Lescarbura ha scritto:aquilabianca65 ha scritto:Non avevo dubbi che il Sig, Guidi venisse cacciato da Viadana,io l'ho conosciuto e d è un presuntutoso e sopratutto un falso,il suo incarico in federazione ma sopratutto in accademia è il problema dei nostri ragazzi e li solo per essere il leccac..... di un altro pover uomo che sta distruggendo il movi
mento rugbystico italiano giovanile il sig Ascione
Vedi non meriteresti neanche una risposta, ma visto che sei così grande da nasconderti dietro un Nickname, perchè non le dici in faccia certe cose.
Sicuro che prenderò un bel cazziatone da Gianluca ma non posso stare zitto dopo un gesto vigliacco e meschino del genere.
Ti ripeto se hai le palline per presentarti ti spiego io come sono andate le cose,chi è stato cacciato o chi è venuto via.
Mi dispiace solo di una cosa, che il mio sport oggi è sempre di più frequentato da persone come te e tutti i principi di cui una volta andavamo fieri sono solo un ricordo sbiadito.
TUO..... FEDERICO GUIDI da LIvorno !!!!
Era un pò che non intervenivo sul Forum, per scelta.
Esprimersi anche nel Forum, ma non solo, ha senso solo se rappresenta un contributo costruttivo e stimolante, anche nella diversità delle opinioni e dei punti di vista, teso a costruire una cultura condivisa, obiettivi e strategie condivise, cioè un Movimento.
Non sempre è quello che avviene e sovente strumentalità, logiche dell'orticello e chiusura mentale prevalgono.
In questo caso però condivido appieno l'indignazione di Lescarbura e la sua rabbia: interventi come quello di Aquilabianca65 sono inutili, indegnamente superficiali, drammaticamente stupidi !!
In questa situazione, chi pensa che il problema sia di "persone", Guidi, Ascione o chi altri si vuole, non coglie l'essenza della questione e di quello che è in gioco, per questo fa affermazioni "drammaticamente stupide"!!.
Questo aldilà del fatto che Guidi è un tecnico eccellente ed un eccellente "formatore", uno dei pochissimi che in Italia conosce il Rugby e consente ai suoi giocatori di capirlo.
Mio figlio, ancora in Accademia a Tirrenia, ha avuto da Gianluca Guidi un contributo fondamentale, impagabile, e con lui tantissimi altri: Gori, Benvenuti, Favaro, Rodwell, ... ecc., solo per citare i primi che mi vengono in mente, ma l'elenco potrebbe essere molto lungo ...
Dopo Guidi, mio figlio e tutti i suoi compagni di Tirrenia capiscono il Rugby e lo giocano incommensurabilmente meglio di prima, e questo a prescindere dal fatto che possano diventare o meno dei campioni.
Cosa questa che dipende da un insieme di fattori estremamente complessi, personali ed ambientali, come per esempio la possibilità (a tutt'oggi rara) di potere giocare in campionati e contesti di livello adeguato, di vivere sportivamente in Società che tendono alla propria crescita ed alla propria affermazione in modo duraturo, con una programmazione seria ecc.
L'essere estremamente diretto ed affettivo, la sincerità, il profondo coinvolgimento emotivo possono talvolta fare di Guidi un personaggio "difficile".
Guidi è uno che crede in quello che fa, che ci mette dentro tutto quello che fa e che è.
Ho conosciuto tramite mio figlio le sue incazzature e la sua rabbia, ma anche la sua capacità di recuperare e di condividere, oltre che di stimolare e motivare.
L'ho sentito estremamente legato ai suoi ragazzi, coinvolto da loro anche troppo in funzione di un unico obiettivo, il Rugby, talvolta con la necessità di ri-trovare poi le giuste "distanze/vicinanze": ripeto un tecnico non sempre facile da "vivere", un "caratteraccio" come dice lui stesso, ma capace di contributi essenziali, determinanti per il futuro dei nostri ragazzi.
Ad averne di tecnici "difficili" così !!
Ad averne nei club, nelle giovanili come nelle prime squadre ...
Gli ultimi eventi (appunto Guidi e gli Aironi con l'intervista del sig. Tonni, come pure l'intervista del Presidente del Bennetton sig. Zatta) mi sembrano estremamente significativi e definiscono situazioni e tendenze non nuove, preoccupanti, che temo possano avere, se confermate per come appaiono, effetti disastrosi per il tutto il Movimento nel suo complesso: il prevalere di logiche di business o parziali, di orticello (sia pure un grande e ricco orto), contrapposte alle esigenze di crescita e di sviluppo dell'intero Movimento rugbistico e quindi alla fine della sua stessa sopravvivenza.
E questo non perchè le esigenze di business non siano legittime e non abbiano un loro validissimo significato (che piaccia o no, oggi lo Sport in generale non può prescindere da questi aspetti), ma perché queste logiche DEVONO ESSERE SINERGICHE con le esigenze di crescita dello sviluppo dell'intero Movimento, pena alla lunga il loro fallimento complessivo.
La Celtic esiste perché ha consentito certamente un buon business, ma anche perchè ha determinato la crescita e lo sviluppo sportivo dei Movimenti rugbistici coinvolti.
E' importante capire bene cosa sta accadendo e riflettere.
Ferfed alias Federico Ferrini