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Lo posto qua perchè non so dove altro postarlo. Navigando qua e là sul sito IRB, sono sbucate queste cifre:

ITALIA

Pre-teen Male Players: 16511
Teen Male Player: 16511
Senior Male Player: 10359
Totale: 41948


SCOZIA

Pre-teen Male Players: 0
Teen Male Player: 15294
Senior Male Player: 8951
Totale: 24245


AUSTRALIA

Pre-teen Male Players: 18200
Teen Male Player: 17100
Senior Male Player: 29100
Totale 64400

Le cifre si riferiscono al 2006, mentre nel 2007 DOndi ha dichiarato che vi è stato un incremento del movimento ha fatto si che si raggiungessero 61908 unita ( http://www.federugby.it/news.asp?i=46286&s=2 )

Ora chi mi da una mano a spiegare il perche abbiamo un movimento superiore a quello Scozzese, quasi pari a quello Australiano, e nonostante tutto siamo anni luce dall'Australia (dico quella migliore, o quella di ora, non quel fantasmino apparso a novembre al Flaminio!), e inoltre dubitiamo di poter essere piu forti di una Scozia comunque in crisi?
Questi dati fanno secondo me crollare il famoso mito: Italia inferiore per inferiorità del movimento, e kazzate (scusate) simili!
Perke questi signori schierano solo alcuni oriundi-equiparati e noi invece ne dobbiamo mettere na montagna? La risposta logica è: non abbiamo giocatori all'altezza. Ma allora perche l'Australia con soli 20 mila uomini in piu di movimento produce giocatori che vincono mondiali e duellano alla pari con Ablacks e SA, mentre noi siamo qui che sfanghiamo a malapena la pagnotta? Non è che per caso la questione oriundi-equiparati nasconde solo un deficit formativo a livello inferiore di società e federazione? Nn è che per caso le decine e decine di stranieri (spesso di una mediocrità imbarazzante) tolgono quello spazio che permette di fare il salto finale ad un Under?

Si e no.

Con la Scozia ce la giochiamo.
L'Australia ha il triplo dei giocatori, ma occorre vedere che tipo di giocatori sono:

le capacità atletiche, quelle tecniche, come si allenano, come "vivono" il rugby.

In Australia poi, ci sono anche AFL e NRL che drenano un bel po' di atelti, ma i passaggi specie tra NRL e Union non sono infrequenti.

Chi è che da noi va a giocare a rugby?
Come viene fattogiocare?
Come si scelgono i giocatori da migliorare?
Dove si gioca rugby in Italia.

Noi abbiamo un movimento inferiore, coem n umeri e come qualità.

Dobbiamo migliorare.

Beh, oltre alla quantità c'è anche la qualità. Non si può ridurre il discorso al dire:"Siamo di più dovremmo essere più forti". Inoltre bisogna vedere quanti di quei tesserati Italiani portano a termine il loro cammino agonistico (dall'under fino ai seniores). Ti assicuro che non sono tantissimi.

Quantità non è sinonimo di qualità.
Da noi manca la cultura rugbystica, il ragazzino che va al primo allenamento non sa neppure le regole, da loro uno le regole le conosce, così come conoscei i moviemnti che ha visto in TV nel rugby Union o nel League.

Quest'anno sono stato in Australia per 4 mesi, dopo il lavoro andavo a fare un giro al parco, vedevo i ragazzini delle squadre di calcio che si preparavano all'allenamento giochicchiando tra loro. Facevano dal punto di vista tattico delle cappelle mostruose, roba che qualsiasi ragazzo italiano che gioca una volta al mese al campetto con gli amici non farebbe. Perchè?
Da noi il calcio lo conosci anche se non vuoi, da loro no.

Conta la scuola tecnica, non i numeri, altrimenti l'Inghilterra sarebbe al n°1 e la Francia al 2° posto. Figi e Tonga non sarebbero nemmeno al trentesimo posto del ranking.

Secondo me la spiegazione più logica è questa. In Italia il rugby è uno sport assolutamente marginale, per mille motivi, soprattutto a livello giovanile, nonostante i numeri. Tra tutti i ragazzini che praticano sport ci sono alcuni veri talenti per fisico, testa, rapidità eccetra e che potrebbero eccellere ovunque. Sono quelli che possono diventare sportivi di professione. Alcuni si fermano al calcio (i migliori... fama, soldi, genitori, miliardi di società e campi ovunque, amichetti e compagni di classe, talent scout, ecc...), altri a pallavolo, altri a pallacanestro, altri vanno a sciare, altri giocano a pallanuoto, altri a freccette. A giocare a rugby a parte alcune eccezioni e/o isole felici (veneto) arrivano quelli che in testa hanno altri valori, idee di sport un po' differenti, che hanno combattuto contro genitori e scuole, che fanno chilometri e fanno fare chiometri ai genitori per scovare un campo o una società, o che solo giocano per passione.
Fino a poco tempo fa a scuola non si sapeva nemmeno dell'esistenza del rugby, mentre ti facevano conoscere ogni altro sport possibile e non so ora, ma fino a poco tempo fa non era nemmeno materia di studio all'ISEF o SUISM (che forma i prof di ed. fisica di domani).
Come attirare i ragazzini, questo dovremmo chiederci. (e forse da un po' sta già succedendo).

Francois.Steyn ha scritto: ITALIA

Pre-teen Male Players: 15078
Teen Male Player: 16511
Senior Male Player: 10359
Totale: 41948

Sorry,
non è nella mia natura correggere gli errori ma è colpa del lavoro che faccio...mi suonava strana la somma...

