LE PAGELLE DI ITALIA-INGHILTERRA
Inviato: 11 feb 2012, 20:34
E' veramente un insuccesso clamoroso questo di oggi per il rugby italiano.
Un'Inghilterra irriconoscibile che adesso avrà 15 giorni per cambiare faccia onde evitare di andare incontro a 3 scoppole contro le 3 migliori squadre del 6N, dopo aver giocato male e rischiato di perdere contro le due cenerentole.
Se a Edimburgo la Rosa aveva giocato male, a Roma è inesistente: gioca male, malissimo; commette errori su errori, in attacco non incide, solo fasi sterili su fasi sterili, mai un'accelerazione.
Non che l'Italia, ovviamente, faccia meglio, praticamente una partita brutta, un brutto spot per il rugby quale gioco che sa essere anche spettacolare a volte; solo che in passato almeno quando trovavamo una squadra moribonda riuscivamo a portare a casa qualche vittoria proprio grazie al non-gioco delle due squadre, che penalizza i favoriti e dovrebbe esaltare chi, essendo peggiore come squadra, si trova un'occasione che potrebbe non ricapitare a breve.
Stavolta niente: non approfittiamo neanche di un doppio regalo clamoroso di una squadra inglese allo sbando; restituiamo un clamoroso favore (doppio errore da minirugby) e dopo il sorpasso non riusciamo neanche a tornare pericolosi.
La storia bussa alla nostra porta ma noi non le apriamo.
CASTROGIOVANNI: 7
Facciamogli anche strappare i biglietti quest'altra volta così non dura più i 60 minuti di un tempo e neanche i 35 di oggi; durerà ancora meno....
CITTADINI: 5,5
Non gli possiamo chiedere di fare il Castrogiovanni; subito due calci contro; poi prende le misure ma non incide; però entra spesso nel vivo del gioco; non è lui il problema dell'Italia.
GHIRALDINI: 7
Grande partita ma predica nel deserto; fa dei placcaggi devastanti e vista la latitanza di tanti, troppi suoi compagni di pacchetto, decide di andare a fare il ball carrier con successo; lancia bene le touche,
LO CICERO: 5
Fa qualcosa con l’ovale in mano e tiene anche un po’ di pressione ma concede anche diversi calci di punizione contro. Nella ripresa non ci sono più cambi in prima linea e così dobbiamo assistere impotenti alle sue “guardie” a bordo ruck….
GELDENHYUS: 5,5
Niente di particolare, né nel bene né nel male. Non incide.
BORTOLAMI: 4,5
Parte bene con un placcaggione ed un recupero in ruck; ma si spegne piano piano fino alla scelta assurda di non fare ciò che un mischiaiolo deve fare (e cioè andare a contatto) per fare un passaggio molle di 15 metri verso un compagno all’interno dei propri 22; dirige la touche bene, vero; ma da un certo momento in poi non basta più. Completa l’opera concedendo al furbo mediano inglese di “centrarlo” mentre pascolava in fuorigioco per il calcio del definitivo sorpasso.
ZANNI: 6
Grande prova, grandi placcaggi ma dal flanker di qualità ci aspetteremmo anche qualcosa in più nella fase propositiva; perde un brutto ovale dopo una touche vinta, su un controllo che sarebbe stato facile-facile.
BARBIERI: 6
Buona quantità; avrebbe anche rubato l’ovale che poteva mandare la perfida Albione all’inferno ma i suoi due compagni decidono di rianimarla.
PARISSE: 6,5
Non fraintendetemi, è un grande; forse anche un po’ sopravvalutato, visto che vince sempre il MOM, anche nei casi la sua squadra perde partite già vinte; è ovunque, placca, corre, tiene palla, va a riprendere calci avversari e persino i nostri; ma sbaglia anche alcune scelte, sia personali che di squadra; fa piazzare per ben due volte un Botes freddo (di cui uno da distanza inarrivabile) su un terreno infame ed infatti fa due provoloni. La mia provocazione è questa: con 6/7 (non dico 15…) Parisse vinceremmo il 6N a mani basse; ma ne abbiamo uno, è il capitano, deve anche riuscire a far vincere questo tipo di partite alla sua squadra, per essere giudicato anche come leader anziché “soltanto” come immenso giocatore,
GORI: 5
Tiene bene il ritmo (anche se commette due “in avanti” evitabilissimi) ma al piede parte con 4 calci inguardabili; si riprende con qualche calcetto migliore prima di lasciare spazio a Semenzato.
