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Giugno 2008 , dopo essere stato rieletto a larghissima maggioranza, Dondi, il presidente della FIR indice una grande assemblea a cui partecipano i dirigenti di tutte le società italiane, gli allenatori e larghe rappresentanze di giocatori.
nell'assemblea vengono esaminati i problemi e le prospettive di sviluppo e vengono scelte a stragrande maggioranza 4 priorità su cui intervenire :
-1 Sviluppo del movimento attraverso l'aumento dei giocatori
-2 Innalzamento della qualità del gioco e dei giocatori
-3 Rafforzamento e diffusione delle società sul territorio
-4 Promozione e marketing del movimento dal minirugby alla nazionale

Successivamente vengono creati dei comitati operativi per trovare ed attuare le azioni necessarie ad affrontare queste priorità, questi comitati sono composti dalle persone che hanno ottenuto maggiori risultati nei settori specifici ,le riunioni sono pubbliche.

-1 la Fir ed il comitato decidono di fare un censimento rapido e reale degli effettivi praticanti, ottenendo anche dati indispensabili come le reali presenze ad allenamenti, le partite/tornei giocati , le squadre effettivamente schierate e il confronto negli ultimi 3 anni.
I risultati dell'analisi di questi dati dà una visione reale e globale della situazione e del reale lavoro delle società; questo permette di fare una graduatoria delle società per "merito di produzione giocatori" a prescindere dalle dimensioni o dalla categoria in cui gioca, permette di individuare le pratiche migliori e quelle da evitare.
L'obbiettivo è quello di raggiungere, creare e formare nuovi giocatori e di non perdere quelli formati.
La FIR decide di destinare 1/6 del suo budget (quindi circa 4/5 milioni €) in parte per premiare le prime società di questa graduatoria, in parte alle società piccole che hanno ottenuto risultati anche in condizioni difficili, in parte -ma come prestito da restituire in futuro- alle società che sono al fondo della graduatoria per cambiare le pratiche sbagliate ed invertire la tendenza; tutti questi processi vengono monitorati ed i dati resi pubblici, a luglio 2009 si fa la prima verifica.

-2 Innalzamento del livello e qualità di gioco ; il comitato composto da tecnici, dirigenti, giocatori ed ex-giocatori decide innanzitutto di rivedere i campionati giovanili dalla under 20 fino alla under 16 in forma meritocratica con girone 1 nazionale ai quali si accede da per merito da barrage, a questo proposito vengono destinati 2 milioni € per sostenere i maggiori costi che le società dovranno affrontare . i calendari vengono rivisti in modo da aver un numero maggiore o uguale di partite in periodo più breve e senza le pause , viene studiata la possibilità di creare tornei fissi a fine stagione con squadre degli altri paesi del 6N.
Viene fortemente incoraggiato, anche penalizzando/premiando, la formazione di nuovi arbitri , arbitri che verranno inviati a stage di perfezionamento (e magari anche ad arbitrare) nelle nazioni più evolute, in modo da elevare il più possibile il nostro standard; 800.000 € vengono destinati al settore arbitrale per queste cose e per aumentarne i compensi.
Il Comitato decide di modificare radicalmente la struttura tecnica della federazione, trasformandola in un "centro di ricerca" che raccoglie le più diverse esperienze e teorie di allenamento, tattica ecc. , centro destinato alla diffusione e condivisione delle informazioni, viene cancellata la concezione di "linee guida" prefissate e sostituita con l'analisi scientifica delle diverse pratiche e risultati conseguenti; 100.000 € vengono usati per realizzare una rete dove poter reperire video di partite ed altri materiali utili.
il comitato stanzia 1 milione di euro per il miglioramento delle strutture tecniche delle società e per progetti condivisi con le università
L'Accademia federale viene sostituita da una rete di Accademie/Centri di Formazione diffusa sul territorio (almeno 10-12 centri) : non facciamo viaggiare i ragazzi, ma facciamo girare i tecnici, i costi saranno minori, il parco atleti moltiplicato per 10. L'Accademia diventa un centro di formazione d'eccellenza (tipo Marcoussis della FFR) non riservato più solo ad una classe d'età
Lo staff tecnico viene apliato come anche i fondi a disposizione : tutte le partite dei gironi elite devono essere viste dai tecnici della FIR.
La FIR destina una somma importante (2-3 m€) per finanziare le società (scelte sempre con la graduatoria vista prima) che sostituiranno più giocatori non di formazione italiana con un giocatore di altissimo livello , o per tecnici con know-how innovativo.

