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Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 19 dic 2008, 11:58
da bogi
E’ fantastico, è eccezionale, ho letto l’articoletto de “Il Tempo” e stavo cadendo dalla sedia dalle risate . Ecco parte del testo: “…….Soprattutto le due società romane sono da sempre in prima fila nel sostenere la necessità e l'urgenza di una rivoluzione del rugby di vertice, così come ribadito in un comunicato ufficiale. A questo punto, il documento costituisce un punto di rottura e, di fatto, delinea due schieramenti precisi. Da un lato i firmatari della lettera che non intendono mollare l'improduttivo status quo, dall'altro quelle che sostengono la presidenza Dondi nella volontà di cambiamento di una realtà che ha urgente bisogno di sprovincializzarsi e di rivolgersi a mercati capaci di garantire sviluppo.”
Le due società Romane sono DA SEMPRE…….
La Capitolina è nata l’altro ieri e sta nel massimo campionato da un paio di anni, La rugby Roma stava per sparire e non mi risulta abbia mai espresso particolari volontà di cambiamenti, anzi Il dirigente più rappresentativo degli ultimi anni (pace all’anima sua), è stato oggettivamente parte integrante dell’apparato Federale.
Poi Dondi che esprime la Volontà di cambiamento.
Ma lo sanno quelli del “Tempo” chi è il presidente della Federazione dal 1996 ?
Lo sanno chi è responsabile di una gestione del rugby in Italia che ad essere particolarmente gentili e natalizi si può tranquillamente definire inerte e dilettantesca ?
Qui stiamo perdendo la testa ! Sembra che Dondi sia il Che Guevara del rugby Italiano, il rivoluzionario…..
Certo, alcune società sono state conniventi; altre invece si sono viste squalificare dirigenti in serie per lesa maestà (non nomino la società ma i dirigenti Innocenti - Lorigiola) o hanno provato a contrastare almeno a livello locale lo strapotere Federale (candidatura di Lorello per il CIV) finendo sempre per soccombere .
Qualcuno che cercava strade diverse c’era…
Di Sicuro i rastrellatori di deleghe presso le piccole società in prossimità delle elezioni non sono una mia invenzione; in più occasioni questa pratica è stata evidenziata dai quotidiani più attenti alle cose di Rugby
Adesso salta fuori sta novità che, se non si commercializza e svende tutto il poco materiale pregiato che abbiamo entro i prossimi giorni, il Rugby sparirà dall’italia e dai ricordi di tutti….
Sbucano da tutti gli angoli pubblicisti che si stracciano le vesti contro chi difende l’orticello (dal mio personale vocabolario: orticello= realtà concreta costruita facendosi il culo per decenni che ha resistito con risultati agonistici variabili ma senza mai correre il rischio di sparire come chi nel corso degli anni ha gettato soldi dalla finestra per raggiungere talvolta risultati clamorosi salvo poi ripartire dalle serie minori nel giro di un paio di anni o sparire del tutto)
Sempre più spesso appaiono nella stessa frase le parole Sport e Mercato, termini che POSSONO e non DEVONO viaggiare a braccetto.
Ma siete veramente tutti d’accordo sul fatto che si fa il mercato o si muore o sono io l’unico r*** che crede ancora a babbo natale ?
Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 19 dic 2008, 12:13
da pinturicchio
Se non si cambia qualcosa non si muore ma si sparisce dal rugby di qualità.
E' questo il messaggio che tutti cercano di portare avanti con idee diverse
Le romane con un progetto di super club gestito dalla Federazione (modello gallese/irlandese/scozzese/super14) overo campionati ultranazionali
Le altre mi sembra di aver capito, non ho letto i loro comunicati stampa, voglio raggiungere il rugby di qualità potenziando i club e il super 10 (modello inglese/francese)
Idee entrambe rispettabili si stà discutendo ( FINALMENTE) perchè tutti si sono accorti che il super 10 così come è oggi non attira pubblico e il rugby che esprime non è alla altezza delle altre squadre di club.
