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Ho creato una lista di atleti che ricoprono questo ruolo, apertura ed estremo, dove l'Italia sembra essere un po' scoperta. Le cifre non sembrano lasciar intravedere un gran futuro per la nazionale in questi ruoli...

http://rugbistic.blogspot.com/2009/12/p ... umeri.html

Mi pare che manchi Chillon del padova che nasce sì MM ma può coprire anche il ruolo di apertura.
Al numero 10 e 15 io aggiungerei anche la difficoltà di reperire un numero 8.
C'è da dire che forse a poco a poco stiamo producendo giovani sempre migliori in questi ruoli: Buso, Bocchino, Iannone, Chillon sono giocatori che se seguiti scrupolosamente potranno ambire alla nazionale maggiore. Con l'apertura delle accademie federali under 18 dovrebbe migliorare questo problema quantomeno per il fatto che i migliori atleti possono contare su di un ciclo formativo di 4 anni in accademia.
Continuo a ripeterlo: non è una questione di soldi, non si tratta di investire milioni nel settore giovanile, ma solo impostare un tipo di allenamento che privilegi lo sviluppo di qualità tecniche degli atleti a tutti i livelli. Secondo me migliorando la nostra scuola allenatori e arbitri, ovvero dando direzioni tecniche ben diverse rispetto a quelle attuali e favorendo la nascita di competenze quali allenatori specializzati nel gioco alla mano e al piede potremmo ottenere risultati ben migliori.
D'altro canto il movimento argentino insegna: pur avendo adirittura meno soldi e un campionato nazionale più sgangherato del nostro, riescono ad avere un settore giovanile tra i più floridi a livello mondiale e una nazionale che all'ultimo mondiale è arrivata terza e nella tournee autunnale senza tanti titolari ha battuto la Scozia al Murrayfield.
Certo hanno più tesserati, hanno tanti giocatori che giocano in europa, ma il vantaggio di giocare da 10 anni in una competizione come il 6 nazioni e giocare ogni anno le coppe europee avrebbe dovuto portarci un vantaggio ben maggiore, non tanti stranieri in gita premio!

Il problema del Numero 8 finora facendo giocare sempre Parisse non si è sentito. Spero non venga a galla durante questo 6 Nazioni...

Io non vedo nelle accademie FIR la soluzione a questo problema, che si può tranquillamente applicare ad altri ruoli.
Per formare un giocatore di qualità servono tempo, pazienza e molto lavoro, ma quello che fa crescere é il confronto sul campo , in partite vere
L'accademia anche se ottima e necessaria non può sostituire il campo, e per questo si deve mettere mano ai campionati giovanili, perché i giocatori futuri dei prossimi 3 anni possono uscire fuori solo dai campionati u.20 e u.18

il campionato u.20 delle scorse due stagioni organizzato in gironi meritocratici ha portato in campo tanti giocatori, da Quartaroli a Venditti da Ravalle a Ricciardi a Furno , Gori ecc..
Questo perché é la frequenza di partite impegnative e competitive che permette la crescita, non le passeggiate da 80 punti a zero, ma quest'anno siamo tornati tanto indietro, con addirittura la sparizione delle squadre U.20...
Va rivisto il campionato u.18, deve diventare ancor più competitivo, e le accademie dovrebbero aprirsi e diventare un supporto sul campo non riservato solo agli interni

giocatori in prospettiva futura per ricoprire il ruolo di numero 8?

fillypunky ha scritto:giocatori in prospettiva futura per ricoprire il ruolo di numero 8?

Probabilmente Petillo e Cichinelli tra le nuove leve