-3 Il Comitato decide di stanziare un fondo destinato alla fusione di società in zone vicine , fusione che viene incoraggiata anche con l'abolizione dei limiti di iscrizione squadre e dell'obbligatorietà , che viene sostituita molto più efficacemente dalla graduatoria vista la punto 1.
viene deciso di rendere pienamente pubblici e trasparenti i conti delle squadre, come quelli della federazione.
Viene costituito anche un "fondo di rotazione" per garantire prestiti alle società per il miglioramento delle strutture sportive.

Ho parecchie cose ancora da scrivere ... ci si rivede domani

Giorgio for President!

Sì, poteva andare così quando assemblee, comitati e commissioni varie riescono a produrre proposte e non si perdono dietro a questioni di lana caprina: se mi dite che al mondo esiste un posto del genere ci posso anche credere, ma non è certo l'Italia dove, quando si vuole insabbiare un'innovazione si creano tavoli di discussione ad hoc (qualcuno ricorda la commissione bicamerale, presieduta da D'Alema, che doveva avviare la stagione delle riforme?)

bambula ha scritto:Sì, poteva andare così quando assemblee, comitati e commissioni varie riescono a produrre proposte e non si perdono dietro a questioni di lana caprina: se mi dite che al mondo esiste un posto del genere ci posso anche credere, ma non è certo l'Italia dove, quando si vuole insabbiare un'innovazione si creano tavoli di discussione ad hoc (qualcuno ricorda la commissione bicamerale, presieduta da D'Alema, che doveva avviare la stagione delle riforme?)

La Commissione D'Alema era del 1997, risultato: nessuno; in precedenza, ovviamente con identico risultato, c'erano state le commissioni De Mita-Iotti (1993-1994) e Bozzi (1983-1985)...

Purtroppo in Italia (al dontrario della Francia dove i débats publique sono veramente modelli di confronto, di elaborazione e di sintesi) le assemblee sono i luoghi dove le decisioni si rallentano, si rinviano, si insabbiano...

Un piccolo appunto:

GiorgioXT ha scritto:Giugno 2008 , dopo essere stato rieletto a larghissima maggioranza, Dondi, il presidente della FIR indice una grande assemblea a cui partecipano i dirigenti di tutte le società italiane, gli allenatori e larghe rappresentanze di giocatori.

Chiamare gli arbitri mai eh?

GiorgioXT ha scritto:Giugno 2008 , dopo essere stato rieletto a larghissima maggioranza, Dondi, il presidente della FIR indice una grande assemblea a cui partecipano i dirigenti di tutte le società italiane, gli allenatori e larghe rappresentanze di giocatori.
nell'assemblea vengono esaminati i problemi e le prospettive di sviluppo e vengono scelte a stragrande maggioranza 4 priorità su cui intervenire :
-1 Sviluppo del movimento attraverso l'aumento dei giocatori
-2 Innalzamento della qualità del gioco e dei giocatori
-3 Rafforzamento e diffusione delle società sul territorio
-4 Promozione e marketing del movimento dal minirugby alla nazionale
:

Alcune delle cose che hai scritto sono condivisibili e potrebbero essere realizzate, anche se mi sembra un pò utopistico il punto 2, e per questo penso che cmq l'ingresso in CL sarebbe stato in ogni caso indispensabile per dare DA SUBITO la possibilità alla "fascia alta" dei giocatori italiani (anche come semplici prospetti) la possibilità di giocare regolarmente ad alto livello.

