Analizziamo questa formazione.
I linea: Jacobsen-Ford-Murray. Murray non mi è sembrato in gran forma, ma è sempre un bel pilone; così come Ford è un bel tallonatore. La novità risiede nella sostituzione dell'infortunato Dickinson con l'esperto Jacobsen, un osso piccolo ma duro da rodere; magari Robinson ha visto gli ultimi arbitraggi un po' anti-Castro in chiusa e spera che un pilone più scafato ne possa approfittare meglio...
II linea: Kellock-Hamilton(-Hines): tre cristoni enormi da 2+ metri, necessari a questa Scozia senza terze particolarmente alte. Certo, la mobilità ne risente.
III linea: "the Killer Bs" Brown-Barclay-Beattie. Sono tre "gemelli" (se lasciamo da parte il minor peso di Barclay, a parità di altezza) che formano un reparto affiatatissimo, estremamente dinamico; anzi, con la loro dinamicità creano un "impatto" analogo a quello di reparti dotati di più kg. Sono il vero centro nevralgico della squadra scozzese. Bergamauro-Zanni sono una risposta adeguata, non è detto che il tonnellaggio maggiore di Sole possa compensarne la minore mobilità; come non è detto che Derbyshire possa reggerne il ritmo alla lunga.
Mediana: Cusiter-Parks. Il rispolvero di Cusiter costituisce il segno più evidente della gestione Robinson. E' costato l'esclusione del più talentuoso e meno disciplinato Blair. Tutto sommato, tra quei due considero Cusiter il minore dei mali. In fondo, credo che lui abbia pessimi ricordi dell'Italia almeno dal 2007. Parks è un buco in difesa anche più di Godman, ma se azzecca la giornata al piede può farti vedere i sorci verdi. Settimana scorsa era in formissima.
Centri: Morrison-M. Evans. La coppia titolare, Morrison è un centro grosso e potente, mentre Evans è compatto e veloce. Anche un valente placcatore come Garcia (almeno questo concediamoglielo, dai...) avrà difficoltà a fermarlo da solo, ma se fosse necessario il supporto di Canale, Evans potrebbe trovare gli spazi che gli servono.
Ali: S. Lamont-Danielli. Non mi sembra che la perdita di Rory Lamont e Thom Evans abbia indebolito molto il reparto. L'altro Lamont è sempre un'ala iperpotente e molto pericolosa, che per fortuna non sempre ha la testa su quello che sta facendo. Danielli non è un top player, ma l'anno scorso ci ha fatto vedere i sorci verdi, per cui non è il caso di prenderlo sotto gamba, tutt'altro.
Estremo: Hugo Southwell. Detto tra noi, non è che la Scozia ci sia andata a perdere molto sostituendo Paterson con Southwell (a parte le trasformazioni, è ovvio). Sembra McLean più esperto: stesso fisico, stessa petarda al fulmicotone, stessa scarsa propensione al contrattacco. Certo, direi che contro Parks-Southwell sarà dura vincere la battaglia al piede.
Ricordiamoci poi che in panchina hanno sempre Strokosch e Blair, che sono dei signori giocatori. Mancano invece di ricambi nei tre quarti, circostanza che ha già contribuito in gran parte alla loro rocambolesca sconfitta a Cardiff. De Luca non è niente di speciale, se venisse a mancare qualcun altro dei titolari per noi sarebbe un grosso vantaggio (ovviamente non si parla di infortuni, magari qualcuno si rifiuta di giocare il sabato...

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Alla fine, mi aspetto una nostra superiorità davanti, sempre che Pearson non ci metta del suo, sulla base della superiorità della nostra prima linea. Sul touch le loro seconde sono più alte, ma le loro terze più basse (a parte Bergamauro, ovvio), ce la possiamo cavare, anche perché le loro seconde sono parecchio pesanti e difficili da tirare su. Loro sono più forti nel gioco dei tre quarti e hanno un punto di forza nel gioco tattico al piede. Credo ci convenga tenere più possesso possibile. Prevedo partita chiusa, se si apre abbiamo soltanto da perderci.