Sugli Equiparati, sul rugby italiano. Pensierini del tutto p

Luighi · Messaggio da **Luighi** » 29 giu 2004, 15:29

Sugli equiparati:
 se possono giocare vuol dire che li consideriamo italiani.
 
 Se pensiamo che debbano giocare per alzare il livello della nostra nazionale siamo ipocriti.
 
 Se il discorso è: devono giocare solo gli equiparati che fanno la differenza stiamo in qualche modo ammettendo che non li consideriamo italiani, e che non li consideriamo nemmeno dei giocatori ma un mezzo per vincere qualche partita.
 
 Se invece non è così ma vogliamo che ne siano \"non più di tre\" o simili vuol dire forse che in qualche modo stiamo creando una stratificazione ontologica, del tipo: c\'è litaliano di tipo A quello cresciuto rugbysticamente in italia, quello di tipo B cioè cresciuto rugbysticamente in un altro paese ma con il passaporto italiano e quello di tipo C cioè l\'equiparato, e non possiamo permetterci più di tre italiani di tipo C nei 22....
 
 Ma se un solo giocatore (prendiamo per esempio Griffen) può essere considerato italiano perchè non lo può essere Wakarua Palmer Peens o Robertson????
 
 Visto che Griffen lo vogliono quasi tutti in nazionale (perchè è un grande giocatore e non perchè è italiano) chiedo ai \"quasi tutti\" di fare un esame di coscienza perchè per me non esiste che \"un equiparato ruba il posto ad un italiano di pari livello\" per me se gioca Griffen ogni equiparato è italiano. Tanto i selezionatori storicamente non accontentano mai tutti (io voglio Vaccari perchè mi piace, e non mi interessa che chi gioca al suo posto abbia o meno un cognome esotico...io voglio Vaccari perchè secondo me è più forte e non più italiano)
 
 
 sul rugby italiano...
 
 JK non mi piace. Perchè secondo me la nostra nazionale non gioca. Questo non vuol dire che JK rovina il nostro rugby ma ne rovina la facciata.
 
 Di certo io vorrei che la nazionale italiana giocasse come la gallese. E questo lo vorrei oggi.Non credo che non sia posssibile, anzi...
 
 Ma la rovina del nostro rugby è la gestione che vuole una nazionale che vince (senza pensare che per vincere deve anche giocare) e non pensa ad investire sull\' under 7, 9, 11, ....
 Gli allenatori di U7 si fanno un corso CAS di poche ore e vanno ad allenare.
 
 La nostra federazione ha deciso che solo dieci squadre devono avere l \'U21.
 
 ogni decisione che prende sembra avere del paradossale, ma questo passa inosservato perchè l\'informazione (che è pilotata) parla solo della nazionale e fa passare alcune scelte normalissime per eroiche, alcune scelte strane per scelte di svolta e impiega più energie a coprire gli errori di JK (talvolta prendendosela coi giocatori) invece che pensare a promuovere il rugby come movimento.
 
 la nostra federazione non prende provvedimenti, ma non è il campo a decidere le promozioni o le retrocessioni nelle varie categorie e serie, e non è il campo a decidere chi va e chi no, nelle varie rappresentative nazionali, almeno non sempre.
 
 Luighi.