Il problema principale del tuo programma però è che mi sembra decisamente "premiale" nei confronti delle società e delle aree che producono giocatori ORA. Mi rendo conto che da un certo punto di vista, diciamo etico, può anche essere giusto. Ma credo che uno dei problemi principali del rugby italiano sia la sua scarsa diffusione sul territorio nazionale. Se ha le risorse la FIR secondo me, prima di darle alle società che lavorano bene in Veneto, ed in seconda battuta in Emilia, Lombardia, Roma, L'Aquila e le poche altre isole felici, dovrebbe spenderle per creare strutture, sostenere squadre e muovere interesse in tutto il resto del paese.

giongeffri ha scritto:

GiorgioXT ha scritto:Giugno 2008 , dopo essere stato rieletto a larghissima maggioranza, Dondi, il presidente della FIR indice una grande assemblea a cui partecipano i dirigenti di tutte le società italiane, gli allenatori e larghe rappresentanze di giocatori.
nell'assemblea vengono esaminati i problemi e le prospettive di sviluppo e vengono scelte a stragrande maggioranza 4 priorità su cui intervenire :
-1 Sviluppo del movimento attraverso l'aumento dei giocatori
-2 Innalzamento della qualità del gioco e dei giocatori
-3 Rafforzamento e diffusione delle società sul territorio
-4 Promozione e marketing del movimento dal minirugby alla nazionale
:

Alcune delle cose che hai scritto sono condivisibili e potrebbero essere realizzate, anche se mi sembra un pò utopistico il punto 2, e per questo penso che cmq l'ingresso in CL sarebbe stato in ogni caso indispensabile per dare DA SUBITO la possibilità alla "fascia alta" dei giocatori italiani (anche come semplici prospetti) la possibilità di giocare regolarmente ad alto livello.

Il problema principale del tuo programma però è che mi sembra decisamente "premiale" nei confronti delle società e delle aree che producono giocatori ORA. Mi rendo conto che da un certo punto di vista, diciamo etico, può anche essere giusto. Ma credo che uno dei problemi principali del rugby italiano sia la sua scarsa diffusione sul territorio nazionale. Se ha le risorse la FIR secondo me, prima di darle alle società che lavorano bene in Veneto, ed in seconda battuta in Emilia, Lombardia, Roma, L'Aquila e le poche altre isole felici, dovrebbe spenderle per creare strutture, sostenere squadre e muovere interesse in tutto il resto del paese.

In linea di massima il tuo ragionamento puo' essere condivisibile, ma se io fossi il presidente di una societa' di rugby e vedessi la Federazione dare incentivi a chi vuole aprire una societa' mi incazzerei perche' direi: "Ma come, la Federazione invece di premiare me che continuo a sfornare giocatori e poi darli alla nazionale, mi aumenta la concorrenza in casa cosi' chiunque vuole aprire una societa' puo' farlo senza sforzi?"
Inoltre, ma potrei sbagliarmi, mi pare che l'Aquila riceva incentivi dal comune o dalla Provincia. Ecco, secondo me la Federazione dovrebbe piuttosto promuovere il rugby, vale a dire sponsorizzare il rugby presso le amministrazioni comunali e della provincia e nelle scuole. Allora si' che le societa' verrebbero aiutate anche dal punto di vista economico e magari create strutture da parte del comune, della provincia o della Regione; la Federazione da sola non puo' creare strutture, squadre, eccetera eccetera, non e' la zecca di stato.

GiorgioXT ha scritto:Giugno 2008 ......

Forse mi sono perso qualcosa o la senilità comincia a farsi sentire: quella data, appurato che Dondi è stato rieletto a Settembre 2008, è una pura invenzione o ha un significato che mi sfugge?

giongeffri ha scritto: ... Se ha le risorse la FIR secondo me, prima di darle, direi oltre che a darle, alle società che lavorano bene in Veneto, ed in seconda battuta in Emilia, Lombardia, Roma, L'Aquila e le poche altre isole felici, dovrebbe spenderle per creare strutture, rendere quelle esistenti più idonee ad accogliere i bambini, sostenere squadre e muovere interesse in tutto il resto del paese.

