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Quando si leggono affermazioni sbagliate si interviene anche se l'argomento non interessa.
È quasi un dovere correggere l'amico che sbaglia.

Il numero di stranieri che abbiamo in squadra non è certo otto, tanto per dire, ma non si sa mai, qui il concetto di straniero è mobile qual piuma al vento.

A me colpisce il fatto che secondo certi ragionamenti ci sarebbero atleti che non potrebbero giocare in nessuna nazionale.
Lynagh, per esempio: no l'Italia perché padre australiano ed è cresciuto in Inghilterra. No Inghilterra perché nato in Italia e mamma italiana. No Australia perché nato in Italia da mamma italiana e formato in Inghilterra.

Garry ha scritto: 10 nov 2025, 14:36 Non riesco a trovare in nessun sito le statistiche (statistiche serie) del match.
Per me ci saranno almeno 4 o 5 azzurri in doppia cifra nei placcaggi, fra i quali un paio avranno superato i 20

Rugby pass, anche se so per certo che spesso queste statistiche si discostano da quelle interne dei videoanalyst , probabilmente a causa di parametri e metodologie differenti

https://www.rugbypass.com/live/australi ... /?g=946470

Garry ha scritto: 10 nov 2025, 17:30 Quando si leggono affermazioni sbagliate si interviene anche se l'argomento non interessa.
È quasi un dovere correggere l'amico che sbaglia.

Il numero di stranieri che abbiamo in squadra non è certo otto, tanto per dire, ma non si sa mai, qui il concetto di straniero è mobile qual piuma al vento.

A me colpisce il fatto che secondo certi ragionamenti ci sarebbero atleti che non potrebbero giocare in nessuna nazionale.
Lynagh, per esempio: no l'Italia perché padre australiano ed è cresciuto in Inghilterra. No Inghilterra perché nato in Italia e mamma italiana. No Australia perché nato in Italia da mamma italiana e formato in Inghilterra.

Pur essendo assolutamente convinto che chi veste la maglia azzurra per qualsiasi ragione lo faccia ha tutto il mio appoggio, io credo che jpr, da sempre, più che di passaporto o di nazionalità abbia sempre parlato di "formazione" italiana. Il che ha una sua logica.
Quindi, nel caso di Lynagh, la sua formazione, se non sbaglio si è sempre svolta in Inghilterra e quindi, secondo la sua logica, dovrebbe vestire la maglia bianca con la rosa.

Esatto.
Mi hai preceduto di pochi secondi.
Mi fa piacere che ogni tanto qualcuno, pur non concordando, capisca e non travisi.
Ad esempio per me il figlio di una famiglia straniera arrivato in Italia a 10 anni e a cui questo paese insensato non concede la cittadinanza, ma che cresce qui, studia qui e impara a giocare qui, ecco, lui per me è italiano quanto la pizza

Un australiano che avrebbe giocato con l'Inghilterra, quindi.
Quando qualcuno mi rispondeva così mi luccicavano gli occhi al pensiero del grande Kobe Bryant, che secondo questo ragionamento avrebbe dovuto giocare nella nazionale azzurra di basket. Magari!

Beh, "qualcuno" = jpr

Di Kobe so che era nato qui, ma non so se come cestista si sia formato qui o in usa. Nel primo caso per me avrebbe dovuto giocare per noi.

Garry ha scritto: 10 nov 2025, 18:07 Un australiano che avrebbe giocato con l'Inghilterra, quindi.

Come rugbysta è inglese, quindi...

jpr williams ha scritto: 9 nov 2025, 14:18

herrsimo ha scritto: 9 nov 2025, 12:51 In my humble opinion, per la vittoria di ieri dobbiamo anche ringraziare Franco Smith

Secondo me dovete ringraziare Innocenti da cui è partita l'idea di equiparare tutto l'equiparabile e arruolare tutto l'arruolabile in giro per il globo pur di cominciare a vincere qualche partita.

Perché prima non si faceva vero? Non è una critica ma solo una constatazione

Poi, comunque, anche sulla formazione qualche complicazione la troviamo.
Ad esempio Ross Vintcent, leggo dalla sua biografia, che nasce in sudafrica, scopre il rugby a Dubai dove lo gioca per qualche anno, poi va a studiare/giocare in Inghilterra e a 18 anni arriva in Italia.

Comunque Kobe era nato negli USA. Vive in Italia una decina di anni, dove comincia a giocare a basket. Per giocare per l'Italia avrebbe comunque dovuto prendere il passaporto italiano.

Secondo logica, sarebbe disdicevole tifare la squade nazionali di Paesi nei quali non si sia imparato ad apprezzare il giuoco del rugby.

Non ricordo numeri così elevati. Almeno non costantemente.
E poi la qualità di questi stranieri è ben diversa da quella dell'epoca di Haimona o altri di quel livello.
A me sembra evidente che questi siano assai più forti e quindi più determinanti sul livello delle prestazioni e dei risultati. Gente come Ioane, Capuozzo o Lynagh io mica me li ricordo nell'epoca di cui si parla.
Comunque sono due questioni diverse. Io sono contro l'utilizzo di giocatori di formazione straniera (ovviamente non solo per l'Italia) a prescindere dalla loro qualità.
Altra questione è quanto siano determinanti questi attuali sui risultati

Beh il concetto lo capisco (e non lo condivido), ma più che altro intervengo per sottolineare che, ad applicarlo rigorosamente, Parisse avrebbe dovuto giocare per l'Argentina.
Forse anche contro la sua volontà...

Vedo che la questione dell'affiliazione viene evitata accuratamente...

Però, tornando al semplice fatto tecnico, a me sembra che i migliori risultati medi della nazionale italiana siano molto più il risultato dell'innalzamento del valore medio degli "italiani" piuttosto che dell'innesto degli equiparati. Abbiamo una profondità di movimento mai avuta. Una volta se si facevano male Castrogiovani, Canale, Orquera (!), De Marigny, Dellapé e compagnia cantante non sapevamo chi mettere. Ci siamo scordati che per quasi venti anni non siamo riusciti ad avere un'apertura decente di formazione italiana? E le ali? E le seconde linee? Adesso la situazione è molto diversa (specie nel settore degli avanti) e francamente non penso che il miglioramento sia legato solo o in massima parte agli equiparati. Questa nazionale è molto più figlia del movimento di quanto si ritenga ed il mediano di mischia di buona fattura lo abbiamo formato (Fusco) solo che ora è infortunato. E dietro Ioane, Capuozzo e Brex ci sono i Marin, Pani, Todaro, Gesi ecc ecc.