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La Scozia ha giocato un mondiale deludente, un po' come quello dell'Italia, e stamattina la SRU (che in generale non brilla per prontezza di spirito, un po' come la nostra FIR...) ha comunicato quali saranno le politiche di rilancio del rugby Scozzese.
Uno dei capisaldi del rilancio e' il rientro del rugby nelle scuole di ogni ordine e grado, dopo parecchi anni di ritirata (a favore del calcio).

Forse una politica del genere (ma fatta seriamente, non come il Progetto Scuola di Tullio Rosolen...) sarebbe ora che cominciassimo a farla seriamente anche noi, dandole la priorita' su molte altre attivita' mangiasoldi, che non hanno mai reso niente...

Tra l'altro uno dei motivi per cui l'Inghilterra ha ottenuto l'assegnazione del prossimo mondiale e' stato proprio la dichiarazione che avrebbero destinato gli introiti dei Mondiali allo sviluppo del rugby di base in Inghilterra... L'Italia, che avrebbe infinitamente piu' bisogno di investire nel rugby di base rispetto all'Inghilterra, non ha seguito l'esempio...

basterebbe anche solo investire nelle scuole nel rugby a 7 e lasciare l'union a XV nelle società, per non "pestare i calli ai sensibili".

Sarebbe molto bello, sì.

Credo però che la scuola italiana abbia ben altri problemi, prima dell'insegnamento e la promozione del rugby. La vedo dura.
Non penso proprio pioveranno soldi per la palla ovale in istituti dove ci sono classi di 30/35 studenti (ci fai anche due squadre, volendo ) o dove la palestra è costituita da una vecchia aula in disuso (esperienza diretta della mia ragazza nella civilissima Brianza).

Secondo me bisogna imparare a gestire con un minimo di decenza quello che si ha già e farlo funzionare al massimo. Una volta che la catena è collaudata e solida si può pensare di ampliarla. Altrimenti si buttano solo altri soldi nell'ennesimo buco nero.

Hap fa un'osservazione giusta, che fa mettere radici nei nostri problemi nella scarsa cultura dello sport italica. In Italia si fa sport in palestra, i campi all'aperto sono una rarità, mancano strutture, progetti e volontà. E sono due ore a settimana, non scordiamolo, con il cambio, i regazzini sudati a lezione, etc. hai voglia a proporre il rugby nelle scuole in Italia. Io ci sono andato, negli istituti tecnici, a provare a far appassionare qualcuno. Ma in una palestra...è tosta. Oltre al fatto che manca una formazione adeguata per chi deve fare propaganda (lo dice uno che ha fatto due volte il tesserino di primo momento e l'ha pure fatto scadere due volte, eh)

ayr ha scritto:Forse una politica del genere (ma fatta seriamente, non come il Progetto Scuola di Tullio Rosolen...) sarebbe ora che cominciassimo a farla seriamente anche noi, dandole la priorita' su molte altre attivita' mangiasoldi, che non hanno mai reso niente...

Non conosco il suo progetto, certo che mooolti anni fa quando era il mio professore di ginnastica alle medie, spingeva molto perchè andassimo a giocare a rugby.
Poi alle superiori avevo Pozzebon, e anche lui ci spingeva. Indimenticabile l'anno in cui fecero venire a scuola i neo campioni del mondo, nonchè metaman di quei mondiali, Green e Kirwan, che poi giocarono con il Treviso. Mamma che ricordi... tutta la scuola incantata.
E parliamo di 24 anni fà...

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Tornando IT : io mi accontenterei che gli allenamenti delle giovanili venissero contati come ore di educazione fisica.... resterebbe più tempo per i ragazzi per esempio per fare i compiti.
E non venitemi a parlare che l'educazione fisica a scuola abbia una sua validità , perchè vi posso portare decine di esempi negativi per ogni uno positivo. (non che la cosa mi piaccia, ma è la realtà.)

puoi farlo di qualsiasi altra materia!
il problema non è come viene fatta l'ed.fisica ma che importanza le viene data.

Secondo me andrebbe rivisto l'intero sistema scolastico, i ragazzi dovrebbero poter stare a scuola fino alle 4-5 del pomeriggio poi uscire e ci rivediamo il giorno dopo, e all'interno della giornata avere tempo di fare attività fisica, compreso il rugby..ma ovviamente servirebbero strutture adeguate cioè soldi...magari si potrebbe evitare di finanziare le scuole private no?

esattamente come vengono finanziate le scuole private in italia?

tony_spreadbury ha scritto:Secondo me andrebbe rivisto l'intero sistema scolastico, i ragazzi dovrebbero poter stare a scuola fino alle 4-5 del pomeriggio poi uscire e ci rivediamo il giorno dopo, e all'interno della giornata avere tempo di fare attività fisica, compreso il rugby..ma ovviamente servirebbero strutture adeguate cioè soldi...magari si potrebbe evitare di finanziare le scuole private no?

A parte la giusta domanda di miles, ma se i ragazzi stanno a scuola fino alle 5 del pomeriggio significa che gli togli la possibilità di andare a fare allenamento presso le società: togliamo le giovanili alle squadre di rugby per creare delle squadre scolastiche? Mah... non mi pare una gran soluzione...

jaco ha scritto:
A parte la giusta domanda di miles, ma se i ragazzi stanno a scuola fino alle 5 del pomeriggio significa che gli togli la possibilità di andare a fare allenamento presso le società: togliamo le giovanili alle squadre di rugby per creare delle squadre scolastiche? Mah... non mi pare una gran soluzione...

Infatti ... a me parrebbe molto più praticabile quella proposta da Giorgio, cioè calcolare gli allenamenti come ore di EF, ed anzi, aprire parte degli allenamenti (specie per le U14 e 16) alle scuole. Sarà complicato, ma sempre meno che cercare di realizzare strutture scolastiche sportive (non si riesce nemmeno ad arrivare ai livelli minimi di sicurezza) , ed avremmo dei ragazzi su dei prati invece che in aula - in molte scuole non c'è nemmeno la palestra e l'educazione fisica si fa sui libri

Non è così semplice, perché nei fatti significa delegare a soggetti privati compiti pubblici e perché una parte delel società non sono ingrado o hanno voglia di effettuare la missione sociale che spostare l'educazione fisica fuori dalle scuole.
E c'è il problema di organizzare la difefrente distribuzione dei giovani , il trasporto da /per le sedi... non è così "banale".

Io resto dell'idea che in quelle 5-6 mattinate i ragazzi devon fare anche educazione fisica vera, e le società devon ofarsiavanti per programmi di collaborazione nelle scuole, anche in quei distretti dove quello sport non è praticato.
Nelle periferie e nei centri rurali.

Ad ognuno il suo, nelle sedi societarie lo sport agonistico, in quelle scolastiche quello educativo multiforme .
per il rugby, resto dell'idea di organizzare il rugby a 7 (eventualemnte il XIII nella versione a 9) nelle scuole, con istruttori federali e societari che lavorino nelle scuole, lasciando il XV alle società.

Secondo me noi dalle scuole non caveremo mai un ragno dal buco : non ci riesce nemmeno il calcio. Io personalmente mi sto sacrificando con ore di permesso dal lavoro per accompagnarlo agli allenamenti. E' solo con la passione dei genitori che continueranno a esistere i vivai e la base da dove raccogliere i frutti per le nazionali del futuro. Aiutiamo i vivai e lasciamo perdere la scuola...

p.s. : ieri il mio bimbo mi fa : Papi oggi a motoria (2 ore per week) abbiamo parlato di battesimo...

Continuo a dissentire dall'abbandono della scuola.