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Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 11:53
da GiorgioXT
Una piccola analisi.
Meltdown (la fusione del nucleo in una centrale atomica) è un termine che si usa abitalmente in gergo impiantistico anglosassone per dire che è andato tutto a putt..ne , e mi pare che sia una definizione abbastanza corretta della situazione corrente ; inutile ricordare che il massimo campionato ha perso 2 squadre per problemi economici sorti dopo novembre 2008.
Vediamo un pò cosa COSTA al rugby Italiano l'esclusione di Benetton , lasciando pure da parte tutti i discorsi (fondati) su tradizione, merito sportivo ecc. ,questa esclusione crea dei GROSSI PROBLEMI CONCRETI alla futura partecipazione italiana alla C.L. , perchè esclude contemporaneamente:
- lo sponsor più importante e più internazionale che il rugby italiano abbia
- la squadra più attrezzata e preparata sia come strutture che per numero e qualità di atleti , l'unica peraltro a poter rispettare senza problemi *da subito* i limiti agli stranieri (Viadana da ciò è molto lontana adesso)
- Gli stadi già pronti ed adatti (Plebiscito 10000 posti, monigo 6000 , grandi giusto per fare pubblico ma non per far brutta figura come sono 5000 spettatori al Flaminio)
- la zona che porta *comunque* 3-4000 spettatori anche a vedere partite "già perse in partenza" come erano Benetton-Tigers o Benetton-Perpignan e come saranno (purtroppo) Aironi-Ospreys o Pretorians-Edimburgh
- L'attrattiva turistica di Venezia , commercialmente pari a quelle di Londra, Parigi
Perchè rinunciare coscientemente a tutto ciò? soprattutto perchè le due votate nemmeno sommate arrivano a compensare anche solo in parte quello che si perde.
Dico coscientemente perchè è ormai chiaro che la *struttura* della votazione (e non parlo di voto segreto o palese) era stata preparata per permettere di arrivare a QUESTO risultato , fate pure quattro calcoli, se non si inserisce la proposta dei "duchi" in votazione e dando 1 voto a consigliere, diventerebbe estremamente difficile se non impossibile "far fuori" la Benetton.
Perchè tutto questo quindi? ci deve essere qualcosa di grandissima importanza per prendersi un rischio simile
Non perchè ci siano interessi milionari e/o politici sotto (meglio ci sono, ma non sono fondamentali, vedi sopra)
ma perchè con queste scelte è in gioco IL FUTURO DEL RUGBY ITALIANO.
Finita l'era Berbizier con i suoi successi e una rwc che vista con gli occhi di due anni dopo era sostanzialmente un successo, la dirigenza FIR si è trovata con una Nazionale che perdeva terreno, il terrore di venire esclusi dal rugby che conta e dai soldi, il ridimensionamento FORTE delle entrate pubblicitarie FIR grazie al passaggio del 6N su SKY (ti saluto Edison, Peroni ecc..) e le norme IRB che riducono la disponibilità dei giocatori per le nazionali (aumentando i poteri dei club, vedi accordi FFR-LNR e RFU-PRA ) la dsfatta di reggio Emilia ha fatto precipitare la situazione e invitato l'attuale dirigenza a preparare una rivoluzione del futuro del rugby, aggiungiamo anche il fallimento degli sforzi per allargare dall'alto il Rugby e "farlo uscire dal ristretto ambito provinciale" (Catania al posto dell'Aquila, le giovanili senza o quasi veneti ed i realtivi fallimenti)
La dirigenza federale vede il futuro del rugby italiano nello sviluppo di un SISTEMA-RUGBY a DIRETTO controllo federale, come ha esplicitato Ascione : un rugby d'eccellenza che NON passa più dalle società ,in particolare da quelle venete, sempre recalcitranti al controllo federale, destinate dall'alto e da una campagna battente sulla schifezza del S10 e dal furto delle coppe europee a tornare al dilettantismo, ma che passa SOLO dalle accademie Federali Under 18, per quella di Tirrenia Under 20 che formeranno i giocatori destinati alle franchigie , che poi saranno delle vere e proprie sotto-nazionali da cui trarre una nazionale finalmente forte ed omogenea (cit. tante parti...)
