6N 2013: il XV del torneo
Inviato: 18 mar 2013, 18:26
Lo scorso anno loverthetop_86 fece un bellissimo thread sul XV ideale del torneo e ricordo uno splendido messaggio di Hap. Sperando di suscitare una discussione magari accesa ma altrettanto proficua e stimolante, ecco il mio XV del torneo. In altro thread qualcuno si e' lamentato della massiccia presenza gallese, io pure metto diversi dragoni, d'altro canto hanno vinto a Parigi (la Francia di quest'anno era poca cosa, d'accordo, ma per il Galles storicamente una vittoria a Parigi e' sempre un'impresa), e nella loro storia non avevano mai dato 27 punti all'Inghilterra!
1 Andrea LO CICERO (Italia): Non un grande 6N, per la verita', ma l'onore e' dovuto al Barone, che lascia il Rugby dei test match con piu' di 100 caps. Grande Lo Cicero! Da un punto di vista sportivo, ottimo Gethin Jenkins (Galles) e niente male anche Ryan Grant (Scozia).
2 Richard HIBBARD (Galles): un torneo davvero di alto livello per questo tallonatore, sempre solido nei tackles, presente. Ciliegina sulla torta la meta a Murrayfield. Avrebbe forse meritato Leonardo Ghiraldini (Italia), ma avendo gia' inserito Lo Cicero non me la sono sentita di mettere un altro italiano. Un po' deludente invece, a mio avviso, Rory Best (Irlanda).
3 Adam JONES (Galles): a mio giudizio una delle chiavi della vittoria gallese e' stata la mischia chiusa, che ha disossato sia quella italiana che quella scozzese che quella inglese (ok, lasciamo perdere gli arbitri, please). Jones e' stato monumentale. Purtroppo molto deludente invece Martin Castrogiovanni (Italia).
4 Joe LAUNCHBURY (Inghilterra): ha retto la touche inglese, e' stato eccellente in tackle, e continuo per tutto il torneo. Citazione d'obbligo anche per il monumentale, splendido Alun-Wyn Jones (Galles), che secondo me non solo dovrebbe partire coi Lions ma ne dovrebbe essere il loro capitano.
5 Francesco MINTO (Italia): non e' partito titolare nelle ultime due partite, d'accordo, ma la vittoria contro la Francia e anche il crescendo finale contro l'Irlanda portano la sua firma. Menzione anche per il gallese Ian Evans e per lo scozzese Jim Hamilton.
6 Alessando ZANNI (Italia): semplicemente il migliore numero 6 dell'emisfero Nord. Favoloso, non ci sono piu' aggettivi. Menzione anche per i due "capitani" gallesi, Warburton e Ryan Jones: il primo dopo essere caduto in disgrazia ha disputato due partite finali splendide, il secondo ha saputo guidare il Galles alla riscossa dopo un inizio da incubo e dopo una striscia di 8 sconfitte consecutive.
7 Justin TIPURIC (Galles): basterebbe la fuga per la seconda meta di Cuthbert sabato sera. Giocatore completo e fortissimo. Bravo anche Chris Robshaw (Inghilterra), mentre da dimenticare il torneo di Thierry Dusautoir (Francia) e Sean O'Brien (Irlanda).
8 Sergio PARISSE (Italia): forse il miglior giocatore del torneo, non sempre condivido le sue decisioni da capitano, ma come giocatore e' immenso, specie se decide di giocare con i compagni e non loro malgrado. Subito sotto l'ottimo Toby Faletau (Galles) e ancora un gradino sotto Louis Picamoles (Francia).
9 Mike PHILLIPS (Galles): il miglior numero 9 dell'emisfero nord, di gran lunga. Continuo e affidabile per tutto il torneo, anche se a volte troppo brontolone con gli arbitri. L'Inghilterra ha pagato invece l'incostanza nelle partite decisive di Ben Youngs e Danny Care, anche Edoardo Gori (Italia) ha alternato cose belle a cose censurabili. Greig Laidlaw (Scozia) preciso al piede ma non nella distribuzione di gioco. Da dimenticare il 6N di Morgan Parra (Francia) e soprattutto di Maxime Machenaud, decisamente inadatto a questi livelli (almeno per ora).