Io sono favorevole alla idea del campionato ultranazionale perchè ritengo che solo con un confronto continuo con realtà + evolute possiamo migliorare
Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 19 dic 2008, 12:26
da rivel1
a me fa ridere perchè a giudicare dall'articolo questo giornalista ha imparato che nel rugby si usa la palla ovale l'altro ieri
poi descrivere dondi come l'uomo del cambiamento... cambiassero lui ci sarebbe molto di guadagnato!
Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 19 dic 2008, 12:49
da occhioindiscreto
io credo che portare i nostri migliori giocatori all'estero sia la morte del rugby in italia.
perchè la fir invece di buttare soldi in due selezioni non li investe nel campionato per renderlo più coinvolgente e interessante?
ve lo dico, secondo me perchè non si vede più in là del proprio naso e quindi ai vari dondi e checchinato interessa solo quello su cui possono mettere le mani e non una vera programmazione per risanare il rugby in italia.
Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 19 dic 2008, 13:29
da Zenith
bogi ha scritto:
La Capitolina è nata l’altro ieri e sta nel massimo campionato da un paio di anni, La rugby Roma stava per sparire e non mi risulta abbia mai espresso particolari volontà di cambiamenti, anzi Il dirigente più rappresentativo degli ultimi anni (pace all’anima sua), è stato oggettivamente parte integrante dell’apparato Federale.
Poi Dondi che esprime la Volontà di cambiamento.
Ma lo sanno quelli del “Tempo” chi è il presidente della Federazione dal 1996 ?
Lo sanno chi è responsabile di una gestione del rugby in Italia che ad essere particolarmente gentili e natalizi si può tranquillamente definire inerte e dilettantesca ?
Qui stiamo perdendo la testa ! Sembra che Dondi sia il Che Guevara del rugby Italiano, il rivoluzionario…..
Certo, alcune società sono state conniventi; altre invece si sono viste squalificare dirigenti in serie per lesa maestà (non nomino la società ma i dirigenti Innocenti - Lorigiola) o hanno provato a contrastare almeno a livello locale lo strapotere Federale (candidatura di Lorello per il CIV) finendo sempre per soccombere .
Qualcuno che cercava strade diverse c’era…
Di Sicuro i rastrellatori di deleghe presso le piccole società in prossimità delle elezioni non sono una mia invenzione; in più occasioni questa pratica è stata evidenziata dai quotidiani più attenti alle cose di Rugby
Adesso salta fuori sta novità che, se non si commercializza e svende tutto il poco materiale pregiato che abbiamo entro i prossimi giorni, il Rugby sparirà dall’italia e dai ricordi di tutti….
Sbucano da tutti gli angoli pubblicisti che si stracciano le vesti contro chi difende l’orticello (dal mio personale vocabolario: orticello= realtà concreta costruita facendosi il c*** per decenni che ha resistito con risultati agonistici variabili ma senza mai correre il rischio di sparire come chi nel corso degli anni ha gettato soldi dalla finestra per raggiungere talvolta risultati clamorosi salvo poi ripartire dalle serie minori nel giro di un paio di anni o sparire del tutto)
Sempre più spesso appaiono nella stessa frase le parole Sport e Mercato, termini che POSSONO e non DEVONO viaggiare a braccetto.
Ma siete veramente tutti d’accordo sul fatto che si fa il mercato o si muore o sono io l’unico r*** che crede ancora a babbo natale ?
Ti straquoto !!!
Certo se siamo arrivati a questo punto probabilmente qualche responsabilità c'è anche da parte dei club ed in particolare quella di non pensare mai a formare unamassa critica utile per far approvare soluzioni alternative al "decide tutto Dondi" (buon esempio ne sia la questione Lorello al CIV che è stata preparata nelle segrete stanze e presentata bella e pronta come prendere o lasciare ...).