In quest'ottica, la vittoria della candidatura Benetton giocata tutta sul MERITO ,( merito perchè già fatti gli investimenti per la squadra , merito perchè fondi garantiti personalmente dalla famiglia Benetton) diventava un OSTACOLO ENORME a questo progetto.
Una Celtic league fatta da una Benetton-Dogi - magari con il sostegno tecnico ed umano di Petrarca (odiatissima da tutto lo staff tecnico nazionale) Venezia (mai amata, e spesso penalizzata) e Rovigo ; NON SOTTOMESSA ALLA GESTIONE FIR, specie nel caso di risultati buoni - o comunque migliori dell'altra franchigia (situazione tutt'altro che impossibile) AVREBBE MANDATO A FONDO QUESTO PROGETTO FEDERALE E BUONA PARTE DELLO STAFF DIRIGENZIALE E TECNICO
La "porta" della Nazionale non sarebbe più stata la struttura delle accademie FIR e connessi selezionatori, ma diventava la Benetton , non solo, un eventuale insuccesso dell'altra franchigia sarebbe immediatamente addebitato allo staff che la controlla...
Parliamoci chiaro, se passava una Benetton "indipendente", tutta la struttura di potere Federale e buona parte del progetto di ristrutturazione crolla . Diventa impossibile rinunciare ai club che ritornano ad essere indispensabili e -soprattutto- tocca rinunciare al progetto di raccogliere tutte le risorse disponibili (economiche ma non solo) del rugby italiano per metterle sotto il diretto controllo delle Federazione.
Questa la mia analisi, aspetto commenti e smentite.
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 12:08
da Piripiri
Analisi più piccola ancora, in tutti i sensi.
Per la prima volta il "sistema Dondi" basato siu voti di scambio ha fallito per uno o due franchi tiratori.
Lui sicuramente aveva già organizzato tutto dando gli imput ai suoi yesmen.
Il problema non è la prima franchigia votata ma il voto di scambio sulla seconda.
O qualcuno si è sbagliato o c'è stato un contro "sistema Dondi"
ipotizzo di seguito
Consiglieri Benetton Viadana Roma Duchi
1 1 1
2 1 1
3 1 1
4 1 1
5 1 1
6 1 1
7 1 1
8 1 1
9 1 1
10 1 1
11 1 1
12 1 1
13 1 1
14 1 1
15 1 1
16 1 1
17 1 1
18 1 1
19 1 1
20 1 1
9 12 10 9
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 12:25
da acarraro306
La trovo una analisi molto puntuale.
E' da tempo che si sente ripetere i "Federali" che il rugby deve andare nelle grandi città, che deve uscire dalla provincia
poi arriva una stagione in cui i titoli giovanili arrivano TUTTI da una città , in cui le squadre di serie B -appena tolte le "storture" vengono promosse, in cui il Rovigo risorge della ceneri e fa il pienone mentre la Capitolina -tanto amata dalla federazione- chiude bottega... (e non cito la Benetton campione d'italia con 9 veneti in campo perchè inutile)
Che qualcuno abbia preso paura di fronte al fatto che il Veneto invece che indebolirsi si stesse rafforzando?
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 12:34
da Abr
GiorgioXT, lo specchietto delle votazioni non si capisce.
A parte questo, la tua analisi e' riassumibile in: il rugby veneto, indipendente e quasi di massa a parte eccezioni, al contrario di gran parte del movimento in Italia, da' fastidio all'approccio centralista e dirigista della Fir, quindi e' stato fatto fuori scientemente in nome dell'approccio per "Accademie Federali", manco fossimo nella Germania dell'Est. Bene, tutto questo sarebbe coerente con l'esito della votazione, sbagliato ma coerente.
Del resto non sarebbe scelta fuori dal mondo: anche fuori dal Palazzo il rugby italiano pullula di appassionati cantori del centralismo, delle selezioni nazionali (ma pagate dai privati), della "unione che fa la forza"; quelli che "la colpa e' tutta dei club che assumono stranieri scarsi".
