giusta, ma non l'ho smosso. Non è una gran vita e la puoi fare se il tuo obiettivo è fare il professionista, con i limiti della definizione qui in Italia.
magari è colpa mia che non trovo gli argomenti, ma anche il fratello maggiore fece la stessa scelta ...

[Tallonatore80]

Jerrylee,
scusa se mi permetto.

Feci la stessa identica scelta. E non la rimpiango affatto.
Arriva un certo punto dove si deve scegliere tra fondare delle basi per il futuro o sperare in un professionismo che, dati alla mano, esiste solo sulla carta e dove in pochi davvero emergono. E te lo dice uno che le "accademie" le ha frequentate all'estero (2 anni a glasgow e 1 a Londra) dove c'è da rispettare certi standard sia di gioco che di studio.

Ad oggi non rimpiango nulla. Arriva un certo punto dove capisci che o sei un professionista oppure rimarrai uno che gioca bene. Ma in italia non sarà mai abbastanza per campare. Anche se ti sai destreggiare puoi arrivare ai 40 anni con qualche rimborso spese in C. E poi ?

Dispiace se il ragazzo ha fatto una scelta del genere, non dispiace se pensi alle maggiori basi per il futuro.

Di rugby, in italia, non si campa.

[mauott]

Jerrylee,
scusa se mi permetto.

Feci la stessa identica scelta. E non la rimpiango affatto.
Arriva un certo punto dove si deve scegliere tra fondare delle basi per il futuro o sperare in un professionismo che, dati alla mano, esiste solo sulla carta e dove in pochi davvero emergono. E te lo dice uno che le "accademie" le ha frequentate all'estero (2 anni a glasgow e 1 a Londra) dove c'è da rispettare certi standard sia di gioco che di studio.

Ad oggi non rimpiango nulla. Arriva un certo punto dove capisci che o sei un professionista oppure rimarrai uno che gioca bene. Ma in italia non sarà mai abbastanza per campare. Anche se ti sai destreggiare puoi arrivare ai 40 anni con qualche rimborso spese in C. E poi ?

Dispiace se il ragazzo ha fatto una scelta del genere, non dispiace se pensi alle maggiori basi per il futuro.

Di rugby, in italia, non si campa.

Condivido tutto tranne l'ultima frase: qualcuno ci campa ma normalmente non è un atleta...

[Tallonatore80]

hai ragione mauott...

dimentico sempre quella chiosa...

[Flanker999]

hai ragione mauott...

dimentico sempre quella chiosa...

Anche quella non è punto semplice , devi essere sempre al posto giusto ed attaccato al treno giusto ... magari ottieni pure dei risultati ma ti fanno fuori lo stesso; scordarti di dire dei NO..
è fatica essere FEDERALI !

[lupomar]

Infatti adesso mi è anche più chiaro a chi servono Accademie e Centri di Formazione...

Carlo Checchinato ha presentato l’Accademia Sperimentale Under 18 di Rovigo, indovinate un po' chi è il Mananger? Manager???

Manager: Roberto Bortolato

Resp. Tecnico: Nicola Mazzuccato

Assistente: Piero Tellarini

Preparatore atletico: Roberto Nalin

Video analist: da individuare

[Squilibrio]

Video analist: da individuare

Propongo Giancarlo Dondi da Parma, è disoccupato da metà settembre... la carica di pensionato, delegato ai rapporti erc (o irb non ricordo), presidente onorario fir nonchè presidente del circolo della carciofa di pepen... non gli bastano!

[IlVermicida]

Beh certo che dopo aver letto questi ultimi post solo un martire continuerebbe a giocare a rugby con qualche velleità di riuscire a conquistare qualche traguardo. Io la penso differentemente, credo che i traguardi da perseguire a quell'età siano solo sportivi e di soddisfazione personale e comunque la crescita di un ragazzo che si prefigge un punto di arrivo, quindi indugia poco sulle stronzate varie di tanti coetanei, sia un valore significativo. Noi quest'anno abbiamo un ragazzo ammesso a Prato, ultimo di quattro figli e genitori entrambe professionisti (ingegnere e medico), insomma una famiglia che si può definire attenta alle scelte per i figli. Bene dopo una iniziale fase scettica, motivata anche dal fatto che gli altri 3 figli vivono o studiano in altre città, si è arrivati al convincimento che l'esperienza dell'Accademia sarà sicuramente proficua per il ragazzo qualsiasi sia poi il percorso che lo stesso deciderà. Vale a 16 anni e varrà anche dopo, sempre che lo vorrà lui.
In tutta onestà se qualcuno in Italia pensa di vivere di sport deve fare attenzione a dove guardare, per il rugby c'è poco quando giochi, con qualche eccezione per fortuna, e quasi nulla quando poi smetti, ma questo lo abbiamo sempre saputo e ciò nonostante ....

