I miei primi 50 test match
Inviato: 17 mar 2010, 21:03
Domenica a Parigi ho tagliato il traguardo dei 50 test match della nazionale maschile italiana (a cui si aggiungono 3 test match della nazionale femminile, e l’incontro Argentina-Scozia della RWC 2007).
Un grazie al rugby per avermi portato a viaggiare, a vedere o rivedere magnifiche località, a rafforzare i legami con gli amici, ad emozionarmi sino alle lacrime ogni volta che canto l’inno, a fare festa con gli amici tifosi della squadra avversaria prima, durante e dopo ogni incontro.
Qualche episodio curioso?
Test match #1. Italia 12 – England 59. Marzo 2000.
Primo test match, Flaminio pieno di inglesi, posizione a ridosso del campo, sconfitta clamorosa, e ancora la sensazione che tutto questo era forse troppo bello per durare.
Test match #3. England 80 – Italia 23. Febbraio 2001.
Prima volta a Twickenham nel Sei Nazioni. Al 4’ va in meta Dallan e trasforma Scanavacca. Italia avanti 7 a 0: 72.400 inglesi zittiti e forse 100 italiani a fare festa sparpagliati nello stadio. Nella mia fila, un romano nel silenzio grida: “Arbitro, fischia la fine!”.
Test match #5. Italia 23 – Wales 33. Aprile 2001.
Il torneo delle Sei Nazioni era scandito diversamente dalle 7 settimane di oggi. Ricordo che il mio vicino gallese prendeva una fiaschetta ad ogni meta dei rossi, e invitava me -astemio- a festeggiare con lui.
Test match #7. France 25 – Italia 0. Febbraio 2004.
La mattina della partita, al Grande Arche della Defénse, incontro la squadra italiana che abbozza un po’ di passaggi nell’ampio piazzale gelido e semi vuoto.
Test match #10. Italia 10 – New Zealand 59. Novembre 2004.
Arrivo ai miei posti in tribuna d’onore (! al tempo non erano tutti già distribuiti dalla FIR ai vari benemeriti !), nella fila sotto i capitani italiani del passato, e sposto gentilmente alla fila sotto una borsa che li occupava. Era la borsa di Cristina Fantoni, cui avevano assegnato per errore i posti per me ed i miei amici. Ricordo che le offrii il mio posto solo se mi faceva assistere alla partita dal campo! Alla fine rimase a fare il servizio dai gradini accanto alle postazioni fisse dei telecronisti.
E tanti altri piccoli e grandi piacevoli episodi, come le prese in giro dei tifosi avversari nel trenino che va a Twickenham, via via scemate al crescere del numero di tifosi italiani che salivano a bordo nel corso degli anni... fino al
Test match #44. Scotland 26 – Italia 6. Febbraio 2009.
In autobus ad Edinburgo il mio amico Paolo osserva che ha imparato il dialetto locale in poche ore: il piano era occupato più da tifosi italiani mestrini che da autoctoni scozzesi.
Test match #50. France 46 – Italia 20. Marzo 2010.
Arrivando allo Stade de France con il trenino, invece che con la metro, si arriva dove parcheggiano tutti i bus che vengono dal sud della Francia. Da due di questi scendono due bande musicali, e il tragitto sino allo stadio diventa una piacevole festa cantata e ballata mischiato ai tifosi dei Pirenei.
Un grazie al rugby per avermi portato a viaggiare, a vedere o rivedere magnifiche località, a rafforzare i legami con gli amici, ad emozionarmi sino alle lacrime ogni volta che canto l’inno, a fare festa con gli amici tifosi della squadra avversaria prima, durante e dopo ogni incontro.
Qualche episodio curioso?
Test match #1. Italia 12 – England 59. Marzo 2000.
Primo test match, Flaminio pieno di inglesi, posizione a ridosso del campo, sconfitta clamorosa, e ancora la sensazione che tutto questo era forse troppo bello per durare.
Test match #3. England 80 – Italia 23. Febbraio 2001.
Prima volta a Twickenham nel Sei Nazioni. Al 4’ va in meta Dallan e trasforma Scanavacca. Italia avanti 7 a 0: 72.400 inglesi zittiti e forse 100 italiani a fare festa sparpagliati nello stadio. Nella mia fila, un romano nel silenzio grida: “Arbitro, fischia la fine!”.
Test match #5. Italia 23 – Wales 33. Aprile 2001.
Il torneo delle Sei Nazioni era scandito diversamente dalle 7 settimane di oggi. Ricordo che il mio vicino gallese prendeva una fiaschetta ad ogni meta dei rossi, e invitava me -astemio- a festeggiare con lui.
Test match #7. France 25 – Italia 0. Febbraio 2004.
La mattina della partita, al Grande Arche della Defénse, incontro la squadra italiana che abbozza un po’ di passaggi nell’ampio piazzale gelido e semi vuoto.
Test match #10. Italia 10 – New Zealand 59. Novembre 2004.
Arrivo ai miei posti in tribuna d’onore (! al tempo non erano tutti già distribuiti dalla FIR ai vari benemeriti !), nella fila sotto i capitani italiani del passato, e sposto gentilmente alla fila sotto una borsa che li occupava. Era la borsa di Cristina Fantoni, cui avevano assegnato per errore i posti per me ed i miei amici. Ricordo che le offrii il mio posto solo se mi faceva assistere alla partita dal campo! Alla fine rimase a fare il servizio dai gradini accanto alle postazioni fisse dei telecronisti.
E tanti altri piccoli e grandi piacevoli episodi, come le prese in giro dei tifosi avversari nel trenino che va a Twickenham, via via scemate al crescere del numero di tifosi italiani che salivano a bordo nel corso degli anni... fino al
Test match #44. Scotland 26 – Italia 6. Febbraio 2009.
In autobus ad Edinburgo il mio amico Paolo osserva che ha imparato il dialetto locale in poche ore: il piano era occupato più da tifosi italiani mestrini che da autoctoni scozzesi.
Test match #50. France 46 – Italia 20. Marzo 2010.
Arrivando allo Stade de France con il trenino, invece che con la metro, si arriva dove parcheggiano tutti i bus che vengono dal sud della Francia. Da due di questi scendono due bande musicali, e il tragitto sino allo stadio diventa una piacevole festa cantata e ballata mischiato ai tifosi dei Pirenei.