Non si rendono conto che stanno ottenendo quello che hanno auspicato, cioe' il MELTDOWN, perche' sei vai contro logiche e logistiche di mercato (5 Accademie federali non sovrapposte ma al posto di 100, 1000 Accademie nelle scuole e nei club), crei solo cattedrali nel deserto.
Aldila' di questo, rimane la questione attuale: perche' a questo punto scoppia l'ira di Kahn-Dondi? Se questo era l'esito auspicato dal Palazzo Federale, perche' adesso si lagna? Perche' i franchi tiratori?
E' tutta una recita per evitare irrigidimenti e trattare i giocatori della Benetton che tra un anno dovranno essere trasferiti a Roma o Viadana?
Oppure s'e' reso conto troppo tardi che con i soldi finti delle Amministrazioni Pubbliche romane al Fir dovra' sobbarcarsi i Pretoriani in toto e non riuscira' piu' a campare? O e' solo una ulteriore recita per far smollare la grana agli alemanni?
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 13:12
da AINDA
GiorgioXT ha scritto:Una piccola analisi.
[CUT]
Questa la mia analisi, aspetto commenti e smentite.
tutto giusto.............ma cosa ti aspetti da una FIR che ha la protervia, nonchè stupidità in termine di benessere del rugby italiano, di mettere in un ruolo importante ASCIONE e dico ASCIONE........non serve fare grandi discorsi queste piccole cose valgono più di un trattato
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 13:13
da AINDA
...ho fatto un pò di asino con il quote scusate
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 13:26
da kkarli
Abr ha scritto:manco fossimo nella Germania dell'Est
Pensa che tempo fa, in tempi quindi del tutto non sospetti, parlando con un esperto di diritto sportivo della "riforma Melandri", mi fece lo stesso, identico paragone. Mi disse che la riforma Melandri, per effetto dei regolamenti dispositivi, rischiava di condurre a un accentramento totale del potere sportivo in ogni federazione, ma conseguente svuotamento del contenuto, perché strappando gli sport ai loro territori si sarebbe ottenuto... il nulla. E pensa: non si parlava di rugby. Certi movimenti verso il centro di appuntamenti tradizionalmente localizzati altrove confermerebbero tale sentore.
Abr ha scritto:
Se questo era l'esito auspicato dal Palazzo Federale, perche' adesso si lagna?
Questo non è l'esito auspicato. L'esito auspicato era "Treviso dentro per un voto". Il "piano B" era: uno Jago, e pareggio, con patata in mano al Board CL. Due Jaghi, e il vecchio presidente si è reso di colpo conto che stanno cercando di buttarlo giù da cavallo "con la mossa, sì, dell'anca" (F. Guccini), ovverosia sfruttando l'onda lunga della rabbia veneta per:
a) far sì che i Veneti accorrano con la testa del nemico in mano a consegnarla a chi li ha, per usare un francesismo, fottuti (devono avere visto Braveheart, ma hanno spento prima che gli irlandesi tornassero indietro assieme agli scozzesi contro i quali erano stati sguinzagliati);
b) in subordine, che si giunga a un commissariamento della FIR che, come tutti i commissariamenti, consegna al freezer lo status quo per un certo numero di mesi, sufficiente a giocare la prima gara di CL (guarda caso, le prima grida "Al commissario, al commissario" appaiono in queste ore su Rugby.it).
Hanno capito quello che accade:
- Dondi, che quindi ha subito stretto le fila e attaccato frontalmente i frondaioli;
- la famiglia Benetton, che ha dato tutto in mano a un battaglione di avvocati, si dice;
- per fortuna loro, i Veneti, che non hanno strappato la testa dal collo di Dondi ma sembrano intenzionati, pur guardinghi, ad appoggiarlo;
- i "neorugbiani" che vogliono il rugby senza Veneto, e ribadiscono che è possibile, che si deve fare, che il Veneto è il passato, e sono pronti a cercare di prendere la FIR.
Questo è ciò che vedo.
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 13:45
da rebel
GiorgioXT ha scritto:Una piccola analisi.
