Franchigie, bilanci e prospettive

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jpr williams
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da jpr williams »

Ma poi, ma sto Dalai.
Un giorno mi sono svegliato e dal nulla era comparso sto Dalai.
Non so se sia lo stesso che è editore di Baldini&Castoldi (tanto di cappello), ma nel rugby cosa ha mai fatto? Cosa rappresenta? Come ci è arrivato? Boh
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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MadRef
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da MadRef »

jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 14:38
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 12:16Cosa che spesse volte funziona per uscire dalla dipendenza e ritornare ad essere degli esseri umani funzionanti.
Nella maggior parte dei casi finisce per cronicizzare la situazione limitandosi ad aggiungere una dipendenza in più senza togliere le altre.
Ciononostante è una procedura medica che viene impiegata: la sua efficacia dipende dal quadro clinico ed escluderla a priori non ha senso, eccezion fatta per motivi morali quali una contrareità di principio all'uso di prodotti non locali.
jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 14:38
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 12:16non vedo un motivo sistemico per cui ci dovrebbe essere un limite invalicabile oltre il quale il rugby italiano non possa crescere.
Il problema è la nostra crescita in relazione a quella altrui. Il che fa si che il gap tenda ad aumentare a velocità crescente. Direi che quello è un fattore strutturale che è evidentissimo negli ultimi anni in cui le distanze aumentano mentre, a detta di molti, il nostro settore giovanile sta producendo più che in passato.
Ma quelli davanti possono crescere in eterno? Soprattutto possono crescere ad oltranza a ritmi più alti di noi? Non penso prorio. Prima o poi dovranno fare i conti con la legge dei rendimenti decrescenti.
jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 14:38
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 12:16Francamente trovo sterile discutere adesso se la Celtic sia stata una buona idea o no perché poco o nulla influisce sulla questione attuale e cioè se ha senso restarci ed in che modalità. Io penso, differentemente da te, che al momento sia preferibile rimanerci ma che le modalità siano da riesaminare ed è quello che auspico accada.
E' sterile parlarne perchè non esiste la macchina per i viaggi nel tempo.
Adesso bisognerebbe capire cosa fare.
Iniziare questa discussione escludendo a priori una pèossibilità solo per una sorta di status quo bias mi sembra miope.
Non riesco ad immaginare quali correttivi possano cambiare la situazione attuale che è su un piano inclinato.
Comunque un pò ve la invidio questa convinzione assoluta di essere sulla strada giusta in quanto unica plausibile.
Non è altrettanto miope iniziare la discussione senza considerare la possibilità che a questo punto un azzeramento dell'esperienza Celtic potrebbe fare più male che bene? O pensare che gli scarsi risultati ottenuti abbiano come unica naturale conclusione che parteciparvi sia stato un errore e non che ad esempio l'esecuzione dell'idea fosse sbagliata più che l'idea stessa? Non penso che il progetto iniziale fosse di avere una franchigia eternamente dipendente al 100% dalla federazione e di farla fallire un paio di volte tanto per provare l'ebrezza.
jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 14:38
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 12:16Quindi la soluzione è rinunciarci subito a quei soldi? Con quale giovamento? Non è che le uniche vie siano "usciamo da Celtic e 6N" o "lasciamo tutto così com'è e che Dio ce la mandi buona". Ci sono anche approcci più moderati ed intermedi che consistono nell'andare ad individuare le cose che peggio funzionano nel sistema attuale e modificare quelle.
Sarei davvero curioso di vedere quali.
In ogni caso una cosa mi sembra chiara: questo sistema sta portando alla morte tutto il resto del nostro rugby.
Che poi è quello che "produce" i giocatori che le mitiche franchigie faranno diventare dei "campioni".
Non so, li ordineranno su Amazon in futuro...
Ne ho menzionati alcuni prima, li ripeto qui insieme ad un altro paio per comodità. C'è veramente un imprenditore che vuole investire in una franchigia? Bene si cerchi la quadra che lo tiri dentro senza far scappare Benetton, si liberino così delle risorse le si usi, insieme a quelle aggiuntive che dovrebbero arrivare tra breve per rinforzare il reparto tecnico, sia a livello pro14 che a livello top 10. Il sistema dei permit funziona benino per le franchige ma piuttosto male per i club: cerchiamo soluzioni alternative tipo seconde squadre delle franchige in top10 (ovviamente fuori classifica) oppure non giochiamo il top10 durante le finestre internazionali così i club non vengono saccheggiati di giocatori (sul calendario del pro14 non abbiamo questo potere).
Se ad un pirla come me ne possono venire in mente alcuni nei due minuti che dedico a scrivere un post qui, presumo che chi lo fa di mestiere possa fare di meglio. La certezza del successo non ce l'ha nessuno, quella del fallimento se le cose restano così è quasi assoluta invece.

