forum.rugby.it

ok penso di essermi espresso male. Io intendevo dire che, se i nostri decidessero di farlo / mettiamoci nei loro panni /.
 Gotrek e stato piu esatto quando dice di vedere \"cosa faranno i nostri\"
 PS/per chi si sente nervoso forse e\' perche\' usa poco il cervello e questo si vede dal suo linguaggio,un esercizio costante e prolungato migliorerebbe il suo funzionamento.

I nostri non decideranno di farlo perchè sono degli sportivi, se lo facessero, come presumi tu, non sarebbero certamente degni della maglia che indossano.
 Si sono fatti mille discorsi sul valore della maglia Azzurra e su chi ne fosse \"degno\" e ora mi vieni a dire che se interrompessero l\'haka degli All Blacks sarebbero \"giustificati\"?
 Addirittura alla fine del campionato viene consegnato il premio Fair Play a chi si dimostra maggiormente corretto in campo e mi vieni tu a svilire tutti gli sforzi fatti per incrementare la correttezza dei giocatori?
 Guarda che non stanno andando in guerra contro degli infanticidi, stanno andando a giocare una partita di rugby...GIOCARE hai capito?
 Rispetto...mai viaggiare senza!
 Ma dai...mi sa che hai sbagliato sito!

Non ho capito perché Giancarlovena sia stato attaccato così duramente; non mi pare abbia detto niente di scandaloso né di molto diverso da quello che alcuni avevano sostenuto in una discussione precedente (forse quella titolata \"per chi verrà al Flaminio\"). Io credo sia giusto lasciare danzare agli AB l\'haka in rispettoso silenzio ma considererei parte del gioco forme cavalleresche di \'disturbo\' come il canto del nostro inno. L\'haka è una danza di autoincitamento se non di minaccia (le versioni sulla sua origine, come abbiamo letto in questo forum, divergono) e non sarebbe così illogico aspettarsi dagli avversari degli AB una qualche forma di reazione: sarebbe in fondo un modo per considerare l\'haka ancora pienamente viva nei suoi significati.

A questo punto mi sento in dovere di rettificare: non discuto il fatto di cantare l\'Inno alla presentazione e durante la partita, il mio intervento è volto a criticare il fatto che si canti l\'Inno italiano DURANTE l\'haka degli AB...come a noi non farebbe piacere che il nostro Inno (dico quello alla presentazione in campo) venisse interrotto dall\'haka, a loro non farebbe piacere questa \"premura\" nei loro confronti.

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 06-11-2004 alle ore 10:17, AquilanteDaNorcia wrote:
 Non ho capito perché Giancarlovena sia stato attaccato così duramente; non mi pare abbia detto niente di scandaloso né di molto diverso da quello che alcuni avevano sostenuto in una discussione precedente (forse quella titolata \"per chi verrà al Flaminio\"). Io credo sia giusto lasciare danzare agli AB l\'haka in rispettoso silenzio ma considererei parte del gioco forme cavalleresche di \'disturbo\' come il canto del nostro inno. L\'haka è una danza di autoincitamento se non di minaccia (le versioni sulla sua origine, come abbiamo letto in questo forum, divergono) e non sarebbe così illogico aspettarsi dagli avversari degli AB una qualche forma di reazione: sarebbe in fondo un modo per considerare l\'haka ancora pienamente viva nei suoi significati.
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 A suo tempo il buon Leonard andò a piazzarsi davanti al capitano All Black durante l\'haka. Le provocazioni ci possono anche stare purché entro certi limiti.

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 06-11-2004 alle ore 14:44, Dawnlight wrote:
 A questo punto mi sento in dovere di rettificare: non discuto il fatto di cantare l\'Inno alla presentazione e durante la partita, il mio intervento è volto a criticare il fatto che si canti l\'Inno italiano DURANTE l\'haka degli AB...come a noi non farebbe piacere che il nostro Inno (dico quello alla presentazione in campo) venisse interrotto dall\'haka, a loro non farebbe piacere questa \"premura\" nei loro confronti.
 
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 Cara Dawnlight,
 
 sono assolutamente d\'accordo con te che occorra portarsi dietro nel portafoglio pillole di buonsenso e di rispetto da usare in caso di necessita\', ma sono anche convinto che il rispetto sia anche quello di capire, accettare e vivere realta\' diverse dalla nostra.
 
 Nel caso specifico della haka secondo me il nostro rispetto deve essere per forza di cose condizionato a quello che gli All Blacks possono considerare tale. Sarebbe sicuramente un\'offesa interrompere l\'inno , sia nostro che il loro, ma la Haka non e\' l\'inno, e se e\' un\'offesa disturbarla, allora ogni volta che affrontano Tonga vengono offesi mortalmente l\'altra squadra che addirittura fa un\'altra danza assieme alla loro, rubandogli la scena!!
 
 E allora mi viene il dubbio che disturbarla \"con garbo\", ovvero mostrando che si rispetta la danza ma che non ci intimidisce, sia per loro un segno di rispetto maggiore che non starsene li inebetiti a guardare e basta.
 