Meltdown (la fusione del nucleo in una centrale atomica) è un termine che si usa abitalmente in gergo impiantistico anglosassone per dire che è andato tutto a putt..ne , e mi pare che sia una definizione abbastanza corretta della situazione corrente ; inutile ricordare che il massimo campionato ha perso 2 squadre per problemi economici sorti dopo novembre 2008.
Vediamo un pò cosa COSTA al rugby Italiano l'esclusione di Benetton , lasciando pure da parte tutti i discorsi (fondati) su tradizione, merito sportivo ecc. ,questa esclusione crea dei GROSSI PROBLEMI CONCRETI alla futura partecipazione italiana alla C.L. , perchè esclude contemporaneamente:
- lo sponsor più importante e più internazionale che il rugby italiano abbia
- la squadra più attrezzata e preparata sia come strutture che per numero e qualità di atleti , l'unica peraltro a poter rispettare senza problemi *da subito* i limiti agli stranieri (Viadana da ciò è molto lontana adesso)
- Gli stadi già pronti ed adatti (Plebiscito 10000 posti, monigo 6000 , grandi giusto per fare pubblico ma non per far brutta figura come sono 5000 spettatori al Flaminio)
- la zona che porta *comunque* 3-4000 spettatori anche a vedere partite "già perse in partenza" come erano Benetton-Tigers o Benetton-Perpignan e come saranno (purtroppo) Aironi-Ospreys o Pretorians-Edimburgh
- L'attrattiva turistica di Venezia , commercialmente pari a quelle di Londra, Parigi
Perchè rinunciare coscientemente a tutto ciò? soprattutto perchè le due votate nemmeno sommate arrivano a compensare anche solo in parte quello che si perde.
Dico coscientemente perchè è ormai chiaro che la *struttura* della votazione (e non parlo di voto segreto o palese) era stata preparata per permettere di arrivare a QUESTO risultato , fate pure quattro calcoli, se non si inserisce la proposta dei "duchi" in votazione e dando 1 voto a consigliere, diventerebbe estremamente difficile se non impossibile "far fuori" la Benetton.
Perchè tutto questo quindi? ci deve essere qualcosa di grandissima importanza per prendersi un rischio simile
Non perchè ci siano interessi milionari e/o politici sotto (meglio ci sono, ma non sono fondamentali, vedi sopra)
ma perchè con queste scelte è in gioco IL FUTURO DEL RUGBY ITALIANO.
Finita l'era Berbizier con i suoi successi e una rwc che vista con gli occhi di due anni dopo era sostanzialmente un successo, la dirigenza FIR si è trovata con una Nazionale che perdeva terreno, il terrore di venire esclusi dal rugby che conta e dai soldi, il ridimensionamento FORTE delle entrate pubblicitarie FIR grazie al passaggio del 6N su SKY (ti saluto Edison, Peroni ecc..) e le norme IRB che riducono la disponibilità dei giocatori per le nazionali (aumentando i poteri dei club, vedi accordi FFR-LNR e RFU-PRA ) la dsfatta di reggio Emilia ha fatto precipitare la situazione e invitato l'attuale dirigenza a preparare una rivoluzione del futuro del rugby, aggiungiamo anche il fallimento degli sforzi per allargare dall'alto il Rugby e "farlo uscire dal ristretto ambito provinciale" (Catania al posto dell'Aquila, le giovanili senza o quasi veneti ed i realtivi fallimenti)
La dirigenza federale vede il futuro del rugby italiano nello sviluppo di un SISTEMA-RUGBY a DIRETTO controllo federale, come ha esplicitato Ascione : un rugby d'eccellenza che NON passa più dalle società ,in particolare da quelle venete, sempre recalcitranti al controllo federale, destinate dall'alto e da una campagna battente sulla schifezza del S10 e dal furto delle coppe europee a tornare al dilettantismo, ma che passa SOLO dalle accademie Federali Under 18, per quella di Tirrenia Under 20 che formeranno i giocatori destinati alle franchigie , che poi saranno delle vere e proprie sotto-nazionali da cui trarre una nazionale finalmente forte ed omogenea (cit. tante parti...)
