La giornata dei quattro trofei
Inviato: 21 mar 2009, 13:07
A Genova è una radiosa giornata di sole: i raggi ti scaldano quel tanto che ti permette di girare senza giacca, solo in maglione, ed una leggera brezza ti impedisce di avere caldo; l’inverno ha ceduto il posto alla primavera tanto attesa, lasciando l’ultimo ricordo: una spruzzata di neve sui monti dell’entroterra oltre i 700 metri d’altezza.
Ieri ho fatto la spesa, direi di aver pescato da ogni parte d’Italia: Fontina valdostana d’alpeggio, Gorgonzola dolce di Alessandria, Asiago stagionato, Pecorino sardo, Bufala campana e Burrata pugliese; il Parmigiano Reggiano a casa non manca mai, mia moglie è di Borgotaro. Salumi di produzione locale: salame di cinghiale, lonza tartufata, testa in cassetta, accompagnati da mortadella emiliana e soppressata calabra. Birra Menabrea, che mia moglie denobiliterà con la gazzosa, Nero d’Avola, Silvaner altoatesino, Mirto, Sambuca; per aperitivo un Neuroni, il gin sarà l’unica concessione alla perfida albione; per festeggiare la sconfitta dei mangiarane avrei voluto mettere in fresco una bottiglia di champagne Deutz, ma le mie finanze già provate mi hanno consigliato di scalare su una pur ottima birra Fischer.
Ho fatto una selezione ferrea per gli inviti, saremo in tre, mia mogli compresa: l’unico invitato è Marco, arbitro anche lui, “un estremo che mangiava in mezzo ai piloni”; forse non abbiamo abbastanza da mangiare, ricorreremo al freezer. Si è appena presentato con una maglia con la scritta “Giornata di Rugby”, stampata in occasione di una partita di beneficenza proprio con i francesi; io ho la mia maglia, quella del primo 6 nazioni, sponsorizzata Alliance Unichem, con il tricolore alle maniche.
Perché tutto questo? Perché oggi è una giornata speciale! Un po’ per il rimpianto, oggi finirà un altro 6 Nazioni, il decimo, l’ultimo trasmesso da La7: da qui a fine stagione dopo aver assaggiato sesso e champagne si torna a seghe e gazzosa, il S10 su Raisport e l’offerta Sky (il S14 ad inizio stagione non mi piace proprio, speriamo nella GP per divertirsi un po’…).
Ma oggi è soprattutto la giornata dei quattro trofei: sui tre campi saranno infatti in palio su due campi differenti il più giovane (al Flaminio il Trofeo Garibaldi, quell’ammasso di ferraglia forgiato da un piccolo grande uomo, esteticamente orrendo ed eticamente insensato, separare una rotaia dalla sua gemella è come lasciare un compagno senza sostegno, bah…), il più vecchio (a Richmond la Calcutta Cup, un oggettino piccolo come un neonato, onusto di storia dalla fusione nel 1878 delle rupie d’argento a Calcutta fino alla gara di calci in Princes Street ad Edimburgo tra Richards e Jeffrey per festeggiarne il CX anniversario, queste terze linee, sempre loro…), mentre nel tempio del rugby, il Millenium Stadium di Cardiff, ne andranno in palio addirittura due: la Triple Crown ed il 6 nazioni stesso, con tanto di Grande Slam che l’Irlanda non vince dal 1948, avvantaggiata dall’essere stato l’unico paese a non aver preso parte alla WWII.
Riusciranno i nostri a spennare i galletti, impresa riuscita solo una volta, a Grenoble, il 22 marzo 1997 (guarda un po’, proprio in questi giorni), su 29 confronti? Riusciranno gli scoti a nobilitare una stagione francamente brutta battendo gli odiati inglesi? E cosa succederà tra verdi e rossi, con quei 13 punti di scarto, due break, che possono fare la differenza, o addirittura la storia. Che grande giornata!!!
Ieri ho fatto la spesa, direi di aver pescato da ogni parte d’Italia: Fontina valdostana d’alpeggio, Gorgonzola dolce di Alessandria, Asiago stagionato, Pecorino sardo, Bufala campana e Burrata pugliese; il Parmigiano Reggiano a casa non manca mai, mia moglie è di Borgotaro. Salumi di produzione locale: salame di cinghiale, lonza tartufata, testa in cassetta, accompagnati da mortadella emiliana e soppressata calabra. Birra Menabrea, che mia moglie denobiliterà con la gazzosa, Nero d’Avola, Silvaner altoatesino, Mirto, Sambuca; per aperitivo un Neuroni, il gin sarà l’unica concessione alla perfida albione; per festeggiare la sconfitta dei mangiarane avrei voluto mettere in fresco una bottiglia di champagne Deutz, ma le mie finanze già provate mi hanno consigliato di scalare su una pur ottima birra Fischer.
Ho fatto una selezione ferrea per gli inviti, saremo in tre, mia mogli compresa: l’unico invitato è Marco, arbitro anche lui, “un estremo che mangiava in mezzo ai piloni”; forse non abbiamo abbastanza da mangiare, ricorreremo al freezer. Si è appena presentato con una maglia con la scritta “Giornata di Rugby”, stampata in occasione di una partita di beneficenza proprio con i francesi; io ho la mia maglia, quella del primo 6 nazioni, sponsorizzata Alliance Unichem, con il tricolore alle maniche.
Perché tutto questo? Perché oggi è una giornata speciale! Un po’ per il rimpianto, oggi finirà un altro 6 Nazioni, il decimo, l’ultimo trasmesso da La7: da qui a fine stagione dopo aver assaggiato sesso e champagne si torna a seghe e gazzosa, il S10 su Raisport e l’offerta Sky (il S14 ad inizio stagione non mi piace proprio, speriamo nella GP per divertirsi un po’…).
Ma oggi è soprattutto la giornata dei quattro trofei: sui tre campi saranno infatti in palio su due campi differenti il più giovane (al Flaminio il Trofeo Garibaldi, quell’ammasso di ferraglia forgiato da un piccolo grande uomo, esteticamente orrendo ed eticamente insensato, separare una rotaia dalla sua gemella è come lasciare un compagno senza sostegno, bah…), il più vecchio (a Richmond la Calcutta Cup, un oggettino piccolo come un neonato, onusto di storia dalla fusione nel 1878 delle rupie d’argento a Calcutta fino alla gara di calci in Princes Street ad Edimburgo tra Richards e Jeffrey per festeggiarne il CX anniversario, queste terze linee, sempre loro…), mentre nel tempio del rugby, il Millenium Stadium di Cardiff, ne andranno in palio addirittura due: la Triple Crown ed il 6 nazioni stesso, con tanto di Grande Slam che l’Irlanda non vince dal 1948, avvantaggiata dall’essere stato l’unico paese a non aver preso parte alla WWII.
Riusciranno i nostri a spennare i galletti, impresa riuscita solo una volta, a Grenoble, il 22 marzo 1997 (guarda un po’, proprio in questi giorni), su 29 confronti? Riusciranno gli scoti a nobilitare una stagione francamente brutta battendo gli odiati inglesi? E cosa succederà tra verdi e rossi, con quei 13 punti di scarto, due break, che possono fare la differenza, o addirittura la storia. Che grande giornata!!!