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Inviato: 24 mar 2004, 10:52
da dado60
ho un figlio di 10 anni, venerdì farà il suo primo allenamento di mini rugby al cus genova, volevo sapere se anche nel rugby c\'è la brutta abitudine di \"buttare\" i bambini in tornei e partite da subito oppure gli si insegna la competizione con rispetto e senza aggressività, la pazienza di imparare un gioco senza dover necessariamente VINCERE SUBITO! Forse sono una madre un po\' all\'antica ma ritengo che i bambini debbano divertirsi imparando e spero di trovare nel rugby una sana e \"giocata\" competizione! Io non ho alcuna pretesa che diventi un campione e spero di trovare un ambiente senza aspettative forsennate ma a misura di bambino e sport.
<BR>C\'è qualcuno che mi può dare qualche informazione?
<BR>ciao dado
Inviato: 24 mar 2004, 11:15
da aldo
Alleno da anni i ragazzini ed i metodo che uso è quello di metterli subito a giocare (nel senso di gioco inteso come divertimento), man mano che il gioco va avanti vengono introdotte gradualmente le regole che i bambini assimilano senza complicazioni. Lo scopo fondamentale del gioco deve rimanere il divertimento, il giocare insieme ad altri bambini. La componente competitiva certo esiste. Quando si giocano i tornei nessuno scende in campo per perdere. La capacità dell\'educatore è quella di non dare eccessivo peso al risultato ma di valutare la prestazione. Non esaltare la prestazione se si vince, non abbattersi se si perde. Dire sempre bravi in tutti e due i cai. Se si vince bisogna continuare ad allenarsi perché quelli che hanno perso la prossima volta saranno più preparati e viceversa.
Inviato: 24 mar 2004, 11:39
da Peruperu
Accompagno ed alleno i bambini di quell\'età ormai da un pochino e posso rassicurarla sul fatto che insegnamo subito ai bambini anche più piccoli a non arrendersi e se si perde non fa niente l\'importante è impegnarsi e dare il massimo di se stessi, se poi si perde una partita pazienza, ci rifaremo alla prossima!
<BR>
<BR>Personalmente insegno subito a confrontarsi con gli altri e a non aver paura della competizione, il rispetto per gli avversari e il NON BESTEMMIARE in campo per me e per altri allenatori sono fondamentali. Punisco (non corporalmente si rassicuri) i bambini che dicono parolacce o che offendono i bambini \"diversi\" troppo cicciottelli o caratterialmente remissivi!
<BR>
<BR>Il rugby è una buona scuola, credo che nel CUS GENOVA ci saranno ottimi allenatori che sapranno insegnare al suo piccolo campione tante cose!
Inviato: 24 mar 2004, 13:14
da diegoflanker
anche io come aldo e Peruperu sono allenatore del minirugby (ho anche due figli che giocano) e ho la loro stessa idea e modo di fare. il fatto di farli giocare subito non è un problema : anzi facilita l\'inserimento.
<BR>saluti e auguri al nuovo giocatore.
<BR>diego
Inviato: 24 mar 2004, 14:11
da keis
Dopo 4 anni di esperienza nell\'allenamento del minirugby mi permetto di riportare la mia impressione.
<BR>Soprattutto per quanto riguarda i più piccoli (fino all\'Under 11) farli giocare subito è fondamentale: esalta la naturalezza e la spontaneità con cui i bambini affrontano il gioco. Creare attese per l\'evento agonistico e subordinarlo all\'apprendimento di gesti tecnici è deleterio sia dal punto di vista educativo, sia dell\'apprendimento del gioco visto che condizionare i bambini con troppi automatismi ne svilisce le doti naturali.
<BR>Per gli Under 13 - anche se di diritto ancora nella categoria minirugby (che è da intendere come preagonistica), di fatto vede in campo ragazzi che giocano già da 4 - 5 anni, con la capacità di gesti tecnicamente evoluti, già motivati nella scelta che hanno fatto: fanno le medie, hanno meno tempo libero a disposizione e devono scegliere lo sport che fa per loro se ne fanno più di uno. Quelli che hanno scelto il rugby lo dimostrano in campo con una determinazione già \"da grandi\". C\'è poi da aggiungere che a questa età molti hanno già in atto cambiamenti ormonali, altri sono più indietro nello sviluppo, con situazioni spesso di grande disparità in campo per dimensioni e potenzialità fisiche.
