Meglio una franchigia federale in modo palese e manifesto (anche se credo che non sia possibile) piuttosto che una "falsa privatizzazione"Hap ha scritto:E' esattamente questo che fa paura anche a me. Perché non riesco a capire dove voglia andare a parare la FIR e, anche ammettendo che concettualmente la privatizzazione possa essere corretta, temo che il giochino che stava ingranando si sfracelli in un batter d'occhio.Garryowen ha scritto:Per me la strada è ancora corretta, anche se ho qualche perplessità sull'allenatore.Hap ha scritto:Boh, non lo so, a me sembrava che le Zebre stessero proprio prendendo una strada corretta: un bravo allenatore (anche se deve dimostrare ancora parecchio a livello internazionale, ma è solo questione di tempo), parecchi giovani italiani, ottimi acquisti stranieri anche nell'ottica dell'equiparazione.
Il giochino ha retto finché non sono cominciati il 6 Nazioni e gli infortuni a raffica.
Se la campagna acquisti è opera di De Rossi, che se lo tengano stretto.
Quello che mi fa paura è la situazione societaria. Credo che in questa situazione gli sponsor invece di essere attratti vengano respinti
Da dove si riparte?
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Garryowen
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Re: Da dove si riparte?
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http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Re: Da dove si riparte?
Sono perfettamente d'accordo.Garryowen ha scritto:
Meglio una franchigia federale in modo palese e manifesto (anche se credo che non sia possibile) piuttosto che una "falsa privatizzazione"
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
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zappatalpa
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Re: Da dove si riparte?
Ma infatti! Siamo 60 milioni, con 100.000 tesserati, qua si tratta di stabilire COME mettere su un sistema che possa funzionare. Soldi ce ne sono anche troppi. 1 franchigia in un territorio grande come l'isola albionica, ma che senso ha? sarebbe come avere 10 universitá e un solo ospedale di livello dove imedici specializzandi possano operare.Aironifan ha scritto:Certo che se per farne una buona, bisogna metterne due insieme, siamo proprio messi male!... No, dico. Possibile che non abbiamo abbastanza soldi>bacino-giocatori per fare due (dico DUE) squadre competitive?... My God!
@Garry: mi pare quasi impossibile che le Zebre vadano in perdita, con 4m dalla FIR e le strutture a quanto sembra in comodato d'usi, allora veramente nessuno vuole metterci mezza moneta? Altrimenti non mi spiego come club che di sicuro non hanno un soldo bucato da spendere (alla Rugby Luigiana) entrerebbero nel direttivo?
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Garryowen
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Re: Da dove si riparte?
E' per questo che dico che si tratta di una falsa privatizzazione. Nessuno ha dato veramente quello che avrebbe dovuto dare per essere un "vero" socio.zappatalpa ha scritto:
@Garry: mi pare quasi impossibile che le Zebre vadano in perdita, con 4m dalla FIR e le strutture a quanto sembra in comodato d'usi, allora veramente nessuno vuole metterci mezza moneta? Altrimenti non mi spiego come club che di sicuro non hanno un soldo bucato da spendere (alla Rugby Luigiana) entrerebbero nel direttivo?
Sono soci cooptati.
L'ho già scritto, preferirei un presidente-sponsor, che comandi veramente pur collaborando con la fir, una figura come era Gavazzi a Calvisano, Melegari a Viadana o - credo, ma lo conosco poco - Zambelli a Rovigo
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zappatalpa
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Re: Da dove si riparte?
aggiungo: come era B. per Treviso
e come spero lo sia ancora per le giovanili, che qualcosa costano anche loro
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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VANZANDT
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Re: Da dove si riparte?
giuseppone64 ha scritto:io sò giuseppone, chiedi al bar...VANZANDT ha scritto:giuseppone64 ha scritto:parla pe te...VANZANDT ha scritto:o solo espresso il mio punto di vista in questa discussione .... non fatene una questione personale perchè tanto contiamo meno di niente
sentiamo un pò che ruolo decisionale avresti? Sarai mica Ascione
fa rima con Ascione
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Garryowen
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Re: Da dove si riparte?
Lui però non è direttamente coinvolto. Certo deve affidare la guida a un uomo di sua fiducia con i controcojonizappatalpa ha scritto:aggiungo: come era B. per Trevisoe come spero lo sia ancora per le giovanili, che qualcosa costano anche loro
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zappatalpa
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Re: Da dove si riparte?
