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Ma è PEZ vs SCANNAVACCA o piuttosto TRONCON vs GRIFFEN?

Inviato: 24 giu 2007, 17:51
da Francois.Steyn
....Ovvero, nella situazione attuale a livello mondiale del rugby, è piu importante un numero 9 o un 10? Avete mai notato che il rugby australe in questa sua fase evolutiva è sempre piu portato ad avere non un fly-half (n.10 classico alla Wilkinsonn e alla Scannavacca) ma un 1st-5-eights (alla Carter, Nacewa, Giteau e vari altri tanto per intenderci), cioè, non un giocatore sempre piu terzo centro, e sempre meno regista, ruolo quest'ultimo sempre piu nelle mani dei numeri 9? Secondo me dovrebbe far riflettere il fatto che con Griffen l'Italia andava malino, appena salito Troncon, il gioco si è illuminato sia con l'italiano Scannavacca (Scozia e Inghilterrra) sia con l'argentino Pez (Galles). Meditiamo gente, meditiamo...anzi....medita Bbbzr medita!! :wink: :wink:

Re: Ma è PEZ vs SCANNAVACCA o piuttosto TRONCON vs GRIFFEN?

Inviato: 24 giu 2007, 17:59
da Francois.Steyn
Francois.Steyn ha scritto: cioè, non un giocatore sempre piu terzo centro, e sempre meno regista, ruolo quest'ultimo sempre piu nelle mani dei numeri 9?


Scusate..volevo scrivere "un giocatore sempre piu terzo centro e sempre meno regista, ruolo quest'ultimo sempre piu nelle mani dei numeri 9?"
:wink: :wink:

Re: Ma è PEZ vs SCANNAVACCA o piuttosto TRONCON vs GRIFFEN?

Inviato: 24 giu 2007, 18:23
da L3gs
Francois.Steyn ha scritto:....Ovvero, nella situazione attuale a livello mondiale del rugby, è piu importante un numero 9 o un 10? Avete mai notato che il rugby australe in questa sua fase evolutiva è sempre piu portato ad avere non un fly-half (n.10 classico alla Wilkinsonn e alla Scannavacca) ma un 1st-5-eights (alla Carter, Nacewa, Giteau e vari altri tanto per intenderci), cioè, non un giocatore sempre piu terzo centro, e sempre meno regista, ruolo quest'ultimo sempre piu nelle mani dei numeri 9? Secondo me dovrebbe far riflettere il fatto che con Griffen l'Italia andava malino, appena salito Troncon, il gioco si è illuminato sia con l'italiano Scannavacca (Scozia e Inghilterrra) sia con l'argentino Pez (Galles). Meditiamo gente, meditiamo...anzi....medita Bbbzr medita!! :wink: :wink:
Io credo che il gioco dell'Italia sia migliorato con Tronky dentro semplicemente perchè castoro è complessivamente più forte e più esperto di Griffen nel ruolo di mediano di mischia.

Cmq si dice Scanavacca, con una sola ENNE. :wink:

Re: Ma è PEZ vs SCANNAVACCA o piuttosto TRONCON vs GRIFFEN?

Inviato: 24 giu 2007, 18:26
da Francois.Steyn
L3gs ha scritto:
Francois.Steyn ha scritto:....Ovvero, nella situazione attuale a livello mondiale del rugby, è piu importante un numero 9 o un 10? Avete mai notato che il rugby australe in questa sua fase evolutiva è sempre piu portato ad avere non un fly-half (n.10 classico alla Wilkinsonn e alla Scannavacca) ma un 1st-5-eights (alla Carter, Nacewa, Giteau e vari altri tanto per intenderci), cioè, non un giocatore sempre piu terzo centro, e sempre meno regista, ruolo quest'ultimo sempre piu nelle mani dei numeri 9? Secondo me dovrebbe far riflettere il fatto che con Griffen l'Italia andava malino, appena salito Troncon, il gioco si è illuminato sia con l'italiano Scannavacca (Scozia e Inghilterrra) sia con l'argentino Pez (Galles). Meditiamo gente, meditiamo...anzi....medita Bbbzr medita!! :wink: :wink:
Io credo che il gioco dell'Italia sia migliorato con Tronky dentro semplicemente perchè castoro è complessivamente più forte e più esperto di Griffen nel ruolo di mediano di mischia.

Cmq si dice Scanavacca, con una sola ENNE. :wink:
:wink: vero!!! Scanavacca :lol: :lol:

Re: Ma è PEZ vs SCANNAVACCA o piuttosto TRONCON vs GRIFFEN?