<BR>Se ragazzino quindi comincia dall\'under 13, un minimo di \"apprendistato\" mi sembra consigliabile.
<BR>Per quanto riguarda l\'atteggiamento nei confronti dell\'agonismo, è una resa dei conti assolutamente non eludibile, non si può non affrontare, l\'importante è come e secondo quali regole.
<BR>Il mio metodo è:
<BR>1 Si va in campo per fare del proprio meglio e dare tutto (non per vincere !)
<BR>2 Se si dà il proprio meglio è più facile che si vinca, se si perde e si è dato il massimo, può darsi che gli avversari fossero migliori, vediamo cosa c\'è da imparare da loro.
<BR>3 L\'avversario va sempre rispettato, anzi onorato, la correttezza deve essere assoluta.
<BR>Il bello è che sono principi validi dagli under 7 fino agli Old, più che pensare a come gestire il problema \"agonismo\" per i piccoli, forse è da pensare come conservare queste principi in tutte le fasi della crescita del giocatore, ma anche dell\'uomo.
<BR>
<BR>Sennò tutti gli slogan sul rugby come scuola di vita sono un inutile blaterare.
<BR>
Inviato: 24 mar 2004, 15:04
da Luighi
Anch\'io sono un \"allenatore\" di minirugby.
<BR> Personalmente penso che sia uno degli sport più istruttivi in assoluto per i piccoli (fino i 15).
<BR>E concordo pienamente con chi ha detto che è importante farli giocare molto e anche da subito.
<BR>Purtroppo ho visto ache allenatori legati alla vittoria più che al proprio risultato educativo-sportivo.Ma penso siano una minoranza.
<BR>Luighi.
Inviato: 24 mar 2004, 18:57
da pam
Cara Dado, innanzitutto benvenuta!
<BR>Non posso che sottoscrivere pienamente quanto detto da Aldo e soci, ma consentimi solo un piccolissimo avvertimento, essendoci già passato da qualche anno: anche nel mondo del rugby troverai qualche s*****o, qualche esaltato, qualcuno che Ti fa chiedere cosa cavolo ci faccia lì...Il rugby è una fetta di mondo e come in ogni fetta di mondo trovi i buoni e i balordi, però non dimeticare che non troverai mai un posto migliore per far crescere bene i Tuoi figli!
<BR>Visto che ci sono mi allargo: lasciati coinvolgere, sii presente e vigile, ma soprattutto prudente nella critica e generosa nella lode...
<BR>In bocca al lupo al Tuo cucciolo!
<BR>pam
Inviato: 24 mar 2004, 19:00
da pam
Scusami, dimenticavo una cosa: sono ormai due anni che mia moglie non viene più a vedere le partite del ns. \"bimbo\", ha paura...ma è contenta e orgogliosa che continui!
Inviato: 25 mar 2004, 8:52
da dado60
grazie a tutti x l\'incoraggiamento e i consigli, confesso che il rugby non è per me uno \"sconosciuto\", quando ero al liceo metà della mia classe giocava nel Cus Genova, mio fratello gioca regolarmente (è quel Sergio che scrive da Cork Irlanda) e anche qualche amico si diletta ancora negli old.
<BR>Comunque il mio \"bambino\" (si fa per dire!!) è contento di andare quindi...... se volete vi racconterò come è andata.
<BR>Buona giornata a tutti e ancora grazie
Inviato: 25 mar 2004, 9:30
da Bigio
Cara dado
<BR>tutto quel che è stato detto dai miei amici di sito è verissimo. Alcune cose valgono per tutti gli sport. Il \"problema\" dell\'agonismo è uno di questi. A differenza di altri sport il mini rugby è definito \"educativo\" e lo si insegna anche a scuola.
<BR>L\'importante è quello che tu vuoi trovare e far apprendere a tuo figlio. Se sono i valori del \"miglioramento continuo\" di se stessi e dell\'\"incontro\" con gli altri allora li troverai facilmente in questa disciplina. Tuttavia potrebbe capitare, ed io ho la stessa esperienza di Luighi in proposito, di trovare \"società\" che non la pensino così. Non ti resta che fuggirne! Infatti non è un problema di disciplina sportiva, ma di valori che vengono insegnati.
