calep61 ha scritto:Giandolmen ha scritto:E' un articolo scritto da un "giornalista" così aggiornato e competente che dice che la Benetton dovrebbe comportarsi da franchigia e coinvolgere anche Venezia.... una squadra che da giugno dello scorso anno non esiste più.... vabbè....
Giandolmen
Perchè, Rovigo non c'è più e Padova, e tutto il restante nord est che del rugby ha fatto spesso il suo primo sport, vogliamo dimenticarcene?
Anche una barzelletta vecchia se bella può far ridere, mentre una nuova che fa c......re, continu a far c......re.
Giandolmen, tu condivido o no lo spirito dell'articolo (Venezia è un dettaglio, non guardare il dito di chi indica la luna!)?
Questo è importante, non la data di scadenza.

No, non condivido lo spirito dell'articolo. Ho già espresso più volte il mio parere sulla partecipazione di due squadre in Celtic.
Credo che la Federeazione abbia commesso diversi errori, il primo dei quali sta proprio nel "modello di intervento".
Provo a spiegarmi in poche parole:
1) la Federazione si accorge che il "ritmo" del campionato italiano non è sufficiente a far crescere giocatori di livello internazionali
2) intrave nella partecipazione di un gruppo di giocatori italiani ad una competizione per club la possibilità di far crescere il gruppo di giocatori d'elite dal quale selezionare gli azzurri
a questo punto ha più vie, la prima è quella di farsi una squadra (con i 7 milioni di euro ci riusciva) e faceva quello che voleva (INTERVENTO "PUBBLICO" DIRETTO). sceglieva un allenatore, politiche, strategie e balle varie.
L'altra via è quella di affidarsi al "mercato" ma intervenendo per incentivare l'ingaggio di alcuni giocatori. Metto in palio due posti a soggetti privati (sia squadre esistenti che nuove realtà) che si candidano per un certo numero di anni a partecipare alla Celtic League. Attraverso un meccanismo di incentivazione (le famose liste di giocatori di interesse nazionale) favorisco l'ingaggio dei giocatori che io Federazione credo possano essere interessanti. Che è più o meno la via scelta dalla Federazione.
Se scelgo questa via l'altro strumento che posso utilizzare per intervenire è quello delle regole: ma le regole devono essere certe (e la Federazione che le cambia in corsa come successo sul numero dei giocatori stranieri, non agisce in maniera corretta).
Rispetto alle collaborazioni, beh, le collaborazioni si fanno quando ci sono soggetti disposti a farle e quando c'è un vantaggio per i soggetti che le mettono in piedi. In ogni caso non ho mai pensato che si possano incentivare per legge... non so se mi spiego.
Non mi piace l'articolo che hai postato anche per come è costruito, mi pare molto populista.... 7milioni su 35.... e gli altri 28? Sono molti anni che la Federazione ha un budget lussuoso rispetto a quello di altre federazioni (da quando si è entrati nel sei nazioni). Quali sono i risultati?
A mio avviso un discorso sono le politiche per le élite (e qui spendere i 7 milioni ci stanno benissimo) altro sono quelle da pensare e attuare per la crescita del movimento.
Ho già scritto anche questo: secondo me la Federazione dovrebbe investire su promozione e soprattutto su formazione dei tecnici. Questo fa crescere la base. Ma politiche di base e di èlite hanno orizzonti, obiettivi e tempi decisamente diversi.
Giandolmen