In quest'ottica, la vittoria della candidatura Benetton giocata tutta sul MERITO ,( merito perchè già fatti gli investimenti per la squadra , merito perchè fondi garantiti personalmente dalla famiglia Benetton) diventava un OSTACOLO ENORME a questo progetto.
Una Celtic league fatta da una Benetton-Dogi - magari con il sostegno tecnico ed umano di Petrarca (odiatissima da tutto lo staff tecnico nazionale) Venezia (mai amata, e spesso penalizzata) e Rovigo ; NON SOTTOMESSA ALLA GESTIONE FIR, specie nel caso di risultati buoni - o comunque migliori dell'altra franchigia (situazione tutt'altro che impossibile) AVREBBE MANDATO A FONDO QUESTO PROGETTO FEDERALE E BUONA PARTE DELLO STAFF DIRIGENZIALE E TECNICO
La "porta" della Nazionale non sarebbe più stata la struttura delle accademie FIR e connessi selezionatori, ma diventava la Benetton , non solo, un eventuale insuccesso dell'altra franchigia sarebbe immediatamente addebitato allo staff che la controlla...
Parliamoci chiaro, se passava una Benetton "indipendente", tutta la struttura di potere Federale e buona parte del progetto di ristrutturazione crolla . Diventa impossibile rinunciare ai club che ritornano ad essere indispensabili e -soprattutto- tocca rinunciare al progetto di raccogliere tutte le risorse disponibili (economiche ma non solo) del rugby italiano per metterle sotto il diretto controllo delle Federazione.
Questa la mia analisi, aspetto commenti e smentite.
Scusate....ho fatto un casino con il "quote".....
Dicevo: chiara, approfondita, puntuale e lucida.......la definirei un'analisi perfetta!
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 13:59
da grubber
Però, sotto sotto, un profano potrebbe anche chiedersi: ma è mai possibile che società che distano pochi km e che hanno più o meno le stesse tradizioni non riescano a mettersi d'accordo nemmeno con un progetto così important come la Celtic League?
Si sarebbero messi d'accordo perfino don Camillo e Peppone...
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 15:28
da GiorgioXT
grubber ha scritto:Però, sotto sotto, un profano potrebbe anche chiedersi: ma è mai possibile che società che distano pochi km e che hanno più o meno le stesse tradizioni non riescano a mettersi d'accordo nemmeno con un progetto così important come la Celtic League?
Si sarebbero messi d'accordo perfino don Camillo e Peppone...
Forse hai perso una cosa importante : che fosse Benetton da sola o tutti i dogi insieme non sarebbe cambiato nulla. sarebbe cambiato molto invece se benetton avesse affidato la direzione della Benetton-CL con carta bianca ad Ascione o Gaetaniello ....
Benetton ha sostegni del tutto analoghi a quelli di Viadana, ma nei fatti molto più forti , perchè, se permetti anche solo Petrarca e Venezia possono offrire ben di più di Gran, Colorno e Mantova. Solo, non sono stati "strombazzati" , perchè a TV sapevano benissimo che il punto cruciale non era la "diffusione o consorzialità" della franchigia
(che non era richiesta dal bando!), ma il controllo o meno da parte della FIR. e in Benetton pensavano che bastasse presentarsi con i fatti (squadra, nazionali, accordi, finanze) a posto per vincere.
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 16:42
da Abr
kkarli ha scritto:Abr ha scritto:
Se questo era l'esito auspicato dal Palazzo Federale, perche' adesso si lagna?
Questo non è l'esito auspicato. L'esito auspicato era "Treviso dentro per un voto". Il "piano B" era: uno Jago, e pareggio, con patata in mano al Board CL. Due Jaghi, e il vecchio presidente si è reso di colpo conto che stanno cercando di buttarlo giù da cavallo (...)
