Petrarca senza Graham. E senza sponsor
Inviato: 11 mag 2009, 17:25
da: http://www.gazzettino.it
Il presidente Fulvio Lorigiola analizza il deludente campionato dei bianconeri, terminato con un anonimo sesto posto
Petrarca senza Graham. E senza sponsor
«Per motivi familiari il tecnico ci ha chiesto di rescindere il contratto. E la Carrera non sarà più il nostro abbinamento»
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Lunedì 11 Maggio 2009,
Delusione. In questa parola c'è la sintesi del pensiero del presidente del Carrera Petrarca, Fulvio Lorigiola, il giorno dopo il termine del Super 10, che ha visto il XV bianconero classificarsi al sesto posto.
«Una stagione con luci e ombre - spiega Lorigiola - Non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Avevamo ambizioni ed erano dichiarate. Visto come è andata la seconda parte del campionato, resto convinto che questa squadra poteva giocarsela con tutte. E la delusione aumenta».
Quali sono stati a suo avviso i momenti che hanno segnato la vostra stagione?
«A fare da spartiacque è stata la partita interna con il Bucarest, persa in maniera sciagurata. Era un'occasione d'oro per essere la prima squadra italiana a superare il primo turno di Coppa Europa. Il rammarico cresce se si pensa che abbiamo battuto due volte i francesi del Bourgoin, che poi sono arrivati in finale».
Si dice che la sera prima di quella partita, alcuni giocatori del Petrarca siano andati bellamente a ubriacarsi.
«Non è così. È vero che quella sera qualche nostro giocatore ha bevuto più del lecito, ma nessuno di quelli che poi è sceso in campo. La voce ovviamente è giunta anche a noi. Abbiamo fatto tutte le verifiche».
Un altro momento critico si può identificare con la sconfitta interna con l'Overmach Parma?
«Sicuramente. Al punto che dopo quella partita abbiamo parlato chiaramente con lo staff tecnico. Eravamo precipitati in piena zona retrocessione, serviva una scossa».
Che è stata quella di riaffidare, di fatto, la squadra a Pasquale Presutti.
«Presutti dello staff tecnico era il capo, ed era la soluzione più logica che desse una mano pratica a Graham e Roux. Eravamo davvero in difficoltà. Poi siamo andati a Roma a vincere con la Futura Park e le cose hanno iniziato a girare per il verso giusto».
Presidente, George Graham rimane al Petrarca?
«Per motivi familiari ha chiesto di rescindere il contratto. Ci lasciamo da amici».
E Polla Roux?
«La sua posizione è diversa e ha fatto bene il suo lavoro. Non ci sono motivi per non continuare insieme. Farà ancora parte dello staff. Tutto il resto è ancora da decidere. A giorni ci troveremo con Presutti e inizieremo a ragionare sul da farsi. Anche se non è facile. Per mille motivi».
Ce ne può dire almeno qualcuno?
«Intanto non si sa ancora cosa deciderà di fare la Federazione con la partecipazione italiana alla Celtic League. Se si farà, può essere che le squadre del Super 10 si ridimensionino. A noi, sinceramente, quello della Celtic non sembra un grande progetto, ma è uno scenario che cambia le prospettive. E di conseguenza, il modo di programmare la prossima stagione sportiva».
Si parla anche di una possibile coalizione veneta per formare una delle due squadre che faranno la Celtic.
«Se ne parla, ma il Petrarca non è così attratto. Penso che la Benetton abbia i mezzi per fare la Celtic da sola. Ad ogni modo non escludiamo a priori una collaborazione».
Se parte la Celtic, quale potrà essere il futuro del Petrarca?
«Abbiamo il migliore settore giovanile d'Italia con almeno sei-sette giocatori che possono fare parte della prima squadra. Ma prima di fare questi discorsi è opportuno capire esattamente cosa deciderà la Fir entro fine maggio. È comunque nostra intenzione di massima non sconvolgere l'attuale assetto della squadra».
Capitolo sponsor. Il marchio Carrera rimarrà?
«A oggi c'è la certezza che la famiglia Tabacchi continuerà a esserci vicina, ma che il marchio Carrera non sarà più lo sponsor principale. Siamo alla ricerca di un main sponsor, cosa non facile in questi tempi di difficoltà economiche».
Mezzo sponsor l'avete reperito grazie al sesto posto.
«Esatto. La qualificazione alla Challenge Cup vale circa 400 mila euro. Ma più che per una questione di soldi, ci tenevamo per il prestigio».
Ha detto che non intendete in ogni caso sconvolgere l'attuale assetto della squadra. Non è che tutti meritino la riconferma.
«Garantisco che questo è un gruppo di giocatori di grande serietà, che non si è mai tirato indietro. Io credo che con un anno in più di reciproca conoscenza, il rendimento sarà molto migliore. Come del resto è stato dimostrato nelle ultime partite. C'è qualcuno che è in scadenza di contratto, come Stoltz, che cercheremo di tenere».
Scenari comunque tutti da definire.
«Visto il caos che si è creato con la storia della Celtic League, è inevitabile. Ma il Petrarca ha una sua storia, una sua tradizione, una continuità di intenti. Possono magari cambiare i protagonisti, ma il Petrarca rimane».