SEMENZATO: 4
Perde due ovali subito, poi butta un calcio mal calibrato in bocca al triangolo allargato inglese, non consentendo la giusta pressione dei compagni; passa un paio di palloni mal calibrati e sbaglia un placcaggio; in venti minuti era difficile fare peggio...
BURTON: 5
Sbaglia parecchi calci di spostamento (per non dire tutti); va un po’ meglio sui calcettini a scavalcare; guadagna poco sui calci da mettere in touche, sbaglia la trasformazione, fatica a trovare la posizione giusta quando stiamo per far uscire l’ovale dai raggruppamenti vinti. Giustamente sostituito.
BOTES: 6
Meriterebbe 7 se non fosse per quei due calci sbagliati, di cui uno abbastanza facile (è scivolato ma ciò non lo assolve); però il gioco al piede da quando entra lui cambia dal giorno alla notte (anzi dalla notte al giorno), anche come rapidità d'esecuzione; peccato che a quel punto l’Italia è fuori partita ormai.
VENDITTI: 6
E’ reattivo in occasione della meta; per il resto partita di ordinaria amministrazione, senza grossi sussulti ma neanche grandi indecisioni, dopo quella iniziale sul calcetto furbo degli inglesi.
CANALE: 5,5
Gioca un ottimo primo tempo, in tutte le fasi; cala vistosamente nel secondo, anche se è vero che gli inglesi gli arrivano un po’ da tutte le parti, come gli indiani ai cow-boys nei film western; si difende come può; in attacco mi ricordo una bella cosa (il passaggio veloce a Mc Lean che poi va in fuga) ed una pessima (quel calcetto mezzo grabber tentato ad inizio partita) dove gli inglesi ci “mangiano” 80 metri e non segnano per un soffio.
BENVENUTI: 6,5
A parte l’intercetto che per definizione è sempre un mezzo (forse anche di più) regalo degli avversari, dove però occorre fiuto e tempismo, fa una volatona di 60 metri che ci proieterebbero verso l’impresa, prima delle azioni “scellerate” di alcuni compagni. Tommaso gioca una partita intensa nei contatti e nei placcaggi; recupera un paio di situazioni critiche con la sua velocità e il suo fisico. Mezzo punto in meno per due-tre pause “molli” che concede ogni partita; oggi ne ha fatta una in attacco (sul passaggio lob di Burton), quando guarda con un po’ di timore l’avversario e perde l’ovale e due in difesa, in un caso manca il placcaggio e nell’altra rimane a guardare incantato un incrocio degli inglesi.
MC LEAN 7
Secondo me meritava il MOM, in alternativa a Ghiraldini, se proprio dovevano darci il contentino per una partita persa che deve essere sembrata assurda anche agli spettatori neutrali; copre, come sempre, bene il campo; fa anche qualche bel break ma non c'è mai alcun compagno per riciclare l'ovale; ma il vero motivo per cui, secondo me, ha giocato una grande partita è che se ha neutralizzato benissimo l’unica arma che oggi gli inglesi si stavano giocando bene: i calcetti corti, alle spalle della prima linea di difesa italiana, con enorme pressione di tutta la squadra: lui ha recuperato tutte le volte che è stato chiamato in causa, senza arretrare né perdere l’ovale.
MASI 4
Non è più, fisicamente, il Masi dirompente di 4/5 anni fa; non è il Masi smagliante dello scorso 6N; per cui già di suo fa una partita ordinaria, senza quei sussulti fisici che ci dovremmo attendere vista la scelta di un estremo un po’ particolare, lento ma possente. Quando poi auto-innesta la moviola per calciare quell’ovale assurdamente passatogli da Bortolami, sprecando con un movimento lento e goffo un deserto di 15 metri davanti a lui, dove non c’erano né compagni né avversari e tutto il tempo e lo spazio per calciare in liberazione, l’Italia crolla con lui.
