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Da Mondorugby:

Stando alle indiscrezioni che arrivano da oltralpe, i tempi sarebbero maturi per il rientro in Italia di alcuni Azzurri d'esperienza che contribuirebbero non poco all'innalzamento del livello tecnico del Super10. L'interesse da parte dei giocatori c'è, ma il grosso limite sembra essere ancora legato ai risicati budget dei nostri club, dove spesso gli investimenti maggiori vengono dedicati ai giocatori dell'emisfero australe.

Il ritorno più clamoroso potrebbe essere quello del seconda linea Santiago Dellapè (47 caps) del Biarritz Olympique, con cui quest'anno ha giocato 8 parite (6 volte titolare), e titolare imprescindibile per gli Azzurri. Nato a Mar de La Plata nel maggio del 1978, gigante di 2 meti per 118 kg, Santiago aveva giocato a L'Aquila, Viadana e Treviso prima di trasferisi ad Agen nel 2004.

Con lui potrebbe rientrare anche Cristian Alessandro Stoica (nato a Bucarest il 1 agosto 1976) dopo oltre 10 anni giocati all'estero. L'esperto centro (oltre 70 caps con l'Italia) dopo aver lasciato il Milan al termine del campionato 1996/97 ha infatti vestito le maglie di Narbonne, Gloucester, Castres Olympique e Montpellier, con cui è alla quinta stagione, ma è stato impiegato solamente 5 volte, tutte in Challenge Cup.

A favorire un loro rientro sarebbe anche il tred di concedere sempre più spazio ai ragazzi del vivaio e delle squadre Espoirs nel mercato francese, andando così incontro alle richieste dei tifosi sempre più preoccupati da un campionato che schiera circa un 40% di stranieri (contro l'oltre 60% del Super10...), qui viene infatti individuata una delle debolezze della nazionale.

Al momento a sondare il mercato italiano è anche il pilone Alejandro Moreno (http://www.alerugby.com.ar/ ), il cui contratto con i Leicester Tigers è scaduto il 31 dicembre 2007. Nato in Argentina il 21 aprile 1973, 183 cm per 112 kg, Moreno ha giocato a Parma nella stagione 2000/2001 e vanta 7 caps con l'Italia di Johnstone tra il 2000 ed 2002. Per lui 23 partite di cui 12 titolare con i Tigers campioni d'Inghilterra lo scorso anno, mentre con Loffrede allenatore l'impiego si era ridotto a 5 presenze quest'anno (171 minuti, titolare con Gloucester e Leeds). Il giocatore terminerà molto probabilmente la stagione nella ProD2 francese, dove le trattative sono avviate soprattutto con la corazzata Tolone, m avrebbe espresso il desiderio di rientrare in Italia per chiudere qui la propria carriera europea.

A fine stagione potrebbero poi rientrare dall'Inghilterra Walter Pozzebon, che a fine dicembre ha lasciato Bristol (Guinness Premiership) per i Newbury Blues (National Division One), e Nicola Mazzucato (Waterloo, National Division Two). Resterà invece un altro anno il centro Matteo Barbini (Esher, National Division One).
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I tempi sono davvero maturi per permettere il rientro di qualche giocatore della nazionale?
Va bene agli azzurri fermarsi da Gennaio ad Aprile?
Andranno bene gli stipendi?
Che ne pensate?

mah...a me farebbe davvero piacere! sarebbe bello! è un peccato che tutti i nostri migliori giocatori siano all'estero,benchè condivido questa scelta (obiettivamente chi rimarrebbe qui?!.. con la poca visibilità del rugby in Italia e i compensi che danno? ) non credo però che i tempi siano maturi x questa inversione di tendenza..

Beh mi sembra che a tornare sia soprattutto gente che oramai all'estero trova pochi spazio, mi sembra una scelta quasi obbligata direi

anche se hanno pocho spazio all'estero sono giocatori di esperienza che possono dare quel qualcosa in piu, soprattuto come supporto a giovani...

MAGARI!!!
a parte che se 6 azzurro nn ti fermi mica da gennaio a marzo! c'é un torneo che si chiama 6nazioni!!!
cmq nn tutti quelli citati trovano poco spazio. a parte pozzebon, stoica c'é un certo dellapé!oh raga dellapé nn uno qualsiasi!é uno che fa la differenza!é vero che qst anno gioca meno ma é cmq un grande giocatore!
farebbe comodo a qualsiasi squadra!

Se sei azzurro e piaci a Mallett!
Qui si parla anche di ex azzurri.

