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Jacques Brunel pare avere le idee chiare: http://www.repubblica.it/sport/rugby/20 ... ref=HRLS-6

Insomma, imporre il gioco e cercare di vincere invece di aspettare un momento di debolezza degli avversari che regolarmente non arriva (quasi) mai...

Che ne dite?

Calandri, autore dell'intervista, aggiunge questo:

http://terzo-tempo.blogautore.repubblica.it/

ha metodo, idee chiare e soprattutto, da buon francese del midi, è culturalmente vicino agli italiani. Dovrebbero esser rose, e se lo sono ...

sono di parte perchè sono sempre stato un grandissimo estimatore di Brunel se ci fosse una dirigenza vagamente illuminata capirebbe che oltre ad un tecnico probabilmente perfetto per la nostra nazionale hanno in mano un enorme risorsa per tutto il movimento che andrebbe utilizzata ampliando i suoi poteri. Dimostra, comeè stato detto, idee chiare e soprattutto quello che forse conta più di tutto si sta confermando un uomo di grandi valori cosa rarissima nell'ovalia italiota fatta di camerieri e servetti di bassa lega (tutto condito da scarsissime competenze) .... mi piange il cuore comprendere che una simile risorsa sarà utilizzata, se va bene, sono il minima parte. Condivido in toto lo scarso apprezzamento per il lambrusco

sempre detto che a me piace, poi da qui a vincere il 6nazioni come dice è lunga.

Intanto , potremmo cominciare a pensare che forse lo potrebbe essere meno di quanto temiamo.
Sullo stesso giornale c'era una raccolta di perle del 2012: al V posto una frase di Modric, calciatore croato: "Gli Italiani hanno sempre paura di qualcosa".

Luqa-bis ha scritto:Intanto , potremmo cominciare a pensare che forse lo potrebbe essere meno di quanto temiamo.
..........

A parte il temere (io non lo temo... ), credo che tu abbia ragione: dobbiamo cominciare a crederci un po' di più.

splendido brunel

Mi ha colpito molto il discorso su McLean: uno che va in campo e rende il 40%.
Mi piacerebbe chiedere a Brunel cosa bisognerebbe fare per farlo rendere al 120% come per Masi.

PS: esistono Lambruschi e Lambruschi e mi è capitato di berne di buoni.

l'ho riletto, e devo dire che è un piccolo trattato di psicologia nazionale. esagerando, dico che andrebbe diffuso nelle scuole.
Per chi come me era un lettore appassionato di gianni brera, di cui repubblica ha stampato recentemente uno splendido volume che raccoglie articoli del decennio 1982-1992, vi ha ritrovato descritti con altre parole ma identici nella sostanza quei limiti comportamentali che ci impediscono, o comunque limitano, il nostro essere un "popolo adulto". Ora, Brera che era coltissimo sapeva che la nostra storia è ahimé costellata, negli ultimi secoli, da troppe sconfitte e da troppe miserie (che non si cancellano in un amen), Brunel che è un pratico, li coglie nella loro traduzione di comportamenti tattici e gestualità in campo. Anche Julio Velasco, un altro grandissimo, diceva le stesse cose sull'atteggiamento mentale (nello sport) degli italiani e lavorandoci creò un gran gruppo di atleti. Vediamo, per modificare la psicologia di un popolo ci vogliono secoli, ma per lavorare sulla testa di un gruppo di 25-35 atleti ci vuole meno.

ace70 ha scritto:Mi ha colpito molto il discorso su McLean: uno che va in campo e rende il 40%.
Mi piacerebbe chiedere a Brunel cosa bisognerebbe fare per farlo rendere al 120% come per Masi.

PS: esistono Lambruschi e Lambruschi e mi è capitato di berne di buoni.

Concordo, ma sono perle rarissime.

Un Lambrusco da 10€ al supermercato, con la cucina emiliana (cioè dove è di salumi anche il piatto su cui mangi, e lo hanno fritto in precedenza) è il top dei top.

Poi dicono: "eh ma basta un buon rosso".
I maroni. Il 18 agosto quando nella pedemontana spira il garbino e ci sono 41°, beviti un Cabernet Sauvignon o un Sangiovese, poi mi dici com'è l'esperienza mistica che ne trai.
Perché io le crescentine fritte le mangio anche il 18 agosto........... e dell'acqua non ce la bevo!

Il più è trovare il Lambrusco da 10 sacchi!



Si parlava di rugby comunque?

Mi ha colpito tanto il discorso McLean... si spiegano tante cose, anche se continuo a reputarlo uno dei nostri giocatori più tecnici, forse il suo rendere poco sono stati continui spostamenti a destra e a manca (e a estremo e all'apertura) nelle esperienze passate.
Comincerei a ricostruirlo con 10-20' alla volta sempre e solo nello stesso ruolo.

Bel blog comunque... la storiella dell'amico inglese è galattica!

madflyhalf ha scritto:

ace70 ha scritto:Mi ha colpito molto il discorso su McLean: uno che va in campo e rende il 40%.
Mi piacerebbe chiedere a Brunel cosa bisognerebbe fare per farlo rendere al 120% come per Masi.

PS: esistono Lambruschi e Lambruschi e mi è capitato di berne di buoni.

Concordo, ma sono perle rarissime.

Un Lambrusco da 10€ al supermercato, con la cucina emiliana (cioè dove è di salumi anche il piatto su cui mangi, e lo hanno fritto in precedenza) è il top dei top.

Poi dicono: "eh ma basta un buon rosso".
I maroni. Il 18 agosto quando nella pedemontana spira il garbino e ci sono 41°, beviti un Cabernet Sauvignon o un Sangiovese, poi mi dici com'è l'esperienza mistica che ne trai.
Perché io le crescentine fritte le mangio anche il 18 agosto........... e dell'acqua non ce la bevo!

Il più è trovare il Lambrusco da 10 sacchi!



Si parlava di rugby comunque?

Mi ha colpito tanto il discorso McLean... si spiegano tante cose, anche se continuo a reputarlo uno dei nostri giocatori più tecnici, forse il suo rendere poco sono stati continui spostamenti a destra e a manca (e a estremo e all'apertura) nelle esperienze passate.
Comincerei a ricostruirlo con 10-20' alla volta sempre e solo nello stesso ruolo.

Bel blog comunque... la storiella dell'amico inglese è galattica!

Ti dò due dritte sui lambruschi. Uno è il Lambrusco del fondatore, di Chiarli, l'altro è il Marcello, migliori bollicine rosse del mondo nel 2012.
Comunque, se vai all'enoteca regionale, a Dozza, ci sono un paio di ragazzi molto preparati che ti possono consigliare e molte decine di etichette di lambrusco.

chissa perchè nel mondo sono noti il barolo, il chianti, perfino il montepulciano....

Perché nel mondo è più famosa la cucina toscana o del centro italia di quella emiliana.

Ripeto, prova a mangiare emiliano accompagnando il tutto con un vino rosso fermo (e quindi a temperatura ambiente), in un mese che non sia tra ottobre e maggio.

La chiamerai sofferenza.

Idem se provi a mangiare cacciagione o roba in umido, o primi con sughi saporiti, con un lambrusco a temperatura ambiente.

Sono sempre dell'opinione che prima di scegliere "cosa" bere, è meglio imparare "come" bere!

cumonfeelthenoize ha scritto:chissa perchè nel mondo sono noti il barolo, il chianti, perfino il montepulciano....

In Francia conoscono quasi esclusivamente Chianti e Lambrusco.

Barolo? Mai sentito. Montepulciano? Mai sentito.