Ilgorgo ha scritto:sì, in effetti la giustificazione data dal dirigente francese all'entrata dell'Italia non sembra di logica stringente. Dice: "il torneo si chiama Delle Sei Nazioni e perciò devono partecipare le sei nazioni firmatarie di quello maschile", ma in realtà non si vede bene perché. Non credo che le spagnole saranno troppo soddisfatte di una spiegazione così. Per il resto viene detto che il rugby femminile entra a pieno diritto nel Sei Nazioni e che quindi verrà istituita una commissione apposita presieduta da Alessio Distinto (italiano, probabilmente); e poi dice anche che i fondi saranno ripartiti solo tra i comitati femminili parti integranti delle proprie federazioni nazionali (è il caso dell'Italia, credo)
Non si vede bene....
Si vede benissimo. Il rugby femminile ha bisogno di riconoscimento a tutti i livelli. Un mondiale a 12 squadre è già stato scandaloso!
Provo ad argomentare una tesi:
1) La parità dei sessi è riconosciuta in tutti i paesi europei.
2) Pertanto le donne hanno gli stessi diritti degli uomini ma anche gli stessi doveri!
3) Se uno sponsor ha cacciato fior di soldi per mettere il suo marchio affianco al nome di un torneo prestigioso come il 6N (senior, U.21 e U.19), certo lo vuol mettere anche affianco a quello femminile.
4) Se le federazioni di dividono i soldi dello sponsor per finanziare le proprie attività, è giusto che la FIR finanzi l'attività femminile.
Se la FIR ritiene di avere un movimento femminile ed una nazionale in grado di disputare il 6N, fa bene a reclamare i suoi diritti!
Quando la Spagna avrà un movimento (giovanile+maschile+femminile) in grado di competere con le nazionei partecipanti al torneo, allora farà bene ad alzare la voce.
Ora basta con le polemiche. Bisognerà stare vicino alle nostre ragazze.