forum.rugby.it

sandrobandito ha scritto:

Garryowen ha scritto:Questo è uno dei motivi per cui a costo di sembrare pedante e fastidioso come una terza linea, continuo a ripetere le stesse cose.
E' perché la gente si dimentica.

No no, non è perché la gente dimentica, è perché sei pedante e fastidioso.
Sempre col massimo rispetto parlando, s'intende.

Sapessi che sforzo faccio, per amore di verità.
Però, ti assicuro, sempre con il poco rispetto dovuto all'ignoranza

Garryowen ha scritto:Non era un lapsus. Giovanelli dalle passate elezioni era stato escluso. Il problema era che il discorso sui poveri ragazzini "rapiti" dalle famiglie, però, lo aveva fatto proprio Innocenti. Anche lui si era pronunciato contro le accademie, aggiungendo anche qualche tono melodrammatico

Io sono senz'altro uno che dimentica molto... direi tutto... sono il classico che "perfortunachelatestaèattaccataalcolloaltrimentiperdereianchequella"... se l'ha detto (ma appunto non ricordo, magari qualche link mi aiuterebbe...) potrei anche non essere d'accordo... potrei perchè bisogna capire quale è l'età presa in considerazione...
Tuttavia credo di ricordare qualcosa del programma di Innocenti (in ogni caso sarà facile andare a verificare nel sito del suo movimento, ma ora non ne ho nè volgia nè tempo) che diceva più o meno:
1 - per ora le franchigie rimangono due, una federale, l'altra privata
2 - riduciamo (non eliminiamo) i CF
3 - riassetto delle accademie (non eliminazione) su base territoriale

Mi pare che l'attuale presidente abbia fatto sue diverse cose proposte dall'opposizione (su input di quelli Bravi venuti a salvare il nostro derelitto movimento) anche se in realtà la sua idea iniziale era di aumentare tutto... questo lo ritengo comunque un merito, sia chiaro...

Nessun problema. Non posso scrivere "fidati", perché in rete è la cosa più stupida che si possa scrivere.
Però purtroppo non tengo tutti i link alle cose che leggo. Certo questa cosa la vado scrivendo fin dai tempi della vecchia campagna elettorale, quindi credo che se fosse stata imprecisa sarei stato subito smentito.
Vedi che per un argomento un tempo scottante (i budget del Pro14) sono stato costretto a mettere un link nella mia "firma". Perché periodicamente saltava fuori qualcuno a dire che i 4 milioni della FIR erano sufficienti da soli per un campionato. Oppure, recentemente, che gli Scarlets avevano un budget di soli 5 milioni. Sapevo che non era così, ma senza il link era una battaglia persa.

Comunque, vedremo il programma della prossima campagna elettorale, perché temo che il nostro movimento asfittico non riuscirà a produrre altri candidati, e quindi saranno sempre gli stessi.

Per onor di cronaca, dal programma di pronti al Cambiamento:
Accademie:
- Accademie mantenute solo su necessità territoriale, non saranno residenziali e verranno gestite alla federazione solo a livello tecnico-organizzativo.
- Vincolo di entrata in Wider-Group (Accademia): solo se con la maggiore età.

Centri Formazione (U16 (all'epoca erano di base in una singola società):
I CdF verranno sostituiti con l’attività degli staff tecnici itineranti, promuovendo l’attività nei vari club dove aggregare i giocatori selezionati di volta in volta. La federazione fornirà lo staff e forfettariamente il finanziamento dell’uso delle strutture.

di Rugby Futuro, Gavazzi:

Sviluppo del percorso formativo del giocatore 2016-2020
• Aumento dei Centri di Formazione U16 da 36 a 50
• Maggiore coinvolgimento e collegamento della base con i Centri di Formazione U16, rendendoli itineranti presso i Club afferenti
• Aumento dei Centri di Formazione Permanente U18 da 9 a 10

