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rianimation ha scritto:per precisione di informazione:
gli accademici u 18 giocano rispettivamente con i loro club di appartenza ( la finale u 18 quest'anno contava 12 accademici u 18 nelle due squadre, tutti dell'accademia di parma) per gli u 20 da quest'anno cioè per i 93 e qualche 92 saranno in accademia a tirrenia un anno e svolgeranno il campionato di seria A regolare dove non potranno essere promossi nella categoria superiore ma potranno retrocedere. I 92 verranno utilizzati prevalentemente per la prima linea e al termine dell'anno accademico i ragazzi saranno liberi di giocare nelle squadre di appartenenza.Una precisazione, tutti coloro che utilizzano apostrofare con termini poco consoni, senza peraltro essere necessariamente informati, le varie attività federali dimostrano superficialità e pressappochismo, si possono accettare giudizi ed opinioni personali ma le critiche devono essere costruttive per tutti e sottolineo per tutti perchè questo forum viene letto da tutti e non si possono tollerare certi commenti.
questa è la mia personale opinione e sottolineo personale
buon rugby a tutti

Ringraziando per le gentili concessioni ("non si possono tollerere"," si possono accettare giudizi ed opinioni personali......"), ribadisco che come mai, questa discussione è sempre stata pacatissima e tranquilla. Altre no, alle quali molti di noi, poi si sono dissociati. Però non capisco da che pulpito ti senti di arringare. Siamo tutti adulti, compresi i 93, e a maggior ragione i 92, però nessuno si è mai permesso, come è giusto che sia, di apostrofare personalmente i giocatori. Il dissentire sulle scelte accademiche e riferire di come queste accademie siano per lo meno inefficaci e dal rendimento assolutamente inaccettabile (rapporto tra produzione e costi per la produzione), mi sembra assolutamente lecito e questo, bontà tua, ce lo devi concedere.
Per uscire dal piagnisteo: il problema sta proprio nel fatto di essere "o dentro o fuori". Io personalmente so che un mediano di mischia e almeno un paio di aperture (92 e 93) in zona nord ovest ci sono eccome e non giocano in accademia........e nessuno li vedrà mai (tant'è che avevo ipotizzato anche l'eventualità che casi di questo tipo rischiamo, come movimento nazionale, di perderli all'estero). In accademia, poi, il problema di allenamento dei mediani è verosimile e tangibile, anche se dal punto di vista teorico, la FIR ha tutti gli strumenti (teoricamente e solo teoricamente) tecnici e strategici adeguati (per me avrebbe anche un tecnico specifico che invece viene utilizzato con altro incarico)
Io comunque credo che questo thread sia finito, nel senso che il mondiale fa ormai parte della storia recentissima del rugby: auguro a tutti i ragazzi, accademici e non un'ottima estate, fatta anche di riposo, per preparare una prossima stagione sportiva ancora più fantastica. Un unico suggerimento: continuate a guardare il rugby internazionale. Buon rugby

infatti ora è il tempo di tirare le somme, ed io credo da appassionato di poterlo fare, e quindi facciamo le somme:

1) Ragazzi "accademici" che spendono la loro INTERA giornata in Allenamento e Rugby ( ho saputo un po' meno allo studio ma va beh, son ragazzi ) si sono rivelati non all'altezza dei pari età. Ne di prima ne tantomeno di seconda fascia (Argentina, tonga ecc...) pur strappando una importante salvezza.

2) Ragazzi "accademici" che per molto tempo e con spesa di grandi risorse economiche interamente dedicate alla loro preparazione atletico/Fisica dopo 30 minuti erano già coi crampi. e qui mi chiedo: Forse non erano preparati bene? io non lo so ma mi vien da pensarlo.

3) Sulla piazza ci sono nazionali (NZ, SA, ENG, FRA) costellate di giovanissimi professionisti, tendo a sottolineare professionisti perchè tanti di loro sono professionisti e giocano con regolarità in club titolati e rinomati.

4) Pur essendo create sul modello francese, le nostre accademie non hanno prodotto gli stessi effetti.

5) Alcune delle "sorprese" della nostra nazionalina arrivano da realtà non accademiche e comunque hanno avuto modo di giocare con regolarità un campionato (parlo di Palazzani ad esempio) di Serie A, tutorati da giocatori esperti (Griffen e Co.) pur non essendo la Serie A il super 15.

6) La nostra nazionale si basa su mischia e maul, ma le nostre prime linee si stancano troppo alla svelta. Abbiamo poca propensione al gioco sui 3/4, che invece quando partono hanno anche buona fantasia.

7) siamo lenti.


