io ho la mia teoria personale che so già non attuabile:slackboy ha scritto: 3 mag 2021, 9:47 eh, ma butti carichi presumendo che io abbia inferito la mia opinione vedendo un tizio che una volta si faceva la birretta alle 10. cosa che non è vera, io ho visto diversi tizi che si facevan diverse birrette in diversi posti (hinterland milano) in diverse occasioni spalmate lungo almeno un paio di anni indossando magliette inequivocabili riguardo le priorità e ne ho inferito, anche sulla base di frequentazioni pur non assidue ma più che30ennali di campi di rugby, che nell'ambiente il consumo eccessivo di alcolici sia quantomeno normalizzato se non addirittura invocato come fondante della cultura.
quindi il carico lo hai buttato un po' a caso asserendo una generalizzazione che io non ho fatto.
forse potresti considerare che la senti per la prima volta proprio perchè nel ristretto ambiente rugbistico italiano la cosa è così normalizzata da non esser notata. per dire eh... tipo la proverbiale acqua del pesce.
alla fine della fiera il discorso si riassume in:
in rugby giocano in pochi
bisogna aumentare il numero di giocatori
la gente non apprezza/capisce il rugby
qui c'è la divisione fra chi pensa che:
1. sia sbagliata la gente
2. sia sbagliato il modo di proporre il rugby alla gente
io appartengo alla seconda categoria, in questa come in altre questioni presumere di esser migliori degli altri normalmente non è un buon viatico per il successo.
lasciare il rugby e soprattutto il minirugby ai bambini e ragazzi. Genitori portate i bambini, datevi dei turni per portarli e poi andate a farvi un giro. In campo e fuori bastano gli educatori e i dirigenti accompagnatori. Oggi mediamente ci sono quasi più genitori/nonni al seguito che bambini presenti.
Si eviterebbero millemila crisi, pianti, urla, discorsi e azzi vari. I ragazzi penserebbero a giocare e non a far contenti i genitori fuori, a cercare la mamma babbo nonna che lo devono proteggere dalle intemperie o dal caldo, dalla bua e da non si sa più cosa.
Forese sono troppo legato alla mia esperienza personale, da piccolo i genitori al seguito della squadra erano quelli sufficienti a portare i ragazzi al campo e un paio di dirigenti. La sentivo come una libertà.
Certo capisco che così le entrate dei club sarebbero dimezzate senza la vendita dei panini salsicce birrette...
