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Nono, lasciamo perdere questi discorsi pericolosi...
Con la storia del "necessario" va a finire che si elimina tutto, lo sport, la cultura...
In fin dei conti di veramente necessario c'è solo un buon fuoco e una caverna

Il problema sono le priorita. Era una priorita' per l' Italia avere le Olimpiadi? Era una priorita' per il nostro rugby ospitare la RWC? Per me la risposta e' in doppio no.

No, se fosse per le priorità direi di sì per entrambe le cose.

Per me i motivi per il no sono altri

Invece secondo me la stanno buttando sul panem et circenses

30 min ha scritto:Invece secondo me la stanno buttando sul panem et circenses

In che senso?
Hanno già detto di no ad entrambe, i circenses sono già in archivio. Finito.

Speriamo che almeno arrivi il panem...

Intendevo "la stavano". Diciamo che ci hanno provato.

rispetto tutte le opinioni, io però un po di tristezza la avverto...

se ci pensate i Gran Breto(g)ni hanno organizzato olimpiadi e mondiale di rugby. sono serviti per compattare il senso nazionale ed esaltare la loro storia di dominatori del mondo. una spintina all'uscita dall'Europa, o meglio, un lubrificante per fare quello che hanno sempre voluto, è stato dato anche da quelle due grosse manifestazioni.

cosa volete, noi, siamo destinati ad una messicanizzazione della società. almeno così ha detto un grosso espertone in un'intervista televisiva. e da buoni futuri messicani ci prepariamo al futuro tentando di contenere le occasioni in cui i banditi possono assaltare la diligenza.

tonione ha scritto:se ci pensate i Gran Breto(g)ni hanno organizzato olimpiadi e mondiale di rugby. sono serviti per compattare il senso nazionale ed esaltare la loro storia di dominatori del mondo. una spintina all'uscita dall'Europa, o meglio, un lubrificante per fare quello che hanno sempre voluto, è stato dato anche da quelle due grosse manifestazioni.

cosa volete, noi, siamo destinati ad una messicanizzazione della società. almeno così ha detto un grosso espertone in un'intervista televisiva. e da buoni futuri messicani ci prepariamo al futuro tentando di contenere le occasioni in cui i banditi possono assaltare la diligenza.

Lascia stare gli espertoni a gettone della TV, rischiano di fare il doppio con la fauna umana del Mauriziocostanzoshow.
I Bretoni hanno una/le nazione/i spaccata/e, l'Irlanda è il paradiso fiscale delle multinazionali statunitensi, noi abbiamo una nazione spaccata e ripiegata sul proprio ventre molle (a volte putrescente), la Germania ha le banche con titoli farlocchi, la Francia ha la grandeur solo a parole: ovunque il ceto medio si impoverisce e con esso anche la democrazia per come l'abbiamo conosciuta.
Pensiamo che è vero che non si vive di solo pane, ma che averlo aiuta a pensare ad altro ed a praticare gli sport.

non lascio stare nessuno. tanto meno gli espertoni. credo che fungano da segnale. ascoltarli non vuol dire seguirli o essere d'accordo. vuol dire capire, non comprendere.

non è vero, in Messico, ci sono ragazzini che pensano di guadagnarsi il pane con il calcio. o con la lucha libre. in Italia lo stesso, e al posto della lucha un giorno sogneranno di essere regbisti. forse, lo sport, non può essere l'unico modo di riscatto sociale, l'unico sogno. ma se non si prevede mentalmente e per antonomasia l'esistenza di contesti in cui dimostrare di essere più bravi ci resta solo la guerra vera. il mercato finanziario e le banche. il debito. tutte quelle strunzate con le quali ci fanno piegare il capo.