Queste sono le somme, il risultato è un penultimo posto ai mondiali.
I fatti parlano da soli.

occorre dire che sullo sport italiano giovanile ingnerale e, quindi, anche sul rugby, incombe il problema demografico.. l'italia rimane una delle nazioni a più bassa natalità e il decennio 1990-2000 è, in assoluto, il decennio con i più bassi livelli di nascita di tutta la storia italia.. in particolare il 1994-1995 si è raggiunto il minimo storico.. nel 1994 sono nati , in italia , circa il 30% in meno bambini rispetto ai primi anni 80.....dal 2000 ad oggi le cose sono migliorate.. ma attenzione, il recupero demografico è (quasi) tutto dovuto alle donne immigrate ... ora bisogna capire quanti di questi bambini rimarranno con la nazionalità di origine e quanti prenderanno la nazionalità italiana...però per il decennio 1990-2000 i numeri sono tremendi.. e se non ecuperiamo soggetti di altra nazionalità ( pur se nati in Italia) saranno guai.. peraltro vediamo come nazioni ben più forti di noi sono intrise di maori, Neri delle colonie...ricordo che i neri hanno una capacità di corsa e di velocità esplosiva naturale nettamente superiori ai bianchi ( vedi le gare sui 100 e 200 mt..) e così la maggior parti delle ali possenti nelle nazionali e nelle squadre estere sono colored ( maori per i neozelandesi, neri per i sudafricani, caraibici o africani per gli inglesi ed i francesi..).. a questo punto.. domanda.. quanto ragazzi "colored" ci sono in accademia...a me una nazionale multicolored piacerebbe molto..

topotto53 ha scritto:occorre dire che sullo sport italiano giovanile ingnerale e, quindi, anche sul rugby, incombe il problema demografico.. l'italia rimane una delle nazioni a più bassa natalità e il decennio 1990-2000 è, in assoluto, il decennio con i più bassi livelli di nascita di tutta la storia italia.. in particolare il 1994-1995 si è raggiunto il minimo storico.. nel 1994 sono nati , in italia , circa il 30% in meno bambini rispetto ai primi anni 80.....dal 2000 ad oggi le cose sono migliorate.. ma attenzione, il recupero demografico è (quasi) tutto dovuto alle donne immigrate ... ora bisogna capire quanti di questi bambini rimarranno con la nazionalità di origine e quanti prenderanno la nazionalità italiana...però per il decennio 1990-2000 i numeri sono tremendi.. e se non ecuperiamo soggetti di altra nazionalità ( pur se nati in Italia) saranno guai.. peraltro vediamo come nazioni ben più forti di noi sono intrise di maori, Neri delle colonie...ricordo che i neri hanno una capacità di corsa e di velocità esplosiva naturale nettamente superiori ai bianchi ( vedi le gare sui 100 e 200 mt..) e così la maggior parti delle ali possenti nelle nazionali e nelle squadre estere sono colored ( maori per i neozelandesi, neri per i sudafricani, caraibici o africani per gli inglesi ed i francesi..).. a questo punto.. domanda.. quanto ragazzi "colored" ci sono in accademia...a me una nazionale multicolored piacerebbe molto..

In Italia siamo 60 milioni, in Australia saranno 15 milioni, in Nuova Zelanda sono meno... non parliamo di Tonga, Figi... non credo sia un problema di numeri.
Sul discorso della differenza tra bianchi e neri non ci entro, non voglio scatenare discorsi inutili.

ma volete mettere un'ala padana? di pura razza po? che ce l'ha sempre duro? ma stiamo scherzando?

bep68 ha scritto:ma volete mettere un'ala padana? di pura razza po? che ce l'ha sempre duro? ma stiamo scherzando?

Scherzi? Come ti permetti? Siamo fortissimi, soprattutto quando c'è nebbia

bep68 ha scritto:ma volete mettere un'ala padana? di pura razza po? che ce l'ha sempre duro? ma stiamo scherzando?

Scusa, ma che vorresti dire?

Purtroppo certe persone hanno dei limiti mentali e non riescono ad andare oltre a certi discorsi, spero quindi che il tuo sia uno scherzo.

reggiscudo ha scritto:

bep68 ha scritto:ma volete mettere un'ala padana? di pura razza po? che ce l'ha sempre duro? ma stiamo scherzando?

Scusa, ma che vorresti dire?

