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Quando lo sport è sacrificio. Andrea Lo Cicero, pilone del Racing Metrò, resta in campo nonostante un polmone perforato

Un giocatore di rugby non abbandona mai il campo da gioco. Sarà stato questo il pensiero di Andrea Lo Cicero? Tutto è cominciato al 10' di Racing Parigi-Montauban 17-12 di sabato, match valido per la nona giornata del Top 14 francese. Il pilone azzurro subisce una botta, ma rimane in campo settanta minuti, probabilmente ignorando di essersi fratturato una costola e, di riflesso, perforato un polmone.

Ricoverato al termine del match, Lo Cicero ha trascorso tre giorni in rianimazione, vivendo un vero e proprio incubo, dal quale il rugbista si è fortunatamente risvegliato. "In un placcaggio ho subito una ginocchiata al petto. Da quanto acuto è stato il dolore, ho temuto si fosse incrinata una costola. Ma mi son fatto fasciare, ho stretto i denti e sono rimasto in campo - racconta Andrea - Tre giorni d'inferno e paura. Me la sono vista brutta, avrei potuto avere conseguenze gravi".

"Ho qualche difficoltà di respirazione spiega il siciliano per il resto tutto ok. Mi aspetta la cyclette: lo pneumologo mi ha dato il benestare". Tutto è bene quel che finisce bene.
Eurosport

allblue ha scritto:Mah... Mi sembrano commenti scontati... Che dire, tra l'eroismo e la stupiditá il passo é breve, non é che si debba per forza morire sul campo per essere un vero rugbista...