10 Dan BIGGAR (Galles): non c'e' dubbio che Owen Farrell (Inghilterra) abbia forse piu' talento del gallese, eppure quest'ultimo e' cresciuto di partita in partita, come i dragoni, a cominciare dal calcio per la meta di North a Parigi che ha segnato la svolta del torneo gallese. Perfetta in particolare la sua ultima partita, gestione da vero 10 (era degno dell'MoM sabato), cose semplici e fatte bene. Probabilmente pero' non sara' dei Lions, Gatland non lo vede e sembra chiuso, oltre che da Farrell, anche da Jonathan Sexton (Irlanda), tolto di scena da un infortunio dopo un'ottima prestazione a Cardiff e, per la verita', un primo tempo abbastanza da museo degli orrori contro l'Inghilterra. Luciano Orquera (Italia) ha alternato prestazioni eccellenti (Francia, Inghilterra) ad altre cosi' cosi' (Irlanda) o decisamente sotto tono (Scozia). Da dimenticare il torneo di Frederic Michalak (Francia), anzi, forse da dimenticare l'idea di schierarlo 10.
11 Tim VISSER (Scozia): non sono un suo estimatore, ma e' stato l'unico trequarti scozzese a distinguersi per la continuita' e per la pericolosita' offensiva. E poi non avevo messo ancora nessuno scozzese e gli highlander sono pur sempre arrivati terzi. Eccellente anche il torneo di Luke Mc Lean (Italia), sopra ogni aspettativa, e di George North (Galles).
12 Wesley FOFANA (Francia): la sua meta contro l'Inghilterra e' stata una delle perle del torneo. E' un giocatore completo e pericoloso. Sempre positivo Jamie Roberts (Galles), e al di sopra delle (mie) aspettative anche Matt Scott (Scozia). Avrei voluto vedere piu' spesso in campo Bill Twelvetrees (Inghilterra), Barritt e' bravo ma non mi scalda il cuore, troppo scolastico.
13 Brian O'DRISCOLL (Irlanda): da una parte e' un giusto omaggio ad un campione, forse il piu' grande giocatore irlandese di sempre, in quello che forse e' il suo ultimo 6N. Dall'altra BOD ha regalato momenti di rugby sublime, come il passaggio per Zebo a Cardiff. Merita di andare in tour coi Lions. Tante luci e diverse ombre anche per Manu Tuilagi (Inghilterra) e Jonathan Davis (Galles). Da rivedere anche il nostro Tommaso Benvenuti.
14 Alex CUTHBERT (Galles): le sue due mete contro l'Inghilterra sono il simbolo di questo torneo, giocatore meraviglioso, in meta anche contro l'Italia. Buonissimo anche il torneo di Giambattista Venditti (Italia), mentre decisamente sotto tono sono stati Vincent Clerc (Francia) e soprattutto Chris Ashton, vera delusione di questo torneo.
15 Leigh HALFPENNY (Galles): il miglior estremo dell'emisfero nord, e forse non solo di quell'emisfero. Fenomenale dalla piazzola, imbattibile sui palloni alti nonostante la stazza non imponente, sempre pericoloso nei contrattacchi. Buono il 6N anche di Alex Goode (Inghilterra), ultima partita a parte, e di Andrea Masi (Italia). Poche luci e molte ombre per Yoann Huget (Francia) e Stuart Hogg (Scozia), che si e' un po' perso dopo un ottimo inizio contro l'Inghilterra. Pessimo il torneo di Rob Kearney, giocatore che a me piace moltissimo ma che temo abbia perso il treno Lions col suo torneo disastroso.
Allenatore: Rob HOWLEY (Galles): non e' neanche un allenatore, e' un caretaker, veniva da 8 sconfitte consecutive, ad un certo punto della prima partita il Galles era sotto 30-3 in casa ed il Millennium era una tomba, eppure il Galles ha vinto il torneo, con 3 vittorie consecutive in trasferta (dove non perde dal marzo 2011, a Parigi) ed un massacro storicamente senza precedenti dell'Inghilterra. Il Galles ha giocato un rugby semplice, d'attacco, e' l'unica squadra che e' andata in meta in tutte le partite, anche grazie ad un'eccellente mediana. Ottimo anche il 6N di Jacques Brunel (Italia) e sopra le aspettative quello di Scott Johnson (Scozia). Ultima championship invece per Declan Kidney (Irlanda), incapaca di dare alla suq squadra un minimo di continuita', e posto in pericolo anche per Philipp Saint-Andre (Francia), le cui selezioni sono state spesso misteriose. Ma la vera delusione forse e' Stuart Lancaster (Inghilterra), la sua Inghilterra ha segnato una sola meta (in fuorigioco, per altro) nelle ultime 4 partite, ha un gioco d'attacco molto limitato, ha spesso fatto scelte discutibili (Brown 11 per esempio, o Twelvetrees troppo in panca), paga la mancanza di un valido e affidabile mediano di mischia, vero, ma non sembra l'uomo adatto a gestire l'enorme talento della squadra inglese. Se l'Inghilterra vuole vincere il mondiale 2015 deve a) giocare contro il Galles a Twickenham e non certo al Millennium e b) trovare un nuovo allenatore.