Quoto, quotissimo , con 2 o 3 di quei milioni, oculatamente spesi, si potrebbero sistemare un tot di campi, diciamo, in relazione agli interventi da fare, tra i 30 e i 50? In aggiunta chi porta soldi si trova a godere, anche presso le spendaccione e sperperatrici amministrazioni pubbliche, di fiducia e disponibilità per cui qualche struttura la si potrebbe anche acquisire o avere in esclusiva.

old.e.sagg ha scritto:

GiorgioXT ha scritto:Giugno 2008 ......

Forse mi sono perso qualcosa o la senilità comincia a farsi sentire: quella data, appurato che Dondi è stato rieletto a Settembre 2008, è una pura invenzione

E' pura invenzione . Purtroppo.

Ed ora veniamo al punto 4 : Promozione e marketing del movimento dal minirugby alla nazionale

La Federazione stanzia un budget di 600.000 euro per produrre tutte le partite del Super 10 e della serie A , le più importanti dei campionati giovanili U19 e dei maggiori tornei di minirugby (che potrebbero avere un audience ed un traino pubblicitario di gran lunga più importante di quanto si pensi) - una volta con un pacchetto pronto e fatto a costo zero per le emittenti , diventa facile e possibile piazzarlo su una rete in chiaro a diffusione nazionale , magari in modo graduale , prima 2-4 partite poi di seguito il resto.

La maggiore visibilità ottenuta avrà delle ricadute importanti : molta maggiore facilità di recuperare risorse dagli sponsors (se ci sono 80' in TV ...anche il semplice striscione vale molto) , maggiore conoscenza e diffusione del gioco , migliore rapporto e disponibilità delle amministrazioni locali ...se si va anche solo ogni 15 giorni in TV , diventa fondamentale per ogni politico locale farsi vedere e ...fare qualcosa ; non solo, un campionato mediaticamente interessante diventa molto interessante anche per i campioni che hanno sponsor personali o attività - basti pensare a quanto ha contato Adidas per portare Dan Carter in Francia...

100.000 euro di budget vanno per garantire sui giornali nazionali e locali più importanti una pagina fissa dedicata al rugby ed ai campionati ogni sabato , pagina che dovrà venire prima di quelle destinate al basket, e volley. dopo poco il volano creato dalla visibilità maggiore si tradurrà in modo quasi automatico in investimenti pubblicitari legati al rugby sui giornali e quindi a sinergia.

Sostegno alle riviste ed all'editoria specializzata, che d'altra parte con un "parco contatti" moltiplicato per 10 rispetto all'attuale beneficeranno di un maggiore interesse e vendite.

Queste azioni, insieme con quelle che ho descritto sopra, potrebbero portare ad un raddoppio dei praticanti in 3-4 anni, ad un irrobustimento generale delle società, - in particolare delle più piccole e più decentrate che avranno di più da guadagnare da una maggiore visibilità e da maggiori risorse; il miglioramento dei livelli di competizione dei campionati giovanili ci permetterà di selezionare più giovani e più bravi da un numero molto maggiore di squadre e di atleti; la ristrutturazione ed i maggiori fondi a disposizione permetteranno di avere più arbitri (che diventerà un lavoro part-time economicamente interessante) più specializzati e più bravi.

Ritengo che in 3 anni di lavoro intenso, investendo 1/3 dell'attuale budget della Federazione, potremmo superare per numeri e giro d'affari le nazioni celtiche messe insieme ed avvicinarci alla Francia, potremmo avere 3-4 squadre o selezioni di livello competitivo da Heineken Cup basandoci su 200 nuovi giocatori formati in Italia di alto livello ... 50 il primo anno, 70 il secondo , 80 il terzo e senza perderne nessuno ... in quanto il Rugby diventerebbe una occasione e possibilità di vita e lavoro e non sarebbe più indispensabile andare in Francia o UK per fare il salto verso il professionismo.



Come dicevo... poteva andare così .