Inviato: 24 giu 2007, 18:40
da jo.locic
Francois.Steyn ha scritto:....Ovvero, nella situazione attuale a livello mondiale del rugby, è piu importante un numero 9 o un 10? Avete mai notato che il rugby australe in questa sua fase evolutiva è sempre piu portato ad avere non un fly-half (n.10 classico alla Wilkinsonn e alla Scannavacca) ma un 1st-5-eights (alla Carter, Nacewa, Giteau e vari altri tanto per intenderci), cioè, non un giocatore sempre piu terzo centro, e sempre meno regista, ruolo quest'ultimo sempre piu nelle mani dei numeri 9? Secondo me dovrebbe far riflettere il fatto che con Griffen l'Italia andava malino, appena salito Troncon, il gioco si è illuminato sia con l'italiano Scannavacca (Scozia e Inghilterrra) sia con l'argentino Pez (Galles). Meditiamo gente, meditiamo...anzi....medita Bbbzr medita!! :wink: :wink:
questione particolarmente interessante....però questo "terzo centro" deve comunque dare delle garanzie.....

RE: Re: Ma è PEZ vs SCANNAVACCA o piuttosto TRONCON vs GRIFF

Inviato: 24 giu 2007, 18:52
da gabric
Il numero 9 è la chiave di tutto e un tronky in forma al mondiale potrebbe da solo essere decisivo contro i "famosissimi"scozzesi...
Per quanto riguarda il 10 dipende da chi hai in squadra...se hai Spencer è difficile non dargli responsabilità in regia...ma soprattutto il 10 è il giocatore che deve avere la minore percentuale di errori:punti al piede,calci di spostamento,scelta dei tempi..etc.etc...

RE: Re: Ma è PEZ vs SCANNAVACCA o piuttosto TRONCON vs GRIFF

Inviato: 24 giu 2007, 21:42
da Gerson-Pez
E infatti la luce del pur sempre elettrico e magnifico Spencer mi pare si sia un po' offuscata :(

Numeri 9 e numeri 10

Inviato: 24 giu 2007, 22:01
da PiVi1962
L'argomento sollevato è secondo me uno dei punti nodali della possibile evoluzione del rugby nei prossmi anni.
Con l'avvento del professionismo, infatti, i giocatori sono diventati tutti più veloci e fisicamente più prestanti.
In qualche modo l'evoluzione sta premiando la fisicità rispetto alla tecnica ed alla fantasia.
Gli All Blacks ed il Galles di un paio di stagioni orsono hanno evidenziato come un gioco diverso degli avanti (riciclo veloce tra giocatori del pacchetto di mischia nei punti d'incontro) possa portare ad un maggiore riequilibrio tra attacco e difesa dopo un certo numero di fasi, e quindi il riemergere dell'importanza dei giocatori di talento tecnico, capaci di leggere meglio la situazione in campo e di attaccare i punti deboli.
Questa filosofia di gioco sembra ora meno produttiva, ed ocorrerebbero analisi molto sofisticate per poter stabilire se si tratta di un ritorno alla predominanza delle difese o del fatto che quel tipo di gioco è molto dispendioso fisicamente e mentalmente (mi viene da pensare al pressing altissmo che faceva il Milan di Sacchi).

In ogni caso, penso che la tendenza che Francois.Steyn ha segnalato vale anche un po' a rovescio. I centri devono essere sempre più capaci di effettuare anche calci di spostamento e di ragionare come veri e propri numeri 10. Anche certe ali sono sempre più spesso schierate al raddoppio con linee di corsa interne rispetto ai centri. Gli uomini del pacchetto sono schierati al largo per sfruttare mismatch di altezza o di potenza...

A mio parere, l'evoluzione del gioco andrà verso schemi sempre più sofisticati e giocatori che dovranno essere sempre più "intelligenti" in campo.

Re: Numeri 9 e numeri 10

Inviato: 24 giu 2007, 22:54
da jo.locic
PiVi1962 ha scritto:L'argomento sollevato è secondo me uno dei punti nodali della possibile evoluzione del rugby nei prossmi anni.
Con l'avvento del professionismo, infatti, i giocatori sono diventati tutti più veloci e fisicamente più prestanti.
In qualche modo l'evoluzione sta premiando la fisicità rispetto alla tecnica ed alla fantasia.
Gli All Blacks ed il Galles di un paio di stagioni orsono hanno evidenziato come un gioco diverso degli avanti (riciclo veloce tra giocatori del pacchetto di mischia nei punti d'incontro) possa portare ad un maggiore riequilibrio tra attacco e difesa dopo un certo numero di fasi, e quindi il riemergere dell'importanza dei giocatori di talento tecnico, capaci di leggere meglio la situazione in campo e di attaccare i punti deboli.
Questa filosofia di gioco sembra ora meno produttiva, ed ocorrerebbero analisi molto sofisticate per poter stabilire se si tratta di un ritorno alla predominanza delle difese o del fatto che quel tipo di gioco è molto dispendioso fisicamente e mentalmente (mi viene da pensare al pressing altissmo che faceva il Milan di Sacchi).