Alberto Zuccato
Il presidente Fulvio Lorigiola analizza il deludente campionato dei bianconeri, terminato con un anonimo sesto posto
Petrarca senza Graham. E senza sponsor
«Per motivi familiari il tecnico ci ha chiesto di rescindere il contratto. E la Carrera non sarà più il nostro abbinamento»
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Lunedì 11 Maggio 2009,
Delusione. In questa parola c'è la sintesi del pensiero del presidente del Carrera Petrarca, Fulvio Lorigiola, il giorno dopo il termine del Super 10, che ha visto il XV bianconero classificarsi al sesto posto.
«Una stagione con luci e ombre - spiega Lorigiola - Non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Avevamo ambizioni ed erano dichiarate. Visto come è andata la seconda parte del campionato, resto convinto che questa squadra poteva giocarsela con tutte. E la delusione aumenta».
Quali sono stati a suo avviso i momenti che hanno segnato la vostra stagione?
«A fare da spartiacque è stata la partita interna con il Bucarest, persa in maniera sciagurata. Era un'occasione d'oro per essere la prima squadra italiana a superare il primo turno di Coppa Europa. Il rammarico cresce se si pensa che abbiamo battuto due volte i francesi del Bourgoin, che poi sono arrivati in finale».
Si dice che la sera prima di quella partita, alcuni giocatori del Petrarca siano andati bellamente a ubriacarsi.
«Non è così. È vero che quella sera qualche nostro giocatore ha bevuto più del lecito, ma nessuno di quelli che poi è sceso in campo. La voce ovviamente è giunta anche a noi. Abbiamo fatto tutte le verifiche».
Un altro momento critico si può identificare con la sconfitta interna con l'Overmach Parma?
«Sicuramente. Al punto che dopo quella partita abbiamo parlato chiaramente con lo staff tecnico. Eravamo precipitati in piena zona retrocessione, serviva una scossa».
Che è stata quella di riaffidare, di fatto, la squadra a Pasquale Presutti.
«Presutti dello staff tecnico era il capo, ed era la soluzione più logica che desse una mano pratica a Graham e Roux. Eravamo davvero in difficoltà. Poi siamo andati a Roma a vincere con la Futura Park e le cose hanno iniziato a girare per il verso giusto».
Presidente, George Graham rimane al Petrarca?
«Per motivi familiari ha chiesto di rescindere il contratto. Ci lasciamo da amici».
E Polla Roux?
«La sua posizione è diversa e ha fatto bene il suo lavoro. Non ci sono motivi per non continuare insieme. Farà ancora parte dello staff. Tutto il resto è ancora da decidere. A giorni ci troveremo con Presutti e inizieremo a ragionare sul da farsi. Anche se non è facile. Per mille motivi».
Ce ne può dire almeno qualcuno?
«Intanto non si sa ancora cosa deciderà di fare la Federazione con la partecipazione italiana alla Celtic League. Se si farà, può essere che le squadre del Super 10 si ridimensionino. A noi, sinceramente, quello della Celtic non sembra un grande progetto, ma è uno scenario che cambia le prospettive. E di conseguenza, il modo di programmare la prossima stagione sportiva».
Si parla anche di una possibile coalizione veneta per formare una delle due squadre che faranno la Celtic.
«Se ne parla, ma il Petrarca non è così attratto. Penso che la Benetton abbia i mezzi per fare la Celtic da sola. Ad ogni modo non escludiamo a priori una collaborazione».
Se parte la Celtic, quale potrà essere il futuro del Petrarca?
«Abbiamo il migliore settore giovanile d'Italia con almeno sei-sette giocatori che possono fare parte della prima squadra. Ma prima di fare questi discorsi è opportuno capire esattamente cosa deciderà la Fir entro fine maggio. È comunque nostra intenzione di massima non sconvolgere l'attuale assetto della squadra».
Capitolo sponsor. Il marchio Carrera rimarrà?
«A oggi c'è la certezza che la famiglia Tabacchi continuerà a esserci vicina, ma che il marchio Carrera non sarà più lo sponsor principale. Siamo alla ricerca di un main sponsor, cosa non facile in questi tempi di difficoltà economiche».
Mezzo sponsor l'avete reperito grazie al sesto posto.
«Esatto. La qualificazione alla Challenge Cup vale circa 400 mila euro. Ma più che per una questione di soldi, ci tenevamo per il prestigio».
Ha detto che non intendete in ogni caso sconvolgere l'attuale assetto della squadra. Non è che tutti meritino la riconferma.
«Garantisco che questo è un gruppo di giocatori di grande serietà, che non si è mai tirato indietro. Io credo che con un anno in più di reciproca conoscenza, il rendimento sarà molto migliore. Come del resto è stato dimostrato nelle ultime partite. C'è qualcuno che è in scadenza di contratto, come Stoltz, che cercheremo di tenere».
Scenari comunque tutti da definire.
«Visto il caos che si è creato con la storia della Celtic League, è inevitabile. Ma il Petrarca ha una sua storia, una sua tradizione, una continuità di intenti. Possono magari cambiare i protagonisti, ma il Petrarca rimane».
Alberto Zuccato