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Non so se vi prendete la briga di visitare gli articoli di rugby che appaiono nella homepage di Rugby.it; alcuni interessanti, altri meno. MOlti scritti da gente che Rugby non sa nemmeno dove sia, e ciò passi. Ma l'ANSA e gli articoli apparsi anche sul MEssaggero, ad esempio, sono pieni di castronerie a dir poco allucinanti. Innanzitutto nessuno che si prenda la briga di scrivere che arrivava dalla Rugby league che - piaccia o meno agli amanti del XIII - è uno sport diverso dal rugby. Ma la cosa più allucinante è che scrivono che Johns è stato allontanato dal gruppo dei 30!!! Johns avrebbe potuto seguire i Wallabies come consulente sui calci: da qua a dire che avrebbe dovuto partecipare ai Mondiali di Rugby Union ce ne passa. Davvero squallido.

Non tutti i giornali hanno giornalisti “esperti” di rugby...così di solito il pezzo viene affidato a giornalisti che in poche ore devono racimolare un po' di news e scrivere il pezzo.
Pensa se ti chiedessero di scrivere un articolo su qualcosa di cui non sai nulla….
Quindi, per quanto ci possa sembrare allucinante, hanno tutta la mia comprensione.

E comunque le "castronerie" a volte le scrivono anche gli "esperti" di rugby.

La cosa triste però è che ho conosciuto tanti ragazzi, e qualche ragazza, appassionati di rugby e giornalismo, che scrivono begli articoli...ma che non hanno la possibilità di farlo per giornali più o meno importanti.
Insomma chi ha la possibilità di scrivere, non sa. E chi sa, non ha la possibilità di scrivere.

MariaTeresa ha scritto: Insomma chi ha la possibilità di scrivere, non sa. E chi sa, non ha la possibilità di scrivere.

chi ha il pane non ha i denti, chi ha i denti non ha il pane: è sempre così.

Però il minimo è che se uno non sa nulla di rugby e gli dicono di scrivere qualcosa x un giornale importante per lo meno si documenti un po': non dimenticherò mai le porcate lette in una guida rapida al rugby apparsa su Tv Sorrisi e Canzoni durante il 6N, in cui dai "2 tempi da 45 minuti" in poi c'era una serie di cazzate che un minimo di ricerchina su internet avrebbe evitato.

Emy77 ha scritto: (...) poi c'era una serie di cazzate (...)

Che lessico, per una signora...

Per capire come si può scrivere di rugby senza saperne niente senza perdere la faccia, rimando tutti ad un articolo di Alessandro Baricco scritto in occasione di Italia-Inghilterra del primo 6N. Trovatelo in rete, da qualche parte ci sarà di sicuro.

McPippus ha scritto:
Per capire come si può scrivere di rugby senza saperne niente senza perdere la faccia, rimando tutti ad un articolo di Alessandro Baricco scritto in occasione di Italia-Inghilterra del primo 6N. Trovatelo in rete, da qualche parte ci sarà di sicuro.

Voilà: http://www.oceanomare.com/ipsescripsit/ ... nfitta.htm


Sul lessico hai ragione zietto, però sai com'è: non sono ancora abituata ad essere una signora!!!

Anche Televideo tempo fa annunciò la vittoria della Nuova Zelanda contro l'Australia in una partita del 3N di rugby. Solo che il 3N di rugby (Union) era già finito da qualche mese. Si trattava infatti del 3N della RL. Purtroppo il fatto che ambedue gli sport si chiamino rugby non aiuta certo a schiarirsi le idee, soprattutto nel nostro paese dove sport=calcio e tutto il resto è "vai alle brevissime altri sport".

ho letto la notizia di Johns... riportata dal sito della Gazzetta e poi da una miriade di siti sportivi, più o meno importanti.
Nessuno che si sia dato la briga di verificare se questo benedetto Johns era davvero un fenomeno del rugby union australiano...
deprimente a dir poco.
Una volta esistevano i correttori di bozze, adesso mi sa che le bozze se le bevono.
Sono sempre più perplesso.

MariaTeresa ha scritto: E comunque le "castronerie" a volte le scrivono anche gli "esperti" di rugby.

Il sito del Calvisano ha annunciato il ritiro del proprio mediano di mischia Andrea Scanavacca....e se si va, sullo stesso sito del Calvisano, a vedere la rosa della prima squadra si trova Andrea Scannavacca, con due n.
Ok, errori di distrazione....ma dalla società stessa...

