Fir ? Padova ? Rugby ?
Inviato: 30 ott 2008, 14:38
Mah, alcuni si sono lanciati in affermazioni : "Padova come Marsiglia, sede fissa per i test autunnali", in realtà questa è stata un altra "marchetta" di Dondi.
Lui odia ed ha sempre odiato Padova e quello che Padova, nonostante tutto, ha sempre rappresentato nel rugby Italiano (vedi i casi delle megasqualifiche a Innocenti e Lorigiola che avevano osato criticarlo, oppure quando Dondi in una intervista al "Mattino" affermò che il 6 Nazioni a Padova non si poteva disputare per problemi di clima, memore del tepore invernale di città quali edimbyrgo e PArigi)).
Stavolta è stato costretto a "concedere una partita", ma la farà pagare cara, molto cara.
Chissà cosa sarebbe accaduto accaduto al Buon Giacomo Lorello se avesse osato battere il cavallo di razza Bortolato nelle elezioni del CIV ?
Mi dia retta Dottor Lorello, è stato meglio così; Dondi quando si incazza diventa mooolto pericoloso.
Comunque dilettatevi con la lettura di questo articolo.
Spero che sia tutto Falso, spero sia una colossale invenzione del giornalista, altrimenti sarenìbbe proprio il caso di interpellare qualche illustre psichiatra.
Di cosa sto parlando ?
Leggete, dal "Mattino di Padova", c'è anche il link nella home page sel sito WWW.Rugby.it
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... /2046710/6
Italia-Australia,
terzo tempo
affidato al calcio Padova
Simone Varroto
LA RABBIA Le società padovane escluse dal momento più simbolico di questo sport Federazione sott’accusa Padova, città simbolo della palla ovale, aspettava da dodici anni un test match della nazionale di rugby. L’8 novembre arrivano gli Wallabies australiani, squadrone di fuoriclasse, gli ultimi ad aver calcato l’erba del Plebiscito il 23 ottobre 1996. L’Euganeo va verso il tutto esaurito. Ma il rugby padovano è stato estromesso dall’evento. Ad occuparsi del terzo tempo dopo la partita sarà il Calcio Padova.
La decisione, incredibile, è stata presa dalla Fir del presidente Giancarlo Dondi, che due anni fa aveva promesso il ritorno del rugby internazionale nel Veneto. Il Calcio Padova, per voce di Gianluca Sottovia, consigliere delegato, ammette di aver dato la sua disponibilità dopo aver ricevuto richiesta ufficiale dalla Fir.
Le società rugbistiche di Padova sono in subbuglio. C’è amarezza, irritazione, aperta condanna per quello che appare come un insensato sfregio al movimento veneto della palla ovale, che dà il 25% degli iscritti e il 30% dei giocatori della nazionale, tra cui i padovani Mauro e Mirco Bergamasco, Leonardo Ghiraldini, Andrea Marcato e l’ex capitano Marco Bortolami. Tutti cresciuti nei vivai delle società padovane e formati alle giovanili del Petrarca. In provincia di Padova ci sono 2400 tesserati su una decina di società, alcune delle quali si dedicano solo al settore giovanile. Attorno ai club si muovono migliaia di bambini, ragazzi, genitori, giocatori adulti, allenatori, amatori over 35 e dirigenti. Tutti lasciati ai margini dell’evento.
Giacomo Lorello, presidente del Petrarca junior, parla di «decisione sconcertante» e di carenze organizzative della Fir. «E’ un clamoroso autogol per il rugby, un fatto incomprensibile e senza precedenti - dichiara - mai come in questa occasione, con l’Euganeo pieno, la base del movimento poteva essere coinvolta per farsi conoscere, per incontrare i suoi campioni, per dare il suo contributo volontario fatto di passione e cultura. Mi cadono le braccia per questa decisione della Federazione, dietro cui c’è, credo, più che altro sbadataggine». Il Petrarca potrà comunque rifarsi in parte ospitando gli allenamenti dell’Australia alla Guizza, ma le altre società di Padova - Cus, Valsugana, Roccia Rubano, Ercole Monselice, Piazzola - resteranno a bocca asciutta. Ora attendono una presa di posizione da parte del Civ, il comitato triveneto, il cui presidente Roberto Bortolato è stato appena rieletto battendo di poco il candidato padovano Lorello. «Sono amareggiato, la trovo una mancanza di sensibilità verso un territorio che è la culla del rugby - afferma Roberto Zanovello, presidente del Cus Padova - Tutte le società hanno dato la loro disponibilità, a più riprese, per poter contribuire a trasformare questa partita in una festa del rugby. Chiedevamo un posto per dei gazebo dove promuovere l’attività delle società, abbiamo offerto la nostra disponibilità per fornire volontari ed esperienza. Tutto inutile». Oggi al Pedrocchi ci sarà la conferenza stampa dell’evento. La Fir non manderà nessun rappresentante, ciliegina sulla torta dopo che alla presentazione ufficiale dell’evento, domani a Roma, non è stato invitato il Comune di Padova. Infine: sembra che il Padova intenda coinvolgere nell’organizzazione del terzo tempo gli ultras biancoscudati. Per i rugbisti un ulteriore affronto.(30 ottobre 2008)Torna indietro
Lui odia ed ha sempre odiato Padova e quello che Padova, nonostante tutto, ha sempre rappresentato nel rugby Italiano (vedi i casi delle megasqualifiche a Innocenti e Lorigiola che avevano osato criticarlo, oppure quando Dondi in una intervista al "Mattino" affermò che il 6 Nazioni a Padova non si poteva disputare per problemi di clima, memore del tepore invernale di città quali edimbyrgo e PArigi)).