hank · Messaggio da **hank** » 29 giu 2004, 16:44

Condivido in pieno

alpha · Messaggio da **alpha** » 29 giu 2004, 17:02

Secondo me la categorizzazione di cui parli tra italiani di tipo A B C viene da se\' nella misura in cui le regole internazionali lo consentono.
 JK e\' un professionista ed il suo lavoro e\' quello di conseguire i maggiori successi con il materiale a sua disposizione.
 Non e\' lui che deve fare le scelte per migliorare il rugby italiano ne\' rinsaldarne le basi.
 Alla scadenza del suo contratto lui se ne andra\' e verra\' giudicato per i risultati ottenuti sia in termini di rapporto vittorie sconfitte sia in termini di gioco sviluppato.
 Su questo, mi sembrava di leggere tra le righe, sei d\'accordo anche tu.
 Sarebbe come imputare all\'autista di un autobus che tutti gli autobus della sua linea arrivano in ritardo.
 Lui per me ha il diritto di scegliere chi far giocare perche\' la squadra e\' espressione del suo modo di vedere il rugby nel limite delle regole impostegli.
 A me non sempre e\' piaciuto il gioco della nazionale, anzi direi sono piu\' le volte che non mi e\' piaciuto di quelle nelle quali mi e\' piaciuto e posso dire che vorrei di piu\', come dici tu, come il Galles.
 Pero\' penso che, al di la\' delle critiche legittime e giuste, i giocatori vanno scelti secondo le regole (A,B,C) internazionali o nazionali e poi considerati tutti uguali lasciando al selezionatore l\'ultima decisione su chi far giocare o meno.
 La colpa invece, come mi pare abbia fatto tu, va ricercata in chi tiene le redini e prende le decisioni di tutto il movimento, chi sceglie l\'allenatore e lo conferma.
 Soprattutto se chi lo fa pensa piu\' al risultato di facciata che al risultato complessivo del movimento, come se la vittoria della Nazionale (anche senza gioco) possa coprire i buchi del sistema.
 Per mia esperienza personale, ho potuto vedere l\'evoluzione del rugby di base in questo ultimo decennio solo in 2 momenti.
 10-12 anni fa ed oggi appunto.
 Non so cosa ci sia stato in mezzo ma quello che mi ha colpito e\' che e\' cambiato ben poco.
 Infatti la baracca la mandano avanti tanti appassionati che del rugby non fanno il proprio mestiere nel loro tempo libero quasi completamente abbandonati dalla federazione.
 Era cosi\' tanti anni fa, e\' cosi\' anche oggi.
 Questo mi pare molto piu\' grave del problema degli equiparati, anzi forse questa e\' una delle ragioni perche\' abbiamo bisogno di tanti equiparati

zuffy · Messaggio da **zuffy** » 29 giu 2004, 17:13

secondo me purtroppo non abbiamo tanto imbarazzo nella scelta dei giocatori di qualità per discriminare stranieri equip ecc... il regolamento è uguale per tutti, se nazionali più blasonate (vedi NZ) usano giocatori pescati qua e la (si sa che ogni tanto vanno a rifornirsi a tonga e samoa.. e si che non ne hanno bisogno!) non vedo perchè porci troppi problemi etici!
 il punto è: ma questi giocatori sono di qualità o no? basta un nome esotico per un posto in nazionale? pensate a domingez (grande diego!)e subito dopo a DEL FAVA (...ma per favore..)
 ecco, io dico questo: se possiamo farlo da regolamento facciamolo, ma con qualità almeno!
 se arriveranno i risultati forse arriveranno pure i soldi per sviluppare il settore giovanile poi speriamo di coltivare i futuri campioni già da piccoli e non prenderli PRECOTTI!

Panda · Messaggio da **Panda** » 29 giu 2004, 20:05

Luighi hai perfettamente ragione.
 Alpha JK era un grande giocatore professionista, come allenatore ha solo voglia di protagonismo con scelte scellerate.

fanarone · Messaggio da **fanarone** » 29 giu 2004, 20:40

all\'analisi sugli equiparati di luighi c\'è poco da aggiungere,
 mentre riguardo all\'impego e la gestione della FIR ci sarebbe da fare una bella riflessione, che comunque non si discosta da quella di luighi.
 
 quest\'anno la FIR ha portato avanti un progetto di sviluppo
 investendo 500.000 euro distribuendoli con premi per le società + atttive nei settori minirugby, corsi per la formazione di arbitri e di addetti per le scuole. Ho frequentato il corso arbitri e quello per le scuole e devo dire che ne sono stato entusiasta, sopratutto del secondo.
 questa è la parte che fa ben sperare per il futuro, ma c\'è il resto!!
 