Un'Inghilterra irriconoscibile che adesso avrà 15 giorni per cambiare faccia onde evitare di andare incontro a 3 scoppole contro le 3 migliori squadre del 6N, dopo aver giocato male e rischiato di perdere contro le due cenerentole.
Se a Edimburgo la Rosa aveva giocato male, a Roma è inesistente: gioca male, malissimo; commette errori su errori, in attacco non incide, solo fasi sterili su fasi sterili, mai un'accelerazione.
Non che l'Italia, ovviamente, faccia meglio, praticamente una partita brutta, un brutto spot per il rugby quale gioco che sa essere anche spettacolare a volte; solo che in passato almeno quando trovavamo una squadra moribonda riuscivamo a portare a casa qualche vittoria proprio grazie al non-gioco delle due squadre, che penalizza i favoriti e dovrebbe esaltare chi, essendo peggiore come squadra, si trova un'occasione che potrebbe non ricapitare a breve.
Stavolta niente: non approfittiamo neanche di un doppio regalo clamoroso di una squadra inglese allo sbando; restituiamo un clamoroso favore (doppio errore da minirugby) e dopo il sorpasso non riusciamo neanche a tornare pericolosi.
La storia bussa alla nostra porta ma noi non le apriamo.
CASTROGIOVANNI: 7
Facciamogli anche strappare i biglietti quest'altra volta così non dura più i 60 minuti di un tempo e neanche i 35 di oggi; durerà ancora meno....
CITTADINI: 5,5
Non gli possiamo chiedere di fare il Castrogiovanni; subito due calci contro; poi prende le misure ma non incide; però entra spesso nel vivo del gioco; non è lui il problema dell'Italia.
GHIRALDINI: 7
Grande partita ma predica nel deserto; fa dei placcaggi devastanti e vista la latitanza di tanti, troppi suoi compagni di pacchetto, decide di andare a fare il ball carrier con successo; lancia bene le touche,
LO CICERO: 5
Fa qualcosa con l’ovale in mano e tiene anche un po’ di pressione ma concede anche diversi calci di punizione contro. Nella ripresa non ci sono più cambi in prima linea e così dobbiamo assistere impotenti alle sue “guardie” a bordo ruck….
GELDENHYUS: 5,5
Niente di particolare, né nel bene né nel male. Non incide.
BORTOLAMI: 4,5
Parte bene con un placcaggione ed un recupero in ruck; ma si spegne piano piano fino alla scelta assurda di non fare ciò che un mischiaiolo deve fare (e cioè andare a contatto) per fare un passaggio molle di 15 metri verso un compagno all’interno dei propri 22; dirige la touche bene, vero; ma da un certo momento in poi non basta più. Completa l’opera concedendo al furbo mediano inglese di “centrarlo” mentre pascolava in fuorigioco per il calcio del definitivo sorpasso.
ZANNI: 6
Grande prova, grandi placcaggi ma dal flanker di qualità ci aspetteremmo anche qualcosa in più nella fase propositiva; perde un brutto ovale dopo una touche vinta, su un controllo che sarebbe stato facile-facile.
BARBIERI: 6
Buona quantità; avrebbe anche rubato l’ovale che poteva mandare la perfida Albione all’inferno ma i suoi due compagni decidono di rianimarla.
PARISSE: 6,5
Non fraintendetemi, è un grande; forse anche un po’ sopravvalutato, visto che vince sempre il MOM, anche nei casi la sua squadra perde partite già vinte; è ovunque, placca, corre, tiene palla, va a riprendere calci avversari e persino i nostri; ma sbaglia anche alcune scelte, sia personali che di squadra; fa piazzare per ben due volte un Botes freddo (di cui uno da distanza inarrivabile) su un terreno infame ed infatti fa due provoloni. La mia provocazione è questa: con 6/7 (non dico 15…) Parisse vinceremmo il 6N a mani basse; ma ne abbiamo uno, è il capitano, deve anche riuscire a far vincere questo tipo di partite alla sua squadra, per essere giudicato anche come leader anziché “soltanto” come immenso giocatore,
GORI: 5
Tiene bene il ritmo (anche se commette due “in avanti” evitabilissimi) ma al piede parte con 4 calci inguardabili; si riprende con qualche calcetto migliore prima di lasciare spazio a Semenzato.