A questo punto comunque direi che la cosa assolutamente vitale per il rugby italiano è quella di impedire a tutti i costi la creazione di questo "papocchio" che sarebbero le selezioni federali in Heineken, che toglierebbero definitivamente risorse (sponsor e federali) e giocatori al campionato italiano, rischiando di farlo tornare al dilettantismo puro ed azzerando di fatto tutto il lavoro (che è costato fatica e soldi) fatto dai club.
Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 19 dic 2008, 13:55
da Radagast
[cit]...Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore, non parlarmi tu di rivoluzione. Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c'e qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: "Oh, oh, è venuto il momento di cambiare tutto" [...]
Io so quello che dico, ci son cresciuto in mezzo, alle rivoluzioni. Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: "Qui ci vuole un cambiamento!" e la povera gente fa il cambiamento.
E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo, e parlano, parlano, e mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione! Quindi per favore, non parlarmi più di rivoluzione...E porca troia, lo sai che succede dopo? Niente...tutto torna come prima...[fine cit]
chi se ne ricorda?
Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 19 dic 2008, 14:10
da ATHLONE
Ah Miranda...

Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 19 dic 2008, 14:36
da tafano
Radagast ha scritto:[cit]...Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore, non parlarmi tu di rivoluzione. Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c'e qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: "Oh, oh, è venuto il momento di cambiare tutto" [...]
Io so quello che dico, ci son cresciuto in mezzo, alle rivoluzioni. Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: "Qui ci vuole un cambiamento!" e la povera gente fa il cambiamento.
E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo, e parlano, parlano, e mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione! Quindi per favore, non parlarmi più di rivoluzione...E porca troia, lo sai che succede dopo? Niente...tutto torna come prima...[fine cit]
chi se ne ricorda?
Giù la testa! Amigo.
Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 22 dic 2008, 8:45
da andrea12
Non capisco perchè ci si debba scaldare tanto su un termine che noi italiani non conosciamo. Tu, Radagast, probabilmente parli per esperienze personali e non si può che convenire sulla non-accettazione della violenza. D'altro canto, storicamente, noi italiani non sappiamo neppure cosa sia una rivoluzione e quali meccanismi si possano attivare: nella nostra storia, da Roma ad oggi, non ne abbiamo fatta una.
Peraltro abbiamo storicamente scelto forme di lotta molto più subdole che non ci gratificano affatto (dal fratricidio Romolo-Remo in poi, attraverso Guelfi e Ghibellini fino alle Brigate Rosse, alla strage di Piazza Fontana, a Gladio...........se vuoi si va avanti e ti accorgerai che non siamo migliori a nessuno, ma neppure peggiori).
La rivoluzione, in senso lato, nella FIR non si può fare perchè segnerebbe un annullamento della Federazione. In Italia vincono sempre i Conservatori che illuminano, noi poveri mortali, con aperture sempre in ritardo e mai innovative. Sono 3 mila anni che da noi va avanti così.
Ricordati, però, che la rivoluzione francese e la rivoluzione americana hanno realmente aperto le porte alla democrazia, col contributo, anche in vite umane, di chi ci credeva davvero.
Buon rugby
Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 22 dic 2008, 9:37
da GiorgioXT
andrea12 ha scritto:Non capisco perchè ci si debba scaldare tanto su un termine che noi italiani non conosciamo. Tu, Radagast, probabilmente parli per esperienze personali e non si può che convenire sulla non-accettazione della violenza. D'altro canto, storicamente, noi italiani non sappiamo neppure cosa sia una rivoluzione e quali meccanismi si possano attivare: nella nostra storia, da Roma ad oggi, non ne abbia
Questa è direi una inesattezza ...ma guarda che Radagast faceva una citazione cinematografica, tratta da "Giù la testa" di Sergio Leone ... non credo facesse filosofia...
Re: Conservatori e Rivoluzionari ?
Inviato: 22 dic 2008, 10:32
da Radagast
scusa Andrea...capisco che la citazione era più facilmente percepibile da quelli con qualche capello grigio
(o dai cinefili incalliti)
Quando ho visto usare il termine "rivoluzione" non ho saputo resistere...
r