1 Andrea LO CICERO (Italia): Non un grande 6N, per la verita', ma l'onore e' dovuto al Barone, che lascia il Rugby dei test match con piu' di 100 caps. Grande Lo Cicero! Da un punto di vista sportivo, ottimo Gethin Jenkins (Galles) e niente male anche Ryan Grant (Scozia).
2 Richard HIBBARD (Galles): un torneo davvero di alto livello per questo tallonatore, sempre solido nei tackles, presente. Ciliegina sulla torta la meta a Murrayfield. Avrebbe forse meritato Leonardo Ghiraldini (Italia), ma avendo gia' inserito Lo Cicero non me la sono sentita di mettere un altro italiano. Un po' deludente invece, a mio avviso, Rory Best (Irlanda).
3 Adam JONES (Galles): a mio giudizio una delle chiavi della vittoria gallese e' stata la mischia chiusa, che ha disossato sia quella italiana che quella scozzese che quella inglese (ok, lasciamo perdere gli arbitri, please). Jones e' stato monumentale. Purtroppo molto deludente invece Martin Castrogiovanni (Italia).
4 Joe LAUNCHBURY (Inghilterra): ha retto la touche inglese, e' stato eccellente in tackle, e continuo per tutto il torneo. Citazione d'obbligo anche per il monumentale, splendido Alun-Wyn Jones (Galles), che secondo me non solo dovrebbe partire coi Lions ma ne dovrebbe essere il loro capitano.
5 Francesco MINTO (Italia): non e' partito titolare nelle ultime due partite, d'accordo, ma la vittoria contro la Francia e anche il crescendo finale contro l'Irlanda portano la sua firma. Menzione anche per il gallese Ian Evans e per lo scozzese Jim Hamilton.
6 Alessando ZANNI (Italia): semplicemente il migliore numero 6 dell'emisfero Nord. Favoloso, non ci sono piu' aggettivi. Menzione anche per i due "capitani" gallesi, Warburton e Ryan Jones: il primo dopo essere caduto in disgrazia ha disputato due partite finali splendide, il secondo ha saputo guidare il Galles alla riscossa dopo un inizio da incubo e dopo una striscia di 8 sconfitte consecutive.
7 Justin TIPURIC (Galles): basterebbe la fuga per la seconda meta di Cuthbert sabato sera. Giocatore completo e fortissimo. Bravo anche Chris Robshaw (Inghilterra), mentre da dimenticare il torneo di Thierry Dusautoir (Francia) e Sean O'Brien (Irlanda).
8 Sergio PARISSE (Italia): forse il miglior giocatore del torneo, non sempre condivido le sue decisioni da capitano, ma come giocatore e' immenso, specie se decide di giocare con i compagni e non loro malgrado. Subito sotto l'ottimo Toby Faletau (Galles) e ancora un gradino sotto Louis Picamoles (Francia).
9 Mike PHILLIPS (Galles): il miglior numero 9 dell'emisfero nord, di gran lunga. Continuo e affidabile per tutto il torneo, anche se a volte troppo brontolone con gli arbitri. L'Inghilterra ha pagato invece l'incostanza nelle partite decisive di Ben Youngs e Danny Care, anche Edoardo Gori (Italia) ha alternato cose belle a cose censurabili. Greig Laidlaw (Scozia) preciso al piede ma non nella distribuzione di gioco. Da dimenticare il 6N di Morgan Parra (Francia) e soprattutto di Maxime Machenaud, decisamente inadatto a questi livelli (almeno per ora).
10 Dan BIGGAR (Galles): non c'e' dubbio che Owen Farrell (Inghilterra) abbia forse piu' talento del gallese, eppure quest'ultimo e' cresciuto di partita in partita, come i dragoni, a cominciare dal calcio per la meta di North a Parigi che ha segnato la svolta del torneo gallese. Perfetta in particolare la sua ultima partita, gestione da vero 10 (era degno dell'MoM sabato), cose semplici e fatte bene. Probabilmente pero' non sara' dei Lions, Gatland non lo vede e sembra chiuso, oltre che da Farrell, anche da Jonathan Sexton (Irlanda), tolto di scena da un infortunio dopo un'ottima prestazione a Cardiff e, per la verita', un primo tempo abbastanza da museo degli orrori contro l'Inghilterra. Luciano Orquera (Italia) ha alternato prestazioni eccellenti (Francia, Inghilterra) ad altre cosi' cosi' (Irlanda) o decisamente sotto tono (Scozia). Da dimenticare il torneo di Frederic Michalak (Francia), anzi, forse da dimenticare l'idea di schierarlo 10.
