I misteri più misteriosi del rugby italiano

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Sergio Martin
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da Sergio Martin »

28) Perchè facciamo un mazzo così per fare meta e poi sbagliamo sempre le trasformazioni topiche? Oggi (anzi, ieri) pomeriggio quei due punti in più ci avrebbero fatto comodo, se non altro per il morale...e lasciamo perdere quante volte abbiamo ciccato la vittoria per quei cacchio di due punti...
ForrestGump
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da ForrestGump »

jaco ha scritto:
Luqa-bis ha scritto:@ garryowen + hap

Visto che favaro pare essere la versione veneta antica di fabbro,
ci sta che il buon Simone eccella nella laminatura e battitura a mazza dell'avversario.
Confermo.
"favaro" = fabbro
"marangon" = falegname
"murer" = muratore
ecc. ecc.
tutti cognomi piuttosto frequenti qua in zona...
Posso aggiungerne qualcuno?

Cocco = Gabbiano
Zane (e Zani, Zanni, Zanini, Zanin, Zanetti, Zanon, Zanusso...) = Buffone
Munaro (Munari, Munaretto, Munaron...) = Mugnaio
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jpr williams
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da jpr williams »

29) Iannone.
Non aggiungo altro. :o
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Sergio Martin
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da Sergio Martin »

jpr williams ha scritto:29) Iannone.
Non aggiungo altro. :o
Beh, nell'ultima stagione e' andato quasi sempre a punti, ed è arrivato quinto nel mondiale...
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Andrea_Iannone
jentu
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da jentu »

30) Pannunzi, aggregato alle Zebre, ma non titolare e a volte neanche in panchina con la U20
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jpr williams
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da jpr williams »

jentu ha scritto:30) Pannunzi, aggregato alle Zebre, ma non titolare e a volte neanche in panchina con la U20
Avendolo visto giocare il vero mistero è quello evidenziato in rosso.
Ma è un mistero dalla soluzione facile facile... :cry:
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Sergio Martin
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da Sergio Martin »

31) ma com'è che Gonzalo Garcia doveva tornare in Argentina, e invece me lo trovo in Francia, in Fed2 ?? Mi sono perso qualche cosa?
Allora c'è speranza che Ludovico Nitoglia, invece dì andare in Brasile, venga alla Capitolina...
tonione
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da tonione »

a quest'ora è praticamente certo che il giuseppone non rompe i c******* con il suo aò.h,

quando alla capitolina il cucugiangi entra, allora, solo allora, v'arriva il nitro. senza il cucugiangi non siete nulla, per Nitro. facciamo che lo tentate con i sordi, vi dirà di no. sicuro.

" tira di più un pelo di cucugiangi che la mischia della Capitolina ".
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Sergio Martin
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da Sergio Martin »

tonione ha scritto:a quest'ora è praticamente certo che il giuseppone non rompe i c******* con il suo aò.h,

quando alla capitolina il cucugiangi entra, allora, solo allora, v'arriva il nitro. senza il cucugiangi non siete nulla, per Nitro. facciamo che lo tentate con i sordi, vi dirà di no. sicuro.

" tira di più un pelo di cucugiangi che la mischia della Capitolina ".
:D :rotfl:
Era una apprezzatissima ala, e si è ridotto ad essere un pescatore di ostriche...
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Sergio Martin
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da Sergio Martin »

32) (e qui mi sento un po' notaio, perché ce lo stiamo domandando tutti...) Ma perché Zebre e Treviso in casa giocano bene, o almeno fanno partite decenti, e invece fuori casa prendono solenni imbarcate?
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jpr williams
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da jpr williams »

Questo è IL mistero.
Mah, sembra quasi che giocare in casa e giocare fuori siano due sport diversi. E' persino ovvio che in casa rendi di più, ma qua ci stanno 30/40 punti di gap di differenza: in casa perdi di 5, fuori di 40 e passa. Non riesco nemmeno ad ipotizzarla una spiega. :shock:
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da JosephK. »

Il viaggio, i tempi stretti tra viaggio e partita, il fatto di giocare in un posto dove magari ai 10 mila persone che tifano contro, giocare in tempi del rugby veri, non in stadi con 5 anni di storia, una posizione mentale - magari inconscia - per cui "in casa possiamo farcela, fuori forse solo con Newport", formazione per l'estero non tipo perché il coach li risparmia per la partita dopo in casa più "abbordabile", statistica del torneo per cui chi gioca fuori comunque perde e noi che perdiamo anche in casa quando ce la giochiamo inevitabilmente perdiamo ancora di più...

Cose di questo genere, forse. Ma è difficile spiegarselo.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da Luqa-bis »

Ma sono solo i nostri a cedere fuori (difetto comune anche alle squadre di Eccellenza, io ricordo i Cavalieri che in trasferta partivano da un -40/-50 ) o anche le celtiche fanno lo stesso tra là e qua?
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jpr williams
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da jpr williams »

JosephK. ha scritto:Il viaggio, i tempi stretti tra viaggio e partita, il fatto di giocare in un posto dove magari ai 10 mila persone che tifano contro, giocare in tempi del rugby veri, non in stadi con 5 anni di storia, una posizione mentale - magari inconscia - per cui "in casa possiamo farcela, fuori forse solo con Newport", formazione per l'estero non tipo perché il coach li risparmia per la partita dopo in casa più "abbordabile", statistica del torneo per cui chi gioca fuori comunque perde e noi che perdiamo anche in casa quando ce la giochiamo inevitabilmente perdiamo ancora di più...

Cose di questo genere, forse. Ma è difficile spiegarselo.
Tutte cose vere, ma a ragionare di numeri potrebbero spiegare si e no la metà dei 40 punti di scarto in più che prendiamo abroad.
Più ci penso e meno capisco.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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jaco
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Re: I misteri più misteriosi del rugby italiano

Messaggio da jaco »

Luqa-bis ha scritto:Ma sono solo i nostri a cedere fuori (difetto comune anche alle squadre di Eccellenza, io ricordo i Cavalieri che in trasferta partivano da un -40/-50 ) o anche le celtiche fanno lo stesso tra là e qua?
Come sempre, credo, la verità sta nel mezzo... ricordo che lo scorso anno i futuri campioni del Connacht hanno perso a Treviso! Quindi sicuramente la differenza di rendimento tra casa e fuori casa è di tutti (e direi bene o male in tutti gli sport eccettuati gli All Blacks attuali). La domanda credo sia come mai nel nostro caso è così tanto evidente con imbarcate clamorose fuori e vittorie anche prestigiose (anche se rare) in casa...
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