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LE ALI CHE...

Inviato: 15 mar 2009, 18:33
da ilcavigliatore
Le ali che ci segnano...
..e quelle che non segnano

(segnare= fare meta ndr)

Le ali che ci segnano sono quelle avversarie (Cueto, Williams, Dainelli ecc), una meta a circa a partita, il soprannumero trovato con relativa facilità vicino alla linea laterale, la corsa finale con un compagno a fianco, a appiattire vicino alla bandierina malgrado il tentativo disperato di un nostro.
Le ali che non segnano sono le nostre, da Dallan a Nitoglia, da Canavosio a Robertson, da Pratichetti a Bacchetti.
(Timide eccezioni che confermano la regola : la meta d’intercetto di Canavosio a Cardiff e la giocata di Mirco ala sui generis che a Londra va a cercare Robertson dall’altra parte del campo per appiattire…)

Le ali che ci segnano sono spesso fuoriclasse ma non sempre, offendono ancora prima di difendere, sanno di solito saltare l’uomo in almeno un’occasione.

Le ali che non segnano difendono, come possono spesso ,un po’ troppo sommessamente ccomunque,perché fanno spesso segnare le altre, a volte mettono 20 minuti prima di toccare un ovale (come rubini sabato), tendono spesso a scomparire nella partita, hanno troppo spesso l’uomo addosso nell’ultimo passaggio. E il soprannumero é sempre per la difesa !

Qualche spunto caricaturale per spiegare una carenza in un settore importante del nostro gioco, forse un po trascurato a volte....

La domanda che mi pongo é se questa differenza é solo nel « materiale umano » o anche in una carenza di gioco strutturale in questo settore, domanda che mi sembra legittima visto l’enorme mole di gioco espressa (150 passaggi e oltre sabato) e nessuna meta.

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 15 mar 2009, 19:59
da grenoble
Buono spunto di analisi,
forse sarebbe il caso di farlo pervenire anche all'allenatore dei 3/4....
magari si è scordato che in campo ci sono anche sti due poveri ragazzi....

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 15 mar 2009, 20:01
da nino22
Per me la carenza è nella formazione dei giocatori, i nostri sono precari soprattutto nei fondamentali ed inoltre troppo spesso si preferisco una preparazione mirata alla potenza muscolare che alla reatività o all'agilità

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 15 mar 2009, 20:47
da jah
Alle ali che ci fanno le mete.... Arrivano sempre palle pulite e con spazi ampi.....
Giocatori come rubini se la sono dovuti andare a prendere schierandosi a centro la palla.....
Piccolo dettaglio!

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 15 mar 2009, 21:23
da sean79
jah ha scritto:Alle ali che ci fanno le mete.... Arrivano sempre palle pulite e con spazi ampi.....
Giocatori come rubini se la sono dovuti andare a prendere schierandosi a centro la palla.....
Piccolo dettaglio!
non aggiungo altro, pura verità

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 15 mar 2009, 21:44
da ilcavigliatore
sean79 ha scritto:
jah ha scritto:Alle ali che ci fanno le mete.... Arrivano sempre palle pulite e con spazi ampi.....
Giocatori come rubini se la sono dovuti andare a prendere schierandosi a centro la palla.....
Piccolo dettaglio!
non aggiungo altro, pura verità
non mi sembra affatto che alle ali per esempio citate in apertura arrivano sempre palle pulite anzi.. si dannano l'anima per cercarsele..vedere cueto oggi per esempio.
dunque in realtà quello che fa rubini é probabilmente normale per un'ala moderna..il problema é che quelle avversarie sanno poi andare fino in fondo..dopo la linea voglio dire..in azioni corali e manovrate...
Con buonapace delle nostre ali che sbattono sempre contro il muro e del bravo rubini che ha comunque ampi margini di miglioramento..

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 17 mar 2009, 13:09
da al93
nino22 ha scritto:Per me la carenza è nella formazione dei giocatori, i nostri sono precari soprattutto nei fondamentali ed inoltre troppo spesso si preferisco una preparazione mirata alla potenza muscolare che alla reatività o all'agilità
quoto

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 17 mar 2009, 13:43
da Bacioci
Mi sembra un po' come chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina...
E', comunque, abbastanza chiaro che il problema principale sia legato al fatto che non abbiamo le capacità tecniche per "liberare" lo spazio per le ali.
Resta, poi, un gap fisico, nel senso che da anni non abbiamo un giocatore in grado di attaccare uno contro uno. Se avete visto Brumbies-Warathas, avete visto la meta di Ashley-Cooper che ha tenuto testa (con un vantaggio iniziale) a Tuquiri. Il problema è lì: a parte il fatto che non abbiamo centri che siano in grado di creare quella situazione di vantaggio, rimane che nessun nostro giocatore sarebbe stato in grado di segnare, perchè non abbiamo giocatori che abbiano il giusto mix di fisico e velocità per poter fare la differenza nel rugby internazionale.

p.s. Avete visto Hugo Monye come si è mangiato l'ala francese? Velocità impressionante!!!!

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 17 mar 2009, 14:01
da carminecastro
ma che dite abbiamo pratichetti....