 La formazione degli educatori per il mini rugby è a dir poco
 ridicola, se date un\' occhiata alla formazione in francia e in GB vedrete che c\'è un abisso.
 C\'è una latitanza delle Istituzioni .....non si può lasciare lo sviluppo del nostro sport, sopratutto in questo momento di boom,
 esclusivamente alla buona volontà e alla passione di tanti.
 Vengono prese decisioni assurde come buttare i ragazzi che escono dalle UNDER 19 nei campionati di serie A, B e
 sopratutto C, fermado la loro crescita ( conosciamo tutti il livello della C e della B). Non sarebbe meglio organizzare un
 campionato U21 e magari un U 23.
 Vi faccio un esempio banale di come la FIR gestisce un evento come una partita del nazioni:
 avete visto una minima coreografia allo stadio prima delle partite al flaminio???
 Chi è andato a vedere partite in scozia e galles se le ricorda le loro coreografie...è una ca...ta ma denota una gestione che tralascia i particolari.
 mi suso per la lungaggine
 ciao

sbnmiky · Messaggio da **sbnmiky** » 29 giu 2004, 21:06

credo che ogni giocatore abbia diritto a giocare per la nazionale che vuole, oppure per la squadra di campionato che vuole.
 E quindi, diventerebbe inutile ed assurdo porre limiti o distinzioni tra stranieri,equiparati,oriundi,bianchi,neri,gialli etc.
 
 Un consiglio...per divenire grandi nazioni produttrici di talenti: investire sul settore giovanile...inteso dai 4 anni in su.
 
 Senza un tale investimento....non ci sara\' mai un grande futuro a livello generale, e i bravi giocatori importati saranno solo a tamponare una situazione irriparabile
 
 miky

billingham · Messaggio da **billingham** » 29 giu 2004, 21:13

luighi...il tuo discorso non fa una piega...ma la mia opinione è questa...un giocatore deve DIMOSTRARE di meritarsi la nazionale...quindi anche un equiparato...a me non danno fastidio gli equiparati...ovvio che spero che col tempo se ne limiti il numero...ma mi piace anche che ce ne sia qualcuno (non siamo neanche gli unici ad averne)...
 
 da ogni giocatore della nazionale, che sia completamente italiano o no...io esigerei l\'impegno costante....se questa condizione non si verifica, non lo convoco più, almeno fin quando non penso che possa veramente impegnarsi...
 
 tutto qui...

Bacioci · Messaggio da **Bacioci** » 30 giu 2004, 8:09

Ci sono poche cose su cui sono d\'accordo rispetto al discorso di Luighi.
 Mi sembra molto ipocrita tutto il discorso sugli equiparati, perchè ci sono delle regole che tutti utilizzano e non vedo perchè noi dobbiamo essere i paladini della \"razza italica\" a tutti i costi (notare che i francesi, popolo sciovinista per antonomasia, non ha mai fatto mezza critica agli equiparati, perchè per loro prima di tutto c\'è \"la ragion di Stato\". Notare anche che ormai nel campionato francese, le squadre sono tutte delle multinazionali!!!).
 Le regole ci permettono di utilizzare dei giocatori non italiani? Se questi sono ritenuti da chi li seleziona meglio dei nostri, è giusto che giochino. (mentre sto scrivendo mi viene in mente il caso di Mazzariol che, a mio parere, rimane nel giro della nazionale solo perchè ci sono pressioni affinchè ci sia un\'apertura italiana, ma nessuno si sognava di fare questo quando c\'era Dieguito!)
 Su una cosa, Luighi, sono d\'accordo: sul fatto delle U21. Io la vedo così: la nazionale deve esprimere il meglio del movimento d\'èlite (in questo periodo il movimento d\'élite è formato per almeno il 50% da giocatori non italiani, per cui è già un miracolo che ci siano così tanti italiani in nazionale). La Federazione, però, deve concentrare l\'80% dei suoi sforzi (e non il 20-30% come adesso), nel far sì che dal basso arrivino ragazzi italiani di qualità, in modo che fra un po\' di anni il nostro movimento di élite sia formato dall\'80% di giocatori italiani che, però giocano nel Super10 non per il solo fatto di essere italiani, ma perchè sono FORTI. Per avere la qualità ci vuole la qualità. Nell\'itervista a Dominguez trasmessa sabato da Sky, lui, a mio parere in modo correttissimo, diceva che per fare uscire un\'apertura da VI nazioni devi coltivarne 20.
 Visto che la Federazione ha risorse, deve usarle per crescere, con obiettivi di lungo termine. Vedremo se ci riuscirà.
 Argomento JK: caro Luighi, tu che critichi tanto e, come ho potuto personalmente subire, anche in modo molto arrogante, rispondi a questa domanda: secondo te Eddi Jones o Sir Cilve avrebbero ottenuto dei risultati diversi da quelli di JK con quel materiale umano a disposizione?