Hanno capito quello che accade:
- Dondi, che quindi ha subito stretto le fila e attaccato frontalmente i frondaioli;
- la famiglia Benetton, che ha dato tutto in mano a un battaglione di avvocati, si dice;
- per fortuna loro, i Veneti, che non hanno strappato la testa dal collo di Dondi ma sembrano intenzionati, pur guardinghi, ad appoggiarlo;
- i "neorugbiani" che vogliono il rugby senza Veneto, e ribadiscono che è possibile, che si deve fare, che il Veneto è il passato, e sono pronti a cercare di prendere la FIR.
Questo è ciò che vedo.
Tnxs kkarli, retroscena perfettamente spiegato (e ottima scelta l'averlo esposto fuori dal Bar del Tifoso, l'altro forum dove avevo posto la questione).
Condivido le considerazioni sugli effetti della Melandri su una situazione sportiva gia' strozzata di suo dallo strapotere economico mediatico del calcio (vedi espulsione degli sport minori, mica solo il rugby, dalle grandi citta'. Del Nord periferico). Ora siamo alla fase due, il killeraggio degli sport minori in provincia: stanno veramente avvelenando i pozzi.
Tornando alla grosse politik (si fa per dire), mi sembra tu propenda per un complotto studiato, quindi con dietro qualcuno. A mio avviso c'e' spazio anche per l'incapacita' di eseguire gli ordini da parte di qualcuno, qualche bell'addormentato, aggiunto all'effetto qualche interesse privato (es. Gavazzi rappresentante italiano al 6nazioni....). Dopotutto stiamo parlando di uno o due franchi tiratori.
Certo che in ogni caso siamo lontani dal controllo totale in Federazione che un presidente eletto ala bulgara non piu' di un anno prima dovrebbe avere ...
ciao, Abr
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 17:48
da kkarli
Il problema della "riforma Melandri" è che prende il mostro, ovverosia la forma federale, e lo nutre a dismisura (specie, come ho detto, nei regolamenti dispositivi che sono seguiti alla "legge Melandri"). Se la legge poteva avere un senso qualora applicata cum grano salis, la ridda dei regolamenti è, di fatto, un'incessante processione di concessioni a chi vuole accentrare, con morsa, il controllo degli sport italiani. ABR, hai ben colto il punto. L'unico sport che può resistere nelle periferie, in questo modo, è il calcio. Gli altri sport piano piano rischiano di morire di stenti ovunque, se non vicino all'oasi federale. Sono stupito, molto stupito della miopia di chi non comprende che prendere lo sport "di moda" e trapiantarselo in giardino (il basket negli anni '80, il rugby adesso) è velenoso. Sradicare la pianta che coi suoi rami copre la penisola come può (è una pianta), e infilare le radici da un'altra parte di solito ha ucciso la pianta. Football americano, basket... vi ricorda qualcosa?
Quanto alla politica, usare o non usare la parola complotto è questione di stile. E' un normale tentativo di colpo di stato, avvenuto come avviene nelle federazioni italiane. Di certo, quello che è accaduto dentro alle stanze bolognesi non ha precedenti in federrugby (ne ha invece in altre federazioni), anche solo per il tono della voce raggiunto e lo squallido spettacolo di vecchi signori che si minacciavano e cercavano di afferrarsi i baveri delle giacchette che il rugby italiano ha pagato loro. Di certo, quella del "Dondi bulgaro" è una favoletta uguale a quella del Benetton isolazionista, etc. etc. Un colpo di mano si organizza in mesi, e bisogna che creare l'humus di opinione adatto. Alcuni assai consapevolmente, altri meno si sono prestati ampiamente a creare l'atmosfera tossica necessaria.
Io sto con chi ha fatto mettere a verbale che il rugby italiano si è suicidato. I 18 signori a verbale portano una responsabilità morale che tutti ricorderemo; visto che hanno voluto lo scrutinio segreto, la portano tutti in egual misura, tranne chi ha fatto mettere a verbale quanto sopra.
Vediamo cosa accade ora, ma c'è poco da essere ottimisti, perché è hellzapoppin'.
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 18:41
da grubber
GiorgioXT ha scritto:grubber ha scritto:Però, sotto sotto, un profano potrebbe anche chiedersi: ma è mai possibile che società che distano pochi km e che hanno più o meno le stesse tradizioni non riescano a mettersi d'accordo nemmeno con un progetto così important come la Celtic League?
