Dondi pensa al cucchiaio
Inviato: 25 mar 2011, 22:06
L'ennesima delle tante uscite a vuoto di Dondi
ROMA - Sarà anche di legno, ma l'ennesimo cucchiaio dell'Italrugby ci costa quasi mezzo milione. Quattrocentoquarantamila euro, per la precisione: la differenza nel premio - versato dagli organizzatori della manifestazione - che quest'anno separa gli azzurri dalla Scozia, quinta classificata.
I conti li fa Giancarlo Dondi, presidente della Federazione.
"Agli ultimi arrivati spetta l'1% del bilancio del Sei Nazioni, quest'anno circa 8 milioni di euro. A chi li precede va l'1,5. Nelle nostre casse entrano così 880.000 euro, più o meno".
Potevano essere di più, con un pizzico di fortuna e magari una maggiore precisione di Mirco Bergamasco nei calci di punizione.
"Potevano anche essere di meno, senza la vittoria dell'Irlanda sull'Inghilterra nell'ultimo turno: se gli inglesi si fossero aggiudicati il Grande Slam, vincendo tutti e cinque gli incontri, la torta da spartire tra le altre squadre sarebbe stata ancora più piccola".
Quanto pesa, maledetto 'wooden spoon'.
"Insomma basta, con questa storia del cucchiaio di legno. Ma siete proprio sicuri che ci tocchi? Secondo me basta un pareggio, per evitarlo. Noi abbiamo addirittura battuto la Francia...".
Desolato. I britannici, che hanno scritto la storia e le regole di questo sport, dicono che il cucchiaio va comunque all'ultima classificata. Li ha letti i loro giornali?
"Mi sono stufato di leggerli. Ho dato incarico ai miei uomini della Federazione di fare una bella ricerca documentata. Se serve, andando anche a spulciare negli archivi inglesi. Perché secondo me, magari nel passato le cose andavano in un certo modo: ma da quando c'è il Sei Nazioni, la storia del 'cucchiaiò è cambiata".
Gli inglesi sanno essere spietati. Brucia sulla pelle, vero?
"Così passiamo per brocchi anche se non lo siamo. Ce lo vogliono assegnare sempre, anche se vinciamo. Perché non è mai toccato a loro, prenderlo. Non ancora".
da repubblica.it
ROMA - Sarà anche di legno, ma l'ennesimo cucchiaio dell'Italrugby ci costa quasi mezzo milione. Quattrocentoquarantamila euro, per la precisione: la differenza nel premio - versato dagli organizzatori della manifestazione - che quest'anno separa gli azzurri dalla Scozia, quinta classificata.
I conti li fa Giancarlo Dondi, presidente della Federazione.
"Agli ultimi arrivati spetta l'1% del bilancio del Sei Nazioni, quest'anno circa 8 milioni di euro. A chi li precede va l'1,5. Nelle nostre casse entrano così 880.000 euro, più o meno".
Potevano essere di più, con un pizzico di fortuna e magari una maggiore precisione di Mirco Bergamasco nei calci di punizione.
"Potevano anche essere di meno, senza la vittoria dell'Irlanda sull'Inghilterra nell'ultimo turno: se gli inglesi si fossero aggiudicati il Grande Slam, vincendo tutti e cinque gli incontri, la torta da spartire tra le altre squadre sarebbe stata ancora più piccola".
Quanto pesa, maledetto 'wooden spoon'.
"Insomma basta, con questa storia del cucchiaio di legno. Ma siete proprio sicuri che ci tocchi? Secondo me basta un pareggio, per evitarlo. Noi abbiamo addirittura battuto la Francia...".
Desolato. I britannici, che hanno scritto la storia e le regole di questo sport, dicono che il cucchiaio va comunque all'ultima classificata. Li ha letti i loro giornali?
"Mi sono stufato di leggerli. Ho dato incarico ai miei uomini della Federazione di fare una bella ricerca documentata. Se serve, andando anche a spulciare negli archivi inglesi. Perché secondo me, magari nel passato le cose andavano in un certo modo: ma da quando c'è il Sei Nazioni, la storia del 'cucchiaiò è cambiata".
Gli inglesi sanno essere spietati. Brucia sulla pelle, vero?
"Così passiamo per brocchi anche se non lo siamo. Ce lo vogliono assegnare sempre, anche se vinciamo. Perché non è mai toccato a loro, prenderlo. Non ancora".
da repubblica.it