Sennò tu cosa proponi? Usciamo dalla Celtic subito? Dove vanno a giocare poi i nostri attuali giocatori pro senza che perdano completamente attitudine al livello? Come miglioriamo la qualità e quantità di giocatori di alto livello in questa rifondata situazione autarchica?
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marte_
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da marte_ »

Mr Ian ha scritto: 26 apr 2021, 15:16 Dalai porta con se i soldi e le conoscenze di famiglia..
Per sapere, che soldi e conoscenze si porta dietro?
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da Mr Ian »

jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 15:17
Mr Ian ha scritto: 26 apr 2021, 14:57Checchinato in un ruolo dove non può fare molti danni
Spero converrai con me che un mondo in cui il ruolo di AD è quello in cui non si possono fare molti danni è davvero un mondo strambo.
Nel mondo "vero" l'AD è quello che comanda veramente ed il presidente è solo uno che occupa una carega e si mette in tasca i soldi :roll:
infatti le Zebre sono un organo parastatale dove a comandare negli anni è stato il presidente federale di turno che ha fatto sempre il buono ed il cattivo tempo...si spera che stavolta il CDA sia un pò più libero nelle scelte...
cmq la nomina di Tonni, che in realtà è uomo di Poggiali, dovrebbe ancorare un pò di più la Franchigia a Parma
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Messaggio da Mr Ian »

marte_ ha scritto: 26 apr 2021, 15:24
Mr Ian ha scritto: 26 apr 2021, 15:16 Dalai porta con se i soldi e le conoscenze di famiglia..
Per sapere, che soldi e conoscenze si porta dietro?
il padre è uno degli editori più importanti d Italia...
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da speartakle »

Comunque queste nomine non sono una risposta al Petrarca sul tema Celtic?
A meno che Dalai e Tonni non siano i nomi più sacrificabili di tutti e quindi promossi per essere trombati, mi sembra che nell'aria non ci sia uno spostamento delle Zebre.
O non capisco qualcosa?
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da Garry »

Scusate se ho questa fissa, ma mi interessano anche i costi, sennò non rimangono più euri per far diventare il nostro Top10 come la NBA.

Le nuove Zebre si ritroveranno a libro paga:
- Dalai
- Checchinato
- Giovanelli
- Venditti

a svolgere il lavoro che prima svolgevano:
- Dalledonne
- De Rossi

Ce n'era bisogno?

"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da Mr Ian »

Garry ha scritto: 26 apr 2021, 15:35 Scusate se ho questa fissa, ma mi interessano anche i costi, sennò non rimangono più euri per far diventare il nostro Top10 come la NBA.

Le nuove Zebre si ritroveranno a libro paga:
- Dalai
- Checchinato
- Giovanelli
- Venditti

a svolgere il lavoro che prima svolgevano:
- Dalledonne
- De Rossi

Ce n'era bisogno?
non c'è risposta perchè non sappiamo costi e ricavi delle Zebre, forse che si o forse che no...iniziamo con una bella campagna di trasparenza nei conti e poi arriviamo alle conclusioni...
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da speartakle »

Garry ha scritto: 26 apr 2021, 15:35 Scusate se ho questa fissa, ma mi interessano anche i costi, sennò non rimangono più euri per far diventare il nostro Top10 come la NBA.