Si sarebbero messi d'accordo perfino don Camillo e Peppone...
Forse hai perso una cosa importante : che fosse Benetton da sola o tutti i dogi insieme non sarebbe cambiato nulla. sarebbe cambiato molto invece se benetton avesse affidato la direzione della Benetton-CL con carta bianca ad Ascione o Gaetaniello ....
Benetton ha sostegni del tutto analoghi a quelli di Viadana, ma nei fatti molto più forti , perchè, se permetti anche solo Petrarca e Venezia possono offrire ben di più di Gran, Colorno e Mantova. Solo, non sono stati "strombazzati" , perchè a TV sapevano benissimo che il punto cruciale non era la "diffusione o consorzialità" della franchigia
(che non era richiesta dal bando!), ma il controllo o meno da parte della FIR. e in Benetton pensavano che bastasse presentarsi con i fatti (squadra, nazionali, accordi, finanze) a posto per vincere.
Anche tu ti sei perso una cosa, che al Petrarca non interessava la CL, soprattutto una presenza "subalterna", magari giocando a TV.
Alla vigilia delle votazioni i trevigiani sono apparsi molto più "ammorbiditi" sia verso gli altri club della regione che verso la fir.
Se Dondi riuscirà a farli entrare ugualmente in CL, si potrebbe avere la situazione ideale.
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 20:14
da GiorgioXT
grubber ha scritto:
Anche tu ti sei perso una cosa, che al Petrarca non interessava la CL, soprattutto una presenza "subalterna", magari giocando a TV.
Alla vigilia delle votazioni i trevigiani sono apparsi molto più "ammorbiditi" sia verso gli altri club della regione che verso la fir.
Se Dondi riuscirà a farli entrare ugualmente in CL, si potrebbe avere la situazione ideale.
Non solo al Petrarca non interessava la CL, ma l'impostazione e la strategia è diametralmente opposta. Al Petrarca non sono disposti a sacrificare il settore giovanile e le strutture necessarie per rischiare tutto su una carta che potrebbe anche essere un 7 o un 8 , difficilmente un re o donna e mai un asso,
anche perchè il Petrarca un patrimonio reale (anche dal punto di vista immobiliare) da perdere ce l'ha.
Re: Meltdown del Rugby italiano . perchè si è arrivati a questo?
Inviato: 22 lug 2009, 20:29
da Laporte
L'ho scritto in un altro thread, malo riscrivo qui:
Se avessero escluso Viadana e i Duchi si sarebbe detto che una fetta importante del nostro paese (il nord-ovest o almeno Lombardia ed Emilia) era stata esclusa, malgrado la sotori ae i 25-30 scudetti vinti nella storia. che Dondi si dovrebbe dimettere perché avevano pesato solo i soldi e le amicizie politiche dei Benetton. Che il rugby italiano era al meltdown….
Se avessero escluso Roma; apriti cielo : l’Italia era solo la padania, la lega nord la faceva da padrona anche nel rugby e solo dal Po in su si sarebbe ora giocato a Rugby . Magari qualcuno avrebbe aperto un post invitato ad una scissione, ad un nuovo torneo ad un campionato scissionista.
Certamente avrebbero chiesto le dimissioni di Dondi.
Che a CL con le franchigie votate per concorso avrebbe finito per scontentare tanti lo avevo previsto mesi e mesi fa,.
In Galles le franchigie, malgrado un fallimento rappresentano tutto il paese,in scozia sono state decise dalla federazione. Da noi un progetto nato per unire ha finito per dividere.
Aggiungo: che cosa potev uscire da un sistema di scelta delle franchigie così ? Solo ripicche, guerre e accuse.
Io eroe sono contrario alla CL. Avrei accettato una franchigia federale. Quando lo scrissi, uno/molti deficienti spernacchiavano dicendo che la volevo a torino....
Ma non avevano capito un c...
Adesso con dolore guardo che quanto avevo previsto era ottimistico---
