La FIR compra lo stadio di Reggio Emilia?
Inviato: 28 gen 2009, 8:22
Notizia dai giornali di Reggio e Parma...
La struttura di Reggio è in mano a un curatore fallimentare. Il presidente Fir conferma l’interessamento
La Federugby vuole lo stadio Giglio
Un gruppo di imprenditori capeggiato da Giancarlo Dondi pronto all’acquisto
Lo stadio Giglio di Reggio Emilia potrebbe diventare il tempio italiano del rugby. La notizia è di quelle forti,il destino dell’impianto, attualmente in mano al curatore fallimentare,Adolfo Barbieri,dovrebbe trovare quanto prima una soluzione
positiva che risolve anche i problemi dell’amministrazione comunale reggiana,che se non trovasse un acquirente-gestore dell’impianto, sarebbe costretta ad accollarsene il costo.
Nei giorni scorsi era trapelata la notizia di un gruppo di persone pronto a fare un’offerta per arrivare ad un concordato
con i creditori,evitando così l’asta.A tirare le fila del gruppo di imprenditori c’è il presidente della Fir (Federazione italiana rugby) Giancarlo Dondi,un parmigiano illuminato, che ha portato la palla ovale a risultati di tutto rispetto e che sta promuovendo questa disciplina con diverse iniziative.L’interesse per questa operazione ci è stata confermata dallo stesso presidente Dondi, che dopo aver investito come Federazione una cifra consistente per ammodernare lo stadio Flaminio di Roma,ha pensato di fare un ulteriore passo verso la promozione del rugby in Italia.
Il numero uno della Fir ha capito la validità dell’impianto reggiano alla fine dello scorso anno quando il Giglio ha ospitato il test match tra Italia e Pacific Island. La struttura ben si adegua ad ospitare un pubblico di oltre ventimila persone sugli spalti oltre ad avere trenta salottini per tifosi vip e sponsor, così come un salone per eventuali conferenze e incontri,ed anche un’area esterna per ospitare il villaggio eventi.
Gli avvenimenti rugbystici,o di altra natura come concerti,non dovrebbero essere più di 5 o 6 all’anno, mentre per il resto lo stadio rimarrebbe al calcio.
Dondi,ha dato mandato ad uno staff,che solitamente si è impegnato col rugby,che ha già preparato un bussinness plan che potrebbe portare, alla fine di ogni anno,un utile consistente nelle casse federali.Del gruppo fa parte anche Francesco Zanni che è stato uno dei manager che hanno organizzato a fianco dell’Rcs il test-match di novembre e che ha registrato un grande successo.
Il gruppo ha già avuto contatti con Legacoop,sia nelle persone di Degola, direttore generale,che fra qualche giorno andrà in pensione, che con il presidente Ildo Cigarini e da entrambi sono arrivati segnali di sostegno all’iniziativa. Non dimentichiamo
poi che fra i principali creditori del fallimento della Tuttogiglio ci sono due grosse Coop aderenti alla Lega,ed anche per questo
motivo l’iniziativa è vista in modo favorevole. Non ci resta che aspettare che l’offerta venga formalizzata e che il curatore
fallimentare proceda all’assegnazione, ma si ha motivo di credere che,vista la credibilità del gruppo e del dirigente che guida la cordata, la cosa sia da considerare un fatto che può realizzarsi quanto prima,e per lo stadio Giglio dopo le note vicende la miglior soluzione possibile che può tranquillizzare anche gli sportivi reggiani e non.
La struttura di Reggio è in mano a un curatore fallimentare. Il presidente Fir conferma l’interessamento
La Federugby vuole lo stadio Giglio
Un gruppo di imprenditori capeggiato da Giancarlo Dondi pronto all’acquisto
Lo stadio Giglio di Reggio Emilia potrebbe diventare il tempio italiano del rugby. La notizia è di quelle forti,il destino dell’impianto, attualmente in mano al curatore fallimentare,Adolfo Barbieri,dovrebbe trovare quanto prima una soluzione
positiva che risolve anche i problemi dell’amministrazione comunale reggiana,che se non trovasse un acquirente-gestore dell’impianto, sarebbe costretta ad accollarsene il costo.
Nei giorni scorsi era trapelata la notizia di un gruppo di persone pronto a fare un’offerta per arrivare ad un concordato
con i creditori,evitando così l’asta.A tirare le fila del gruppo di imprenditori c’è il presidente della Fir (Federazione italiana rugby) Giancarlo Dondi,un parmigiano illuminato, che ha portato la palla ovale a risultati di tutto rispetto e che sta promuovendo questa disciplina con diverse iniziative.L’interesse per questa operazione ci è stata confermata dallo stesso presidente Dondi, che dopo aver investito come Federazione una cifra consistente per ammodernare lo stadio Flaminio di Roma,ha pensato di fare un ulteriore passo verso la promozione del rugby in Italia.
Il numero uno della Fir ha capito la validità dell’impianto reggiano alla fine dello scorso anno quando il Giglio ha ospitato il test match tra Italia e Pacific Island. La struttura ben si adegua ad ospitare un pubblico di oltre ventimila persone sugli spalti oltre ad avere trenta salottini per tifosi vip e sponsor, così come un salone per eventuali conferenze e incontri,ed anche un’area esterna per ospitare il villaggio eventi.
Gli avvenimenti rugbystici,o di altra natura come concerti,non dovrebbero essere più di 5 o 6 all’anno, mentre per il resto lo stadio rimarrebbe al calcio.
Dondi,ha dato mandato ad uno staff,che solitamente si è impegnato col rugby,che ha già preparato un bussinness plan che potrebbe portare, alla fine di ogni anno,un utile consistente nelle casse federali.Del gruppo fa parte anche Francesco Zanni che è stato uno dei manager che hanno organizzato a fianco dell’Rcs il test-match di novembre e che ha registrato un grande successo.
Il gruppo ha già avuto contatti con Legacoop,sia nelle persone di Degola, direttore generale,che fra qualche giorno andrà in pensione, che con il presidente Ildo Cigarini e da entrambi sono arrivati segnali di sostegno all’iniziativa. Non dimentichiamo
poi che fra i principali creditori del fallimento della Tuttogiglio ci sono due grosse Coop aderenti alla Lega,ed anche per questo
motivo l’iniziativa è vista in modo favorevole. Non ci resta che aspettare che l’offerta venga formalizzata e che il curatore
fallimentare proceda all’assegnazione, ma si ha motivo di credere che,vista la credibilità del gruppo e del dirigente che guida la cordata, la cosa sia da considerare un fatto che può realizzarsi quanto prima,e per lo stadio Giglio dopo le note vicende la miglior soluzione possibile che può tranquillizzare anche gli sportivi reggiani e non.