Le nuove Zebre si ritroveranno a libro paga:
- Dalai
- Checchinato
- Giovanelli
- Venditti

a svolgere il lavoro che prima svolgevano:
- Dalledonne
- De Rossi

Ce n'era bisogno?
Giovannelli e Venditti sono da dare per confermati quindi?
Perchè se tutta sta gente finisce alle Zebre, o innocenti è un genio del male e sta preparando una mossa kansascity per sbarazzarsi di una parte dei suoi sostenitori magari ingombranti oppure mi smebra proprio che le Zebre non traslocheranno e non credo che verranno ridotti i soldi che percepiscono.
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jpr williams
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da jpr williams »

MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21Ma quelli davanti possono crescere in eterno? Soprattutto possono crescere ad oltranza a ritmi più alti di noi? Non penso prorio. Prima o poi dovranno fare i conti con la legge dei rendimenti decrescenti.
Il tasso di crescita di un soggetto è logica conseguenza della sua dotazione di base. Stante la dotazione delle tier 1 noi toccheremo il punto in cui i rendimenti decrescono molto prima di loro.
O forse è già successo nel 2013 di cui parlavamo.
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21Non è altrettanto miope iniziare la discussione senza considerare la possibilità che a questo punto un azzeramento dell'esperienza Celtic potrebbe fare più male che bene? O pensare che gli scarsi risultati ottenuti abbiano come unica naturale conclusione che parteciparvi sia stato un errore e non che ad esempio l'esecuzione dell'idea fosse sbagliata più che l'idea stessa? Non penso che il progetto iniziale fosse di avere una franchigia eternamente dipendente al 100% dalla federazione e di farla fallire un paio di volte tanto per provare l'ebrezza.
Ma io non escludo nulla. Sono i franchigiofili ad escludere quel che vorrei io. Ho scritto molte volte (ma come dicevamo altrove vengo spesso travisato) che bisognerebbe decidere SE sia il caso di continuare e nel caso si propendesse per il si COME farlo.
I franchigiofili non hanno dubbi sul SE e si limitano ai fumogeni sul COME.
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21Ne ho menzionati alcuni prima, li ripeto qui insieme ad un altro paio per comodità. C'è veramente un imprenditore che vuole investire in una franchigia? Bene si cerchi la quadra che lo tiri dentro senza far scappare Benetton, si liberino così delle risorse le si usi, insieme a quelle aggiuntive che dovrebbero arrivare tra breve per rinforzare il reparto tecnico, sia a livello pro14 che a livello top 10.
D'accordo. Ma poi occhio che a Parma piangono per l'orticello perduto e si lamentano che tra TV e PD ci sono pochi km.
Io dico che se c'è uno che ci mette soldi propri va fatto provare condizionando, però, la concessione dei soldi federali alla cieca obbedienza alla federazione, altrimenti faccia pure, ma senza soldi federali. Che poi è la stessa cosa che imporrei a TV: vuoi soldi pubblici? Obbedisci alla fir, altrimenti arrangiati con risorse tue.
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21 Il sistema dei permit funziona benino per le franchige ma piuttosto male per i club: cerchiamo soluzioni alternative tipo seconde squadre delle franchige in top10 (ovviamente fuori classifica) oppure non giochiamo il top10 durante le finestre internazionali così i club non vengono saccheggiati di giocatori (sul calendario del pro14 non abbiamo questo potere).
Se ad un pirla come me ne possono venire in mente alcuni nei due minuti che dedico a scrivere un post qui, presumo che chi lo fa di mestiere possa fare di meglio.
La prima te la boccio addirittura in maniera violenta :-]
La seconda l'ho proposta anch'io. A nessuno pare interessare perchè dei problemi dei club non gliene fotte una mazza a nessuno, tantomeno alla fir di Gavazzi che ha avviato il progetto di desertificazione del rugby concentrandolo in 3 sole entità
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21 La certezza del successo non ce l'ha nessuno, quella del fallimento se le cose restano così è quasi assoluta invece.
Sbagli. I franchigiofili sono assolutamente certi delle sorti magnifiche e progressive dell'attuale sistema
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21Sennò tu cosa proponi? Usciamo dalla Celtic subito? Dove vanno a giocare poi i nostri attuali giocatori pro senza che perdano completamente attitudine al livello? Come miglioriamo la qualità e quantità di giocatori di alto livello in questa rifondata situazione autarchica?
Ne ho scritto qualche migliaio di volte. Non gliela faccio a ripetermi ancora. Ho un'età.
Ti rimando qui per comodità in una delle mie risposte a rutto che mi faceva la stessa domanda