SEMENZATO: 4
Perde due ovali subito, poi butta un calcio mal calibrato in bocca al triangolo allargato inglese, non consentendo la giusta pressione dei compagni; passa un paio di palloni mal calibrati e sbaglia un placcaggio; in venti minuti era difficile fare peggio...
BURTON: 5
Sbaglia parecchi calci di spostamento (per non dire tutti); va un po’ meglio sui calcettini a scavalcare; guadagna poco sui calci da mettere in touche, sbaglia la trasformazione, fatica a trovare la posizione giusta quando stiamo per far uscire l’ovale dai raggruppamenti vinti. Giustamente sostituito.
BOTES: 6
Meriterebbe 7 se non fosse per quei due calci sbagliati, di cui uno abbastanza facile (è scivolato ma ciò non lo assolve); però il gioco al piede da quando entra lui cambia dal giorno alla notte (anzi dalla notte al giorno), anche come rapidità d'esecuzione; peccato che a quel punto l’Italia è fuori partita ormai.
VENDITTI: 6
E’ reattivo in occasione della meta; per il resto partita di ordinaria amministrazione, senza grossi sussulti ma neanche grandi indecisioni, dopo quella iniziale sul calcetto furbo degli inglesi.
CANALE: 5,5
Gioca un ottimo primo tempo, in tutte le fasi; cala vistosamente nel secondo, anche se è vero che gli inglesi gli arrivano un po’ da tutte le parti, come gli indiani ai cow-boys nei film western; si difende come può; in attacco mi ricordo una bella cosa (il passaggio veloce a Mc Lean che poi va in fuga) ed una pessima (quel calcetto mezzo grabber tentato ad inizio partita) dove gli inglesi ci “mangiano” 80 metri e non segnano per un soffio.
BENVENUTI: 6,5
A parte l’intercetto che per definizione è sempre un mezzo (forse anche di più) regalo degli avversari, dove però occorre fiuto e tempismo, fa una volatona di 60 metri che ci proieterebbero verso l’impresa, prima delle azioni “scellerate” di alcuni compagni. Tommaso gioca una partita intensa nei contatti e nei placcaggi; recupera un paio di situazioni critiche con la sua velocità e il suo fisico. Mezzo punto in meno per due-tre pause “molli” che concede ogni partita; oggi ne ha fatta una in attacco (sul passaggio lob di Burton), quando guarda con un po’ di timore l’avversario e perde l’ovale e due in difesa, in un caso manca il placcaggio e nell’altra rimane a guardare incantato un incrocio degli inglesi.
MC LEAN 7
Secondo me meritava il MOM, in alternativa a Ghiraldini, se proprio dovevano darci il contentino per una partita persa che deve essere sembrata assurda anche agli spettatori neutrali; copre, come sempre, bene il campo; fa anche qualche bel break ma non c'è mai alcun compagno per riciclare l'ovale; ma il vero motivo per cui, secondo me, ha giocato una grande partita è che se ha neutralizzato benissimo l’unica arma che oggi gli inglesi si stavano giocando bene: i calcetti corti, alle spalle della prima linea di difesa italiana, con enorme pressione di tutta la squadra: lui ha recuperato tutte le volte che è stato chiamato in causa, senza arretrare né perdere l’ovale.
MASI 4
Non è più, fisicamente, il Masi dirompente di 4/5 anni fa; non è il Masi smagliante dello scorso 6N; per cui già di suo fa una partita ordinaria, senza quei sussulti fisici che ci dovremmo attendere vista la scelta di un estremo un po’ particolare, lento ma possente. Quando poi auto-innesta la moviola per calciare quell’ovale assurdamente passatogli da Bortolami, sprecando con un movimento lento e goffo un deserto di 15 metri davanti a lui, dove non c’erano né compagni né avversari e tutto il tempo e lo spazio per calciare in liberazione, l’Italia crolla con lui.