Bacioci · Messaggio da **Bacioci** » 30 giu 2004, 8:11

Errata corrige: ho scritto \"per avere la qualità ci vuole la qualità\" era ovvio che volevo scrivere \"ci vuole la quantità\"!!!

Luighi · Messaggio da **Luighi** » 30 giu 2004, 8:28

Caro bacioci, per la critica arrogante di cui mi accusi (in ovvia buona fede) ti invito a vedere la risposta alla tua risposta della mia critica.
 
 Se sir Clive o eddie Jones avrebbero ottenuto risultati diversi?, bè io credo sicuramente diversi, non saprei dire con esattezza se migliori o peggiori ma in linea di massima credo che Eddie Jones avrebbe lavorato meglio e ottenuto migliori risultati, Sir Clive secondo me è sopravvalutato, ma ha portato il mondiale a casa e mi sto zitto (comunque per lui la mia risposta sarebbe non migliori).
 
 Sugli equiparati probabilmente non hai colto a fondo il mio discorso (come forse anche bilingam)... Io non ho mai detto non devono (nè tantomeno devono) giocare... ho fatto solo delle considerazioni sulla loro posizione di giocatori, la cui conclusione era (sommariamente): o ammettiamo che giochino gli equiparabili lasciando scegliere al selezionatore chi chiamare e chi no (e criticandolo non perchè non ci sono italiani, ma tuttalpiù per che non ci sono i più forti) oppure non ne facciamo giocare nemmeno uno ( S.Griffen nemmeno ).
 
 Poi scusami, ma proprio non capisco in che senso tu usi il termine ipocrita.
 
 Luighi.

Bacioci · Messaggio da **Bacioci** » 30 giu 2004, 9:43

Forse mi sono sbagliato, ma mi sembrava un discorso contro gli equiparati. Se non è così, allora, non è un discorso ipocrita. Io credo che sia ipocrita dire basta con gli equiparati, w gli italiani, ecc., ecc. e il perchè lo scritto prima.
 Piuttosto, quello sì, dico basta agli argentini, soprattutto nelle serie minori.
 Sono un trevigiano e, se fino a qualche anno fa ero orgoglioso che Benetton fosse la squadra più italiana d\'Italia, adesso sono molto preoccupato, perchè è dall\'anno scorso che si continuano a sostituire i giocatori italiani che se ne vanno (chi per ritiro, chi per andare a cercare minuti in altre società) con giocatori non italiani. Mi sembra che quest\'anno la cosa sia un po\' minore (Dal Maso, forse Carpente, ecc.), ma è una tendenza che proprio non mi piace.
 Per il discorso polemico/arrogante, mi dispiace, ma non mi piace neache se è fatto in modo provocatorio (gusti personali).

KAIL · Messaggio da **KAIL** » 30 giu 2004, 11:34

per me equiparato = italiano. quindi
 io abolirei il termine \"equiparati\"
 per me in nazionale ci vanno gli italiani visto che la nazinale è la nazionale italiana.
 quindi per me non c\'è differenza di nazionalità tra dominguez, griffen, lo cicero , de rossi eccetera. se così non fosse c\'è qualche cosa che non quadra.
 
 .... semplicistico ????

aladestra · Messaggio da **aladestra** » 30 giu 2004, 11:55

Ma gli equiparati di cui parlate, non sono forse gli Oriundi ??
 Nel gioco del calcio, ad inizio del secolo scorso così venivano chiamati...Oriundi.
 Tra gli Oriundi abbiamo quindi:
 Wakarua, Griffen NZ
 Del Fava, De Marigny SA
 Canale e Dominguez ARG
 Altri ?
 Saluti.

billingham · Messaggio da **billingham** » 30 giu 2004, 13:02

beh...ma poi non ci sono equiparazioni diverse? cioè di diverso tipo? boh...
 
 comunque...oriundo, equiparato, naturalizzato...sono bene o male sinonimi...aggiungiamo qualche nome alla lista:
 
 Robertson NZ
 Palmer (NZ anche lui?)
 Stoica (ROMANIA...meno male che non l\'hanno convocato sennò a partire dal secondo tempo scendeva in campo in maglia gialla!)
 Castrogiovanni (ARG)