viewtopic.php?f=2&t=30667&start=75
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da Garry »

No, effettivamente il Giova e Venditti non sono ancora stati ufficializzati, credo.

Altra cosa: i consiglieri percepiscono un compenso? Perché credo che Tonni forse dovrà occuparsi anche della campagna acquisti. Se Frasco riuscirà a portare le Zebre a giocare qualche partita a Viadana, risvegliando un po' di passione dei Miclàs, avrà fatto Bingo

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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da MadRef »

jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 15:43
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21Ma quelli davanti possono crescere in eterno? Soprattutto possono crescere ad oltranza a ritmi più alti di noi? Non penso prorio. Prima o poi dovranno fare i conti con la legge dei rendimenti decrescenti.
Il tasso di crescita di un soggetto è logica conseguenza della sua dotazione di base. Stante la dotazione delle tier 1 noi toccheremo il punto in cui i rendimenti decrescono molto prima di loro.
O forse è già successo nel 2013 di cui parlavamo.
Motivo in più per fare il pieno di Italians ed equiparati :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Scusa, non ho resistito.
Scherzi a parte, da quel punto di vista potrebbe venire in nostro soccorso l'emigrazione: sotto il profilo demografico gli 'Mbanda saranno presto ben più di un'eccezione a condizione che il nostro rugby non collassi su sè stesso nel frattempo. Sennò vuol dire che "italiani no buoni per rugby" e siamo daccapo al discorso che ce ne dobbiamo fare una ragione, ma vorrei avessimo combattuto fino all'ultimo uomo prima di accettare tale conclusione.
jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 15:43
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21Non è altrettanto miope iniziare la discussione senza considerare la possibilità che a questo punto un azzeramento dell'esperienza Celtic potrebbe fare più male che bene? O pensare che gli scarsi risultati ottenuti abbiano come unica naturale conclusione che parteciparvi sia stato un errore e non che ad esempio l'esecuzione dell'idea fosse sbagliata più che l'idea stessa? Non penso che il progetto iniziale fosse di avere una franchigia eternamente dipendente al 100% dalla federazione e di farla fallire un paio di volte tanto per provare l'ebrezza.
Ma io non escludo nulla. Sono i franchigiofili ad escludere quel che vorrei io. Ho scritto molte volte (ma come dicevamo altrove vengo spesso travisato) che bisognerebbe decidere SE sia il caso di continuare e nel caso si propendesse per il si COME farlo.
I franchigiofili non hanno dubbi sul SE e si limitano ai fumogeni sul COME.
Perdonami ma la tua posizione sembrava invece dogmaticamente orientata all'uscita dalla Celtic senza se e senza ma, complice anche la tua ben nota avversità verso le franchigie (specie una) ed il Pro14. Ti suggerisco ti sottolineare di più questa tua visione più "possibilista" in futuro.
jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 15:43
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21Ne ho menzionati alcuni prima, li ripeto qui insieme ad un altro paio per comodità. C'è veramente un imprenditore che vuole investire in una franchigia? Bene si cerchi la quadra che lo tiri dentro senza far scappare Benetton, si liberino così delle risorse le si usi, insieme a quelle aggiuntive che dovrebbero arrivare tra breve per rinforzare il reparto tecnico, sia a livello pro14 che a livello top 10.
D'accordo. Ma poi occhio che a Parma piangono per l'orticello perduto e si lamentano che tra TV e PD ci sono pochi km.
Io dico che se c'è uno che ci mette soldi propri va fatto provare condizionando, però, la concessione dei soldi federali alla cieca obbedienza alla federazione, altrimenti faccia pure, ma senza soldi federali. Che poi è la stessa cosa che imporrei a TV: vuoi soldi pubblici? Obbedisci alla fir, altrimenti arrangiati con risorse tue.