Non capisco, non é coinvolto perché non si interessa del lato tecnico? Con i controcojoni intendi Zatta?Garryowen ha scritto:Lui però non è direttamente coinvolto. Certo deve affidare la guida a un uomo di sua fiducia con i controcojonizappatalpa ha scritto:aggiungo: come era B. per Trevisoe come spero lo sia ancora per le giovanili, che qualcosa costano anche loro
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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stilicone
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Re: Da dove si riparte?
Sottoscrivo parola per parola quello che ha detto Jaco sull'unica franchigia, comprese le ragioni che ha portato a sostegno.
Poi, incoraggiato dal suo esempio, vi dico anche io alcune idee in libertà che mi sono venute, su ciò che farei se fossi il Presidente FIR.
Perdonate la lunghezza, e se mi trovate delirante compatitemi
Come detto, una franchigia sola. Se arriva tra le prime 7 fa la Champions, altrimenti si fa la sua Challenge in serenità e senza mandare fuorigiri il suo motore.
Eccellenza a 12 squadre. Niente coppe. Soste solo a novembre per i test, e durante il 6N.
Ciò dovrebbe garantire un calendario continuo e sensato, da settembre a maggio. Che significa visibilità migliore, e fidelizzazione per i distratti.
Due retrocessioni, le prime quattro si giocano lo scudetto come adesso.
Giovanili, mantenere U14-U16-U18 come adesso. I Centri di formazione? Mah, lascerei perdere.
Però le 12 squadre di Eccellenza sono obbligate a schierare una U19. Le 12 U19 si giocano un loro scudettino, con partite lo stesso giorno delle rispettive squadre senior (in orari e campi diversi, ma può essere il modo di aggiungere un po' di pubblico e di spirito di appartenenza all'Eccellenza).
Transizione tra junior e senior. Una Commissione tecnica imparziale (ahi ahi...) seleziona ogni anno i migliori 30 che escono dalla U19. A questi 30 la FIR fa un contratto tipo apprendistato, o professionista in formazione, o altra formula giuridica, per 1000-1200 mensili netti (pari a 30.000 lordi annui, se non sbaglio troppo).
A regime dal secondo anno del sistema, con 60 giovani contrattualizzati, la spesa è 1.800.000. Se abolisci la Francescato e dai 6 milioni alla franchigia unica, voilà i soldi...
Questi 60 giocano in Eccellenza, più o meno 5 per squadra. Così hanno due anni per lavorare, crescere e diventare se possono dei buoni giocatori.
Come si distribuiranno tra le squadre? Con le SCELTE tipo NBA.
Scelgono prima le neopromosse, poi le peggio classificate e così via.
Ciò dorebbe consentire alla singola società di programmarsi la squadra con una certa libertà. Inoltre i club di Eccellenza così avranno 5 giocatori "buoni" a gratis, perchè pagati dalla FIR.
Con i loro due soldi di budget, potranno prendersi quindi qualche altro giocatore decente (sugli stranieri metterei comunque dei limiti numerici severi).
Al termine dei 2 anni di contratto, il giovane si arrangia. Se è buono va all'estero o nella franchigia di Celtic. Se è così così rimane in Eccellenza, o al limite scende nelle minors, o magari smette per darsi al burraco. Amen.
Poi, incoraggiato dal suo esempio, vi dico anche io alcune idee in libertà che mi sono venute, su ciò che farei se fossi il Presidente FIR.
Perdonate la lunghezza, e se mi trovate delirante compatitemi
Come detto, una franchigia sola. Se arriva tra le prime 7 fa la Champions, altrimenti si fa la sua Challenge in serenità e senza mandare fuorigiri il suo motore.
Eccellenza a 12 squadre. Niente coppe. Soste solo a novembre per i test, e durante il 6N.
Ciò dovrebbe garantire un calendario continuo e sensato, da settembre a maggio. Che significa visibilità migliore, e fidelizzazione per i distratti.
Due retrocessioni, le prime quattro si giocano lo scudetto come adesso.
Giovanili, mantenere U14-U16-U18 come adesso. I Centri di formazione? Mah, lascerei perdere.