[Tallonatore80]

Vermicida, scusa ma se permetti, il caso da te citato è sui generis.
Il figlio di un medico (come me) e di un libero professionista, può "permettersi" di indugiare poco e andare all'estero a studiare o fare accademie o dedicarsi allo sport senza troppe "preoccupazioni" vista la solidità economica che ha alle spalle.

Ma è un caso ristretto e molto poco generalizzabile.
Guardati attorno.
Esistono anche i figli di persone con un bel mutuone da pagare, che lavorano su 3 turni e che fanno fatica a trovare risorse per il necessario, figuriamoci per il futile. A questo proposito andrebbero istituite delle premialità per i ragazzi, borse di studio eccetera che gli permettano di entrare in accademia e nel frattempo gettare le basi per un futuro al di fuori dello sport. Quello si che sarebbe il top.

[franzele]

Infatti adesso mi è anche più chiaro a chi servono Accademie e Centri di Formazione...

Carlo Checchinato ha presentato l’Accademia Sperimentale Under 18 di Rovigo, indovinate un po' chi è il Mananger? Manager???

Manager: Roberto Bortolato

Resp. Tecnico: Nicola Mazzuccato

Assistente: Piero Tellarini

Preparatore atletico: Roberto Nalin

Video analist: da individuare

Bortolato manager? mi sembra bella grossa...

[IlVermicida]

Vermicida, scusa ma se permetti, il caso da te citato è sui generis.

Beh, io ho solo citato la nostra realtà che parla di un ragazzo di 16 anni innamorato di questo sport che, per sua fortuna e bravura oserei dire, viene ammesso in un convitto di livello, il Cicognini (cosa che garantisce la famiglia sulla qualità dello studio fruibile), dove potrà giocare, o imparare a farlo, come mai avrebbe potuto fare rimanendo in famiglia e continuando ad allenarsi e giocare con l'Amatori Ascoli. Il tenore di vita della famiglia, fra l'altro ipotetico a meno che tu non li conosca personalmente, c'entra poco, l'avevo citato per evidenziare che non c'era nella scelta dei genitori nessun altro interesse se non il bene del ragazzo.
Però, perdonami, è evidente che chi non ha i mezzi l'accademia di Londra o Dublino la può solo sognare, ma questo è per tutto nella vita, intendevo dire che quella sorta di pessimismo che trapela dai vostri interventi, ammesso abbia ragione di essere, non la si può imputare tout court a chi comunque offre una opportunità. O sbaglio?

[Axel1965]

Beh certo che dopo aver letto questi ultimi post solo un martire continuerebbe a giocare a rugby con qualche velleità di riuscire a conquistare qualche traguardo. Io la penso differentemente, credo che i traguardi da perseguire a quell'età siano solo sportivi e di soddisfazione personale e comunque la crescita di un ragazzo che si prefigge un punto di arrivo, quindi indugia poco sulle stronzate varie di tanti coetanei, sia un valore significativo. Noi quest'anno abbiamo un ragazzo ammesso a Prato, ultimo di quattro figli e genitori entrambe professionisti (ingegnere e medico), insomma una famiglia che si può definire attenta alle scelte per i figli. Bene dopo una iniziale fase scettica, motivata anche dal fatto che gli altri 3 figli vivono o studiano in altre città, si è arrivati al convincimento che l'esperienza dell'Accademia sarà sicuramente proficua per il ragazzo qualsiasi sia poi il percorso che lo stesso deciderà. Vale a 16 anni e varrà anche dopo, sempre che lo vorrà lui.
In tutta onestà se qualcuno in Italia pensa di vivere di sport deve fare attenzione a dove guardare, per il rugby c'è poco quando giochi, con qualche eccezione per fortuna, e quasi nulla quando poi smetti, ma questo lo abbiamo sempre saputo e ciò nonostante ....

Mi piace il tuo intervento: scegliere il bene per il proprio figlio. Da quel che ho visto, lo sforzo della FIR è grande, grandissimo. E altrettanto grande deve essere la condivisione di chi affianca la Federazione fornendo il necessario supporto scolastico. Io non sono per niente pessimista e non condivido la gran parte delle osservazioni che sembrano delegare alla FIR responsabilità che competono la famiglia. Sarò sempre io a dare il benestare, sarò io ad assumermene la responsabilità. Nel frattempo plaudo al tipo di struttura e aspetto di sapere di più...

[Tallonatore80]

nessuno l'ha mai imputata a chi offre l'opportunità.
Semplicemente, con l'aria che tira, non tutti possono permettersi di "tentare" un finto professionismo in italia senza curarsi del futuro.

Tutto qui. Io ho sempre ringraziato chi mi ha dato l'opportunità di studiare all'estero e di fare accademie anche di livello. Ma nel rugby, specie in italia, se ti rompi un ginocchio perdi il giro. E non è che metti via dei soldi per il futuro con quello che ti danno.


Amara considerazione? si. Ma è comprensibile se qualche famiglia/ragazzo decide di fondare il proprio futuro su qualcosa di più solido delle zebre