11 Tim VISSER (Scozia): non sono un suo estimatore, ma e' stato l'unico trequarti scozzese a distinguersi per la continuita' e per la pericolosita' offensiva. E poi non avevo messo ancora nessuno scozzese e gli highlander sono pur sempre arrivati terzi. Eccellente anche il torneo di Luke Mc Lean (Italia), sopra ogni aspettativa, e di George North (Galles).
12 Wesley FOFANA (Francia): la sua meta contro l'Inghilterra e' stata una delle perle del torneo. E' un giocatore completo e pericoloso. Sempre positivo Jamie Roberts (Galles), e al di sopra delle (mie) aspettative anche Matt Scott (Scozia). Avrei voluto vedere piu' spesso in campo Bill Twelvetrees (Inghilterra), Barritt e' bravo ma non mi scalda il cuore, troppo scolastico.
13 Brian O'DRISCOLL (Irlanda): da una parte e' un giusto omaggio ad un campione, forse il piu' grande giocatore irlandese di sempre, in quello che forse e' il suo ultimo 6N. Dall'altra BOD ha regalato momenti di rugby sublime, come il passaggio per Zebo a Cardiff. Merita di andare in tour coi Lions. Tante luci e diverse ombre anche per Manu Tuilagi (Inghilterra) e Jonathan Davis (Galles). Da rivedere anche il nostro Tommaso Benvenuti.
14 Alex CUTHBERT (Galles): le sue due mete contro l'Inghilterra sono il simbolo di questo torneo, giocatore meraviglioso, in meta anche contro l'Italia. Buonissimo anche il torneo di Giambattista Venditti (Italia), mentre decisamente sotto tono sono stati Vincent Clerc (Francia) e soprattutto Chris Ashton, vera delusione di questo torneo.
15 Leigh HALFPENNY (Galles): il miglior estremo dell'emisfero nord, e forse non solo di quell'emisfero. Fenomenale dalla piazzola, imbattibile sui palloni alti nonostante la stazza non imponente, sempre pericoloso nei contrattacchi. Buono il 6N anche di Alex Goode (Inghilterra), ultima partita a parte, e di Andrea Masi (Italia). Poche luci e molte ombre per Yoann Huget (Francia) e Stuart Hogg (Scozia), che si e' un po' perso dopo un ottimo inizio contro l'Inghilterra. Pessimo il torneo di Rob Kearney, giocatore che a me piace moltissimo ma che temo abbia perso il treno Lions col suo torneo disastroso.
Allenatore: Rob HOWLEY (Galles): non e' neanche un allenatore, e' un caretaker, veniva da 8 sconfitte consecutive, ad un certo punto della prima partita il Galles era sotto 30-3 in casa ed il Millennium era una tomba, eppure il Galles ha vinto il torneo, con 3 vittorie consecutive in trasferta (dove non perde dal marzo 2011, a Parigi) ed un massacro storicamente senza precedenti dell'Inghilterra. Il Galles ha giocato un rugby semplice, d'attacco, e' l'unica squadra che e' andata in meta in tutte le partite, anche grazie ad un'eccellente mediana. Ottimo anche il 6N di Jacques Brunel (Italia) e sopra le aspettative quello di Scott Johnson (Scozia). Ultima championship invece per Declan Kidney (Irlanda), incapaca di dare alla suq squadra un minimo di continuita', e posto in pericolo anche per Philipp Saint-Andre (Francia), le cui selezioni sono state spesso misteriose. Ma la vera delusione forse e' Stuart Lancaster (Inghilterra), la sua Inghilterra ha segnato una sola meta (in fuorigioco, per altro) nelle ultime 4 partite, ha un gioco d'attacco molto limitato, ha spesso fatto scelte discutibili (Brown 11 per esempio, o Twelvetrees troppo in panca), paga la mancanza di un valido e affidabile mediano di mischia, vero, ma non sembra l'uomo adatto a gestire l'enorme talento della squadra inglese. Se l'Inghilterra vuole vincere il mondiale 2015 deve a) giocare contro il Galles a Twickenham e non certo al Millennium e b) trovare un nuovo allenatore.