Purtroppo certe persone hanno dei limiti mentali e non riescono ad andare oltre a certi discorsi, spero quindi che il tuo sia uno scherzo.

ma senti che scemenze.. è ovvio che in quelle condizioni non si potrebbe correre agilmente ma al limite (se ben posizionati) arare lungo la linea di touches

I padani non fanno i 3/4.
Siamo talmente duri che ci usano come prima linea, e come aratro

ovviamente si scherza dai

Mi dispiace ma sono in disaccordo. Abbiamo una nazionale di piloni terroni: Castrogiovanni (avi di Enna), Perugini (benevento), Lo Cicero (Catania). Giusto noi terroni del nord possiamo proporre qualche terza, Parisse in primis, e qualche 3/4 di seconda fascia, per il resto rivendico la preminenza della nostra ignorantità..... Ai popoli padani, lasciamo il resto della mischia ed i centri. Le aperture no, perché quelle sembrano emigrate tutte.......

topotto53 ha scritto:occorre dire che sullo sport italiano giovanile ingnerale e, quindi, anche sul rugby, incombe il problema demografico.. l'italia rimane una delle nazioni a più bassa natalità e il decennio 1990-2000 è, in assoluto, il decennio con i più bassi livelli di nascita di tutta la storia italia.. in particolare il 1994-1995 si è raggiunto il minimo storico.. nel 1994 sono nati , in italia , circa il 30% in meno bambini rispetto ai primi anni 80.....dal 2000 ad oggi le cose sono migliorate.. ma attenzione, il recupero demografico è (quasi) tutto dovuto alle donne immigrate ... ora bisogna capire quanti di questi bambini rimarranno con la nazionalità di origine e quanti prenderanno la nazionalità italiana...però per il decennio 1990-2000 i numeri sono tremendi.. e se non ecuperiamo soggetti di altra nazionalità ( pur se nati in Italia) saranno guai.. peraltro vediamo come nazioni ben più forti di noi sono intrise di maori, Neri delle colonie...ricordo che i neri hanno una capacità di corsa e di velocità esplosiva naturale nettamente superiori ai bianchi ( vedi le gare sui 100 e 200 mt..) e così la maggior parti delle ali possenti nelle nazionali e nelle squadre estere sono colored ( maori per i neozelandesi, neri per i sudafricani, caraibici o africani per gli inglesi ed i francesi..).. a questo punto.. domanda.. quanto ragazzi "colored" ci sono in accademia...a me una nazionale multicolored piacerebbe molto..

Beh, molto semplice la soluzione... vai in spiaggia... stai li una giornata... e pigli quel bel color rosso aragosta.... può servire?

topotto53 ha scritto:.. a questo punto.. domanda.. quanto ragazzi "colored" ci sono in accademia...a me una nazionale multicolored piacerebbe molto..

Io spero meno possibile, ma non perchè sono neri o bianchi! Meno giocatori (in generale, senza distinzione cromatica) vanno in quelle famigerate accademie e meglio è per il nostro rugby visti i risultati ottenuti!!!!!!!!!!

due giovani (18 e 19 anni) aperture nostrane finiranno : all'estero una alla corte di berbizier e l'altra nell'accademina osprys...
la notizia, recuperata malamente dalla gazza cartacea mi ha sollevato due riflessioni:
- stai a vedere che così a corto di aperture non siamo ma chi seleziona è cieco o non può/vuole vedere
- per fortuna che non sono stati selezionati per andare nelle accademie nostrane, se i risultati sono quelli visti al mondiale appena concluso probabilmente li avremo persi per strada....
chissà, magari mi sbaglio....

bosch ha scritto:due giovani (18 e 19 anni) aperture nostrane finiranno : all'estero una alla corte di berbizier e l'altra nell'accademina osprys...
la notizia, recuperata malamente dalla gazza cartacea mi ha sollevato due riflessioni:
- stai a vedere che così a corto di aperture non siamo ma chi seleziona è cieco o non può/vuole vedere
- per fortuna che non sono stati selezionati per andare nelle accademie nostrane, se i risultati sono quelli visti al mondiale appena concluso probabilmente li avremo persi per strada....
chissà, magari mi sbaglio....

hai il link all'articolo o una scansione? mi piacerebbe leggerlo

bosch ha scritto:due giovani (18 e 19 anni) aperture nostrane finiranno : all'estero una alla corte di berbizier e l'altra nell'accademina osprys...
la notizia, recuperata malamente dalla gazza cartacea mi ha sollevato due riflessioni:
- stai a vedere che così a corto di aperture non siamo ma chi seleziona è cieco o non può/vuole vedere
- per fortuna che non sono stati selezionati per andare nelle accademie nostrane, se i risultati sono quelli visti al mondiale appena concluso probabilmente li avremo persi per strada....
chissà, magari mi sbaglio....

Potete passarci i nomi?
Domanda: quello che andrà nell'accademia Ospreys non è che sia nell'orbita Rovigo, se non mi sbaglio nella passata stagione è incominciata una collaborazione tecnica tra Ospreys e Rovigo.
Speriamo almeno che la Fir non li perda di vista, sarebbe un doppio errore!!!