MariaTeresa ha scritto: E chi sa, non ha la possibilità di scrivere.

"Chi sa, sa; chi non sa, insegna"

Scusate, e senza offesa per i giornalisti ma:

se uno è appassionato di un argomento e legge una notizia sul giornale su quel specifico argomento trova SEMPRE degli strafalcioni.

Faccio l'esempio: io sono appassionato di fumetti e sui giornali trovo sempre strafalcioni:
Mio padre è un dirigente Enel in pensione, ogni volta che ci sono notiize su energia ... ci sono sempre strafalcioni ... è vero che i giornalisti non possono sapere tutto di tutto ma certe volte si tratta solo di citare le fonti ...

... aggiungo che come cattolico praticante trovo sempre cose assurde quando si parla della chiesa ... spesso non sanno nemmeno citare il papa o i vescovi con un minimo di correttezza ... ma in questo campo forse ci sono delle scelte ideologiche ... o forse no?

il mito dei miti nello sproloquio giornalistico sul rugby e' del leggendario pseudo giornalista detto sportivo GIORGIO VASINO ( gia' il nome e' tutto un programma )

a un 90° minuto di una ventina di anni fa' disse : ( dovrebbero essere queste le parole )

CI SONO STATI PUGNI E CALCI COME A UNA PARTITA DI RUGBY

penso fosse una partita casalinga della sampdoria

che dire ....... ancora oggi la cultura rugbystica nei giornalisti sportivi e' scarsa , ma non penso a questi livelli

GIORGIO VASINO , un mito d'ignoranza

MariaTeresa ha scritto:Non tutti i giornali hanno giornalisti “esperti” di rugby...così di solito il pezzo viene affidato a giornalisti che in poche ore devono racimolare un po' di news e scrivere il pezzo.
Pensa se ti chiedessero di scrivere un articolo su qualcosa di cui non sai nulla….
Quindi, per quanto ci possa sembrare allucinante, hanno tutta la mia comprensione.

Niente comprensione.
Se non ne sai nulla, ti informi. Se sei un giornalista è il tuo mestiere. Ma dove siamo?

Sulla Gazzetta di oggi ci sono 12 righe sul rugby: parlano dell'allenamento degli azzurri con la Capitolina, in vista dell'esordio alla RWC, venerdi alle 13.45 con la N.Zelanda (diretta su sky sport 2).

parega ha scritto:il mito dei miti nello sproloquio giornalistico sul rugby e' del leggendario pseudo giornalista detto sportivo GIORGIO VASINO ( gia' il nome e' tutto un programma )

a un 90° minuto di una ventina di anni fa' disse : ( dovrebbero essere queste le parole )

CI SONO STATI PUGNI E CALCI COME A UNA PARTITA DI RUGBY

penso fosse una partita casalinga della sampdoria

che dire ....... ancora oggi la cultura rugbystica nei giornalisti sportivi e' scarsa , ma non penso a questi livelli

GIORGIO VASINO , un mito d'ignoranza

...mi sembra il post giusto...il giornalista è Gianni Vasino..

Willer ha scritto:

MariaTeresa ha scritto:Non tutti i giornali hanno giornalisti “esperti” di rugby...così di solito il pezzo viene affidato a giornalisti che in poche ore devono racimolare un po' di news e scrivere il pezzo.
Pensa se ti chiedessero di scrivere un articolo su qualcosa di cui non sai nulla….
Quindi, per quanto ci possa sembrare allucinante, hanno tutta la mia comprensione.

Niente comprensione.
Se non ne sai nulla, ti informi. Se sei un giornalista è il tuo mestiere. Ma dove siamo?

Esatto. E' come dire che un autista di pullmann può anche non conoscere tutto il codice della strada o commettere errori.

Vedi MT, questa è la differenza tra noi e il resto del mondo: si chiama PROFESSIONALITA', che manca ai giornalisti ma anche a tanti altri e deriva da un concetto a noi italiani molto caro: l'APPROSSIMAZIONE.
Paradossalmente, uno dei settori in cui gli Italiani hanno le migliori professionalità è quello medico: l'Italia è seconda al mondo nella qualità della sanità pubblica; un qualcosa di cui tutti gli altri, MEDIOCRI nella loro professione si lamentano continuamente (lavoro in banca, tanto x chiarire che non ho conflitti d'interesse). Certo, i medici sbagliano anche qua, ma meno di tanti altri.