Però le 12 squadre di Eccellenza sono obbligate a schierare una U19. Le 12 U19 si giocano un loro scudettino, con partite lo stesso giorno delle rispettive squadre senior (in orari e campi diversi, ma può essere il modo di aggiungere un po' di pubblico e di spirito di appartenenza all'Eccellenza).
Transizione tra junior e senior. Una Commissione tecnica imparziale (ahi ahi...) seleziona ogni anno i migliori 30 che escono dalla U19. A questi 30 la FIR fa un contratto tipo apprendistato, o professionista in formazione, o altra formula giuridica, per 1000-1200 mensili netti (pari a 30.000 lordi annui, se non sbaglio troppo).
A regime dal secondo anno del sistema, con 60 giovani contrattualizzati, la spesa è 1.800.000. Se abolisci la Francescato e dai 6 milioni alla franchigia unica, voilà i soldi...
Questi 60 giocano in Eccellenza, più o meno 5 per squadra. Così hanno due anni per lavorare, crescere e diventare se possono dei buoni giocatori.
Come si distribuiranno tra le squadre? Con le SCELTE tipo NBA.
Scelgono prima le neopromosse, poi le peggio classificate e così via.
Ciò dorebbe consentire alla singola società di programmarsi la squadra con una certa libertà. Inoltre i club di Eccellenza così avranno 5 giocatori "buoni" a gratis, perchè pagati dalla FIR.
Con i loro due soldi di budget, potranno prendersi quindi qualche altro giocatore decente (sugli stranieri metterei comunque dei limiti numerici severi).
Al termine dei 2 anni di contratto, il giovane si arrangia. Se è buono va all'estero o nella franchigia di Celtic. Se è così così rimane in Eccellenza, o al limite scende nelle minors, o magari smette per darsi al burraco. Amen.
MEMENTO MAROCCO.
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Garryowen
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Re: Da dove si riparte?
Non si interessa di nulla, a quanto ne so va solo a vedere le partite, e nemmeno tutte.zappatalpa ha scritto:
Non capisco, non é coinvolto perché non si interessa del lato tecnico?
Non credevo che quel periodo potesse creare questo malinteso.zappatalpa ha scritto:
Con i controcojoni intendi Zatta?
Se la mia intenzione fosse stata di riferirmi a Zatta, avrei scritto "Certo ha affidato la guida a un uomo di sua fiducia con i controcojoni".
Invece "deve affidare" si riferiva all'ipotetico presidente delle Zebre.
Benetton non l'avevo citato di proposito
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zappatalpa
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Re: Da dove si riparte?
wow, interessante, rivoluzionante!stilicone ha scritto:
Come detto, una franchigia sola.
ma non capisco perchè questo non dovrebbe funzionare con le due franchigie? per i soldi? signori, ci sarà in giro qualche soldo privato anche per le franchigie accidenti, in fondo.stiamo parlando di piccole somme rispetto all'esposizione mediatica potenziale. mi pare, eh?
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Re: Da dove si riparte?
Se il problema e' il bacino di giocatori ad alto livello, questa non mi sembra una soluzione.stilicone ha scritto:Sottoscrivo parola per parola quello che ha detto Jaco sull'unica franchigia, comprese le ragioni che ha portato a sostegno.
...
Come detto, una franchigia sola. Se arriva tra le prime 7 fa la Champions, altrimenti si fa la sua Challenge in serenità e senza mandare fuorigiri il suo motore.
Eccellenza a 12 squadre. Niente coppe. Soste solo a novembre per i test, e durante il 6N.
Gia con 2 franchigie i giocatori di livello internazionale arrivano con il contagocce e spesso hanno avuto comunque un passaggio estero. Figuriamoci con una.
Se poi l'eccellenza deve diventare la palestra delle nuove leve, una eccellenza "ombelicale" (che si guarda l'ombelico) come quella proposta non serve.
Non consente il confronto con l'estero che e' il metro di paragone a cui ci dobbiamo riferire per migliorare.
A me, che non sono tifoso di nessun club storico ma tifo per le italiane (nazionali + franchige) l'eccellenza non interessa perche' e' noiosa rispetto agli altri campionati nazionali; avere 12 squadre che si affrontano solo tra di loro non mi sembra che possa fare nulla per migliorare l'interesse e lo spettacolo. Certo ci sono i derby veneti e le componenti campanilistiche. Capisco che abbiano una tradizione ed un interesse locale ma interessano solo ai locali, appunto. Finche le capitali del Rugby sono Viadana, Mogliano o Calvisano non credo che si possa andare da nessuna parte. Vero poi che il calendario e' fuori di testa ma e' cosi' in tutta Europa.