Stavolta è stato costretto a "concedere una partita", ma la farà pagare cara, molto cara.
Chissà cosa sarebbe accaduto accaduto al Buon Giacomo Lorello se avesse osato battere il cavallo di razza Bortolato nelle elezioni del CIV ?
Mi dia retta Dottor Lorello, è stato meglio così; Dondi quando si incazza diventa mooolto pericoloso.
Comunque dilettatevi con la lettura di questo articolo.
Spero che sia tutto Falso, spero sia una colossale invenzione del giornalista, altrimenti sarenìbbe proprio il caso di interpellare qualche illustre psichiatra.
Di cosa sto parlando ?
Leggete, dal "Mattino di Padova", c'è anche il link nella home page sel sito WWW.Rugby.it
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... /2046710/6
Italia-Australia,
terzo tempo
affidato al calcio Padova
Simone Varroto
LA RABBIA Le società padovane escluse dal momento più simbolico di questo sport Federazione sott’accusa Padova, città simbolo della palla ovale, aspettava da dodici anni un test match della nazionale di rugby. L’8 novembre arrivano gli Wallabies australiani, squadrone di fuoriclasse, gli ultimi ad aver calcato l’erba del Plebiscito il 23 ottobre 1996. L’Euganeo va verso il tutto esaurito. Ma il rugby padovano è stato estromesso dall’evento. Ad occuparsi del terzo tempo dopo la partita sarà il Calcio Padova.
La decisione, incredibile, è stata presa dalla Fir del presidente Giancarlo Dondi, che due anni fa aveva promesso il ritorno del rugby internazionale nel Veneto. Il Calcio Padova, per voce di Gianluca Sottovia, consigliere delegato, ammette di aver dato la sua disponibilità dopo aver ricevuto richiesta ufficiale dalla Fir.
Le società rugbistiche di Padova sono in subbuglio. C’è amarezza, irritazione, aperta condanna per quello che appare come un insensato sfregio al movimento veneto della palla ovale, che dà il 25% degli iscritti e il 30% dei giocatori della nazionale, tra cui i padovani Mauro e Mirco Bergamasco, Leonardo Ghiraldini, Andrea Marcato e l’ex capitano Marco Bortolami. Tutti cresciuti nei vivai delle società padovane e formati alle giovanili del Petrarca. In provincia di Padova ci sono 2400 tesserati su una decina di società, alcune delle quali si dedicano solo al settore giovanile. Attorno ai club si muovono migliaia di bambini, ragazzi, genitori, giocatori adulti, allenatori, amatori over 35 e dirigenti. Tutti lasciati ai margini dell’evento.
Giacomo Lorello, presidente del Petrarca junior, parla di «decisione sconcertante» e di carenze organizzative della Fir. «E’ un clamoroso autogol per il rugby, un fatto incomprensibile e senza precedenti - dichiara - mai come in questa occasione, con l’Euganeo pieno, la base del movimento poteva essere coinvolta per farsi conoscere, per incontrare i suoi campioni, per dare il suo contributo volontario fatto di passione e cultura. Mi cadono le braccia per questa decisione della Federazione, dietro cui c’è, credo, più che altro sbadataggine». Il Petrarca potrà comunque rifarsi in parte ospitando gli allenamenti dell’Australia alla Guizza, ma le altre società di Padova - Cus, Valsugana, Roccia Rubano, Ercole Monselice, Piazzola - resteranno a bocca asciutta. Ora attendono una presa di posizione da parte del Civ, il comitato triveneto, il cui presidente Roberto Bortolato è stato appena rieletto battendo di poco il candidato padovano Lorello. «Sono amareggiato, la trovo una mancanza di sensibilità verso un territorio che è la culla del rugby - afferma Roberto Zanovello, presidente del Cus Padova - Tutte le società hanno dato la loro disponibilità, a più riprese, per poter contribuire a trasformare questa partita in una festa del rugby. Chiedevamo un posto per dei gazebo dove promuovere l’attività delle società, abbiamo offerto la nostra disponibilità per fornire volontari ed esperienza. Tutto inutile». Oggi al Pedrocchi ci sarà la conferenza stampa dell’evento. La Fir non manderà nessun rappresentante, ciliegina sulla torta dopo che alla presentazione ufficiale dell’evento, domani a Roma, non è stato invitato il Comune di Padova. Infine: sembra che il Padova intenda coinvolgere nell’organizzazione del terzo tempo gli ultras biancoscudati. Per i rugbisti un ulteriore affronto.(30 ottobre 2008)Torna indietro