Cane_di_Pavlov ha scritto:Beh mi sembra che a tornare sia soprattutto gente che oramai all'estero trova pochi spazio, mi sembra una scelta quasi obbligata direi

Certo,escludendo però l'esempio di Dellapè(che tra l'altro mi sembra il meno possibile...).

Vorrei porvi però un'altra domanda:se a tornare fossero anche gli azzurri più famosi e blasonati,sarebbe un bene per il nostro campionato e un male per la nazionale,o un bene per tutti e due?
In parole povere...se Bergamasco(uno qualsiasi)torna in Italia,gli fa bene giocare qui,ad un livello più basso,in ottica nazionale?

Sarebbe un bene in prospettiva futura perchè ne guadagnerebbe il movimento e un male a breve termine perchè ne perderebbe il giocatore.

Scusate, ci sono novità a riguardo? La mia speranza è che questo ritorno coincida con la volontà di formare delle selezioni per andare nella Magners League!

E la F.I.R. dovrebbe bloccare le retrocessioni e stipendiare per ogni stagione le 30 stelle piu' forti del mondo (Giteau, Mortlock, Shane Williams, O'Driscoll, Hernandez, Carter...) e distribuirne 3 per squadra con il metodo delle scelte in NBA, poi bloccare gli ingaggi di equiparati, stranieri da naturalizzare, oriundi e obbligare a schierare in campo ogni domenica 8 ragazzi dai 18 ai 25 anni delle accademie o di interesse nazionale, che giocerebbero sempre con i fenomeni accanto.
Ora vado a delirare da un'altra parte!!!

frankye88 ha scritto:

Cane_di_Pavlov ha scritto:Beh mi sembra che a tornare sia soprattutto gente che oramai all'estero trova pochi spazio, mi sembra una scelta quasi obbligata direi

Certo,escludendo però l'esempio di Dellapè(che tra l'altro mi sembra il meno possibile...).

Vorrei porvi però un'altra domanda:se a tornare fossero anche gli azzurri più famosi e blasonati,sarebbe un bene per il nostro campionato e un male per la nazionale,o un bene per tutti e due?
In parole povere...se Bergamasco(uno qualsiasi)torna in Italia,gli fa bene giocare qui,ad un livello più basso,in ottica nazionale?

Io credo che gli azzurri più forti e famosi che giocano all'estero torneranno in S10 solo per una serena vecchiaia, cioè dopo suonati i 30 e qualcosa: chi glielo fa fare di tornare prima, a guadagnare meno, peggiorare come giocatori e giocare in campetti tipo oratorio dopo aver giocato campionati in stadi da 70.000 spettatori?
L'unica alternativa è che si facciano ste benedette provincie per la Magners League e assicurare quindi soldoni, visibilità e la possibilità di risultati di prestigio.
Nel frattempo, accontentiamoci dei ritorni meno quotati, che comunque si tratta sempre di giocatori a cui le esperienze all'estero male non avranno fatto di certo.

Qualcuno sa chi devo corrompere per convincere la dirigenza del Petrarca ad ingaggiare Dellapè???????

Sono pronta a offrire tutti i miei risparmi....

Comunque, credo che sia sicuramente un'ottima cosa il rientro di alcuni azzurri di esperienza in Italia. Il fatto che non trovino più molto spazio nelle squadre straniere mi sembra anche quello normale...all'estero le squadre hanno più ricambio.

per innalzare il livello del super10 TUTTI gli azzurri all'estero dovrebbero tornare in patria,più qualche altro giocatore esperto

per innalzare il livello del super10 bisognerebbe (pura utopia, o sogno se volete) che in ogni piccolo paesino d'italia ci fosse un campo da rugby frequentato almeno quanto quelli del calcio. troveremmo senza dubbio tanti ragazzini italiani di talento.
ma questo è solo un sogno.

Sempre da mondorugby:

Il Super 10 la prossima stagione potrebbe riservarci alcune sorprese, pare infatti che tutti i club più importanti si stiano muovendo per assicurarsi giocatori di indubbie qualità e d'esperienza, preferiti ai soliti promettenti 'sconosciuti'.

Dopo aver ingaggiato per questa stagione Ludovic Mercier, il Petrarca Padova sarebbe ora in trattativa con l'internazionale argentino Nicolas Fernandez Miranda. Mediano di mischia dei Pumas nell'ultima World Cup, dove era riserva di Pichot, per l'ex Bayonne si tratterebbe di un ritorno: già nel 2003 aveva giocato all'ombra del Santo.

A favorire la trattativa lo status dilettantistico della nostra federazione, che pare permetta ai giocatori francesi di percepire ugualmente il 'sussidio di disoccupazione' erogato dall'associazione giocatori francese.


Dai, qualcosa si muove, ma lo status della nostra federazione è dilettantistica?