Giovani in campo a pagamento
Inviato: 6 lug 2009, 15:21
Riporto qui questo interessante articolo di Ivan Malfatto da Il Gazzettino
La Femi Cz Rovigo in qualche modo ha fatto scuola. Nel campionato appena concluso è stata l’unica squadra a far giocare quasi sempre i giovani talenti: 1.280’ Andrea Bacchetti, 1.135’ Andrea De Marchi, 1.090’ Simone Favaro in 18 partite, senza contare play-off e coppe. Nel prossimo torneo la Fir sembra intenzionata a far seguire ai club questa strada per i giocatori di interesse nazionale che appartengono alla classe 1990.
Per assegnare ai club che li ingaggiano il previsto contributo federale (terza fascia 10-15 mila euro, per i big della prima è 50 mila circa) sarà imposta la clausola del minutaggio. Ovvero i soldi arriveranno solo se i giovani talenti giocheranno almeno 800’ (dieci partite piene) nell’arco della stagione. Che siano match di campionato, di Challenge o Heineken non importa. L’importante è siano incontri di alto livello. Se non si raggiungerà il minutaggio stabilito, che può variare a seconda dei casi, niente contributo.
Il gruppetto degli interessati è ristretto (Benvenuti, Venditti, Gori, Manici e qualche altro). Questi giovani invece di soggiornare all’Accademia federale resteranno a disposizione dei club, salvo una verifica fisica mensile a Tirrenia per monitorarli insieme agli altri atleti classe ’90-’91 che frequenteranno l’accademia. Il metodo del minutaggio potrebbe essere anche esteso o adattato anche ad altri giovani non appartenenti alla classe ’90, ma che rientrano ugualmente nella lista dei giocatori di interesse azzurro. Lista che dopo il primo elenco fornito nei mesi scorsi (comprendete tutti i big e molti giovani) sarà completata nel consiglio federale del 18 luglio, anche alla luce delle indicazioni fornite dalla Irb Nation’s Cup da parte della nazionale A.
Sempre nel consiglio federale di sabato 18 sono attese altre importanti decisioni. L’annuncio delle due squadre che parteciperanno alla Celtic League. L’organizzazione del Super 10, e dei campionati minori, alla luce del ritiro del Calvisano. La Mantovani Lazio è la squadra avente diritto a prendere il suo posto (se accetterà), a seguire c’è il Noceto. Per il posto lasciato libero in Challenge Cup si sta invece attrezzanto la Roma, nata dalla fusione con la Capitolina, giunta 7. lo scorso campionato. Il consiglio infine designerà i tecnici per l’Italia under 20 e 18.
Già decisi, invece, gli staff per le quattro Accademie federali. Quella di Tirrenia under 20 vedrà allenatori Gianluca Guidi, Vincenzo Troiani e prepatore atletico Giovanni Sanguin (ex Calvisano). Le tre neonate Accademie under 18 avranno i seguenti staff: a Mogliano Massimo Brunello, Giampiero De Carli (tecnici) e Silvano Garbin (preparatore, ex Rovigo); a Parma Sandro Ghini, Stefano Romagnoli (tecnici) e Massimo Zaghini (preparatore, ex Parma); a Roma Fabio Roselli, il rodigino Rocco Salvan, Carlo Pratichetti (tecnici, quest’ultimo per gli avanti) e Roberto Guarnieri (preparatore, ex Capitolina).
I.M.
La Femi Cz Rovigo in qualche modo ha fatto scuola. Nel campionato appena concluso è stata l’unica squadra a far giocare quasi sempre i giovani talenti: 1.280’ Andrea Bacchetti, 1.135’ Andrea De Marchi, 1.090’ Simone Favaro in 18 partite, senza contare play-off e coppe. Nel prossimo torneo la Fir sembra intenzionata a far seguire ai club questa strada per i giocatori di interesse nazionale che appartengono alla classe 1990.
Per assegnare ai club che li ingaggiano il previsto contributo federale (terza fascia 10-15 mila euro, per i big della prima è 50 mila circa) sarà imposta la clausola del minutaggio. Ovvero i soldi arriveranno solo se i giovani talenti giocheranno almeno 800’ (dieci partite piene) nell’arco della stagione. Che siano match di campionato, di Challenge o Heineken non importa. L’importante è siano incontri di alto livello. Se non si raggiungerà il minutaggio stabilito, che può variare a seconda dei casi, niente contributo.
Il gruppetto degli interessati è ristretto (Benvenuti, Venditti, Gori, Manici e qualche altro). Questi giovani invece di soggiornare all’Accademia federale resteranno a disposizione dei club, salvo una verifica fisica mensile a Tirrenia per monitorarli insieme agli altri atleti classe ’90-’91 che frequenteranno l’accademia. Il metodo del minutaggio potrebbe essere anche esteso o adattato anche ad altri giovani non appartenenti alla classe ’90, ma che rientrano ugualmente nella lista dei giocatori di interesse azzurro. Lista che dopo il primo elenco fornito nei mesi scorsi (comprendete tutti i big e molti giovani) sarà completata nel consiglio federale del 18 luglio, anche alla luce delle indicazioni fornite dalla Irb Nation’s Cup da parte della nazionale A.
Sempre nel consiglio federale di sabato 18 sono attese altre importanti decisioni. L’annuncio delle due squadre che parteciperanno alla Celtic League. L’organizzazione del Super 10, e dei campionati minori, alla luce del ritiro del Calvisano. La Mantovani Lazio è la squadra avente diritto a prendere il suo posto (se accetterà), a seguire c’è il Noceto. Per il posto lasciato libero in Challenge Cup si sta invece attrezzanto la Roma, nata dalla fusione con la Capitolina, giunta 7. lo scorso campionato. Il consiglio infine designerà i tecnici per l’Italia under 20 e 18.
Già decisi, invece, gli staff per le quattro Accademie federali. Quella di Tirrenia under 20 vedrà allenatori Gianluca Guidi, Vincenzo Troiani e prepatore atletico Giovanni Sanguin (ex Calvisano). Le tre neonate Accademie under 18 avranno i seguenti staff: a Mogliano Massimo Brunello, Giampiero De Carli (tecnici) e Silvano Garbin (preparatore, ex Rovigo); a Parma Sandro Ghini, Stefano Romagnoli (tecnici) e Massimo Zaghini (preparatore, ex Parma); a Roma Fabio Roselli, il rodigino Rocco Salvan, Carlo Pratichetti (tecnici, quest’ultimo per gli avanti) e Roberto Guarnieri (preparatore, ex Capitolina).
I.M.