<BR>La stessa cosa ti sarà capitata con la scuola o comunque potrebbe capitarti. La scelta di uno sport e la scelta di una scuola sono scelte educative....
<BR>Bgo
<BR>
<BR>p.s. io ho imparato a conoscere questo sport grazie al mio cucciolo che è in U9 ora....la società di VT è una di quelle che spinge molto sui valori sportivi e non sui risultati. Anche per questo abbiamo Simon Picone in nazionale!
<BR>
Inviato: 10 dic 2004, 10:25
da nanda
Mio figlio gioca aminirugby da 4 anni , quest\'anno (secondo di under 11) la squadra ha cambiato allenatore ingaggiando una persona tecnicamente molto valida che sta cercando di insegnare anche un po\' di maniere civili ai piccoli atleti che mal digeriscono la nuova disciplina.
<BR>In campo non si sentono piu\' le urla del vecchio allenatore (26 anni) ma regna disciplina e silenzio e piu\' di qualche elemento e\' migliorato.
<BR>Mio figlio spesso viene relegato all\'ala o in panchina, che nel minirugby e\' po\' la stessa cosa, se si e\' disciplinati e si mantengono le giuste direttive del coach e, io dopo l\'ennesimo concentramento giocato in panchina , con brevissimi spezzoni di gioco dove non riesce nemmeno a scaldarsi, torna a casa molto mortificato e, ahime\' , inizio a pensare che voglia smettere di giocare il prossimo anno.
<BR>Ribadisco che stimo molto l\'allenatore che , tra l\'altro conosco da anni, e non e\' nel mio spirito interferire ne\' criticare chi ne sa molto piu\' di me, pero\', penso che al coach manchi un po\' di sensibilita\' per cui lascero\' la libera scelta a mio figlio senza cercare di forzarlo ed accettero\', con estremo rammarico, una sua probabile e maulagurata scelta di lasciare questo splendido
<BR>sport.
<BR>Cerco un conforto da chi ha piu esperienza di me.
<BR>
Inviato: 10 dic 2004, 11:19
da masuri
Anch’io, indegnamente, alleno un’under 11. Il problema della gestione della panchina, specie in società dove si riesce, a malapena, a portare 12 - 14 ragazzi ai concentramenti, è il più delicato.
<BR>In prima battuta bisogna rammentare che TUTTI e ripeto TUTTI devono giocare almeno un tempo a partita. A questa età non esistono giocatori bravi o scarsi, esistono bambini pronti e bambini che devono maturare. E’ incredibile il cambiamento che può fare un piccolo atleta nel corso di una stagione e questa metamorfosi dipende da tanti fattori sia di carattere fisico che psicologico, ma deve giocare.
<BR>Quindi, il consiglio che posso darti è cercare di spiegare a tuo figlio che è solo questione di tempo e di impegno null’altro. Il giocatore di talento si vedrà intorno ai quindici – sedici anni e spesso i più bravi non sono quelli che hanno esordito come campioncini - sovente “bruciati” -, ma le mezze calzette che si sono impegnate per migliorare ogni giorno.
<BR>In conclusione, vorrei difendere la categoria alla quale, con orgoglio, appartengo, ovvero gli URLATORI!!! Vorrei tanto essere un allenatore dotato di “reale aplomb”, invece urlo, strepito, incito e mi inc...o come pochi se i ragazzi non si impegnano (non me ne frega un piffero se perdono) o non sono concentrati. Apprezzateci, sicuramente ci mettiamo il cuore.
<BR>
Inviato: 10 dic 2004, 12:22
da Ombrerosse
Concordo con Masuri, anche io alleno e appartengo alla categoria degli urlatori, la cosa più importante è che le urla non contengano insulti diretti ai giocatori (tuoi o avversari) o all\'arbitro , ma solamente consigli ed incoraggiamenti.
<BR>Anche io mi incavolo se giocano senza impegno o con scarso rispetto per l\'avversario.
<BR>
<BR>P.S.
<BR> Mio figlio minore (U 11) quando ha cominciato a giocare a rugby, U8 al primo Topolino, non ha segnato manco una meta e la sua squadra ha perso tutte le partite, quando siamo usciti dal campo mi ha domandato, \" abbiamo vinto vero?\" segno che si era divertito.
<BR>