GiorgioXT ha scritto:La Federazione stanzia un budget di 600.000 euro per produrre tutte le partite del Super 10 e della serie A , le più importanti dei campionati giovanili U19 e dei maggiori tornei di minirugby (che potrebbero avere un audience ed un traino pubblicitario di gran lunga più importante di quanto si pensi) - una volta con un pacchetto pronto e fatto a costo zero per le emittenti , diventa facile e possibile piazzarlo su una rete in chiaro a diffusione nazionale , magari in modo graduale , prima 2-4 partite poi di seguito il resto

Quotoquotissimo: se a 16 anni avessi visto il 5N ora sarei un vecchio estremo e non un giovane ultra...

Devo dire che il punto 4 sarebbe attuabile già da ora con poche difficoltà; li "coltello dalla parte del manico" ce l'ha la FIR, che ha idiritti della nazionale per il 6N, quindi ci vorrebbe poco a vendere un pacchetto Nazionale+Campionato al costo delle sole partite della Nazionale. E' una cosa talmente evidente e con un rapporto costo/risultato (sulla carta) così vantaggioso, che è sorprendente vedere che non sia ancora stato fatto. Cosa ci fanno con i soldi alla FIR?

Non so su quali basi tu ipotizzi tali cifre, ma a me paiono molto, ma molto ma molto ingenue.

GiorgioXT ha scritto:La Federazione stanzia un budget di 600.000 euro per produrre tutte le partite del Super 10 e della serie A , le più importanti dei campionati giovanili U19 e dei maggiori tornei di minirugby (che potrebbero avere un audience ed un traino pubblicitario di gran lunga più importante di quanto si pensi) - una volta con un pacchetto pronto e fatto a costo zero per le emittenti , diventa facile e possibile piazzarlo su una rete in chiaro a diffusione nazionale , magari in modo graduale , prima 2-4 partite poi di seguito il resto.

Con 600mila euro produci il solo Super 10 per un anno. Forse. Di sicuro non tutta quella roba lì. A meno di non chiedere le immagini fatte con la telecamerina a mano del papà di qualche bambino del minirugby.
E poi non è sufficiente avere materiale da regalare alle televisioni: bisogna comprare lo spazio, non penseremo veramente che ce lo regalino, quello?

GiorgioXT ha scritto: 100.000 euro di budget vanno per garantire sui giornali nazionali e locali più importanti una pagina fissa dedicata al rugby ed ai campionati ogni sabato , pagina che dovrà venire prima di quelle destinate al basket, e volley.

100.000 euro?? Abbiamo presente quanto costa una pagina di pubblicità su un quotidiano nazionale?? Se vuoi garantirti una pagina fissa, posizione fissa prima di volley e basket - ammesso e non concesso che questo sia un discorso fattibile - con 100mila euro ti fai una decine di uscite su un singolo quotidiano, ma se ti va di lusso...

giangi2 ha scritto:Devo dire che il punto 4 sarebbe attuabile già da ora con poche difficoltà; li "coltello dalla parte del manico" ce l'ha la FIR, che ha idiritti della nazionale per il 6N, quindi ci vorrebbe poco a vendere un pacchetto Nazionale+Campionato al costo delle sole partite della Nazionale. E' una cosa talmente evidente e con un rapporto costo/risultato (sulla carta) così vantaggioso, che è sorprendente vedere che non sia ancora stato fatto. Cosa ci fanno con i soldi alla FIR?

Non sno sicuro di aver capito. Intendi dire che la FIR dovrebbe andare alla Rai o a Mediaset o anche solo a La7 e dire "o mi trasmetti tutto il campionato o io non ti dò neanche la Nazionale?" Ben che vada, le riderebbero in faccia.

Possibile che non insegni nulla il fatto che il S10 sia stato scaricato perfino da Sky e sia finito sul più sfigato dei canali satellitari?
Possibile che non ci si renda conto che ai grandi network del rugby italiano non frega un accidente? Alle grandi TV di trasmettere la Nazionale di rugby importa ben poco, altrimenti non la lascerebbero a La7. E La7 ha l'acqua alla gola, deve vendere ogni singolo minuto al miglior offerente, e un "ricatto" del genere non lo potrebbe accettare nemmeno se lo volesse. Figuriamoci poi allo stato attuale, dove addirittura comincia a tagliare proprio dalla redazione sportiva.