Sarebbe piuttosto utile che si esplorassero alcune delle ipotesi ventilate di collaborazione con gli Scozzesi per un campionato misto, in cui partecipi qualche italiana. I 4 o 5 club piu' forti economicamente, che possono sostenere i costi, giocano in campionati esteri, con pochissimi stranieri ma staff tecnico professionale estero sovvenzionato dalla federazione. Ogni 3/5 anni si rivedono i risultati e la sostenibilita' economica ed eventualmente si cambia club. Il top nazionale e' la serie A e il titolo di Campione di Italia si assegna con una competizione di 5/6 settimane stile mondiale con franchigie/eccellenti in trasferta e migliori di A.
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zappatalpa
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Re: Da dove si riparte?
mi spiace, ma continuo a vederla così: se voglio un sistema sanitario di livello europeo e sono il luxenburg mi puó bastare un ospedale di punta e come università mi appoggio a parigi, quando sono grande come l'italia devo avere almeno tre o quattro di strutture di rilievo assoluto e diverse strutture di avviamento e specializzazjione autarche. quanti genitori auspicheranno una carriera da rugbista pro se ci sono 40 posti disponibili, cioè un mercato praticamente chiuso. lo sbocco dev'esserci
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Luqa-bis
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Re: Da dove si riparte?
L'ipotesi di Stilicone ha il suo fascino, ma anche le sue criticità:
1. l'Eccellenza italiana NON gioca partite con la stessa intensità e consistenza del Pro12 e forse nemmeno all'altezza di quanto possono fare le selezioni romene, georgiane e russe.
2. Ottima la scelta del draft, ma andrebbe allora esteso a tutto il bacino "esordienti" di livello nazionale, non solo a 30 prescelti FIR, e andrebbe chiarita la questione indennizzi ai formatori.
C'è poi un altro problema... il giocatore è gratis, se non lo faccio giocare o lo uso come "carna da cannone"...
Forse è meglio una ipotesi di borsa di studio che copra il 50% dell'ingaggio e con la FIR come garante del rispetto dei contratti da parte societaria.
Torno sui centri di formazione:
forse in Veneto, Emilia e Lombardia non fanno comodo, ma altrove si.
Basta vedere dove stanno le società "pesanti", lì forse il CdF non serve, altrove si.
E anche per il campionato U19, per alcune realtà societarie lo sbocco nazionale è opportuno. Per altre meglio lasciare quello regionale chiamando i migliori in una selezione territoriale che si batte con i club più forti.
Ma che sia U18 o U19, cè un passaggio chiave_ al momento di passare da rugby giovanile a rugby pro, i giovani vanno fatti confrontare con chi gioca il rugby "europeo".
Le difficoltà che hanno i nostri U20 nel 6N di categoria sono illuminanti, tenendo pure conto che molti di loro NON sono nella squadra di Accademia che gioca in A.
Una nota sugli infortuni.
Statisticamente i giocatori che hanno avuto più infortuni sono quelli che provengono dal campionato inglese.
Zebre e Treviso hanno tassi di infortunio similari ed inferiori.
1. l'Eccellenza italiana NON gioca partite con la stessa intensità e consistenza del Pro12 e forse nemmeno all'altezza di quanto possono fare le selezioni romene, georgiane e russe.
2. Ottima la scelta del draft, ma andrebbe allora esteso a tutto il bacino "esordienti" di livello nazionale, non solo a 30 prescelti FIR, e andrebbe chiarita la questione indennizzi ai formatori.
C'è poi un altro problema... il giocatore è gratis, se non lo faccio giocare o lo uso come "carna da cannone"...
Forse è meglio una ipotesi di borsa di studio che copra il 50% dell'ingaggio e con la FIR come garante del rispetto dei contratti da parte societaria.
Torno sui centri di formazione:
forse in Veneto, Emilia e Lombardia non fanno comodo, ma altrove si.
Basta vedere dove stanno le società "pesanti", lì forse il CdF non serve, altrove si.
E anche per il campionato U19, per alcune realtà societarie lo sbocco nazionale è opportuno. Per altre meglio lasciare quello regionale chiamando i migliori in una selezione territoriale che si batte con i club più forti.