1) Semplicemente perchè non è solo il numero di tesserati (Sospetta sempre dei numeri che diffonde la Fir) che da la forza del movimento. Ci vuole una scuola (seria) di allenatori.
2) L'australia ha 100/120 giocatori che giocano il super 14 e se vogliono giocare in nazionale non possono emigrare. La scozia ha pur sempre la Celtic league. L'italia ha 20/30 giocatori che giocano in campionati esteri (dove la federazione non può gestirli e dove solo 8 o 9 sono titolari). Quindi abbiamo solo 8 o 9 giocatori di livello. I giocatori del campionato italiano ma anche quelli che all'estero fanno le riserve non hanno possibilità di migliorare, Dobbiamo allargare la base di giocatori professionisti veri.
3) Io penso che da anni il nostro movimento non sia inferiore a quello di Scozia e anche Galles. E' la nazionale come squadra e direzione tecnica che è in ritardo.
4) Noi attingiamo ad oriundi ed equiparati?. Bene in Francia sono 16 su 30. Tolti 4/5 oriundi ed 1 equiparato gli altri non servono a niente poichè sono inferiori a giocatori che sono rimasti a casa.

Vorrei anche farvi notare che proprio in questi giorni in cui si stà giocando il mondiale, nessun TG "sportivo" parla mai di rugby se non in una piccola paginetta striminzita a fondo rubrica, in cui danno solo il risultato!
I media dovrebbero lasciare anche pò di spazio per gli altri sport, come il nostro, non ci interessa che cosa hanno mangiato i calciatori la sera prima della partita o se uno si è alzato con il mal di testa o le palle girate!
Durante il 6 nazioni, alla domenica sportiva hanno parlato di rugby mania per le due vittorie conseguite, e un giornalista ha fatto notare che 3000 tifosi che vanno a Edimburgo a vedere la partite della nazionale in un torneo in cui non si parte da squadra sfavorita, non è rugby mania, la mania è già scoppiata da un pezzo!

Il problema non sta solo nel numero e nella qualità del gioco/giocatore,il vero poblema del rugby e dei giocatori(grandi,piccini,professionisti,dilettanti ecc.) è il fatto di NON essere atleti ancor prima che giocatori. Le differenze sono marcate ed evidenti,scozia ed australia seppur con numeri analoghi ai nostri sono in possesso di giocatori di ottimo livello,preparati fisicamente e soprattutto derivati da una costruzione del giocatore che parte da elementi di ginnastica e coordinazione fin da bambini per arrivare a tecniche di allenamento più evolute che non per forza prevedono l'uso del pallone. Qualcuno ha mai notato che i giocatori italiani smbrano corricchiare mentre neozelandesi,gallesi,irlandesi,australiani,figiani ecc. accellerano,corrono veramente,cambiano il passo...In Italia sicuramente abbiamo dei buoni atleti,ma sono casi estemporanei:i velocisti azzurri(Stanojevic,Canale,Robertson) sono si dotati di esplosività e progressione però non provengono dall formazione rugbistica(e anche scolastica) Italiana.Chi è che lavora in questo senso?le scuole? i club?non mi pare...magari è solo un impressione un po' pessimista...resta il fatto che seppur in possesso di un buon vertice(la nazionale fra le prime dieci del ranking) manca ancora un substrato efficiente.

... ma lavori con Gianni Pilo ?? :)

scritta come le hai messe tu le cifre ti danno ragione ma devi anche considerare questo..
n° abitanti fonte wikipedia

Italia 59.131.287
Scozia 5,062,011
Australia 20.180.878

le percentuali dei praticanti sulla popolazione totale diventano (se ho fatto i giusti conti) quindi
Italia 0,07%
Scozia 0,47 %
Australia 0,31 %

se noti le cose cambiano ..e di parecchio

Caro Francois.Steyn, anche io ho fatto un giro sul sito irb: sottopongo alla tua attenzione i numeri di questa federazione... Secondo il tuo ragionamento dovrebbero i essere campioni del mondo...

Pre-teen Male Players:
26183
Teen Male Player:
56420
Senior Male Player:
42210
Total Male Player:
124813

Invece sono i bravi e simpatici giapponesi... non commento oltre!

Occhio a non confondere i Tesserati totali con gli eleggibili per la nazionale.
Se si potessero sfrondare i numeri si avrebbe forse un quadro più vero della situazione.
Per il resto concordo con chi parla di livello qualitativo inferiore dovuto alla cultura scolastica e/o sportiva del nostro paese.
Aggiungerei anche l'attitudine alla "ripetizione" che a noi manca parecchio. Gli anglosassoni se vogliono migliorare, ad esempio, la tecnica di passaggio, si fermano dopo l'allenamento a ripetere all'infinito lo stesso passaggio finché le braccia non reggono più. Da noi sono pochi quelli che hanno voglia di farlo, ma probabilmente saranno loro ad elevarsi al di sopra della media.

Semplice, in questi tesseramenti sono compresi tesseramenti scolastici di gente che fa 2 o 3 minuti con la palla ovale e poi ciccia...
a che cosa credi servono i vari progetti scuola?
a creare tanto fumo e poco arrosto

Non sono d'accordo con tutto sto disfattismo..il fatto è che i numeri in questo caso, secondo me, mentono.
La nazionale rispecchia il meglio del movimento di 10-15 anni fa, quando i nostri giocatori erano ragazzini..negli ultimi 10 anni i tesserati sono RADDOPPIATI, ma i frutti di questo lo vedremo tra qualche anno..inoltre, come hanno detto molti, da noi mancano ancora tecnici preparati, copertura televisiva, cultura, strutture, ecc.

In ogni caso i numeri sono il PRIMO problema e quello piano piano lo stiamo risolvendo. Ci vorranno però dieci anni per vederne i frutti, in my humble opinion..