Non so, mi pare sia necessario un bel bagno di realismo...

Il mio ragionamento è più semplice e secondo me fattibile: adesso la FIR vende i diritti del 6N incassando, diciamo, 100.
Per la stessa cifra dovrebbe vendere (non arrivo all'optimum di Giorgio ma mi limito al S10): a) le partite del 6N + b) 1 partita a settimana del S10 il tutto da trasmettere in chiaro.
Considerando che la RAI quest'anno paga, se non ricordo male, 250.000 euro per i diritti del S10, credo che la FIR sia in grado di proporre il pacchetto a) + b) con un introito totale che può essere 100 - X. Se poi qualche addetto al marketing ci ragiona su con gli stessi sponsor della nazionale, che potrebbero comprarsi spazi pubblicitari concomitanti alla messa in onda della gara settimanale (non è un costo in più per gli sponsor, semplicemente dirottano investimenti pubblicitari già previsti), secondo me il valore di X potrebbe essere abbastanza contenuto e tranquillamente affrontabile dalla FIR in un'ottica di investimento sull'ampliamento del movimento rugbystico in Italia.

LA7 ha acquisito i diritti del 6N quando veramente non li voleva nessuno, adesso questi diritti hanno ben altro valore in Italia; il punto è: è successo perchè era nel destino delle cose oppure LA7 (anche con un po' di fortuna) ha saputo valorizzare e sfruttare bene il prodotto che ha in mano? Non c'è nessuno che pensa che un investimento sul rugby adesso, costando relativamente poco, potrebbe essere un buon affare se il rugby "esplode" sia a livello mediatico che di partecipazione popolare? Di certo questa "esplosione" deve essere incoraggiata, come ha fatto LA7 con gli spettacoli di Paolini, parlando di rugby in varie sedi e proponendo un servizio di buona qualità (pensate però a quanto meglio si sarebbe fatto con un commento Munari/Raimondi su LA7). Invece di incassare 250.000 euro dalla RAI per andare su RAISPORTSAT, forse era meglio per la FIR pagare per andare su RAI 3 o su LA7, almeno io la vedo così (e non credo che LA7 o RAI3, andando a concordare bene fascia oraria e giorno, siano così costose).

GiorgioXT ha scritto:Ed ora veniamo al punto 4 : Promozione e marketing del movimento dal minirugby alla nazionale

La Federazione stanzia un budget di 600.000 euro per produrre tutte le partite del Super 10 e della serie A , le più importanti dei campionati giovanili U19 e dei maggiori tornei di minirugby (che potrebbero avere un audience ed un traino pubblicitario di gran lunga più importante di quanto si pensi) - una volta con un pacchetto pronto e fatto a costo zero per le emittenti , diventa facile e possibile piazzarlo su una rete in chiaro a diffusione nazionale , magari in modo graduale , prima 2-4 partite poi di seguito il resto.

La maggiore visibilità ottenuta avrà delle ricadute importanti : molta maggiore facilità di recuperare risorse dagli sponsors (se ci sono 80' in TV ...anche il semplice striscione vale molto) , maggiore conoscenza e diffusione del gioco , migliore rapporto e disponibilità delle amministrazioni locali ...se si va anche solo ogni 15 giorni in TV , diventa fondamentale per ogni politico locale farsi vedere e ...fare qualcosa ; non solo, un campionato mediaticamente interessante diventa molto interessante anche per i campioni che hanno sponsor personali o attività - basti pensare a quanto ha contato Adidas per portare Dan Carter in Francia...

bogi ha scritto:Ps. prego non tornate fuori con la solita storia che il reclutamento si fà coi risultati della nazionale e con i passaggi in tv, perchè a quest'ora tra "Azzurra" "Il Moro di Venezia" e "Luna Rossa" dovremmo avere tutti la barchetta in giardino.
Reclutamento si fa formando i formatori e sguinzagliandoli dove ci sono i bambini.......
.............nelle scuole.