Sai il c**** che me ne frega dell'orticello di Parma (scusa il francesismo) a me interessa del rugby italiano nel suo insieme culminante in ultima istanza nella nazionale. Se si trova chi ci mette i soldi per me possono fare una franchigia pure a Potenza perché finché le nostre franchigie saranno le indiscusse cenerentole economiche del Pro14 il nostro livello sarà questo e per alzarlo ci vogliono, tra le altre cose, i soldi. Tra l'altro, se si riuscisse a fare un'operazione del genere in cui la FIR finisce per contribuire poco o niente alle franchige o per avere molta voce in capitolo sulla di loro gestione tecnica e delle risorse ne potrebbe beneficiare tutto il movimento (ovviamente ammettendo che ci sia la volontà di perseguire tale obbiettivo).
jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 15:43
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21 Il sistema dei permit funziona benino per le franchige ma piuttosto male per i club: cerchiamo soluzioni alternative tipo seconde squadre delle franchige in top10 (ovviamente fuori classifica) oppure non giochiamo il top10 durante le finestre internazionali così i club non vengono saccheggiati di giocatori (sul calendario del pro14 non abbiamo questo potere).
Se ad un pirla come me ne possono venire in mente alcuni nei due minuti che dedico a scrivere un post qui, presumo che chi lo fa di mestiere possa fare di meglio.
La prima te la boccio addirittura in maniera violenta :-]
La seconda l'ho proposta anch'io. A nessuno pare interessare perchè dei problemi dei club non gliene fotte una mazza a nessuno, tantomeno alla fir di Gavazzi che ha avviato il progetto di desertificazione del rugby concentrandolo in 3 sole entità
OK, niente seconde squadre, però lo stop del top10 durante i test-match/6N sarebbe praticabile. Ci si potrebbe aggiungere una limitazione dei permit alle sole finestre internazionali e forse un qualche sistema di drafting bidirezionale per la stagione successiva (cioè giocatori che fanno il salto top10==>pro14 e quelli che "retrocedono").
jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 15:43
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21 La certezza del successo non ce l'ha nessuno, quella del fallimento se le cose restano così è quasi assoluta invece.
Sbagli. I franchigiofili sono assolutamente certi delle sorti magnifiche e progressive dell'attuale sistema
C**** loro. Pensare di avere la certezza del successo ed effettivamente avercela sono due cose ben distinte. Come ho già ribadito più volte, pur essendo un sostenitore della Celtic, invoco un cambiamento di qualche genere perché l'unica vera certezza assoluta qui è che se continuiamo così, saranno cinquantelli al 6N finché non ci buttano fuori.
jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 15:43
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 15:21Sennò tu cosa proponi? Usciamo dalla Celtic subito? Dove vanno a giocare poi i nostri attuali giocatori pro senza che perdano completamente attitudine al livello? Come miglioriamo la qualità e quantità di giocatori di alto livello in questa rifondata situazione autarchica?
Ne ho scritto qualche migliaio di volte. Non gliela faccio a ripetermi ancora. Ho un'età.
Ti rimando qui per comodità in una delle mie risposte a rutto che mi faceva la stessa domanda

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Leggerò e rispoderò lì eventualmente.
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da SilverShadow »

jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 15:20 Ma poi, ma sto Dalai.
Un giorno mi sono svegliato e dal nulla era comparso sto Dalai.
Non so se sia lo stesso che è editore di Baldini&Castoldi (tanto di cappello), ma nel rugby cosa ha mai fatto? Cosa rappresenta? Come ci è arrivato? Boh
Nel 2016 era a capo di una cordata per sostenere le Zebre di Romanini, poi scatenò una polemica su diversi giornali di cui hai traccia sia su onrugby che sul vecchio blog di Fumero.
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Re: Franchigie, bilanci e prospettive