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 17 mar 2009, 14:05
da ostricone
jah ha scritto:Alle ali che ci fanno le mete.... Arrivano sempre palle pulite e con spazi ampi.....
Giocatori come rubini se la sono dovuti andare a prendere schierandosi a centro la palla.....
Piccolo dettaglio!
Certo che se il nostro giovane Rubini, quando ha l'occasione della partita per fare l'ala, dà sostegno al nostro leggendario (parole di Planet Rugby) N.8 sull'asse invece di stare al suo posto al largo, ecco che la la palla "pulita" va a finire in rimessa laterale, come si è visto sabato, e buona notte suonatori ...

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 17 mar 2009, 14:35
da kkarli
ilcavigliatore ha scritto:
Qualche spunto caricaturale per spiegare una carenza in un settore importante del nostro gioco, forse un po trascurato a volte....
Non è una carenza in un settore. E' una carenza di settore. Non posso essere d'accordo con chi dice che è, per la millesima volta, un problema di formazione. Le nostre ali non sbagliano: le nostre ali non giocano, nel senso che sono estranee ai meccanismi del gioco, e "giocano", cioè toccano palla, solo quando non si schierano all'ala.
E' talmente evidente che c'è un problema nell'integrazione dei trequarti in fase d'attacco, e nell'elaborazione della fase di apertura e approccio alla linea del vantaggio, che sabato se n'è accorto persino Mallett. Come possa non essersene accorto prima, è mistero fitto, ma voglio pensare che stesse pensando ad altro.
L'ala... sta all'ala.

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 17 mar 2009, 15:12
da ilcavigliatore
kkarli ha scritto:
ilcavigliatore ha scritto:
Qualche spunto caricaturale per spiegare una carenza in un settore importante del nostro gioco, forse un po trascurato a volte....
Non è una carenza in un settore. E' una carenza di settore. Non posso essere d'accordo con chi dice che è, per la millesima volta, un problema di formazione. Le nostre ali non sbagliano: le nostre ali non giocano, nel senso che sono estranee ai meccanismi del gioco, e "giocano", cioè toccano palla, solo quando non si schierano all'ala.
E' talmente evidente che c'è un problema nell'integrazione dei trequarti in fase d'attacco, e nell'elaborazione della fase di apertura e approccio alla linea del vantaggio, che sabato se n'è accorto persino Mallett. Come possa non essersene accorto prima, è mistero fitto, ma voglio pensare che stesse pensando ad altro.
L'ala... sta all'ala.
quoto

1)i nostri 11 e 14 sono da sempre gli ultimi ruoli da coprire, ruolo jolly da coprire alla "vaicondio" : canavosio, galon, pratichetti o allora mirco yeh.. ma solo quando i due ruoli di centro sono "bloccati".
2)ma é anche vero che aspettiamo ancora da troppo tempo i nostri domenici o s williams perché le ali vere da nitoglia a robertson non hanno fatto molto di meglio che i loro colleghi-onesti jolly...
3) ciononostante qualche schema offensivo efficace sulle linee laterali che preveda il raddoppio con supporto dell'ala forse in tutti questi anni poteva essere comunque studiato, vero monsieur cariat? :-]

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 17 mar 2009, 15:28
da kkarli
Qualcuno avrà notato (ma anche no...) che non parlo mai di giocatori se non è strettamente necessario. Questo perché credo fortemente che, in questo sport, chi arriva a giocare in Nazionale meriti il rispetto che si dà ai grandi. Per me un Nazionale non gioca mai male: rende meno delle sue potenzialità.
Faccio un'eccezione, perché il cavigliatore ha citato Nitoglia. Nitoglia è un esempio di molte cose, ma di due in particolare: dell'incapacità di questo staff di mettere a frutto le peculiarità di un giocatore quando per una volta abbiamo un giocatore peculiare, e del malinteso di chi afferma: "Nel rugby moderno le misure minime sono X x Y x Z".
Ludovico Nitoglia sarebbe stato valorizzato da molti sistemi dei quali ci sentiamo sudditi. Sono stati discussi i suoi difetti, quando era il caso di concentrarsi su qualità che ne facevano un prospetto devastante a livello internazionale, purché qualcuno accettasse di ridiscutere l'organizzazione dello schieramento dei trequarti.
Ora, accetterei con l'amaro in bocca se un geniale gioco dei trequarti avesse portato, per le sue caratteristiche, all'esclusione di Nitoglia. Non avere né un gioco dei trequarti né Nitoglia (ma Cariat sì), mi sembra autopunizione di una certa portata.

Disclaimer
Non sono parente o affine di Nitoglia. Non sono allenatore, ex-allenatore, co-tesserato di Nitoglia. Non sono Nitoglia. :)

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 17 mar 2009, 15:45
da diddi
kkarli, per quanto ne so, l'unico motivo per cui in Nazionale non c'è Nitoglia è...Nitoglia.
Nel senso che per tre volte consecutive non ha risposto alla convocazione di Mallett (6N '08, TM estivi, camp agostano) e, se non ricordo male, lui stesso ha detto a chiare lettere che vi rinuncia. Non sto a discutere sui motivi, sono faccende sue e magari, se li conoscessi, li condividerei. Ma non si può affermare che lo staff azzurro abbia o abbia avuto delle preclusioni nei suoi confronti. Semplicemente, non l'ha mai avuto a disposizione.

Re: LE ALI CHE...

Inviato: 17 mar 2009, 15:59
da bernadotte
Non conosco bene le motivazioni della mancata convazione (o della rinuncia) di Nitoglia ma non posso pensare che rinunciamo ad un giocatore in grado di realizzare mete come quella di biarritz.