Ma che sia U18 o U19, cè un passaggio chiave_ al momento di passare da rugby giovanile a rugby pro, i giovani vanno fatti confrontare con chi gioca il rugby "europeo".
Le difficoltà che hanno i nostri U20 nel 6N di categoria sono illuminanti, tenendo pure conto che molti di loro NON sono nella squadra di Accademia che gioca in A.
Una nota sugli infortuni.
Statisticamente i giocatori che hanno avuto più infortuni sono quelli che provengono dal campionato inglese.
Zebre e Treviso hanno tassi di infortunio similari ed inferiori.
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stilicone
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Re: Da dove si riparte?
Difendo (solo un po', perchè non voglio diventare insistente) le mie idee.
Quando iniziò la Celtic, ne ero entusiasta. Adesso, dopo cinque-sei anni, credo si possa dire che non funziona.
Le due "franchigie" sono deboli, non hanno pubblico, succhiano un sacco di soldi FIR e la Nazionale continua a veleggiare dove stava prima.
Si possono tirare le somme dopo sei anni, o chi lo fa è ancora troppo frettoloso?
Io ne uscirei del tutto. Ma, per non essere troppo drastico, diciamo che una franchigia con più soldi e con i migliori giocatori disponibili, dovrebbe essere più competitiva delle due attuali. E' una ovvietà, direi...
Fare tre o quattro franchigie, quando non abbiamo i giocatori per reggerne due, mi sembra francamente velleitario e irrealistico.
Non mi convince neanche l'argomento contrario all'autarchia, perchè - si sostiene - si migliora giocando con i migliori.
Un conto è competere, un conto è fare la figura della barzelletta. Le nostre squadre quasi sempre rappresentano la seconda opzione.
Io vorrei un campionato nazionale che - piano piano - si metta sulla strada dei campionati inglese e francese, perchè la nostra nazione ha quella dimensione.
Penso a 12 squadre perchè così aumenterebbe la possibilità di avere anche qualche squadra fuori dal Lombardo-veneto: chessò, adesso in serie A ci sono la Pro Recco, Firenze, anche Milano non sarebbe male, per vari motivi.
I miei 20ennni con contratto biennale dovrebbero obbligatoriamente essere nei 15 di partenza, se non sono infortunati. In modo da giocare, ed essere importanti per la loro squadra.
Infine, per la dimensione internazionale, si può comunque far giocare il più possibile una Nazionale emergenti, anche ad esempio nelle ipotizzate pause di novembre e del 6N.
Saluti.
Quando iniziò la Celtic, ne ero entusiasta. Adesso, dopo cinque-sei anni, credo si possa dire che non funziona.
Le due "franchigie" sono deboli, non hanno pubblico, succhiano un sacco di soldi FIR e la Nazionale continua a veleggiare dove stava prima.
Si possono tirare le somme dopo sei anni, o chi lo fa è ancora troppo frettoloso?
Io ne uscirei del tutto. Ma, per non essere troppo drastico, diciamo che una franchigia con più soldi e con i migliori giocatori disponibili, dovrebbe essere più competitiva delle due attuali. E' una ovvietà, direi...
Fare tre o quattro franchigie, quando non abbiamo i giocatori per reggerne due, mi sembra francamente velleitario e irrealistico.
Non mi convince neanche l'argomento contrario all'autarchia, perchè - si sostiene - si migliora giocando con i migliori.
Un conto è competere, un conto è fare la figura della barzelletta. Le nostre squadre quasi sempre rappresentano la seconda opzione.
Io vorrei un campionato nazionale che - piano piano - si metta sulla strada dei campionati inglese e francese, perchè la nostra nazione ha quella dimensione.
Penso a 12 squadre perchè così aumenterebbe la possibilità di avere anche qualche squadra fuori dal Lombardo-veneto: chessò, adesso in serie A ci sono la Pro Recco, Firenze, anche Milano non sarebbe male, per vari motivi.
I miei 20ennni con contratto biennale dovrebbero obbligatoriamente essere nei 15 di partenza, se non sono infortunati. In modo da giocare, ed essere importanti per la loro squadra.
Infine, per la dimensione internazionale, si può comunque far giocare il più possibile una Nazionale emergenti, anche ad esempio nelle ipotizzate pause di novembre e del 6N.
Saluti.
MEMENTO MAROCCO.