 ByBy. Paolo.

lasciamogli fare l\'haka...è sempre uno spettacolo vederla...in tutto il mondo lo stadio zittisce al momento della danza...xkè non farlo pure noi?
 tanto dopo ci sarà l\'inno azzurro e lì tokkerà a noi xdere la voce x far tremare gli all blacks...forza ragazzi riempiamo il flaminio...ke il 6 nazioni lo giokiamo all\'olimpico !!!!

Tanner,
 
 a mia memoria gli inni si fanno prima dell\'eventuale Haka, per cui l\'inno vero si canta prima.
 
 dopo la haka, se non ci si fa sentire, restera\' solo il ricordo della Haka, esattamente quanto loro vogliono.
 
 ByBy.

Concordo pesfettamente con Senso.
 La Haka è il ruggito del leone prima di attaccare... nulla di male se gli ruggisco in faccia per dimostrargli che anch\'io sono lì per attaccare e non per difendermi!
 Se non sbaglio è proprio questa la mentalità del rugby, giusto?

Alla fine sono ritornato sulla decisione di ri-dire la mia.
 Secondo me è anke una questione di approccio mentale.
 Tutti noi non facciamo kè considerare l\'Haka una \"offesa\"
 che ci viene fatta, una sfida o meglio ancora una sicura
 affermazione della propria superiorità.
 (Mi risulta però ke anke loro non sono invincibili).
 Potrebbe però avere anke l\'effetto opposto di caricare
 l\'avversario; es. \"ah.. è così... mò te faccio vedere io!\" oppure \"ma ki ti credi di essere\" etc. etc.
 Potremmo andare avanti all\'infinito ad analizzare le possibili
 varianti.
 Quindi proposte: perkè non rispondergli facendo anke noi le boccacce?
 O ke ognnuno dei nostri si portasse uno sgabello x godersi lo spettacolo magari mangiando pop-corn?
 O ancora tutti disinteressarsi della cosa limandosi le unghie, ridendo e chiaccherando fra loro, guardando in aria, fischiettando etc. etc.
 Oppure (estremo ma efficace) fare come la pubblicità del whisky scozzese Lawson?

Scusate se riesumo questo argomento, ma poiché ero stato citato e non avevo potuto rispondere...
 Credo che sia ovvio che né io né Giancarlo né chiunque altro candeggi una \"risposta\" all\'Haka vorrebbe offendere i nostri ospiti.
 Quello che io pensavo scrivendo \"vediamo quello che fanno i nostri...\" Era una cosa del genere: (come molto probabilmente accadrà) i nostri guarderanno l\'Haka fermi e tutti abbracciati, pertanto il pubblico farà la stessa cosa, assisterà abbracciandosi e alla fine dell\'Haka risponderà come un’unica voce urlando \"ITALIA; ITALIA ecc...ecc\". Ciò non credo si possa definire offensivo, ma sicuramente inciterà i nostri.

Ieri il capitano degli AB ha spiegato che per loro l\'haka rappresenta la loro storia, cioè da dove sono venuti e chi ci è stato prima di loro.
 Fate un po voi se vi va di farci casino sopra.....
 Bgo

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 in tutto il mondo lo stadio zittisce al momento della danza...
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 Ehm, scusa ma non è proprio così, anzi. Nelle partite che contano (quelle in cui la squadra avversaria non sta pensando \"che bello ho l\'onore di giocare contro gli ABs\", ma \"non vedo l\'ora di battere questi qui\"), il pubblico incita la propria squadra proprio per non far sentire l\'haka e per farli sentire \"tanto tanto soli\".
 Molte volte ho citato il pubblico francese che urla \"allez les Bleus\" durante l\'haka, ma poi ci sono gli spocchiosi inglesi e i sud africani. I migliori sono però gli australiani che ogni volta ne hanno una nuova (ricordate il sorriso sarcastico della seconda linea nell\'ultimo tri-nation, oppure, anni fa, Campese che andava in fondo al campo a calciare?).
 Non è una mancanza di rispetto, è una guerra psicologica, che, a mio avviso, viene persa da chi sta lì, in silenzio a guardarli.
 Cito un ultimo aneddoto: finale dei campionati del mondo universitari giocata a Rovigo un bel po\' di anni fa tra Francia e Abs. Al momento dell\'haka i francesi si mettono in un angolo in cerchio. I neri non vedendoli, li aspettano per un po\', pensando che prima o poi sarebbero arrivati per \"onorare\" la loro danza. I francesi restano lì dove sono e gli Abs fanno il loro balletto da soli in mezzo al campo. Sarà un caso, ma secondo voi chi ha vinto quella partita?

Quello che sarebbe bello fare, secondo me, sarebbe che tutto lo stadio cantasse la Haka con i neozelandesi. Certo, nessuno di noi è Maori, ma neanche Marshall o Sommerville lo sono.
 Secondo me questo è quello che non si aspetterebbero mai, quello che lì lascierebbe un po\' di merda e che magari gli confonderebbe un po\' le idee, magari solo per i primi 10 minuti della partita.
 
 G.

opinione personale: io gli lascerei fare l\'haka stando in silenzio. alla fine dell\'haka come un sol\'uomo lo stadio grida ITALIA ITALIA . loro ci provocano e si autogasano (giustamente) a loro modo e noi facciamo lo stesso a nostro modo.