LE PAGELLE DI ITALIA-SCOZIA
Inviato: 1 mar 2010, 15:36
PERUGINI: In mischia chiusa è il solito manuale; partecipa ad un paio di iniziative con l’ovale in mano; ed alla fine porta alla causa lo stesso numero di placcaggi di Castrogiovanni. 7
GHIRALDINI: Torna su livelli migliori rispetto al debutto di questo 6N contro l’IrlandaM; sbaglia ancora un lancio o due ma va già molto meglio. 6,5
CASTROGIOVANNI: Anche lui in crescita nell’ultimo periodo; devastanti un paio di percussioni, con l’avversario di turno sbaragliato come un birillo del bowling; da dimenticare il calcetto tentato a metà primo tempo.… 7
BORTOLAMI: Finalmente ! E’ (quasi) tornato il Bortolami del 2006 ! Tira giù 7 rimesse laterali e fa 9 placcaggi senza mancarne alcuno. 7
GELDENHYUS Una roccia; chiamato sistematicamente in causa dai mediani per le mini-unit, riesce sempre a guadagnre quel cm in più e girarsi dalla propria parte; e placca che è una meraviglia; mi ricordo che a Viadana prendeva anche le touches; forse converrebbe provarlo anche come saltatore, per avere più varianti alle chiamate. 7
BERGAMAURO: Dodici placcaggi senza la macchia di un “missed tackle”; il solito dinamismo, la solita carica; due calcetti intelligenti, il terzo a tempo scaduto da infarto… 7
SOLE: Ci mette l’anima e forse qualcosa di più; blocca gli avversari ed è il più assiduo insieme a Geldenhyus nel disassare le maul scozzesi; inoltre è spesso in sostegno ai compagni con l’ovale; un paio di errori li commette ma la prova non ne è inficiata. 6,5
ZANNI: Meno appariscente del match contro l’Inghilterra; ma sempre valido in questa avventura da vice-Parisse, assolutamente non facile da gestire. 6,5
TEBALDI: Sbaglia molti dei calci tentati ed anche il ritmo non è dei migliori; però, anche in questa gara insufficiente, denota coraggio nel buttarsi sempre in mezzo e nel placcare; al di là di sabato scorso è una risorsa del rugby azzurro. 5
GOWER: Secondo tempo straordinario, dove persino al piede riesce a fare delle buone cose…; nel primo tempo però aveva denotato qualche ombra; ma avere un 10 che non ha nel piede il suo forte può rivelarsi, talvolta, un toccasana per noi, che possiamo giocare un pochino a rugby come gli altri… Tornando a Gower: placca come nessuna apertura dell’Italia aveva mai fatto, da che mi ricordi io in 35 anni che vedo il rugby… 6,5
BERGAMIRCO: Mette 3 calci su 3; non difficili per la verità; per il resto ordinaria amministrazione, ma quando ha l’ovale difficilmente commette un errore. 6
GARCIA: Qualche placcaggio fatto ma anche 3 mancati; in attacco non incide; è un giocatore da Italia ma forse gli farebbe bene essere messo in discussione, piuttosto che ritenerlo inamovibile. 5
CANALE: Una meta salvata ed un paio di break interessanti, tra cui quello eccezionale da cui nasce la meta azzurra; è in palla. 7
MASI: Svariate attenuanti: ala non è il suo ruolo ideale; la scelta tattica di Mallett che lo porta a rimanere alto sulle ripartenze scozzesi mentre Parks (complici anche Tebaldi e Mc Lean) crivella di calci assassini il suo settore; ci mette grinta e sostanza, come sempre, ma sembrabo mancargli i guizzi che contano. 5,5
MC LEAN: Un paio di indecisioni sul triangolo allargato ma nelle prese al volo è di una sicurezza che mi ricorda quella di Pertile, sul finire dello scorso millennio… 6,5
ONGARO: Uno spezzone di gara nel quale fa valere la sua freschezza: 6
CANAVOSIO: Cambia la partita; ottimo ritmo; addirittura eccezionale la sua meta; per il modo in cui crede nel sostegno, per la tecnica con cui cambia direzione prima ancora di arpionare il riciclo di Gonzo, per l’esplosività con cui rompe il mezzo placcaggio scotch e vola in mezzo ai pali. 7,5
AGUERO: Normale amministrazione ma un notevole passo avanti rispetto alla partita di Dublino, dove fu massacrato e concesse svariati calci agli avversari in pochi minuti.
DEL FAVA s.v.
ROBERTSON s.v.