Per odor di cronaca, dal programma di pronti all'immobilismo, ehm... volevo dire, al Cambiamento:

1 – RIPORTARE I CLUB AL CENTRO DELL’ATTIVITA’ FEDERALE
– Rendere i comitati regionali motore di sviluppo e di supporto dei club.
– Potenziare la struttura tecnica dei comitati per supportare la crescita dei club.
– Diversificare e mirare gli interventi in relazione alle esigenze territoriali e tecniche.
– Aumentare i contributi ai Club, con revisione dei criteri di assegnazione valutando le varie esigenze territoriali e tecniche per ottenere una crescita globale del movimento in tutta Italia ed a tutti i livelli.
.....
4 – ACCADEMIE E CENTRI DI FORMAZIONE
– Radicale revisione del sistema delle accademie e CDF, supportando, con apposita struttura federale, la creazione di accademie dei club singoli o associati.
– Facciamo muovere i tecnici non i ragazzi
– Presidi federali previsti nelle regioni e nelle zone rugbisticamente svantaggiate.
– Attività di selezione demandata ai Comitati Regionali.

fonte:
https://www.onrugby.it/2016/03/21/pront ... -progetto/

E' chiaro che l'intervento materno pro-bamboccioni non lo trovi nel programma. Dovrei cercare l'intervista o il post sulla pagina Fb in cui Innocenti l'ha fatto, ma non so se ne valga la pena. Mi sembra già chiaro quello che si legge nel programma

Qualcosa al volo ho trovato. Già qui era abbastanza lacrimevole, ma in altre occasioni ha fatto pure di peggio:

"Noi siamo contro i centri di formazione e le accademie, se non nelle regioni disagiate. I club si vedono drenare i talenti dai centri di formazione, ragazzi che lasciano casa a 14-15 anni e magari tornano al club a 18, totalmente disillusi”.

Fonte: http://www.gazzetta.it/Rugby/22-07-2016 ... 1161.shtml

Garryowen ha scritto:Qualcosa al volo ho trovato. Già qui era abbastanza lacrimevole, ma in altre occasioni ha fatto pure di peggio:

"Noi siamo contro i centri di formazione e le accademie, se non nelle regioni disagiate. I club si vedono drenare i talenti dai centri di formazione, ragazzi che lasciano casa a 14-15 anni e magari tornano al club a 18, totalmente disillusi”.

Fonte: http://www.gazzetta.it/Rugby/22-07-2016 ... 1161.shtml

Però, scusa, qui non tira fuori il discorso "poveri ragazzi", ma lo vede come un depauperamento dei club che formano il ragazzo, se lo vedono portar via e se dovesse ritornare tornerebbe disilluso dal punto di vista professionale... si può legittimamente non esser d'accordo, ma è tutt'altra cosa di un lacrimevole "lasciamo i bambini nelle famiglie! (atteso che a 14 anni, comunque, è molto diverso che a 16/17 e si dovrebbe comunque valutare da caso a caso perchè quella è un'età delicata dove si possono davvero fare danni e non tutti i ragazzi sono uguali e maturano allo stesso modo...)

Jaco, non chiedermi di cercare quelle dichiarazioni e io non ti chiederò di credermi sulla parola. Dimmi pure che non ci credi e io lo accetto.

Ad ogni modo, club o famiglie, diversi giocatori hanno scelto di non andare. Nessuno viene portato via.
E i college in GB o negli USA o dove vuoi, sono dei ladri di bambini? Da quelle parti i ragazzi fanno i salti mortali per quello che noi in Italia chiamiamo, piangendo, "andare via".

Te lo dico per onestà intellettuale, perché posso anche ammettere che io probabilmente se ci fosse stata l'Accademia ai miei tempi, non ci sarei andato.