Garryowen ha scritto:Nono, lasciamo perdere questi discorsi pericolosi...
Con la storia del "necessario" va a finire che si elimina tutto, lo sport, la cultura...
In fin dei conti di veramente necessario c'è solo un buon fuoco e una caverna

Purtroppo non è un discorso astratto. O filosofico. E' un discorso economico. E quindi, purtroppo, molto pratico. Semplicemente, non ci sono i soldi. E l'Italia è un paese sull'orlo del fallimento (letteralmente!!!). A questo, aggiungiamoci tutti gli altri problemi che abbiamo e dove sarebbe DOVEROSO spendere soldi (territorio che frana o s'allaga ogni volta che piove, ospedali vetusti con gente ricoverata nei corridoi, scuole fatiscenti, e altre miserie varie). Ecco, se proprio dobbiamo fare un altro debito (tra i tanti che già abbiamo), è davvero uno smacco a tutti quelli che patiscono queste situazioni, organizzare una bella olimpiade. Alla faccia loro!... Nono, non scherziamo via. Hanno fatto proprio bene a dire di no. E vediamo di fare un bel bagno di realtà e comportiamoci da Paese serio, una volta tanto. Invece di fare la solita repubblica delle banane sudamericana.

siamo famosi per il governo che cambia e per il debito pubblico. nonostante questo per un quinquennio potevamo essere anche famosi per le olimpiadi e il mondiale. il popolo sempre povero rimane, con o senza eventi sportivi. però il popolo, con olimpiadi e mondiale, aveva modo di essere italiano, di ricondursi ad una unità e di risolversi in un espressione direttamente politica.

basta gioco d'azzardo. evviva lo sport. na roba così.

Aironifan ha scritto:

Garryowen ha scritto:Nono, lasciamo perdere questi discorsi pericolosi...
Con la storia del "necessario" va a finire che si elimina tutto, lo sport, la cultura...
In fin dei conti di veramente necessario c'è solo un buon fuoco e una caverna

Purtroppo non è un discorso astratto. O filosofico. E' un discorso economico. E quindi, purtroppo, molto pratico. Semplicemente, non ci sono i soldi. E l'Italia è un paese sull'orlo del fallimento (letteralmente!!!). A questo, aggiungiamoci tutti gli altri problemi che abbiamo e dove sarebbe DOVEROSO spendere soldi (territorio che frana o s'allaga ogni volta che piove, ospedali vetusti con gente ricoverata nei corridoi, scuole fatiscenti, e altre miserie varie). Ecco, se proprio dobbiamo fare un altro debito (tra i tanti che già abbiamo), è davvero uno smacco a tutti quelli che patiscono queste situazioni, organizzare una bella olimpiade. Alla faccia loro!... Nono, non scherziamo via. Hanno fatto proprio bene a dire di no. E vediamo di fare un bel bagno di realtà e comportiamoci da Paese serio, una volta tanto. Invece di fare la solita repubblica delle banane sudamericana.

Stai facendo un altro discorso.
Ho risposto alla questione "necessario/non necessario" e credevo di non dover richiamare anche la famosa affermazione di Tremonti che "con la cultura non si mangia", per essere più chiaro.

Sono stato da sempre per il "No" alle Olimpiadi, da tempi in cui Roma era felice e senza grillini per la testa. Però per altri motivi.
Non è vero che non ci sono i soldi e che siamo sull'orlo del fallimento, ma non vado avanti volutamente su questi discorsi perché si finirebbe a parlare di politica.
Il mio NO è solo perché in Italia le cose, chissà perché, costano di più.
Un po' la corruzione e il malaffare, un po' la "grandeur romana" (ricordo la presentazione degli Aironi nella clubhouse dell'Amatori Parma a pane e salame rispetto a quella dei Praetorians nel palazzo dei principi Vattelapesca...), da noi si sa dove si comincia e non si sa dove si finisce.
La candidatura ci è già costata 15 milioni, vorrei sapere quanto è costata agli altri concorrenti...
Però fra essere in difficoltà ed essere con le pezze al c.u.l.o passa una bella differenza

tonione ha scritto:siamo famosi per il governo che cambia e per il debito pubblico. nonostante questo per un quinquennio potevamo essere anche famosi per le olimpiadi e il mondiale. il popolo sempre povero rimane, con o senza eventi sportivi. però il popolo, con olimpiadi e mondiale, aveva modo di essere italiano, di ricondursi ad una unità e di risolversi in un espressione direttamente politica.

basta gioco d'azzardo. evviva lo sport. na roba così.

Panem et circenses

Che al popolo è spesso bastato.

Ma se citate la nota frase panem et circenses, dovreste ricordare a cosa era contrapposta e verificare se davvero è quanto accade.


Anche perchè definire circenses olimpiadi e rugby, non è fargli un grosso complimento.