MALLETT: La Scozia di questi ultimi due anni vale di più e perciò anche questa vittoria; attenzione però: la svolta di un match (che altrimenti avremmo perso) si è avuta quando, con un chiaro vantaggio da penalty in tasca, si è giocato con la testa libera, in modo quasi “incosciente”; se giochiamo come gli altri, con i trequarti chiamati in causa, con buchi centrali, con sostegni decenti, siamo più competitivi rispetto a quando ci intestardiamo a guadagnare un cm in più con la mischia, finendo per concedere più turnover rispetto ai reali vantaggi acquisiti. 6
GHIRALDINI: Torna su livelli migliori rispetto al debutto di questo 6N contro l’IrlandaM; sbaglia ancora un lancio o due ma va già molto meglio. 6,5
CASTROGIOVANNI: Anche lui in crescita nell’ultimo periodo; devastanti un paio di percussioni, con l’avversario di turno sbaragliato come un birillo del bowling; da dimenticare il calcetto tentato a metà primo tempo.… 7
BORTOLAMI: Finalmente ! E’ (quasi) tornato il Bortolami del 2006 ! Tira giù 7 rimesse laterali e fa 9 placcaggi senza mancarne alcuno. 7
GELDENHYUS Una roccia; chiamato sistematicamente in causa dai mediani per le mini-unit, riesce sempre a guadagnre quel cm in più e girarsi dalla propria parte; e placca che è una meraviglia; mi ricordo che a Viadana prendeva anche le touches; forse converrebbe provarlo anche come saltatore, per avere più varianti alle chiamate. 7
BERGAMAURO: Dodici placcaggi senza la macchia di un “missed tackle”; il solito dinamismo, la solita carica; due calcetti intelligenti, il terzo a tempo scaduto da infarto… 7
SOLE: Ci mette l’anima e forse qualcosa di più; blocca gli avversari ed è il più assiduo insieme a Geldenhyus nel disassare le maul scozzesi; inoltre è spesso in sostegno ai compagni con l’ovale; un paio di errori li commette ma la prova non ne è inficiata. 6,5
ZANNI: Meno appariscente del match contro l’Inghilterra; ma sempre valido in questa avventura da vice-Parisse, assolutamente non facile da gestire. 6,5
TEBALDI: Sbaglia molti dei calci tentati ed anche il ritmo non è dei migliori; però, anche in questa gara insufficiente, denota coraggio nel buttarsi sempre in mezzo e nel placcare; al di là di sabato scorso è una risorsa del rugby azzurro. 5
GOWER: Secondo tempo straordinario, dove persino al piede riesce a fare delle buone cose…; nel primo tempo però aveva denotato qualche ombra; ma avere un 10 che non ha nel piede il suo forte può rivelarsi, talvolta, un toccasana per noi, che possiamo giocare un pochino a rugby come gli altri… Tornando a Gower: placca come nessuna apertura dell’Italia aveva mai fatto, da che mi ricordi io in 35 anni che vedo il rugby… 6,5
BERGAMIRCO: Mette 3 calci su 3; non difficili per la verità; per il resto ordinaria amministrazione, ma quando ha l’ovale difficilmente commette un errore. 6
GARCIA: Qualche placcaggio fatto ma anche 3 mancati; in attacco non incide; è un giocatore da Italia ma forse gli farebbe bene essere messo in discussione, piuttosto che ritenerlo inamovibile. 5
CANALE: Una meta salvata ed un paio di break interessanti, tra cui quello eccezionale da cui nasce la meta azzurra; è in palla. 7
MASI: Svariate attenuanti: ala non è il suo ruolo ideale; la scelta tattica di Mallett che lo porta a rimanere alto sulle ripartenze scozzesi mentre Parks (complici anche Tebaldi e Mc Lean) crivella di calci assassini il suo settore; ci mette grinta e sostanza, come sempre, ma sembrabo mancargli i guizzi che contano. 5,5
MC LEAN: Un paio di indecisioni sul triangolo allargato ma nelle prese al volo è di una sicurezza che mi ricorda quella di Pertile, sul finire dello scorso millennio… 6,5
ONGARO: Uno spezzone di gara nel quale fa valere la sua freschezza: 6
CANAVOSIO: Cambia la partita; ottimo ritmo; addirittura eccezionale la sua meta; per il modo in cui crede nel sostegno, per la tecnica con cui cambia direzione prima ancora di arpionare il riciclo di Gonzo, per l’esplosività con cui rompe il mezzo placcaggio scotch e vola in mezzo ai pali. 7,5
AGUERO: Normale amministrazione ma un notevole passo avanti rispetto alla partita di Dublino, dove fu massacrato e concesse svariati calci agli avversari in pochi minuti.
DEL FAVA s.v.
ROBERTSON s.v.
MALLETT: La Scozia di questi ultimi due anni vale di più e perciò anche questa vittoria; attenzione però: la svolta di un match (che altrimenti avremmo perso) si è avuta quando, con un chiaro vantaggio da penalty in tasca, si è giocato con la testa libera, in modo quasi “incosciente”; se giochiamo come gli altri, con i trequarti chiamati in causa, con buchi centrali, con sostegni decenti, siamo più competitivi rispetto a quando ci intestardiamo a guadagnare un cm in più con la mischia, finendo per concedere più turnover rispetto ai reali vantaggi acquisiti. 6