Messaggio da jpr williams »

MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 16:15Motivo in più per fare il pieno di Italians ed equiparati :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Scusa, non ho resistito.
Si può fare benissimo. La nazionale probabilmente ne guadagnerebbe qualche giocatore e perderebbe al massimo un tifoso che diventerebbe ex. Un costo assolutamente trascurabile.
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 16:15Scherzi a parte, da quel punto di vista potrebbe venire in nostro soccorso l'emigrazione: sotto il profilo demografico gli 'Mbanda saranno presto ben più di un'eccezione a condizione che il nostro rugby non collassi su sè stesso nel frattempo. Sennò vuol dire che "italiani no buoni per rugby" e siamo daccapo al discorso che ce ne dobbiamo fare una ragione, ma vorrei avessimo combattuto fino all'ultimo uomo prima di accettare tale conclusione.
Ti confesso che nulla mi rende più felice ed oegoglioso del mio paese (rugbystico e non ) che vedere figli di immigrati che arrivano qui da bambini, si integrano, vanno a scuola nel nostro paese ed imparano ad amarlo e sentirlo loro. Se poi imparano anche a giocare a rugby, cosa che li renderà probabilmente cittadini migliori, meglio ancora. Vivo in un quartiere multietnico e vedo tanti ragazzini di diverse etnie che giocano a calcio, a basket, qualcuno anche a rugby (i ragazzini indiani trasformano ogni parcheggio in un campo di cricket): è bellissimo, mi dà una grandissima gioia.
MadRef ha scritto: 26 apr 2021, 16:15Perdonami ma la tua posizione sembrava invece dogmaticamente orientata all'uscita dalla Celtic senza se e senza ma, complice anche la tua ben nota avversità verso le franchigie (specie una) ed il Pro14. Ti suggerisco ti sottolineare di più questa tua visione più "possibilista" in futuro.
Vedi, non è che ogni volta che scrivo debbo per forza ripetere "ricordate, però, che ho detto anche che etc.etc.". E' che sono come Jessica Rabbit, non sono cattivo, mi disegnano così. Ad esempio la mia "avversione" come la chiami tu alle zebre nasce solo dal fatto che si prendono i giocatori miei durante il campionato come permit. Altrimenti mi sarebbero del tutto indifferenti. Ma poichè questa posizione non piace qualcuno si è inventato che io odio le zebre perchè una volta le allenava un amico mio ed ora non le allena più (essendosene fra l'altro andato sua sponte con proprio danno economico).
Io su questo sono pragmatico.
Abbiamo provato a fare sta cosa.
Secondo me è andata malissimo sia perchè i risultati sono osceni, sia perchè sta cosa sta distruggendo tutto il resto del movimento.
A questo punto dobbiamo decidere SE andare avanti.
Io sarei per il no, na se scegliamo di si dobbiamo decidere COME perchè come fatto finora non va.
E non solo perchè non porta risultati, ma anche perchè distrugge il resto. E a tutte e due le questioni, non solo a quella dei risultati, si deve cercare un correttivo. Altrimenti, ripeto, fra qualche anno le franchigie i giocatori dovranno ordinarli su Amazon.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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SilverShadow ha scritto: 26 apr 2021, 16:35
jpr williams ha scritto: 26 apr 2021, 15:20 Ma poi, ma sto Dalai.
Un giorno mi sono svegliato e dal nulla era comparso sto Dalai.
Non so se sia lo stesso che è editore di Baldini&Castoldi (tanto di cappello), ma nel rugby cosa ha mai fatto? Cosa rappresenta? Come ci è arrivato? Boh
Nel 2016 era a capo di una cordata per sostenere le Zebre di Romanini, poi scatenò una polemica su diversi giornali di cui hai traccia sia su onrugby che sul vecchio blog di Fumero.
Grazie.
Ah, dunque siamo di fronte ad un reduce di gloriose battaglie col petto onusto di medaglie.
Bene bene, ce n'era bisogno.

Piuttosto quel Romanini mi sembrava una persona perbene, peccato sia svanito nel nulla.
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