In ogni caso, penso che la tendenza che Francois.Steyn ha segnalato vale anche un po' a rovescio. I centri devono essere sempre più capaci di effettuare anche calci di spostamento e di ragionare come veri e propri numeri 10. Anche certe ali sono sempre più spesso schierate al raddoppio con linee di corsa interne rispetto ai centri. Gli uomini del pacchetto sono schierati al largo per sfruttare mismatch di altezza o di potenza...

A mio parere, l'evoluzione del gioco andrà verso schemi sempre più sofisticati e giocatori che dovranno essere sempre più "intelligenti" in campo.
STRAQUOTO

RE: Re: Numeri 9 e numeri 10

Inviato: 25 giu 2007, 4:48
da sean79
Mc Cojons che descrizione tecnica con i controvolatili ( per nn essere censurato )..Complimenti!;). La domanda a sto punto è..i nostri centri titolari ( Bergamasco e Canale ) sono in grado di adattarsi a questa nuova tendenza? Per quanto riguarda gli uomini del pacchetto mi sembra che Bergamasco sia l'unico in grado di sfruttare tale mismatch ( Parisse è un eccellente ball carrier..ma è avvolte un pò egoistuccio.. )

RE: Re: Numeri 9 e numeri 10

Inviato: 25 giu 2007, 8:50
da PiVi1962
In effetti l'Italia ha sperimentato vantaggi (meta contro l'Irlanda con calcio alto nell'angolo) e svantaggi (meta subita dall'Argentina in azione di contropiede) di scherare Bortolami in posizione d'ala: il mismatch d'altezza ci è stato favorevole, quello di velocità ci è stato sfavorevole.
Se si vuole, gli schemi del rugby come di molti altri sport non sono altro che le applicazioni di alcuni dei consigli che Carl von Clausewitz ha pubblicato sul suo famoso trattato di strategia militare "Della guerra".

RE: Re: Numeri 9 e numeri 10

Inviato: 25 giu 2007, 20:31
da rask
Io sono con PiVi.
Vedo maggiormente centri di talento e tattici come Giteau o McAllister o Traille.
Il SAF continua ad avere terze linee tra i 3/4 e il mediano che bombarda col piede.
Sarà interessante vedere chi la spunterà.

Inviato: 26 giu 2007, 15:17
da diddi
Quando la Francia per prima (che io sappia) impegnò nei suoi schemi d'attacco l'allora giovane Harinordoquy all'ala, fece uno sfracello di punti; poi le difese si sono adattate e l'utilizzo degli avanti in posizioni chiave offensive è divenuto più complicato.
L'Inghilterra ha vinto una CdM ANCHE grazie ai tempestivi "defilamenti" di Dallaglio sul lato aperto a ricevere le perle balistiche di Wilko.
Il nostro BBZ, sempre alla ricerca di schemi offensivi che ci diano un minimo di pericolosità, iniziò a schierare il buon Sole all'ala, con scarsi risultati (mete mancate di un soffio contro Canada e Francia). A parte lui, quella posizione è stata occupata ora da Bortolami (anche sulla meta di Dominici il capitano era schierato all'ala), ora da Zanni (che ha meno personalità ma forse è più adatto per velocità). Stranamente non ci ho mai visto Parisse, il quale però è quanto di più simile ad un ball-carrier possediamo e suppongo che BBZ non lo voglia togliere dal vivo del gioco.
Contro l'Uruguay poi ho visto "scivolare" all'esterno Bernabò.

Inviato: 26 giu 2007, 15:36
da Shye
Oh, finalmente un thread interessante..

Inviato: 26 giu 2007, 16:23
da rask
Il mismatch viene sfruttato fino al parossismo e, come dice diddi, a volte si creano situazioni difensive strane con le nostre seconde a rincorrere le ali o, come nella meta della Scozia con Patterson che passa tra Ongaro e Dellapè (?).

Io non credo che il MM abbia tutta questa importanza nel rugby del 2007. Kelleher e Whipu fanno ancora vedere penetrazioni vicino al raggruppamento, ma gli altri si limitano ad alzare la palla per gli avanti o a servire il n. 10.

E' invece interessante la soluzione del doppio play-maker con Giteau e McAllister, tanto ci sono sempre un paio di avanti liberi dal raggruppamento, pronti a infilarsi nella linea arretrata.

Dubito, però, che con gli uomini che abbiamo, BBZ possa solo pensare al lusso di un doppio play-maker...ne abbiamo scarso uno.

Per il ball-carrier, se togli Parisse dai punti di incontro, perdi molto nel pick and drive e apri una voragine in difesa. E' troppo importante lì ed è questa la ragione per cui alla fine del 6N era completamente distrutto. In questa ottica Wosawai ci sta, ma non trascuriamo altre implicazioni altrettanto importanti.