Inviato: 28 ago 2003, 8:36
Perché penso bisogna ricominciare tutto dal principio.
<BR>Ho l’ impressione che la polemica sul professionismo sia sterile, anche perché indietro non si torna.
<BR>Certo bisogna stare attenti a non continuare con questa politica folle di enormi spese e pochissimi incassi.
<BR>Sarebbe necessario ridurre drasticamente il numero degli stranieri.
<BR>Sarebbe giusto evitare di sperperare soldi per la nazionale, soprattutto con i magrissimi risultati raggiunti.
<BR>Tutto sarebbe utile, ma non sufficiente a risolvere una questione di fondo che nessuno considera mai.
<BR>Secondo me il vero grande problema del rugby italiano è quello della scarsa preparazione atletica, soprattutto nei giovanissimi.
<BR>Tanti anni fa, si cominciava a praticare il rubgy a 14,15, anche 16 e più anni , ma quasi tutti i nuovi praticanti venivano da altri sport soprattutto da atletica, canottaggio, calcio ed avevano la necessità di imparare la tecnica e solo di mantenere la propria preparazione fisica.
<BR>Adesso si comincia a praticare il rugby anche a 8, 9 anni ma temo spesso con una preparazione fisica inferiore a quella di altri sport.
<BR>Per esempio, frequentando un circolo di canottaggio, quasi sempre i ragazzi provenienti da anni di scuola rubgy sono molto meno preparati nella corsa dei loro coetanei canottieri.
<BR>Penso che migliorando l’ attenzione alla preparazione fisica si possano ottenere risultati mediamente superiori.
<BR>Poi soprattutto in un epoca di professionismo si potrebbe evitare di vedere giocatori di mischia in evidente soprapeso anche in super 10 e serie A.
<BR>Non sono una bella propaganda.
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<BR>Ho l’ impressione che la polemica sul professionismo sia sterile, anche perché indietro non si torna.
<BR>Certo bisogna stare attenti a non continuare con questa politica folle di enormi spese e pochissimi incassi.
<BR>Sarebbe necessario ridurre drasticamente il numero degli stranieri.
<BR>Sarebbe giusto evitare di sperperare soldi per la nazionale, soprattutto con i magrissimi risultati raggiunti.
<BR>Tutto sarebbe utile, ma non sufficiente a risolvere una questione di fondo che nessuno considera mai.
<BR>Secondo me il vero grande problema del rugby italiano è quello della scarsa preparazione atletica, soprattutto nei giovanissimi.
<BR>Tanti anni fa, si cominciava a praticare il rubgy a 14,15, anche 16 e più anni , ma quasi tutti i nuovi praticanti venivano da altri sport soprattutto da atletica, canottaggio, calcio ed avevano la necessità di imparare la tecnica e solo di mantenere la propria preparazione fisica.
<BR>Adesso si comincia a praticare il rugby anche a 8, 9 anni ma temo spesso con una preparazione fisica inferiore a quella di altri sport.
<BR>Per esempio, frequentando un circolo di canottaggio, quasi sempre i ragazzi provenienti da anni di scuola rubgy sono molto meno preparati nella corsa dei loro coetanei canottieri.
<BR>Penso che migliorando l’ attenzione alla preparazione fisica si possano ottenere risultati mediamente superiori.
<BR>Poi soprattutto in un epoca di professionismo si potrebbe evitare di vedere giocatori di mischia in evidente soprapeso anche in super 10 e serie A.
<BR>Non sono una bella propaganda.
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