Son tutti finocchi col culo degli altri.
Quando però "gli altri" sono minorenni la questione è un po' più delicata perché non di tratta bamboccioni.
Probabilmente qui c'è chi rimpiange di non esser stato balilla, o più semplicemente ha avuto un'infanzia che non avrebbe voluto avere a casa sua.

Senza contare che probabilmente è solo ed esclusivamente una questione di soldi e di potere.
Se fai l'accademia nei club i ragazzi non vengono ugualmente portati via dalle famiglie?

Garryowen ha scritto: Te lo dico per onestà intellettuale, perché posso anche ammettere che io probabilmente se ci fosse stata l'Accademia ai miei tempi, non ci sarei andato.

Anche se per portarmi in accademia probabilmente sarebbe venuto di persona Roy Bish a pregarmi in ginocchio...

mi sembri sull'agitato, ho solo riportato quello che i due programmi dicono. Su Innocenti e la candidatura complessiva il mio giudizio lo diedi tempo fa quindi mica ho voglia di ritornarci....

il discorso strappati dalle famiglie ovviamente non sta in piedi, e pure prima delle accademie i ragazzi partivano sui 16-17 anni per spostarsi in club con la grana...
Però dai non sono confrontabili i discorsi con i college americani o inglesi che siano, li ti vendono un prodotto intero, formazione+sport, a volte con borse di studio.
Qui stavamo parlando all'epoca di un bel numero di ragazzi che impegnava se stessi in una prospettiva un pochino distorta, la maggiorparte di quei ragazzi in altri contesti non si sarebbe mossa solo per il rugby.
Prendiamo il calcio, se vinci la lotteria hai davvero possibilità illimitate, ma col rugby itlaiano??

Ora com'è strutturata, meno ragazzi e probabilemente più forti, e più considerazione sul percorso scolastico (spero e mi sembra di capire, probaiblemente l'esperienza ha insegnato qualcosa) sembra un percorso più sensato e che vale la pena di intraprendere.

sandrobandito ha scritto:Son tutti finocchi col c*** degli altri.
Quando però "gli altri" sono minorenni la questione è un po' più delicata perché non di tratta bamboccioni.
Probabilmente qui c'è chi rimpiange di non esser stato balilla, o più semplicemente ha avuto un'infanzia che non avrebbe voluto avere a casa sua.

Condivido, mia mamma da ragazza viveva in collegio, dalla prima media alla quinta liceo, per quanto ne so ha qualche bel ricordo ma se avesse potuto scegliere se ne sarebbe stata volentieri a casa. E io ringrazio il cielo di essermene potuto stare a casa mia fino a 18 anni. Ritengo questa cosa di eradicare le persone (in particolar modo i ragazzi) dal loro ambiente, sia pura follia. O che almeno la prospettiva sia allettante: vado in una scuola privata che forma la classe dirigente e poi mi lancio in politica? vado in una scuola calcio dove posso bramare di diventare milionario? Ma se la prospettiva allettante è finire, sempre che le cose vadano nel migliore dei modi, a guadagnare 2.500€ per giocare a rugby in Pro14, a sto punto me ne resto a casa e poi vado a lavorare o programmo un percorso universitario.

speartakle ha scritto:il discorso strappati dalle famiglie ovviamente non sta in piedi, e pure prima delle accademie i ragazzi partivano sui 16-17 anni per spostarsi in club con la grana...
.....
Ora com'è strutturata, meno ragazzi e probabilemente più forti, e più considerazione sul percorso scolastico (spero e mi sembra di capire, probaiblemente l'esperienza ha insegnato qualcosa) sembra un percorso più sensato e che vale la pena di intraprendere.

Corretto, sono d'accordo.
Il cambio di strada è avvenuto perché non tutto ha funzionato a dovere, con le accademie dei club. Ma qui molti non ricordano quel periodo, oppure in quel periodo ancora non si interessavano di rugby. Se qualcuno volesse ulteriori dettagli, posso fornirli volentieri.

In alcuni casi quelli sono stati veramente soldi buttati.